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 Diario di un carnefice

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Rob Lucci
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Diario di un carnefice Empty
MessaggioTitolo: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitimeMer Mag 12, 2010 6:20 pm

Ciao a tutti, leggete e sbellicatevi Diario di un carnefice 677333

Primo Giorno! – Caro Khaine, oggi è il mio primo giorno come Carnefice! Sono così emozionato che non sto più nell’armatura! Il nostro Supplìziatore, Thaziel, dice che potremmo ricevere la visita a sorpresa dello stesso Vraneth, Tiranno della città! Ma ci pensi?!? No dico, Vraneth! Mica un Asur qualsiasi…
I miei camerati sembrano essere tutti gentili e amichevoli: d’altronde, in questi giorni siamo talmente felici che facciamo a gara a scambiarci gentilezze! Galielh mi ha regalato un paio di babbucce in pelle umana davvero cool (dovresti sentire che morbidose!), mentre Kenish mi ha promesso che appena ci sarà da torturare e decapitare qualcuno l’onore del primo turno spetterà a me. Oh Khaine, che amici sinceri che mi ritrovo!
Domani dovremmo uscire in ricognizione intorno alla Città… la nostra prima missione ufficiale! Oh Khaine, sono così emozionato! Senza contare che in questo periodo la luce crepuscolare dona un’aria romantica alle mura di Har Ganeth come non mai.
Che tu sia benedetto, Signore!


Secondo giorno – Sono emozionato come mai prima! Olè, olè, olèèè! Fra poco usciamo in perlustrazione.

Caro Khaine, eccomi di ritorno. La giornata è stata fantastica, anche se devo ammettere di avere i piedi a pezzi. Non vedo l’ora di infilarmi le babbucce calde e morbidose che mi ha regalato Galielh.
La mattina è volata via in fretta, come neppure immaginavo. Abbiamo catturato uno schiavo umano che era scappato dalla Città, e l’avvenimento è stato così commovente ed eccitante – la nostra prima vittima!- che alla fine non sapevamo bene come ucciderlo. Tutti avevano voglia di farlo fuori, ma si insisteva in uno slancio di generosità perché fosse l’altro ad avere l’onore di massacrarlo.
Purtroppo, dopo quattro ore di insistenze e discussioni, l’umano ha deciso di spaccarsi la testa contro una roccia… Da un lato eravamo dispiaciuti perché alla fin fine nessuno l’aveva ammazzato, ma dall’altro ci siamo resi conto della gentilezza dimostrata dallo schiavo: la decisione era così difficile, che evidentemente ha deciso di fracassarsi il cranio per toglierci le castagne dal fuoco. Che carino!
Siamo rimasti così colpiti dal suo gesto –ehi, a proposito, mica sapevo di avere un animo così sensibile!- che abbiamo deciso di tenerci ognuno di noi un pezzo-ricordo dell’umano.
Io mi sono preso la mascella. E’ ottima per limare le unghie!
Kenish ha preso le orecchie, Galielh il naso, Serzzamok una mano e così via… l’unica nota stonata è stato Ferydior… non ti dico, Sommo Khaine, che parte si è tenuto… Sarà mica Asur???


Terzo giorno - Oh Khaine, che cosa terribile! Oggi stavamo fraternizzando con quei fricchettoni dei balestrieri, quando ad un certo punto è inavvertitamente partito un dardo di una balestra a ripetizione che stavo guardando (giuro, neanche l’ho toccata!).
Purtroppo, Serzzamok ha avuto la cattiva idea di mettersi di mezzo, fermando con la gola il dardo.
Per fortuna pare che ce la farà… l’abbiamo trasportato in tutta fretta (d’altronde, da lì a poco si mangiava la merenda…) al Tempio e l’abbiamo affidato alle loro cure.
Pensa, ha davvero fortuna!

Sesto giorno – Caro Khaine, ogni volta che vedo queste cose non posso far a meno di pensare che tu sia davvero un Dio Violento, Feroce e Vendicativo pieno di bontà! Serzzamok è tornato fra noi, e pare stia bene.
Che buffo però! Ha tutto il collo e il volto violacei! Sembra una melanzana, ah ah ah! Ah, sembra che il dardo fosse avvelenato. Che sfiga, eh?
Comunque ha detto che fa niente, che non mi serba rancore e che ha capito che è stato un incidente.
Però che egoista, continua a darmi la colpa!


Nono giorno – Oggi, nuova esercitazione! Siamo andati al tuo sacro Tempio per conoscere il contingente di Streghe che ci affiancherà nella nostra prima incursione ad Ulthuan! Pensa, ho rivisto Shaleia, mia sorella! So che non dovrei dirlo… ma è proprio una bella topa. Ok, scusa, non lo dico più.
Comunque non sono il solo a pensarlo… molti di noi erano con la bocca aperta. Tutti tranne Serzzamok, che lamentava un certo dolore agli occhi. Che palle, ‘sto tipo inizia a diventare pesante… E un giorno si lamenta che gli fa male la gola, e un altro che non riesce a respirare bene… Potrebbe evitare di farci pesare così la situazione! Infin dei conti, è colpa sua. Mah.
Ora scappo, devo far amicizia con le streghe.


Undicesimo giorno – Sommo Khaine, ieri ho inflitto un Colpo Mortale all’animaletto mascotte della terza compagnia di Carnefici! Così imparano quegli spocchiosi, sembra che la draich l’abbiano solo loro!
In serata Ferydior mi ha avvicinato, chiedendomi se conoscevo la “bella topa scosciata col perizoma nero là in fondo”. Era mia sorella.
L’ho guardato torvo, mostrandogli con non curanza la draich sporca del sangue dell’animaletto mascotte.
Spero abbia capito l’antifona!
Ah, Serzzamok continua a lamentare problemi con la vista.


Dodicesimo giorno – Kenish è passato da me nel dopo pranzo, chiedendomi se mi interessava qualcosa di “forte”. Ovviamente, io non mi sono tirato indietro… Così, di sera, dopo la pappa calda che ci hanno dato in mensa (una minestrina con pezzetti di Asur davvero appetitosa!), ci siamo ingellati di tutto punto, abbiamo lucidato le nostre armature, oliato le nostre draich e siamo andati al Tempio per fare i fighi con le streghe.
In posizioni machissime le abbiamo avvicinate facendo i ganzi. Mia sorella mi ha beccato al volo. Merdx.
Ha detto che loro sono spose di Khaine, e che se volevamo condividerle con Te dovevamo sentire prima che ne pensavi… ma guarda un po’, caro Khaine! Sono davvero maliziose queste gattine perizomate! Ehmm, cioè, io mica volevo farci le cose zozze… sia mai! Lo so bene che è tutta roba tua! Davvero! Volevo solo farmi vedere fico e mostrare che bravo Carnefice ero… Giuro!
Semmai, è tutta colpa di Serzzamok! E’ lui che ha convinto Kenish ad organizzare la cosa!


Tredicesimo giorno – Caro Khaine, stamattina siamo stati svegliati dalle urla di agonia di Serzzamok… si è svegliato, ha iniziato le solite preghierine del mattino a te dedicate ed ecco che ha iniziato ad urlare… pare che di colpo gli si siano attorcigliate le gonadi…
Caro Khaine… mica mi avrai preso sul serio, ieri sera, vero?… Scherzavo riguardo Serzzamok, lui non aveva detto nulla…


Quindicesimo giorno – Pare che Serzzamok si stia riprendendo. Sono contento che stia bene, sono stato così in ansia per lui!
Si è rimesso del tutto, dicono. A parte per la vocina acuta…
Ora devo andare, inizia un altro giorno di marcia e di addestramento.

