Cap. 1 - L'attesa

Sono ormai 3 giorni che la neve scende fitta su tutta la valle di Skirea, le operazioni belliche hanno subito una brusca interruzione.La neve rende difficile tutti gli spostamenti di entrambe le fazioni.

Ognuno di voi ha ricevuto una convocazione scritta, recante come oggetto “convocazione urgente al comando di distaccamento” prevista per questa mattina.

Vi ritrovate in fila, nell'attesa di essere ricevuti, insieme a circa altre venti persone, ognuna con in mano la stessa lettera.
Osservando il cielo si incominciano a intravedere alcuni lembi di nuvole spazzati via dal forte vento che pare soffiare in alta quota.
Intorno a voi, a circa una quindicina di metri si è formato un agglomerato di soldati, prevalentemente reclute, che osservano incuriositi la scena.



Questo spazio è un modo per incominciare a giocare nell'attesa che tutti i personaggi siano ultimati,
incominciamo con un po' di sano roleplay :sorr:

dannate reclute... sempre in mezzo ai piedi mormorò

però vide una cosa che lo sorprese un mezz'orco, per uno come lui un orco, anche a metà lo preferiva con un freccia in mezzo agli occhi, ma notando lo stemma di kirges preferì presentarsi poiche lui come molti altri possedeva quella lettera.
bella giornata eh disse sarcastico considerando la stagione...
sono Amdir piacere posso avere l'onore di conoscere il suo nome?

Il mezz'orco è ben saldo sulle sue gambe, a braccia conserte ed un espressione seria sul volto, la lettera di convocazione un po stropicciata stretta nel pugno destro... Non si può dire che sia di ottimo umore: e' appena arrivato dopo una marcia di giorni e subito è stato anche costretto a far la fila per potersi arruolare in un dannato esercito.

"Mh?"

grugnisce voltandosi verso Ryen...ci mancava anche l'elfo di turno, in mezzo alle scatole. Lancia dunque un occhiata al cielo da cui cade soffice neve. E' tutto sommato abituato alle nevicate, ed anzi gli piacciono, dunque non coglie l'ironia e si limita ad un cenno affermativo. Quindi risponde alla domanda diretta dell'altro.

"Per te, Orecchie-A-Punta, sono Urhur-Den."

Si degna di rispondere, per quanto poco amichevolmente, al guerriero, prima di tornare a guardare la nuca dell'umano che gli è davanti nella fila..

Magic si sentì rabbrividire, sia per il freddo sia per il fatto che un enorme mezz'orco lo stava fissando da dietro, sentì la molto breve conversazione tra lui e l'elfo poco più indietro di lui, quindi si voltò verso entrambi: "Scusate, io mi chiamo Magic, voi sapete esattamente il motivo di questa lettera di convocazione?" La lettera era nella mano sinistra di Magic appoggiata al petto, Magic vestiva degli stivali in pelle e un vestito scuro da nobile con casacca invernale e pantaloni imbottiti, dove al contrario di molta gente li presente non aveva parvenze di armatura

[Ok, manca poco... ancora poche persone e poi toccherà a me... accidenti ma come ci sono finito in questo casino?? Maledizione mi scappa da pisciare, mi scappa da pisciare, mi scappa da pisciare... Posso ancora tenerla un po' dai.... MA guarda quel leccaculo di m***a là in cima come si bulla con il reclutatore anche se ha già finito... . no c****o non posso tenerla]

Cazzone di m***a! Sì, dico a te! Là in cima! Vai a fare in culo!

Si discosta dalla fila e, senza esitare, il suo posto viene colmato. Si dirige verso un angolo abbastanza nascosto e, soddisfatto, slaccia cintura e bottoni e libera la vescica, osservando per un attimo il cielo sopra di lui.

Ossì! Ci voleva proprio...

Poi ritorna con lo sguardo in basso e, con il getto d'urina, cerca di disegnare un pene sulla neve, ridacchiando.
Finito il lavoro ritorna alla fila, ma in fondo.
Ne è valsa la pena dai.. Ehi amico! Sai per caso se c'è la possibilità di essere rimandati a casa se si è abbastanza inetti? Avrei un'ideuzza sul come raggirare quei citrulli... Ehi... guarda che dico a te...
Dà una pacca sulla schiena all'elfo davanti a lui... non senza aver prima misurato, divertito, la differenza d'altezza tra l'elfo e se stesso.

