Da wiki:
"Mushishi è costituito da episodi auto-conclusivi in cui di volta in volta il protagonista, il misterioso Ginko, entra in contatto con un diverso caso che coinvolge i Mushi, strane creature che racchiudono in sé la vita. Non proprio insetti o animali, ma comunque esseri viventi. Né buoni né cattivi. La convivenza di questi con l'uomo porta sovente a problematiche che soltanto un Mushishi (cacciatore di Mushi) è in grado di risolvere.
Per via di questa struttura esistono molti personaggi differenti e solo pochi vengono ripresentati nel corso di storie successive. L'unico personaggio cardine è Ginko che porta sulle spalle il peso di una amnesia che nasconde la sua fanciullezza e che vaga per il Giappone in cerca di nuovi casi, senza essere in grado di fermarsi a lungo in un posto per via della sua natura di attirare i Mushi a sé."
La mia personale impressione? Pur non avendo concluso la lettura, il manga si presenta molto bene: disegni piacevoli e curati, capitoli indipendenti e di media durata, ambientazione molto interessante: un Giappone feudale colto in tutta la sua rilassatezza contadina e popolare, con alcuni inserti moderni.
Un fumetto molto interessante, dove il gusto per il mistero si mischia alla poesia di un protagonista che vive fra due mondi, ma che contrariamente a questa premessa ridà fiducia nella convivenza, piuttosto che nella intolleranza.
L'aspetto negativo è forse la conduzione molto blanda dell'opera: non è un manga che vi riserverà forti emozioni o colpi di scena.
Se cercate un'opera tranquilla e approfondita, provate a darci un'occhiata.