Uff, non ce la faccio più! Oggi è stata davvero dura! A due ore di marcia dalla città abbiamo incontrato un gruppo di pervertiti Devoti di Slaanesh! Ma ti rendi conto!? Così vicino ad Har Ganeth… che tempi! Volevamo caricarli e massacrarli tutti, ma poi il capitano Thaziel ci ha detto che anche loro parteciperanno all’invasione di Ulthuan, e che quindi farli fuori avrebbe voluto dire aiutare gli Asur. Puah! Sia mai! Tuttavia, non potevamo certo girarci (no, in effetti questa era proprio l’ultima cosa da fare…) e andarcene!
Allora abbiamo cercato un modo per salvare l’onore del reggimento, e si è deciso di giocarcelo in una sfida…
I depravati hanno accettato. Eravamo tutti ansiosi di combattere per la Tua gloria (giuro!), ma poi abbiamo visto il loro campione… beh, Khaine, non ho mai visto un tizio con un tale… un tale…
Lo ammetto, mi sono sentito molto inadeguato. E pare che il mio disagio fosse condiviso anche dagli altri… Tutti se ne stavano in silenzio, bofonchiando scuse riguardo “problemi di reumatismi” e “difficoltà motorie”… Alla fine, quando tutto sembrava compromesso, Serzzamok si è fatto avanti.
O forse è stato spinto da qualcuno (non io, davvero!), perché è caduto in avanti atterrando sulle ginocchia.
Al ché, il campione dei Devoti lo ha guardato dicendogli che era felice che lui avesse già capito tutto e di constatare che fosse un elfo così goloso.
Caro Khaine, non voglio descrivere i particolari… fatto sta che le cose non sono andate molto bene, così, quando tutto era finito, abbiamo deciso di spaccare un ginocchio a Serzzamok per salvare l’onore del reggimento.
Che ridere - viola come una melanzana, con la vocina acuta e ora storpio e con la mascella storta – Serzzamok è proprio buffo! Quasi quasi lo perdono per la figuraccia con il campione dei devoti.


Diciottesimo giorno - Oggi abbiamo avuto una giornata libera. Thaziel, il nostro Supplìziatore (Supplì, per gli amici), ha detto che facevamo talmente pietà da essere obbligato a darci un giorno di requie. Che intendeva dire?
Ad ogni modo, caro Khaine, oggi è stato un altro giorno molto particolare… In tarda mattinata Galielh è venuto a dirci che i ragazzi del secondo turno di guardia ci avevano chiesto di giocare con loro. Beh, perché no?
Così li abbiamo raggiunti, e in questo modo ho conosciuto Tyrash e Rathior, due furboni di prima categoria.
Tyrash ha proposto di giocare a “nascondino” (un gioco molto in voga nel vecchio mondo… pare che gli umani siano bravissimi a giocarci ogni volta che una delle nostre Arche passa di là…): in sostanza, dopo un certo lasso di tempo passato senza guardare mentre gli altri si nascondono, il cercatore di turno deve scoprire dove sono gli altri… o qualcosa del genere.
Il gioco era iniziato piuttosto bene: Kenish e Galielh si sono nascosti nella stanza del Supplì, Ferydior (purtroppo c’era anche lui) si è nascosto nel dormitorio delle streghe (qualcosa mi suona male in questa faccenda, ma non ho ancora capito cosa) ed io, dopo aver aiutato Serzzamok a nascondersi nella fossa delle latrine (dovevi vedere che buffo che era, infilato fino al collo nella… beh, mi hai capito) mi sono nascosto nell’armeria. Rathior era il cercatore.
Caro Khaine, ci si divertiva un mondo ma purtroppo il gioco è durato poco. Tyrash ha infatti avuto la brillante idea di nascondersi in mezzo alla Guardia Nera. Diceva che così nessuno l’avrebbe mai trovato, che nessuno avrebbe avuto l’intelligenza e la furbizia di pensare di cercare proprio in mezzo la Guardia Nera, e che la sua sarebbe stata la mossa più astuta dell’anno. Sì, davvero.
Caro Khaine, capisco che la tua lungimiranza vada di pari passo con la tua insofferenza verso gli i di o ti, ma non potevi fargli venire in mente che fra i ranghi della Guardia Nera ci si nascondono anche gli Assassini?
Abbiamo ritrovato Tyrash senza mani e piedi, con gli occhi cavati e le orecchie tagliate. Ah, sì, avevano preso anche il naso.
Era ancora vivo, e allora l’abbiamo riportato dal Supplì. Ma il Supplì non ha preso la storia con il giusto senso dell’umorismo, e ha fatto scorticare Tyrash in pubblica piazza per “im be cil li tà molesta”.
Dopo tutto, alla fine ci siamo divertiti lo stesso.


Ventesimo giorno – Caro Khaine, sono tutto agitato! Fra tre giorni partiamo per Ulthuan! Ulth-uan! Ulth-uan! Già mi immagino con un bel mojito in una mano, la draich nell’altra e un paio di tope Asur legate alla sdraio con un paio di ventagli per rinfrescarmi. A proposito… Ma la camicetta con i fiorellini rossi e gli occhiali scuri per il sole mi staranno bene sopra l’armatura? Boh, vedremo.
Ora scappo, abbiamo l’addestramento giornaliero a cui non posso mancare (Supplì non ha più molta pazienza dopo la questione di Tyrash…).

Caro Khaine, che palle. Oggi è stata dura e pessima. Supplì aveva le gonadi girate talmente male da essere peggio di una manticora in astinenza. Pare che le rogne non abbiano mai fine…
Purtroppo l’altro giorno sembra che qualcuno (ah, che gente!) si sia scordato di avvisare Serzzamok che il Nascondino era finito, e il risultato è stato che lo stesso Assassino che ha fatto le scarpe a Tyrash (in senso letterale) si è accorto di Serzzamok proprio durante… beh, diciamo in un momento di imbarazzo…
Ha tagliato le falangi superiori di entrambe le mani a Serzzamok (il resto era intoccabile) dopo di ché è andato dal Supplì a dirgliene di tutte.
Sembra che il Supplì abbia spaccato l’altro ginocchio a Serzzamok. Oh Khaine, è talmente divertente vedere Serzzamok… Ora che è storpio da entrambe le gambe e che ha le dita accorciate sembra di avere a che fare con un goblin di collina ritardato.
Penso che lo proporrò come mascotte del reggimento. Sono davvero buono.


Ventiduesimo giorno – Domani partiamo per Ulthuan! Mi sa che stanotte non chiuderò occhio. Mi lascia perplesso il fatto che il Supplì sia di umore tetro come mai prima… Continua a guardarci e a scuotere la testa. Oggi ha passato tutto il tempo al Tempio raccomandandosi l’anima a Te. Devo preoccuparmi?

In serata, Ferydior mi ha avvicinato. Sono ancora tutto agitato e arrabbiato. Guarda tu, sto tremando dal nervoso! Mi ha chiesto se finalmente, dopo tutto, potevo organizzargli un incontro con quella bella “topina scollata” di mia sorella.
L ’ho guardato con tutto l’odio e il disprezzo che riuscivo a fare (è che però mi veniva sempre in mente Serzzamok, e quindi continuavo a ridacchiare… merdx); temo però di non essere stato convincete, perché dopo un po’ mi ha guardato con sguardo languido ammiccando di continuo e mi ha detto di non preoccuparmi che tanto ce ne è per tutti.
Oh mio Khaine, ma che intendeva?
Comunque, a quel punto gli ho detto di piantarla, altrimenti avrei segnalato a mia sorella il suo nome per la Notte della Morte.
Mi ha risposto che adora i party più “in” della città.
Non avevo capito che fosse così de fi cie nte.

Ora vado a nanna, domani partiamo presto! Ulth-uan, Ulth-uan!

P.S.: i ragazzi si sono detti d'accordo con me, e da oggi Serzzamok è la nostra mascotte.


IN VIAGGIO VERSO UTLHUAN


Primo giorno di viaggio - Caro Khaine, questa mattina siamo stati imbarcati sulla nostra Arca nera. Fico! A bordo c’è proprio tutto! Sauna, idromassaggio, palestra, stanze delle torture/ricreazione, casinò, pub e persino una grande camera in cui due topissime Incantatrici proiettano illusioni 3d davvero cool… Stasera, proiettano “La conquista di Ulthuan”…
Ah sì, ovviamente ci sono un sacco di schiavi, mostri e guerrieri… ma questo già lo sapevi, vero?
Unico problema: il dannatissimo tempo è piovoso e grigio… qui va a finire che quando arrivo a Ulthuan mi scotterò… è che contavo di prendermi una tintarella sul ponte…
Ora seguo i ragazzi: ci fanno vedere i nostri alloggi.