[e ora chi è...] dopo la poco cordiale conversazione con il mezz'orco aveva davvero voglia di fare a pugni con qualcuno
non credo "amico"disse sprezzante l'elfo all'umano dietro di lui sottolineando per bene la parola amico. Poi rivolgendosi a quello che gli sembrava un incantatore purtroppo no giovane mago, in questo campo sono ignorante come un qualunque mortale

P.S:scusate l'edit ma mi sono dimenticato a chi rivolgere la prima frase

"Giusto per curare la sua ignoranza io non sono un mago ma uno sregone, ed è una differenza che io ritengo molto importante, io i maghi non li sopporto" disse Magic in tono sprezzante, "dunque lei non sa nulla e lor altri signori?" chiese rivolto al mezzorco e all'umano che aveva appena tirato la pacca all'elfo

Qualcuno ggi si è alzato con la luna storta eh? Rivolge poi l'attenzione allo stregone .....no, mi spiace, non so niente, a parte che fa un fottutissimo freddo cane rabbrividisce e si stringe me nai sotto le ascelle.



#corretto perché non avevo chiuso il tag del colore#

"Spero solo che sia importante, d'altronde ci hanno chiamato qui senza spiegarci nulla" disse Magic in tono truce. "Aspettare non è proprio il mio stile" disse sbottando

"Io venuto qua per spaccare teste ad Orchi e difendere terra. Detto di venire qua con questa."

Mugugna verso l'umano che si era girato verso di lui, quindi si volta e lancia un occhiataccia truce al tizio appena arrivato dietro l'elfo. E' circondato da chiaccheroni, ma è una cosa a cui dovrà abituasi. Quindi si limita a sbuffare e a sussurrare qualcosa tra se e se, tornando rivolto in avanti ed avanzando di un piccolo passo visto che la fila era avanzata di poco...Di certo non è in vena di scherzi, dopo una mattinata passata a camminare nella neve fino al ginocchio per raggiungere il campo.

[con questo tempo di m***a ci fanno fare la fila??]
"Giusto per curare la sua ignoranza io non sono un mago ma uno sregone, ed è una differenza che io ritengo molto importante, io i maghi non li sopporto"fu la risposta del giovane stregone.
Maghi stregoni qual'è la differenza in fondo?? Siete tutti ossessionati dal potere e dalla conoscenza.... però su una cosa sono d'accordo, anch'io odio aspettare
detto questo cominciò a giocherellare con la corda dell'arco appeso dietro la schiena per ingannare il tempo...

P.S:scusa Rob pensavo fossi un mago :112: :112:

La fila avanza lentamente, la neve in compenso ha smesso di cadere sul campo.
Le reclute che assistono alla scena incominciano a rumoreggiare "Chissà cosa stanno aspettando" "Hai visto che tipi strani?!" "Guarda, quello è un orco!!"

Un grosso mezz'orco spunta da dietro una baracca, è vestito con abiti bianchi, alla sua cintura sono appese le sue due asce, fasciate da bende bianche per evitare il riflesso della luce solare, nonostante non ce ne sia il bisogno.
"Voi maledetti fantaccini, muovete le chiappe e tornate al lavoro, o giuro che vi farò rapporto!!"
"SignorSì caporale Agor! Ci scusi"
"E, per la cronaca, recluta, quello non è un orco, è un mezz'uomo... o hai bisogno di una lezione di buone maniere?!"
"SignorSì caporale, cioè SignorNo Caporale..."
"Fila via!!"
Il gruppo di reclute si disperde nella neve, a svolgere finalmente i loro compiti.

Il mezz'orco si dirige a passo spedito verso il vostro gruppo, pare essere preparato alla neve e poggia i piedi con sicurezza e leggiadria non consone alla sua taglia.
Senza degnarvi di uno sguardo, si rivolge a Urhur-Den
"Mi scuso a nome delle reclute per la mancanza di rispetto nei tuoi confronti, sono il caporale Agor Mezz'uomo, comandante della sezione esplorativa. Da dove vieni Fratello?!"

[Non stanno mai zitti davvero, questi umani]

Pensa con un filo di irritazione nel sentire i commenti delle reclute poco distanti e anche poco attente al loro tono di voce. Per lui è davvero odioso essser paragonato ad un Orco...Li va a fissare con aria truce, ma poi il suo volto si illumina nel vedere comparire un suo simile da dietro una baracca...E' sicuramente un graduato, da come dà ordini e da come parla difficile, ma comunque lui si rivolge a lui in confidenza, come ha sempre fatto.

"Son abituato agli uomini stupidi, Fratello. Nato in zona, ero via e son tornato per difendere mia Valle e mia casa."

