Cronaca dell'apprendistato della giovane Shaina

Shaina per nulla intimorita dalla subitanea mutazione dell'essere si mosse agilmente in contemporanea alle vibrazioni che la creatura imprimeva alla tela usandone la viscosità a suo vantaggio. Poi passò all'attacco.

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è un avversario difficile da battere in casa sua: tira 1d20 e mira ad ottenere almeno un 17.

PX
Agilità=6
Freddezza=3

(15 + Bonus Scheda che a volte negli altri tiri non li ho contati, c'è la faccio?)

Se no dopo faccio una cosa migliore, scendo e poi vedi...

Non mi fai Paura obbrobrio della Natura... aspetta aspetta... fammici pensare ahahahh fà pure rima.

Velocissima la creatura ragno scattò mordendole un braccio.
Per fortuna Shaina riuscì a ritrarsi abbastanza rapidamente da impedire all'uomo-ragno di stringere a sufficienza da perforarle la corazza, che in quel punto rimase però macchiata dall'icore che gocciolava dai denti del mostro.

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dichiara pure la tua azione successiva.

Faccio dondolare la tela poi con le mie unghie o artigli mi stacco e scendo (dimmi se devo tirare qualcosa), poi prendo la torcia e brucio la ragnatela e mentre brucia se brucia mi metto a ridere e dico adesso chi è la mia fine scusa?

Ho fatto 17 agilità e un successone 20 saltare...(dimmi tu)

La giovane eletta riuscìa smuovere la tela impedendo all'uomo-ragno di ghermirla di sorpresa mentre si svincolava dall'appiccicaticcia trama e saltava giù dalla ragnatela.
Non era un salto da poco ma la giovane mostrò una destrezza davvero da atleta e atterrò al suolo rialzandosi velocemente.
La creatura ragno però le andò dietro e quindi pochi battiti di cuore dopo si trovarono di nuovo uno di fronte all'altra, ma sul ben più rassicurante pavimento del corridoio.

Il mezzo-ragno balzò in avanti soprendendola mentre provava a fronteggiarlo con la torcia ed impossibilitandola così a attuare il suo proposito.
Una delle sue mani artigliate colpì Shaina a un braccio senza però riuscire a trapassare l'armatura. Un altra delle estremità del ragno colpì però violentemente la torcia strappandola di mano alla giovane.
Mentre la ragazza saltava rapidamente all'indietro per evitare di essere atterrata dal ragno il tempo parve quasi fermarsi, mentre la torcia volava veloce verso terra.
Poi vi arrivò dopo aver sbattuto violentemente contro il muro e si spense.
Tutto intorno il corridoio si fece rapidamente scuro come la notte. Un solo pallido puntino rosso indicava dove la torcia stava raffreddandosi ormai irrimediabilmente spenta.
Una risata sguaiata rimbombò tutto intorno: "Ora sei mia..."

Corro verso il corridoio della luce verso la mia stanza ed in tanto urlo schifoso ragnone la paghi prendo la brocca se c'è ancora e spargo l'acqua, poi mi sfilo la collana con il simbolo di Ecate e butto tutte le perline per terra poi prendo due totcie e invito a venire.Non ti preoccupare Ecate sarai abbastanza soddisfatta di me quando lo avro ucciso, tutto questo muovendomi più veloce di lui.

La giovane eletta corse, corse, corse e corse ancora nella più completa oscurità per un tempo che non sembrò finire mai. Quasi all'improvviso arrivò in un punto illuminato, dove il corridoio si allargava come un ventaglio si apre. L'ambiente era illuminato da un enorme braciere di bronzo posto al centro e la luce delle fiamme si perdeva nelle ombre di quattro passaggi ad arco che stavano allienati l'uno affianco all'altro, dal lato opposto a quello da cui Shaina era arrivata lì.
In mezzo ai due passaggi più centrali vi era una sedia di pietra grigia, come scavata nella roccia e su di essa era seduta una vecchia decrepita con indosso un tetro abito nero e lo sguardo chino su una matassa di filo bianco che stava lentamente arrotolando.

La vecchia non disse niente ne alzò lo sguardo verso la giovane. Continuò a arrotolare la matassa come se non si fosse accorta di nulla.

Mi siedo di fianco alla signora e la aiuto a piegare la matessa e poi le dico: come mai cosi silenziosa? Potrebbe aiutarmi, sa come uscire da questo luogo oscuro ed impervio?

Come Shaina si avvicinò alla donna questa alzò la testa e guardandola in viso, la giovane ebbe la certezza, non seppe mai come, di stare guardando sé stessa da molto vecchia.
L'anziana poi con parole lente disse: "Questa è la matassa della tua vita: se la tocchi quasi certamente la spezzerai causando la tua morte... Desideri davvero farlo?"

La vecchia la guardò con attenzione e disse: "Perché pensi che dovrei sapere qualcosa suo tuo futuro? Chi sei e qual'è la tua devozione?"

La vecchia sorrise mostrando denti marci. Poi annuì gravemente e indicò l'arcata alla sua destra (la seconda partendo dalla parete di sinistra).
"Quella è la via - dichiarò - ma questo non è ancora il momento..." e con un gesto improvviso spezzo il filo e tutto intorno a Shaina si fece nero.
La giovane eletta si svegliò boccheggiando nella sua cella, col cuore che le batteva all'impazzata nel petto. Era distesa sulla stuoia della sua cella, e la luce filtrava sotto la porta, chiusa. Tutto pareva tranquillo, normale...

Shaina bevve a lungo e cercò di calmarsi. Poi tasto il suo corpo, ma non senza disappunto si trovò indosso solo la veste leggera che aveva quando era stata condotta nella stanza.
La porta era però ancora chiusa, quindi non poté uscire dalla stanza.

(Lo ho ancora il Bracialetto?)

Shiana, controllò: aveva ancora il braccialetto. Guardandolo bene, notò che in alcuni punti aveva una sorta di ammaccatura, come se fosse stato colpito da qualcosa di appuntito, ma molto piccolo...