Secondo giorno – Umh, l’umore del Supplì peggiora di continuo. Brutto segno. Dunque, inizio dal principio, caro Khaine.
Questa mattina, dopo una notte agitata –le onde mi hanno messo sottosopra il pancino- ci svegliamo di buon ora (beh, quasi) e andiamo sul ponte. Doveva esserci il primo addestramento marino in coordinamento con i Corsari – fico il mantello di drago marino! Posso averlo anch’io? Con quel mantellone e gli occhiali scuri farei strage di tope Asur! – ma purtroppo le cose hanno iniziato ad andare storte… Beh, ammetto di avere qualche responsabilità, ma mica è colpa mia se Serzzamok è un de fi cie nte.
Fatto sta, ieri sera ci stavamo prendendo un tè caldo tutti insieme (non ero il solo ad avere mal di stomaco), quando ci siamo ricordati che in navigazione sarebbe stata buona cosa oliare le draich per proteggere la lama dalla salsedine.
Allora io mi sono proposto di oliarle per tutti, e tutti mi hanno ringraziato felici e contenti. Poi Kenish mi avvicina, e mi dice che Serzzamok aveva ancora male alle mani –ti ricordi dell’Assassino?- e allora io ho pensato di mettere un po’ di olietto anche sull’impugnatura. Così, per idratargli un po’ le mani, poverino (che vuoi farci, sono un tenerone…).
Sfortunatamente il de fi cie nte non ha pulito l’impugnatura prima di usare la draich (eppure glielo avevo detto! Giuro…).
Beh, caro Khaine, fra le dita mutilate e l’olio sull’impugnatura, non riusciva a tenere in mano la draich… Ah ah ah, era davvero divertente! Eravamo tutti sull’attenti con le nostre draich, in un silenzio maestoso, e poi… tunf! Gli cade di mano la draich! Ah ah ah ah! Allora si abbassa per riprenderla, e… Tunf! Cade ancora! Ah ah ah ah! E che fa? Si riabbassa ancora, la prende di nuovo e… TUNF!!! Oh Khaine, stavo morendo dal ridere! Perché a quel punto ridevamo tutti…
Tranne il Supplì, che era tanto rosso che pensavo sarebbe scoppiato da un momento all’altro…
Caro Khaine, ma perché il Supplì non ha nessun senso dell’umorismo? Mah…
Ad ogni modo – e qui iniziano le cose poco divertenti- un corsaro si è messo a ridere, e ha detto che se noi eravamo gli attaccanti di Ulthuan, allora gli Asur potevano andare avanti a dormire sonni tranquilli… al Supplì non è piaciuto… Ci ha mandati tutti sotto coperta in attesa di sue notizie.
Che sfiga, proprio nel momento in cui stava uscendo il sole!


Terzo giorno – Caro Khaine, c'palle… Il Supplì ha una notevole inventiva in fatto di punizioni… Questa mattina, dopo averci passato la notte, abbiamo finito di pulire e tirare a lustro il ponte… ci rimangono gli altri 27 piani dell’Arca, e poi abbiamo fatto. Inizio a odiare la vita di mare.
Poi non ho capito perché dobbiamo usare la punta della draich per fare ‘sto lavoraccio… non era meglio un bello spazzolone di setole di orco? Boh, vallo a capire il Supplì…

Ah, Serzzammok è stato legato in cima al pennone in cima alla torre più alta in cima al livello più alto dell’arca… Insomma, si gode una vista da spettacolo! Ma ti sembra giusto? Noi qui a sgobbare, e lui a bearsi della vista panoramicissima… Mica giusto… Certo, alcuni fra i corsari dicono che lassù non faccia molto caldo, e che le arpie siano molto, molto, molto dispettose… Ma secondo me sono tutte bugie: lo dicono per farci coraggio! Che gentili! A proposito, dovrò informarmi sul nome del corsaro che ieri ha fatto lo spiritosone con il Supplì…
Ora ti saluto, stiamo per passare al secondo ponte… altri 25, e abbiamo finito. Che faccio, me la infilo adesso la draich in pancia, o aspetto almeno al terzo ponte?


Sesto giorno – Ottavo ponte. Fra un po’ vomito...


Settimo giorno – Che tu sia benedetto! Il Corsaro che ama fare battute si chiama Ythrur. Me l’ha detto Ragardh, un altro corsaro che ha una sorella davvero topa (è un’Incantatrice) che ha subito le noiose attenzioni di Ythrur. Chissà perché, questa cosa mi ha fatto venire in mente Ferydior…


Decimo giorno – Alla fine, il Supplì ci ha ordinato di fermarci. Abbiamo fatto 19 ponti. Al ventesimo ci ha fermato, perché ormai era più la gente che vomitava e che sanguinava che si era messo in moto un ciclo perverso di pulitura-vomitata-pulitura-dannazionehosporcatotuttodisangue.
Mai visto il Supplì così di buonumore.
Khaine, questa crociera non è esattamente come me la immaginavo. No, davvero. Ora scusa, devo capire se quel biancore che vedo sulle mie dita è l’osso oppure altro.
Ah… chissà Serzzamok… Buffo, è appeso da molti giorni ormai…


Undicesimo giorno – Compagnia a pezzi. Mani doloranti. Schiena dolorante. Mal di testa. Fondo schiena anch’esso dolorante. Mi sento così Asur…


Dodicesimo giorno – Oggi, un pochino meglio. Mi è tornato l’appetito e la voglia di prendermi del sole. A mezzogiorno ho incontrato un corsaro che aveva al collo una fichissima collanina fatta di zampe di arpia e di un paio di orecchie. Gli ho chiesto dove l’aveva comprata, e mi ha detto che se l’era fatto da solo, che ieri stava di vedetta sull’ultimo ponte quando a un certo punto hanno iniziato a cadere dal cielo orecchie a zampe… Fico!
Non capisco solo una cosa, buon Khaine… Perché mi è venuto in mente Serzzamok? Ora faccio un po’ di corsetta sul ponte. Più tardi, un buon Mojito. Ci sentiamo dopo. Ciao!

Ah ah ah! Oggi, nel tardo pome, il Supplì si è ricordato di Serzzamok. Ha detto che era il momento di tirare giù quel cadavere, ma quando poi sono andati a vedere l’hanno trovato ancora vivo… senza orecchie e cieco da un occhio, ma vivo. Ecco perché mi era venuto in mente… E’ buffissimo! Tutta la compagnia comunque era orgogliosissima della nostra mascotte! Anche il Supplì sembrava impressionato… il problema è che quando gli ha chiesto come avesse fatto a sopravvivere, Serzzamok biascicando (la mascella non è più tornata a posto, dopo l’incontro con il campione dei devoti…) ha detto che infin dei conti le arpie non sono così male… E’ proprio demente. Ma nessuno gli ha mai detto che le polle sono a Te sacre?

Ps: Ops… magari non te ne eri neanche accorto… beh, ora lo sai… eh eh eh… emh…


Quattordicesimo giorno – Non capisco. In teoria avremmo già dovuto essere arrivati a Ulthuan… Che le nostre Incantatrici non siano riuscite a superarne le difese magiche?
Ah, Serzzamok è a letto malato da due giorni… boh! Nessuno capisce cos’abbia… Eh, sarà mica colpa mia?

Dimenticavo: Ferydior è sparito. Non lo vediamo da una settimana.


Sedicesimo giorno - Caro Khaine, lo dirò con un giro di parole per non mancarti di rispetto: inizio ad avere disturbi all’intestino…
Cioè, avremmo dovuto essere a Ulthuan da tre giorni… un po’ inquietante.


Diciassettesimo giorno – Khaine, sei un mito! Ah ah ah! Serzzamok stamattina è tornato fra noi… alla faccia dei sapientoni che dicono che noi elfi non possiamo mutare, aveva un paio di buffissime zampe da pollo – cioè, da arpia, immagino…
Le sacerdotesse dicono che si tratta di una tua divina punizione per l’offesa compiuta nell’usare le arpie come del bonroll.
L’ho sempre detto che sei un Dio! Ah, ah, ho fatto la battuta! Ah ah!

P.S.: Ah, a proposito… ma Serzzamok fa anche l’uovo? Sarebbe fico… iniziare la giornata con uno zabaione fresco fresco… pensaci, dai…

P.P.S.: Umh, stasera ho trovato delle cacche tipo d’anatra in camerata… Ok la punizione divina, ma questo effetto collaterale è imbarazzante… Ma almeno fa anche l’uovo?!??


Diciottesimo giorno - Evviva! Ulthuan in vista!