In effetti se avesse sempre dovuto arrabbiarsi per le frecciatine sulle sue fattezze sarebbe già stato condannato a morte una sessantina di volte.
La braccia vengono riportate lungo i fianchi, la mano destra che sfiora una pesante ascia bipenne di rara fattura assicurata alla cintura d'arme. I vestiti fatti di pelliccia sopra la cotta di maglia son in effetti di animali dei dintorni ed anche nell'inflessione del mezzorco nel parlato è propria della zona.

"Ancora tanto da attendere? io venuto qui per combattere."

Ribadisce il concetto visto che la pazienza non è certo il suo forte, anzi.

"Sono d'accordo con l'orco, quanto dobbiamo aspettare ancora?" sbottò Magic, "Ci terrei a sottolineare inoltre che non siamo tutti stupidi noi umani anzi..." ridacchio con un ghigno beffardo, mise una mano in tasca e l'altra teneva ben salda la lettera

Sentendo quei discorsi inquietanti, Ashwil si esibisce in un risolino per niente convincente e inizia a sudare freddo...
"ohoh.. andiamo ragazzi... Queste sono manfrine burocratiche.. sono solo le prime manfrine burocratiche... ci vorrà moooolto tempo prima di scendere sul campo a spaccare culi... ora il nostro... maresciallo... generale.. o magari comandante qui presente ce lo dirà....peccato però... peccato... non vedo anche io l'ora di uccidere! ahahahah"

[Coraggio Ashwil! hai avuto anche tu i tuoi bei problemi e te la sei cavata egregiamente! Ne uscirai vivo anche questa volta! Anche se in effetti non hai mai partecipato a una battaglia vera e propria... in ambiente ostile................. Ma i tuoi comopagni ti proteggeranno sì!]

Tira un sospiro di sollievo. Per il momento le sue ansie sono placate

[ci mancava solo il caporale Agor...] infatti dopo quello che è successo qualche tempo fa in occasione di uno dei soliti assalti orcheschi lui e il caporale non andavano molto d'accordo.
così si tirò su il cappuccio cercando di non farsi notare...

Scollandosi la neve dal mantello..."Caporale, non generale, i gradi non si sudano sul campo di battaglia, sono spesso noiose questioni burocratiche"

"Urhur-Den, sei ancora troppo giovane per comprendere che gli stupidi sono equamente divisi tra tutte le razze di questo bizzarro mondo..."

"L'attesa è parte integrante di una azione bellica, stancare la preda prima di colpire, vessarla con continue scaramucce e infine dargli il colpo finale... questa è la mia visione di attesa... ricordatelo quando sarete al cospetto del maggiore O'Riley"

Poi, squadrandovi dalla testa ai piedi, esclama "Amdir Querciargentea, è un vero piacere rivedere le Vostre orecchie a punta, fosse stato solo per me sareste finito innanzi alla corte marziale, ma non sono io a dover giudicare... mi chiedo se realmente potete essere ancora di aiuto all'esercito...i miei dubbi sono leciti, almeno dopo la vicenda di Passo del Teschio"


Detto ciò si gira velocemente verso le reclute, intente a svolgere alcune mansioni, per apostrofarle con epiteti volgari e incitandoli a fare più in fretta.
Poi rivoltosi nuovamente verso di voi mormora "Devono sempre sentire il mio fiato sul collo, altrimenti perdono solo tempo, ora scusatemi, devo tornare alle mie mansioni quotidiane"

è un onore rivederla caporale...e non dimenticare di riferire al generale che il mio collo delicato non è adatto al cappio
detto ciò si preparò l'armatura per fare almeno una buona impressione al maggiore anche se con quella strana compagnia sarebbe stato molto difficile...
[dannato Agor.. un giorno di questi me la pagherai]



P.S: io oggi ho finito non posso più postare a domani :ciao:

Urziel entrò a passo lento nel piccolo locale. Nevicava e faceva un freddo maledetto la fuori. L'umano si guardò attorno, vedendo facce che non conosceva. Era stato convocato li, non sapeva da chi e non sapeva perchè, e la cosa lo infastidiva.
Non sapere cose lo infastidiva veramente molto.

Con gesti lenti si scosse di dosso la neve, facendola finire sul pavimento. Prese una sedia, e si sedette, stanco come era.
Iniziò a far guizzare i suoi occhi color ghiaccio da una parte all'altra della stanza, scrutando tutti i presenti.

Si tolse il cappello a tesa larga, e lo appoggiò per terra.

"Urziel Oblodra" disse rivolto a tutti i presente "Qui come da convocazione." con voce glaciale. Poi tacque.

Rifletteva : più di metà del suo cervello ragionava su problemi di carattere aritmetico, mentre l'altra metà si concentrava sui presenti. Non meritava più attenzione di così, a meno che non si dimostrassero interessanti.

