120 P
Squadra d' avanguardia tiranide della flotta alveare Manticora(60P)
composta da: 1 semitiranno, 2 semiguardie
Ordine di attacco:
1) Membro con arma pesante
2) Membro speciale/Medico
3) Stendardiere
4) Comandante
5) Membro normale
AB R I
4 4 3
Unità e potenziamenti:
1 semitiranno e 2 semiguardie(compresi nei 60 punti)
1 semiguardia in più(20P)
Equipaggiamento del semitiranno: un cannone a spina strangolatrice(20P)
Upgrade 1:
mi è morta la guardia
ma la ricompro
con quei 20 punti.
in piu aumento di uno l' AB.
Upgrade2:
ho 20 punti e devo comprare un' arma al semityr xcio compro di nuovo un cannone a spina strangolatrice
in piu aumento la R di 1.
BG:
(premetto che il bg intero della flotta Manticora la posterò nella sezione apposita per la lunghezza -purtroppo per sbrigarmi ho dovuto stringerla un pochino- quindi per capire bene -se volete- guardate lì
, qui metto solo il bg della squadra tenedo conto della battaglia della fortezza di Vrack su Egea IV, descritta ovviamente qui più dettagliatamente)
Un anno esatto era passato dal risveglio della Manticora, gli Ultramarine avevano conseguito vittoria su vittoria non cedento neanche un solo pezzo di terra agli invasori xeno ed era l' alba della verità; era rimasta solo l' ultima fortezza sul pianeta infestata dai tiranidi: la fortezza di Vrack. Un tempo maestosa ora la fortezza polare ospitava creature immonde, spinte da una sola ed unica mente, la mente dell' alveare.
Calgar sapeva che anche se fino a quel momento le vittorie conseguite lasciavano presagire un' imminente vittoria, quest' ultima era ben lontana....
Lasciando perdere il suo presentimento archiviandolo nella sua mente come timore pre-battaglia lasciò spazio alle sacre cerimonie e alla preparazione mentale adatta ad un maestro capitolare prima della battaglia.
La tattica era molto semplice: Calgar avrebbe colpito la fortezza dal davanti scoprendosi al nemico e colpendolo duramente con tutte le sue forze come un martello, sicuro dei suoi uomini.
Ma niente si aspettava se non quello che realmente successe: le forze congiunte di Ultramarine, pretori di Orfeus, un piccolo distaccamento di cadiani e altri e numerosi capitoli space marine attaccarono la fortezza più fiduciosi che mai dopo una salva iniziale di requiem pesanti e cannoni laser. Le capsule d' atteraggio fischiarono lungo tutta la fortezza atterrando per lo più al di fuori di essa cercando di evitare di venire subissati dalla marea. Il primo attacco fu buono e gli space marine riuscirono ad abbattere molti alieni grazie ai propri requiem distruggendo parte della fortezza ed entrando con forza, lo stesso Calgar, insieme alla sua fedele squadra commando, guidava l' avanzata. Dopo essere entrato Calgar capì immediatamente che la sconfitta era più vicina della vittoria: sciamando ed emettendo strilli assordanti squadre su squadre di veloci gargolle, infiniti gaunt e potenti predatori uscirono dal buio guidati da Arpie, Trigoni e Tervigoni. Presto si formò una corrente chitinosa di artigli e fauci che travolse come un' unica marea gli Ultramarine, ma sotto il comando del maestro capitolare, il capitolo resistette incredibilmente respingendo tutto quello che fu possibile, ma il peggio doveva ancora arrivare. Potenti carnefici riuniti in squadroni e tiranni protetti da guardie del tiranno uscirono allo scoperto ed ecco uno dei carnefici più grossi venire verso il comandante. Calgar accettò lo scontro e seppur la sua squadra vide morire il confratello capitano Maric, la bestia fu abbattuta. La mente astuta del maestro elaborò una tattica per distruggere le creature grandi quanto un titano classe warhound. I tiranidi erano superiori in forza, abilità e possanza muscolare, ma essendo grossi erano anche lenti. Gridando più forte che potè chiamò a raccolta tutte le squadre assaltatrici di cui disponeva ordinando di attaccare solo le bestie più grosse e lasciando a squadre devastatrici e predator la sconfitta di quelli più piccoli. La tattica si rivelò vincente e molti tra i più grossi vennero distrutti e seppur tanti quelli più piccoli, senza una guida, non poterono far altro che scappare o morire. Ma quello che neanche il più efficiente comandante poteva aspettarsi era un' evoluzione istantanea, la mente dell' alveare schierò in campo qualcosa di potente come un guerriero e veloce come una gargolla. Questi nuovi tiranidi giravano sciamando per tutto il campo di battaglia distruggendo intere squadre tattiche e veicoli corazzati protetti da guardie del tiranno geneticamente modificate in modo da riuscire a seguire i veloci movimenti dei loro padroni. Tali esseri venirono in seguito chiamati semitiranni e semiguardie in quanto possedevano la stessa forza e la stessa furbizia sostituendo la possanza muscolare con la velocità di un predatore. Calgar affrontò uno di questi nuovi abomini vedendo morire un altro componente della propria squadra senza riuscire a ferire neanche una guardia. Il capitano non potè fare altro che abbandonare il combattimento e urlare la ritirata, ma senza prima tirare giù una possente guardia e solo dopo aver ricevuto una ferita al petto che gli rimase impressa più nella mente che nel corpo: una ferita sanguinante non era niente in confronto al sapore amaro della sconfitta....
Le Tunderwhak atterrarono sul campo e i superstiti venirono recuperati e messi in salvo, purtroppo due navi caddero sotto i potenti colpi dei Tirannofex.
"La mente si adatta e la flotta colpisce"-Marneus Calgar, maestro capitolare degli Ultramarine-
FINE(spero vi sia piaciuta
)
ok questo è tutto