Diciannovesimo giorno – Caro Khaine, è successo un macello… Ma partiamo dall’inizio… Come detto, ieri mattina abbiamo avvistato la terra avvolta nelle nebbie. Tutti eccitati come il primo giorno del corso di Torture e Metodi alternativi di Analisi del Dolore, ci siamo armati fino ai denti, ingellati i capelli come dei veri fichi, lustrato le armature, indossato le nostre camicione a fiori e infine ci siamo diretti al ponte di sbarco.
Fico, ho pensato.
Le porte si sono spalancate, e noi siamo sbarcati urlando come dei forsennati. Nessuno.
Ci aspettavamo almeno qualche Asur pronto a tirare qualche freccia prima di scappare… Invece, niente.
Perplessi, ci siamo sparpagliati.
La scoperta l’ho fatta io.
Dietro ad un cespuglio ho trovato un Emissario oscuro intento ad espletare le proprie necessità biologiche (Khaine, credevo d’aver visto il peggio con i naggy…invece…).
Dopo avermi maledetto e insultato in tutti i modi, m’ha detto che se intendevamo conquistare Albione eravamo un tantino fuori tempo massimo, e di levarmi dai piedi visto che lui aveva da fare.
Albione.
No, dico, Albione…
In effetti, il clima era freddino… avremmo anche potuto pensarci… ma i mojito, oltre ad essere squisiti, hanno la tendenza a non farti sentire il freddo…
Il comandante dell’Arca e il Tiranno a capo della spedizione non erano affatto felici.
Ma proprio per niente.
Il Supplì, poi… non ti dico… non riesce proprio a pensare positivo…

Quando la notizia si è sparsa è iniziata una competizione tutta particolare: si faceva gara a sparire nel modo più fantasioso possibile e nel tempo più breve, inventandosi impegni improbabili e portandosi il più lontano possibile dalla vista degli ufficiali…
Devo ammetterlo: mi sono sentito molto Asur a cercare un rifugio. Ma il punto è che neppure le Incantatrici hanno molto senso dell’umorismo. E le streghe ancor di meno.
C’palle, tutti ‘sti musi lunghi…

Comunque, ho avuto la bella pensata di andare a vedere cosa dicevano in sala timoniera. Sì, davvero una bella pensata.
Caro Khaine, la prossima volta uccidimi sul colpo, ok?

No, perché in sala timoniera c’ho trovato Ferydior… era ubriaco fradicio, pallido come un cencio, in piedi e non molto profumato… Sul tavolo ci saranno state una trentina di bottiglie vuote di “Naggaroth Libre”.
I timonieri, tutti morti.
Ferydior giura di aver salvato la spedizione… dice che i timonieri hanno cercato di ubriacarlo con ettolitri di Naggaroth Libre e di accecarlo con tanti ombrellini di carta perché aveva scoperto che volevano portare l’arca a schiantarsi sulle scogliere di Albione… e allora è scoppiato un corpo a corpo furioso in cui lui, eroicamente, ha avuto la meglio.
Sì, davvero.
Sarebbe terribilmente divertente se non fosse che questo de fi cie nte fa parte del mio "stesso" reparto.
Così, invece, è solo terribile.

Khaine, ho davvero tanto fastidio all’intestino…


Ventesimo giorno - Oh Khaine, ma sai che la maggior parte dei tuoi seguaci non riesce proprio a godersi la vita?!? No, dico, il Tiranno dice che non riesce a vederci proprio nulla di divertente in quanto successo… Sarebbero problemi suoi, se non fosse che vuole sfogare questa sua mancanza di allegria su di noi. Vardaz – un nostro commilitone- ha provato a fargli notare che infin dei conti un giretto ad Albione non è poi così negativo, visto che tutto sommato abbiamo rivisto i luoghi di battaglia di nostre vecchie gloriose imprese; il Tiranno ha risposto facendogli cavare gli occhi e facendolo poi legare alla prua dell’Arca.
Che dici, è ancora arrabbiato?
Stasera dovremmo sapere quale sarà il nostro destino.

Oh beh, poteva andare peggio… Il Supplì ha detto che dopo aver passato ore filate a discutere con il Tiranno, ha convinto quest’ultimo che far fuori una paio di centinaia di Carnefici sarebbe stato un bel regalo agli Asur.
Il Tiranno ha detto che in effetti l’effetto sarebbe stato quello, e che quindi si accontenta di scuoiare solo il responsabile: Ferydior. Khaine, sei un bricconcello… E non potevi dirmelo subito che era tutto un trucco per togliersi di mezzo Ferydior!? Io ne sarei stato ben lieto… non sarei dimagrito a vista d’occhio negli ultimi due giorni… non avrei cercato un Assassino disposto ad uccidere il Tiranno. Ok, ok, l’ultima parte non considerarla.
E poi, ultimamente, mia sorella guarda quel fesso con uno sguardo languido un po’ particolare. Devo alterarmi?
Comunque sia, non importa. Ora raccolgo i ragazzi e andiamo a prendere Ferydior. Hanno tutti una gran voglia di complimentarsi con lui per l’ottima pensata del festino alcolico in sala timone. Si, davvero.


Ventunesimo giorno – Beh, ora le ghiande mi girano in fretta. Ferydior non si trova. Il Tiranno invece si vede in giro fin troppo spesso.
Ah, piccola richiesta: puoi far crescere una specie di pannolino a Serzzamok? La sua parte gallinacea sta creando imbarazzo un po’ a tutti…


Ventiduesimo giorno – Ho conosciuto un corsaro, Garadh, che sostiene d’aver visto un druchii molto simile a Ferydior nascondersi negli alloggiamenti del quinto ponte. Quando gli abbiamo chiesto di indicarci il posto, ha risposto che tutto ha un prezzo e che ci sarebbe voluta un’offerta sostanziosa per farlo parlare.
La vita, caro Khaine, è piena di sorprese! Non avrei mai detto che una mano mozzata potesse sciogliere la lingua in modo così subitaneo. Garadh si è stretto il moncherino dicendoci tutto quello che ci serviva. Ma a quel punto ero curioso, e allora gli ho mozzato anche l’altra.
Si è messo a urlare (che fastidio…una vocina stridula stridula da Asur… ), dicendo che aveva detto tutto e che non capiva perché l’avessi fatto. Io gli ho detto che nel dubbio era meglio che iniziasse a raccontare tutto quello che sapeva. Mi ha preso in parola. Ah aha ha ahh ahh! Sapessi cosa mi ha detto! Oh, ci sono di quelle tresche su queste Arche da non credere… Storielle fichissime di ogni tipo… A quel punto ci ho preso gusto e gli ho tagliato anche i piedi. Ah ah ah! Oh Khaine, quante me ne ha dette… Alla fine parlava anche di mia sorella, ma purtroppo la perdita di sangue lo ha fatto svenire. Chissà che voleva dirmi? Mah.


Ventitreesimo giorno – Ferydior non si trova. Pare che sappia nascondersi… Che abbia qualche zio o qualche parente negli Assassini? Chissà, magari è una tradizione di famiglia… Mi ricordo da piccolo quando mio padre mi faceva tagliare l’anguria con la draich… fico…
Ehi, a proposito! Serzzy (ormai lo chiamiamo tutti così) stamattina ci ha svegliato tutti con una super ciotola di zabaione caldo! F-i-c-h-i-s-s-i-m-o! Ormai come Carnefice non serve più a molto, ma è un’ottima mascotte e una stupenda chioccia… Ah ah ah! L’hai capita? Ah ahaha hah ahh! “Chioccia”! Ah ah, in effetti è più pollo che druchii, ormai…


Ventiquattresimo giorno – Porcaccia Asur! Abbiamo trovato Ferydior in sala timone. Caro Khaine, certo che è proprio un gran figlio di Asur… Ha fatto fuori tutti i timonieri. E ora che si fa? Oddio, ammetto che vi sia una certa classe in tutto questo… Cioè, far fuori i timonieri per mandare all’aria tutto in considerazione del fatto che tanto si è condannati a morte… classe, classe. Però il problema è che su quest’arca ci siamo pure noi… cioè, meglio, ci sono pure io…
Ferydior ha poi detto che tanto per essere sicuri di tirarci a fondo (in senso letterale?) con lui avrebbe detto che anche noi eravamo d’accordo con lui. Pessima idea. Gli abbiamo tagliato la lingua e mozzato le mani (ah ah ah! Anche lui dopo la prima mano ha cercato di dircene di tutte! Oh, che buffa questa cosa! Peccato che senza lingua… vabbè…) e poi lo abbiamo mandato su con un paio di ragazzi per portarlo dal Tiranno.
Ah, io nel dubbio gli ho mozzato anche il… beh, m’hai capito. No, sai, è che ho ancora certe perplessità in relazione a mia sorella, e allora, nel dubbio…
Comunque sia, ora abbiamo un altro problema. Come risolviamo “l’inconveniente minore” (con i ragazzi abbiamo deciso di chiamarlo così; fa molto fico, e poi sembra meno tragico…) della morte dei timonieri? Cioè, sono sicuro che se fra qualche giorno non finiamo ad Ulthuan il Tiranno non la prenderà affatto bene… Ci sentiamo dopo Khaine.