Giunge finalmente il vostro turno di entrare nel comando del distaccamento, l'interno è finemente arredato, un bel camino si staglia al fondo di una sala ben tenuta, alcune comode poltrone sono disposte ai lati, sulla parete in fondo uno splendido divano di tessuto rosso.
A lato una scala a chiocciola che sale al piano superiore



Seduti nella stanza ci sono tre umani, di cui uno assorto nei suoi pensieri [Urziel], un elfo e un nano, tutti intenti a sorseggiare una bevanda.

"Prego accomodatevi" vi consiglia un paggio, che non avrà più di 14 anni. "il maggiore O'Riley vi riceverà quanto prima, se necessitaste di qualsiasi cosa, non esitate e chiedete pure a me.
Il maggiore è molto premuroso e spera che l'attesa non sia stata troppo prolungata"
Detto ciò porge a ciascuno di voi un boccale pieno di UvaSpina bollente [l'equivalente di un vin brùlè]



ps. questa è una piccola forzatura per permettere anche a nani di interagire tra di voi, e avviarsi verso il colloquio con il maggiore.

Il grosso mezzorco agrotta la fronte, un po perplesso dinnanzi al discorso forbito dell'altro suo pari. Non ha capito proprio tutte le parole, ma il succo del discorso alla fin fine gli è chiaro e quindi sghignazza dopo aver passato qualche secondo a riflettere.

"Anche a me piace, la tua tattica. Se mi prometti che ci sarà da ammazzare orchi, mi va bene anche aspettare."

Mugugna tornando ad incrociare le braccia dinnanzi al petto.

"Ci si vede, Fratello."

Afferma alle sue parole di concedo, quindi continua a non considerare gli altri astanti finché non vengono fatti accomodare dentro. Entra con fare un po circospetto nel locale, arredato di lusso, e saluta diffidente gli astanti con un cenno del capo.C'è addirittura un paggetto pronto ad offrire loro da bere ...Non gli è mai piaciuto il lusso, ma l'Uvaspina eccome, quindi senza dire una parole prende il suo boccale e va a sedersi su di una poltrona. Siede stravaccato, bevendo a grandi sorsi la sua bevanda, emettendo qualche grugnito di tanto in tanto

Magic entrò nella stanza e si sentì sollevato dal calore, squadrò per bene la stanza e poi si mise a sedere sulla prima sedia libera che trovò e rivolgendosi al mezz'orco disse:
"Siamo ospiti qui, quindi anche se ci comportiamo in maniera più civile non sarebbe male no?"

[Civile? eccevuoldì?]

Si ficca l'indice destro in una narice, ravana un po ed alla fine estrae una bella caccola dalla consistenza molliccia. Con un cricco la butta sul pavimento affianco a lui, prima di dare un altro sorso all'ottima bevanda.

"Tu parla con me?"

Il tono è leggermente minaccioso e provocatorio, l'espressione del volto che si fa più dura e perplessa. Non si può parlare di educazione con un barbaro che ha vissuto parte della sua vita da solo in una capanna o in un gruppo di mercenari mezzorchi.

Ashwil si dirige velocemente verso il posto più vicino al caldo focolare, urtando noncurante il paggio e si siede chiudendo gli occhi, assaporando un po' di comodità e la differenza termica.
"in maniera civile? oh andiamo amico... se siamo qui la gran parte di noi dovrebbe essere soldati, e quindi tendenzialmente rozza e zoticona... esattamente come il nostro nerboruto compagno Indica la caccola sul pavimento .. e quindi sono tutti sicuramente abituati a comportamento orribili... quindi perché sforzarsi? e poi il ragazzino lì ha detto che ci può dare qualunque cosa.. o forse era... non importa che ha detto... ha detto qualcosa di simile comunque. Riapre gli occhi e si serve un generoso boccale di Uvaspina, tracannandolo poi velocemente Olidammara! Quanto adoro questa roba.... anche se ho assaggiato di meglio...Ehi ragazzino, hai detto che ci portavi quello che volevamo no? beh io gradirei avvenente compagnia femminile, e presto se non ti dispiace, grazie..... Tornando a noi, compari, basta chiamarci "amico"... Io mi chiamo Ashwil Liams, allieto fanciulle e abbindolo cretini, piacere a tutti.. voi invece chi siete? Credo di aver sentito chiamare per nome un paio di voi ma non stavo ascoltando...

"Tu parli troppo per i miei gusti" disse Magic all'uomo"vabbè come non detto" disse in tono rassegnato e trovato il proprio bicchiere di Uvaspina si mise a berlo pian piano.
"Io comunque sono Magic Irenicus e sono uno stregone che odia i maghi" disse in tono molto freddo