Abbiamo trovato le coordinate per Ulthuan in un libricino di un timoniere morto. E’ che non abbiamo idea di come funzionino le cose qui sotto. Eh, buon Khaine, mica è facile, eh! Cioè, qui c’è un affare che sembra di massima precisione, un meccanismo che per far funzionare il quale sicuramente si devono avere arcane conoscenze di magia e ingegneria marina. Mica roba da poco. E poi, cosa ne facciamo dei cadaveri? Cioè, se ci beccano qui con tutti ‘sti morti, non credo che il Tiranno sarà comprensivo. Io e gli altri ragazzi abbiamo deciso di passare qui la notte per capirci qualcosa… gli altri Carnefici di sopra ci coprono le chiappe.
Caro Khaine, sia lode al tuo nome! Forse ho un’idea…


Venticinquesimo giorno - Stamattina, nuova dose di zabaione caldo! Serzzy è proprio un tesoro. Ho questa mezza idea per risolvere “l’inconveniente minore” che oggi proverò. Ah, i ragazzi dicono che tutti su in coperta stanno giocando ad un nuovo sport inaugurato e promosso dal Tiranno (Tiry, per gli amici…): “trova un pezzo di Ferydior”! Fichissimo! Pare che chi ne trovi di più a fine giornata abbia un bonus sulle licenze… Peccato dover risolvere l’inconveniente minore.


Ventiseiesimo giorno - In effetti, sono un gran fico. Come dicevo ieri, caro Khaine, ho trovato la soluzione di risolvere tutti i problemi con un colpo di mano solo. Che fico che sono. Ma andiamo per ordine. Ieri sera ho provato a sistemare il timone –ehi, ma hai presente che gran casino di aggeggio sia? – sulle coordinate per Ulthuan. C’era una leva con la scritta “non forzare”. Ovviamente doveva essere un trucco di Ferydior, e quindi abbiamo sforzato.
La leva si è rotta.
No, un attimo Khaine! Abbiamo trovato la soluzione! Il tutto sembrava funzionare con un delicato meccanismo di pesi e contrappesi che utilizzati in sincronia muovevano l’enorme timone. Beh, visto che questo sistema –evidentemente difettoso!- si è spaccato, abbiamo deciso di darci al bricolage.
In breve, abbiamo usato i cadaveri dei timonieri come contrappesi. Così sono spariti anche tutti quei fastidiosi e imbarazzanti fagotti. Due cadaveri a bordo, tre a babordo, e via! Fico! Abbiamo attaccato le nostre zavorrine tanto carine in vari punti del timone, esternamente all’arca (ci sono delle aperture sull’esterno… non so se per dar da mangiare ai Merwyrm…), fino ad ottenere l’inclinazione dello stesso come desideravamo.
Alla fine, l’indicatore dava le coordinate giuste.
Spero solo che le zavorrine non inizino a perdere pezzi, altrimenti…
Comunque, tutto è bene quel che finisce bene… fra un paio di giorni dovremmo sbatt… ehm, sbarcare su Ulthuan.
Che fico che sono.


Ventisettesimo giorno – Oh porca Devota! Pare che fra i timonieri fessi che abbiamo appeso di fuori ci sia anche il cugino della cugina della sorella dell’amante del Tiranno. Il quale si sta chiedendo che fine abbia fatto. Caro Khaine, come faccio a dirgli che sta frollando come un fagiano attaccato al timone?

Ottimo. Abbiamo saputo che domattina, in previsione dell’arrivo ad Asurlandia, il Tiranno scenderà in Sala Timone per complimentarsi con i timonieri. Probabilmente la prenderà sul ridere, farà una battuta di spirito e se ne andrà dandoci una pacca sulle spalle.
Sì, davvero.


Ventottesimo giorno – Khaine che giornata! Uuaahhh! Sono ancora tutto esaltato. Troppo fico questo tuo Carnefice! Questa mattina è venuto il Tiranno… come puoi immaginare, aveva le ghiande che giravano come dei mulini a vento. Ma questo gran fico di Carnefice (io, io!) ha avuto la geniale idea di salvare Gor e Cavoli.
Ho preso alcuni dei ragazzi e gli ho fatto togliere l’armatura, vestendoli da corsari come lo erano i timonieri. Poi abbiamo preso Serzzy e lo abbiamo messo in piedi al tavolo… Quando il Tiranno è arrivato ci siamo prostrati sul pavimento, gridando che la tua ira terribile si era abbattuta sul cugino della cugina della sorella della sua amante (beh, sto tizio ha anche un nome, ma non me lo ricordavo, e allora…) trasformandolo in un incrocio fra una melanzana, un pollo e un arpia (Serzzy, per l’appunto).
Lì per lì il Tiranno non sembrava molto convinto, ma prima che potesse obiettare abbiamo tirato fuori il nostro asso nella manica: una bella tazza di zabaione caldo e fumante! Mentre Serzzy chiocciava in modo convincente (beh, convincente per un pollo), noi ci prodigavamo in complimenti per il Tiranno, spiegandogli che le tue strade sono infinite.
Alla fine, rubizzo in viso (c’era tanto alcol nello zabaione…) se ne è andato via, dicendo che infin dei conti la trasformazione subita dal cugino della cugina eccetera testimonia la presenza di Khaine, cioè tua, fra di noi.
Il che, tutto sommato, è vero… Beh, sì, dai.
Spero ovviamente che ti faccia piacere questo trucchetto. Vero che non sei arrabbiato? Ok, abbiamo fatto fesso il Tiranno, ma non è così grave, vero?

P.S.: Ah, ora scappo perché ho una faccenda da sistemare prima che sia tardi… una cosuccia, niente di che, eh…


Ventinovesimo giorno - Oh poffarKhaine, un Assassino è inavvertitamente caduto fuori bordo nella notte. Una vera tragedia.

Sera: Ulthuan in vista! Olè olè oleèèèè! Sarà meglio che vada giù a dire ai ragazzi di frenare prima di sfracellarsi sugli scogli. Ah proposito… Ma un Arca Nera ha i freni? Mah, ora vediamo…

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Spillo_89
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MessaggioTitolo: Re: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitimeMer Mag 12, 2010 8:00 pm

bella rob! ma nn l'avevi già pubblicato un pò di tempo fa? Diario di un carnefice 416749
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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Re: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitimeMer Mag 12, 2010 8:10 pm

Sei sicuro? Aspetta che vado a vedere Diario di un carnefice 416749
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gattokiatto
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MessaggioTitolo: Re: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitimeMer Mag 12, 2010 9:11 pm

Rob non sà se tu l'abbia già postato tempo fà ma comunque complimenti vivissimi molto divertente Diario di un carnefice 337889 ma davvero molto Diario di un carnefice 337889 ancora complimenti.... Diario di un carnefice 819787 Diario di un carnefice 819787 Diario di un carnefice 819787
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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Re: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitimeMer Mag 12, 2010 9:29 pm

Ulthuan


Primo giorno - Che ficata! Caro Khaine, ieri in tarda serata siamo finalmente sbarcati (voci malevoli parlano di “naufragio”, ma al tuo posto io non gli darei retta…) ad Ulthuan. Dopo essere scesi con un grido ferino sulla terra che ci appartiene, impugnando le draich e inneggiando alla tua gloria – ah, non abbiamo trovato nessuno…- abbiamo deciso di organizzarci per piantare le tende e fare un bel barbecue. Abbiamo cucinato un po’ di carne frollata, molto gustosa e saporita (perché mi tornano in mente i timonieri? Mah…), poi ci siamo fatti un paio di mojito e di Naggaroth Libre pregustando la giornatona di surf e tintarella che ci aspettava l’indomani.
Cioè oggi.
Piove, porcaccia la devota.
Cioè, non voglio essere ingrato nei tuoi confronti, ma se mi sono fatto millemila miglia marine per trovare la pioggia e questa fastidiosa umidità che mi arriccia i capelli che fanno tanto figo, me ne stavo anche ad Har Ganeth…
E poi gli Asuri dove stanno? Che tristezza, non ne ho ammazzato neppure uno…
Comunque non importa. Siccome siamo fichi e avvezzi ai pericolosi inconvenienti della vita, ci siamo organizzati a dovere, e dopo aver sistemato le coperture contro la pioggia sulle tende, ci siamo fatti uno zabaione caldo (Serzzy è insostituibile) e abbiamo iniziato a raccontare delle gesta dei nostri avi in queste lande natie (eh, quanto sono poetico oggi!).
Tutto andava bene, finchè Glydash, un nostro commilitone con la mania della musica, non ha tirato fuori dallo zainetto un mandolino, intonando subito dopo una famosa ballata.
Che parlava di Nagarythe.
Della guerra di Nagarythe.
Della guerra che portò alla sconfitta degli elfi traditori.
No,Khaine, non loro…
Noi…
Ironia della sorte (ma secondo me ci hai messo tu l’artiglino), proprio in quel momento passava di lì il Supplì, schizzato come una faina con la sifilide per tutti i casini successi durante il viaggio.
Si è fermato, fissando Glydash. Glydash l’ha guardato, sorridente come un de fi cie nte, continuando a cantare.
Poi ha visto lo sguardo del Supplì. Ha capito che qualcosa non andava. Allora si è fermato, ci ha guardati, e ha detto che aveva capito, che probabilmente stava stonando e che era per questo che tutti sembravano a disagio. Sì, davvero, come no.
Poi, finalmente, deve aver capito che quella che cantava non era una ballata molto “intelligente”.
Ah ah ah, Khaine! Dovevi vederlo come urlava e saltava quando ha realizzato la situazione! Ha iniziato a gridare che non l’aveva fatto apposta, e che quella canzone gliela aveva insegnata la sua trisnonna materna.
Di Nagarythe.
Asur.
Il Supplì l’ha fatto giustiziare per stupidità molesta.
Infin dei conti, non era malissimissimo quella canzone. Aveva un buon ritmo…


Secondo giorno – Oggi ci siamo messi in marcia verso l’interno, destinazione per il momento ignota.
Mentre il Tiranno raccoglieva l’intera armata e i vari Despoti allineavano i propri contingenti, i singoli capitani arringavano i propri reggimenti.
Così il Supplì con noi.
Il suo discorso era partito molto bene. No, dico davvero caro Khaine. Uno di quei discorsi davvero con gli attributi, che ti fanno sentire orgoglioso di essere un Druchii a te fedele. Poi tutto è andato a devote.
E’ che ad un certo punto il Supplì, con fare fico ma retorico, ha chiesto se sapevamo quale fosse la differenza fra noi e gli Asur. Il silenzio era calato… il pathos aumentava… tutti noi eravamo in attesa di sapere quale fosse la fondamentale ed evidente differenza fra noi e gli Asur, quale fosse dunque la discriminante che faceva di noi una razza forte e gloriosa e di loro una debole ed insulsa genìa…
Poi Raszran, un cerebroleso con la mania del cabaret, nel silenzio più assoluto, se ne è saltato fuori con una risposta illuminante… sì, davvero… Caro Khaine, io sono un Druchii scafato, lo sai anche tu, ma quando gli ho sentito rispondere ridendo contento che la differenza principale era “il colore delle tutine, noi viola loro bianche” mi sono sentito sciogliere come del ghiaccio al sole.
Il Supplì l’ha fatto smembrare per eccesso di idiozia.
Andiamo bene, due de fi cie nti giustiziati in due giorni…


Quinto giorno - Oggi, Khaine, bisogna brindare! Primo combattimento contro gli Asur! L’assalto è stato furioso, pieno di trepidazione, incerto fino all’ultimo.
Ma alla fine, li abbiamo costretti alla ritirata!
Tutto ha avuto inizio questa mattina all’alba… la giornata prometteva male, con Serzzy che a causa di forti dolori alla pancia non ha potuto prepararci l’ormai consueto zabaione caldo… una vera tragedia, caro Khaine, ma si sa… la guerra è ricca di privazioni!
Ad ogni modo,subito dopo ci siamo vestiti, armati e disposti in ordine nella radura. Il Supplì ci ha informato che erano stati notati dei movimenti nemici non distanti dal nostro campo, e che a noi sarebbe toccato l’onore di eliminare la minaccia.
Devo ammettere che lì per lì ho tirato un paio di smoccolamenti… Niente che ti coinvolgesse, eh! Voglio dire… ma come si fa ad affrontare il primo scontro senza una bella dose di zabaione caldo nel pancino? E se avessimo avuto un improvviso calo di zuccheri nel sangue? No, dico…
Comunque, intrepidi come sempre, ci siamo messi in marcia subito dopo l’alba verso l’interno.
A mezzogiorno, Ythrainh – è un bravo Carnefice, quel druchii!- si è accorto che all’interno di una boscaglia c’erano segni di Asur (lingerie di pizzo bianca stesa ad asciugare, bigodini per i riccioloni biondi, confezioni di crema idratante per le mani sparsi in giro… insomma, le solite amenità).
Io –che ero il comandante in capo della piccola spedizione – ho guidato l’azione, irrompendo nel piccolo boschetto ombroso con un grido di guerra.
F-I-C-O.
Dall’altra parte, abbiamo trovato dei Guerrieri Ombra! Nientepopòdimeno che i nostri deboli fratelli di un tempo!
Subito, senza esitazione (e dopo aver constatato che non c’era modo di farli fuori di spalle) sono balzato in avanti, sfidando il loro campione.
Lui, dopo aver finito di stendersi la cremina sulle mani (beh, dai, infin dei conti l’attenzione al proprio aspetto ha una certa importanza…), ha fatto un paio di passi in avanti, sfoderando la sua ridicola spadina (tsk! Io aveva la draich, di ben altre dimensioni. D’altronde…) e mettendosi in guardia.
A quel punto, l’ho guardato fisso negli occhi e con un sorriso di feroce crudeltà gli ho detto che praticamente avevo già vinto, perché io lo Odiavo.
Ma lui mi ha guardato, e per tutta risposta mi ha detto che anche lui mi Odiava. Allora gli ho detto che io ho il Colpo Mortale, e che quindi vincevo io. 2-1 secco, e via.
Ma ancora una volta lui m’ha detto che sì, è vero, io avevo il Colpo Mortale, ma in compenso lui aveva la Perlustrazione, che magari non è il massimo ma fa tanto fichi. 2-2. No, cioè, dovevo fare qualcosa, perché le cose si mettevano sull’incerto andante. Ed ecco che gli ho fatto presente che con la Draich io avevo un Bonus alla Forza di +2, mentre lui no. 3 a 2 per me, zitto e muori. Invece, nuovamente, lui se ne salta fuori dicendo che sì, quello che io dicevo era vero, ma che per contro lui Colpiva In Ordine di Iniziativa. 3-3. Mannaggia.
A quel punto, avrei potuto fargli notare che io avevo un Tiro Armatura di 5+, contro il suo 6+, ma poi ho pensato che tanto tutte le armature elfiche hanno l’abilità di forarsi come carta, e quindi ho lasciato stare.
Piuttosto, con un colpo di malefico ingegno, gli ho detto che io ero in trasferta, mentre lui in casa, e che quindi le mie abilità valevano doppio! Evvai, 4 a 3 per me!.
Lo scontro sembrava quindi destinato a concludersi con un bello spargimento di sangue Asur… e poi, ecco che il guerriero ombra tira fuori un asso dalla manica.
Ha detto che conosceva una topa Asur veramente “cool”, e che se avessi accettato un Pareggio mi avrebbe dato il di lei nome e indirizzo.
Caro Khaine, la guerra sarà lunga… e quindi ho pensato che, per il bene della truppa, un po’ di svago sarebbe stato importante… Allora ho accettato, a patto che –vista la nostra Superiorità Numerica- fossero loro a ritirarsi.
Hanno accettato.
Alla fine, li abbiamo cacciati. Siamo troppo spietati!


Settimo giorno – Ieri siamo tornati al campo verso sera (ci siamo fermati un paio d’ore sulla via del ritorno perché ci facevano male i piedi). Quando al Supplì ho detto che avevamo vinto, lui ha finalmente fatto un sorriso di soddisfazione.
Poi ci ha chiesto dov’erano le teste dei nemici… Gli abbiamo detto che ci sarebbe piaciuto portarne un paio, ma che in realtà non potevamo farlo perché appena ci avevano visti erano scappati terrorizzati implorando pietà.
Il Supplì ci ha guardato per un tempo che pareva infinito, tanto che sembrava che stesse decidendo chi giustiziare per primo… poi è venuto di fronte a me e mi ha chiesto di dargli un solo buon motivo per non farmi finire in cima ad un palo.
Io, abbattuto, gli ho passato il biglietto che mi aveva dato l’Asuro (tanto ne ho fatto delle copie), e lui, dopo qualche attimo di silenzio, ha detto che quella gli sembrava una ragione “concreta e ottima”, e che per questa volta sarebbe stato comprensivo.
Poi se ne è andato, fra lo stupore di tutti.
Certo, caro Khaine, ora magari sarai perplesso. Ma la frase scritta su quel biglietto ispira molto!
“Haylene l’illuminata, aperta a tutto e a tutti”.
Interessante, no?


Nono giorno – Oggi le cose non sono andate benissimo… Purtroppo eravamo in pattuglia quando, un attimo troppo tardi, abbiamo visto un coniglio Asuro che sbucava da un cespuglio con un arco luminescente (probabilmente magico) bersagliandoci all’impazzata.
Tre miei commilitoni sono stati feriti brutalmente… i primi due alle natiche, il terzo invece è morto con una freccia in testa.
E’ che quest’ultimo – Khazar- aveva visto con la coda dell’occhio l’Asuro, e allora si è accucciato convinto che il vile nemico mirasse alla testa o al petto.
Errore! Caro Khaine, Kazhar avrebbe dovuto saperlo! Gli Asur mirano sempre là…
Decimo giorno – Khaine, ma sai che il Supplì è proprio fico? Questa mattina, infervorato a causa dell’imboscata fatta dall’Asuro ai danni delle nostre chiappe, ha tenuto un discorso impressionante e fichissimo, da vero oratore! Ha detto che questa guerra non solo è giusta in quanto riconquista della nostra patria d’un tempo; non solo è equa e inevitabile per la salvezza dei nostri fondi schiena dalle mire espansioniste degli Asur; non solo è necessaria per la salvezza della razza elfica; non solo per tutti questi nobili motivi!
No, questa guerra è necessaria – ha gridato il Supplì alla folla – perché gli Asur sono evidentemente sgravoni! Epperdincibacco! Se un alto elfo si nasconde in un cespuglio! E se questo alto elfo pur essendo da solo e l’ultimo sfigato della sua famiglia se ne va a spasso con 50 punti in oggetti magici! E se, infine, tale Asur spende tutti questi punti in un vile Arco Predone; se tutte queste condizioni sono reali come in effetti lo sono, allora è ovvio ed evidente come l’anatomia di una devota che gli Asur sono Sgravoni!
Ebbene Khaine, al termine di questo bellissimo discorso eravamo tutti agitati e desiderosi di impugnare le nostre draich e andare all’assalto! Fico, niente da dire!.
L’unico neo è che nessuno di noi ha idea di cosa significhi il termine “sgravoni”. Comunque, deve sicuramente essere qualcosa di terribile…



Tredicesimo giorno - In questi giorni le cose sono andate tranquille. Pare che gli Asur stiano ammassando truppe per contrastare la nostra invasione. Ne deduco che fra qualche tempo ci sarà un bel macello. Eh Khaine, era anche l’ora!
Comunque, intanto abbiamo un po’ di tempo… Il Supplì, per galvanizzare la truppa, ha deciso di organizzare una partita ad un gioco molto carino che nella lingua delle bestie umane di albione si chiama “blood bowl”… Ha detto che oggi avrebbe fatto un salto al campo dell’armata per trovare una squadra avversaria che fosse alla nostra altezza. Speriamo bene, caro Khaine. Magari in serata ti tengo aggiornato!

Andiamo bene… Il Supplì ha un senso dell’unorismo malato anche più del mio. Purtroppo il suo lato da faina ha largamente preso il sopravvento…
Temo, caro Khaine, che si sia legato al dito quei fatti disdicevoli e un po’ buffi successi negli ultimi mesi.
Fatto sta che la squadra che dovremo affrontare domani è composta per lo più dagli stessi devoti di slaanesh che incontrammo tempo fa fuori da Har Ganeth.
Ora lo vado a dire ai ragazzi.


Tredicesimo giorno, tarda notte – Ah ah ah ah! Oh Khaine, devi vedere Serzzy! Ma lo sai che quando gli ho detto che avrebbe incontrato nuovamente quel devoto che con lui era stato molto…generoso…si è messo a pigolare saltellando per tutta la camerata? Oh che buffo! Ah ah ah!
Continuava a dire che la mascella ancora gli doleva, e che se quel maniaco aveva abusato di lui quando era ancora tutto Carnefice, chissà cosa gli avrebbe fatto ora che dal bacino in giù sembra un’arpia…
Troppo buffo.


Quattordicesimo giorno – Caro Khaine, ieri sera, appena riferito la notizia, il morale era molto basso… ma le dimostrazioni di sconfinato terrore di Serzzy ha allietato lo spirito di tutti noi, facendoci divertire molto. Caro Serzzy, è così spaventato… così in panico…
Purtroppo, l’aspetto spiacevole della faccenda è che a causa di questo suo divertentissimo stato d’animo, stamattina non è riuscito a fare neppure un ovetto, quindi niente zabaione caldo.
Tuttavia, nel complesso, il morale è tornato alto.
Stasera la sfida… domani ti saprò dire.


Quindicesimo giorno – La partita è stata sospesa all’inizio della ripresa. Sono depresso. Per prima cosa, sono depresso perché al momento della sospensione perdevamo 26 a uno; in secondo luogo, sono depresso perché quegli ANIMALI sono riusciti a farmi sentire come un verginello Asur.
Khaine, ma è terribile! Cioè, più che terribile è terribilmente imbarazzante…
Ma procediamo per sommi capi.
La giornata era bella, soleggiata e limpida. Abbiamo trascorso il mattino a prepararci attraverso un’attenta alimentazione (Naggaroth Libre e Mojito accompagnati con patatine piccanti e pasticcio semifreddo di gnoblar in carpione), trascorrendo poi il pomeriggio in un’ancor più attenta preparazione fisica (riposino di tre ore a cui ha fatto seguito un altro mojito… Khaine, la conquista di Ulthuan, d’altronde, è roba per gente dura).
Il tramonto ci trova gasatissimi, e i mille colori sgargianti dello stesso ci hanno fatto sentire dei veri fichi – tipo l’eroe dell’ultima proiezione magica che le Incantatrici hanno fatto prima di sbarcare.
Non potevamo non mettere in risalto la nostra carica macha, e allora ci siamo riempiti i capelli di brillantina (tanto qui ad Ulthuan la usano al posto del burro…), abbiamo indossato le nostre terribili armature e impugnando le draich in modo minaccioso ci siamo recati verso il campo di gioco, pronti ad affrontare la sfida, cantando “vinceremo in cielo, mare e in terra” (non so bene il senso di questa canzone, ma uno l’ha tirata fuori ed è subito piaciuta a tutti… Hai voglia, caro Khaine, a spiegargli che i druchii non volano…).
Siamo arrivati un po’ in ritardo perché lungo il tragitto abbiamo dovuto fermarci due volta – Serzzy continuava a pigolare che la draich lui proprio non riusciva a portarla. C’palle, colpa mia se si è fatto mozzare le dita da un Assassino? – Ehi, Khaine, chissà cosa sono questi tuoni che si sentono… eppure il cielo è libero… mah… - comunque, dicevo, colpa mia? Direi di no! (strani ‘sti tuoni, sono davvero forti…).
Ad ogni modo, arriviamo pompati ed arrabbiati, terrificanti nelle nostre armature, con la palla ovale imbottita di piombo come di consueto.
Khaine, perché basta qualche perizoma e qualche aggeggio in lattice per turbarmi così tanto? La vita è dura… uno si aspetta il peggio del peggio nell’invadere Ulthuan, ma certo non si immagina che questo “peggio” possa venire da altri druchii…
Oh Khaine… se devo dirla tutta non è che fosse tutto così brutto… fra i numerosi devoti c’erano anche molte devote – decisamente molto, molto “devote”…non so se afferri…
Beh, sì, dai, lo so che Slaanesh proprio non lo puoi soffrire… però quando cerca di marcarti una bella topa tutta fuori come mamma l’ha fatta arrivi ad apprezzare anche la diversità religiosa…
Peccato che c’erano anche devoti… e qui arrivano le note dolenti… molto, molto dolenti.
Prima di tutto, devo dire che al prossimo furbone che mi viene a raccontare che su di noi elfi il Caos tanto non ci muta gli stacco la testa in allegria…
No, dico Khaine… altro che se ci muta… almeno, voglio pensarlo, giacchè in caso contrario il confronto sarebbe davvero imbarazzante… Ma soprassediamo…
La partita inizia così così ma non malissimissimo… Serzzy inizia a pigolare in preda al panico, sfornando persino un ovetto su due piedi.
Il pubblico va in visibilio per questo tocco di comicità (peraltro non voluta), ma purtroppo per Serzzy tutti i devoti (sì, con la “i” finale…) sono pesantemente attratti da questa sua peculiarità…
Uno gli si avvicina dicendo che un “polletto al giorno diffonde la sifilide intorno”, ottenendo il risultato di zittire la nostra mascotte. Pallido e allibito, Serzzy inizia a retrocedere, andando però a sbattere contro un paio di devoti che, nel frattempo, gli si erano fatti intorno.
Altri devoti arrivano, e ben presto Serzzy svanisce nel mucchio.
Voglio evitare di riportare quanto ho sentito…
Felice del diversivo (Serzzy, si sa, si sacrifica spesso per il gruppo…) prendo al palla, scatto in avanti e approfittando della quasi totale assenza di avversari (i devoti erano occupati con Serzzy; le devote guardavano…), arrivo in meta! Evvai!
La partita sembra essere messa al meglio. I devoti si distraggono un momento per capire cosa è successo, ma subito – non senza un certo entusiasmo – rivolgono la loro attenzione verso l’eroico Serzzamok .
Le devote, invece, se la prendono un po’ più a cuore…
Decidono quindi di dedicarsi con più interesse alla partita.
Già…
Beh, è a questo punto che sorgono le prime…problematiche. I ragazzi, perso l’entusiasmo per la metà, commettono l’errore di guardare cosa sta capitando a Serzzy.
La metà di loro, a quel punto, scappa dal campo.
L’altra metà, cerca le draich.
Il versamento di sangue pare inevitabile (neppure a Serzzy possono essere fatte certe cose…), ma le Devote attirano la nostra attenzione con uno stratagemma abbietto (fischiano); noi ci giriamo… e ci accorgiamo che non indossano neppure più quei due straccetti che avevano…
Buon Khaine, onestamente… anche tu sei uomo… che avresti fatto al nostro posto? Su, sii sincero…
Beh, abbiamo rinfoderato le draich e ci siamo imbos… consultati con le Devote per concordare la strategia militare da adottare ai fini bellici… Eh, mica credevi che ce la fossimo spassati? Nessuno di noi, no no! Ligi al dovere, abbiamo pensato che un coordinamento fra i due Culti Druchii fosse necessario, e allora…
Nessuno se l’è spassata! Beh, nessuno a parte Serzzy. In un certo senso, almeno…
Fossi in te, un castigo glielo darei a quello scansafatiche!
Ad ogni modo, a causa di questo… lavoro supplementare, abbiamo lasciato il campo, sapendo poi che i devoti, dopo aver mollato serzzy, sono andati avanti a far meta finchè l’arbitro non ha interrotto la partita…
Che vergogna, eh?


Sedicesimo giorno – Non ricordavo che Serzzy fosse così basso. Mah…

Ps: non capisco… è tutto il giorno che Serzzy non si siede… Khaine, chissà che gli è successo… Kourash, uno dei miei più in gamba, dice che probabilmente ci hanno messo lo zampino i Devoti.
Temo non si tratti dello zampino.
Mah.


Diciottesimo giorno – Oggi, finalmente, si torna all’azione! Ieri sera il Supplì è entrato nella nostra camerata dicendo che l’indomani saremmo andati in perlustrazione con un paio di unità di Ombre guidate da Dharyon, un’Ombrarossa di tutto rispetto con una certa esperienza in fatto di invasioni.
Fra qualche ora (tempo di bere un aperitivo e ingellarsi i capelli) lo incontrerò.

Fantastico! Dharyon è un tizio ganzissimo! Fico, cattivo e con un senso dell’umorismo molto spiccato. So già che andremo d’accordo! Sembra comunque che la nostra missione sia quella di intercettare una comitiva Asur che sta scortando una maga di un certo rango verso i Regni Interni.
Le spie dicono che non dovrebbero essere tanti, ma in compenso tutte truppe d’elite.
Non vedo l’ora! Dovremmo partire domattina.
Peccato solo che Serzzy non sarà dei nostri… pare che abbia ancora fastidiosi problemi di deambulazione…


Ventunesimo giorno – Grande Khaine, gloriosa vittoria per i tuoi figli! Oggi, guidati da Dharyon, abbiamo avvistato la comitiva Asur.
Dharyon ci ha guidato attraverso una serie di gole, fino ad un posto ideale per un’imboscata. Là abbiamo atteso il passaggio dei vili Asur, e al momento opportuno siamo sbucati fuori dall’ombra urlando inni alla tua gloria!
Gli Asur avrebbero anche potuto opporsi con efficacia, non fosse altro che l’unità che abbiamo attaccato era composta solo da muti… Strane abitudini, eh? E poi vengono a dirci che quellI crudeli siamo noi! Ma tu guarda che gente, Khaine…
Comunque, non tutto è stato semplice…
Ci stavamo infatti gettando con le nostre Draich su questi muti – eehhh, dovevi vedere che bei costumini che avevano! Mantelli bianchi lunghi fino ai piedi, elmi dorati con ali ai lati, alabarde istoriate invece delle solite picche… - quando il loro comandante ci ha fatto cenno di aspettare un secondo…
Beh, devo ammettere che la cosa mi ha sorpreso, quindi ho deciso di rallentare la carica… A quel punto, ho visto che usciva dai ranghi con un rotolo di stoffa in mano, andando a darne un’estremità al tizio all’estrema sinistra e l’altra al tizio all’estrema destra, srotolandolo infine.
Uno striscione! Pensavo fosse qualche tattica segreta Asur, quando ho visto la scritta “Siamo Guardie della Fenice e facciamo un sacco Paura”.
Beh, ma anche no - mi sono detto…
Perplesso ho girato la testa verso Dharyon, il quale si è messo ad assentire con aria di chi la sa lunga e ne ha viste di ogni…
Che dovevo fare, caro Khaine? Ho tirato fuori due dadi, e ho fatto un test di disciplina…
Ottenendo un “7”, abbiamo ripreso la carica, ma il comandante Asur ha fatto ancora un cenno… Un po’ seccato ma anche perplesso, ho alzato una mano per fermare nuovamente i ragazzi…
Il comandante allora mi ha ringraziato per la pazienza (ma senza voce, perché pare che non possano parlare) e ha messo via lo striscione – in effetti, combattere un corpo a corpo con quella roba, non sarebbe stato il massimo…
Finalmente, abbiamo caricato e li abbiamo annientati (almeno credo… dopo le prime due teste che abbiamo mozzato gli altri si sono sdraiati per terra, tirando fuori un altro striscione con scritto “abbiamo fallito il test di rotta”).
Ah, uno dei nostri si è ammazzato inciampando e finendo infilzato sulla cima di un alabarda… Dovevi vedere che faccia aveva l’Asur… era senza parole… Ah ah ah, che battutone! Ehm…
Ad ogni modo, per gli annali – seguendo l’antica tradizione elfica - i morti Asur sono 200, i nostri 100. Grande vittoria!
Ah, la maga è nostra prigioniera… sembra una gran topa… Chissà, stasera sarà meglio accertarsene… girano certe storie sulle maghe Asur, che non ti dico…
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Nerghray
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MessaggioTitolo: Re: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitimeVen Mag 14, 2010 11:25 am

Sempre spassoso da leggere ogni volta ^^
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MessaggioTitolo: Re: Diario di un carnefice   Diario di un carnefice Icon_minitime

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