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 Anarchia

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Asurian
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Skidi
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MessaggioTitolo: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 7:21 pm

Allora... dietro consiglio di Asurian, apro un topic di informazione e confronto sull' Anarchia, un tema controverso che ha generato e genera molte dispute.

Anzitutto, parlando dell' Anarchia parliamo di un ideale in cambiamento continuo. L' Anarchismo cambia relazionandosi alla storia, alla società e al luogo. Non si può quindi parlare di una teoria anarchica universale, quanto piuttosto di un concetto-guida (l' abolizione dello stato) attorno al quale diversi filosofi e intellettuali anarchici hanno sviluppato le loro teorie.

Cominciamo dall' inizio. L' Anarchismo, la teoria della libertà, nasce con Pierre-Joseph Proudhon, filosofo francese del XIX secolo. Il simbolo anarchico della A cerchiata, che si vede spesso graffitato sui muri, viene appunto dagli scritti di Proudhon, per la precisione dalle frasi:
"L' Anarchie, c' est l' ordre sans le pouvoir" (L' Anarchia è ordine senza il potere)
"La societé cherche l' ordre dans l' Anarchie" (La società cerca l' ordine nell' Anarchia)
Le iniziali delle parole Anarchia e Ordine, una A ed una O, formano il simbolo dell' Anarchia.
Nel tempo, diversi filosofi hanno ripreso e reinterpretato l' ideale di Proudhon, mettendolo anche a confronto con le tesi marxiste. Nacquero una quantità di correnti e sottocorrenti dell' Anarchismo, come l' Anarco-comunismo, l' Anarco-sindacalismo, l' Anarco-capitalismo, l' Anarco-primitivismo e altri. In questo topic, cercherò di darvi un' idea delle linee-guida del pensiero anarchico e dei suoi concetti chiave.

Al centro del tutto sta una visione del tutto particolare della struttura statale. Per gli Anarchici, lo Stato è un' istituzione sbagliata, nociva e non necessaria, in quanto nessun uomo ha diritto di prevalere sugli altri.
Per capire l' Anarchismo, si può fare riferimento al comunismo di Marx, una teoria che credo voi tutti abbiate più o meno familiare. Anarchismo e marxismo sono due forme diverse di socialismo hanno in comune la volontà di costruire una società di eguali, priva di classi. I contrasti, sempre molto duri, tra anarchici e comunisti si focalizzano sul metodo di cambiamento della società. Mentre il marxismo prevede l' esistenza di un partito dei lavoratori che diriga la società e abbatta le differenze di classe, gli anarchici rigettano questa idea, in quanto per loro qualsiasi partito che abbia superiorità su tutti gli altri è solo una variante dell' Assolutismo. In questo, l' esito staliniano della Rivoluzione russa ha dato ragione agli anarchici.
L' anarchia è un prodotto rivoluzionario: la Rivoluzione del popolo distrugge la struttura statale e si riorganizza "dal basso", basandosi su un principio di interdipendenza tra gli individui. I capi non esistono, se sono necessari ad esempio nell' amministrazione del lavoro vengono eletti per il tempo che serve e non hanno privilegi rispetto agli altri. Le decisioni, invece di venire "dalle alte sfere", vengono direttamente dai lavoratori, che si organizzano al meglio in relazione alle esigenze della comunità.

Visto che è difficile parlare di Anarchia in generale, senza tracce particolari, risponderò alle domande che Asurian ha posto nell' altro topic, cioè:
Asurian ha scritto:
Anarchia? Interessante... non l'ho mai tanto compresa appieno come teoria, o perché è più complicata del previsto, o perché sono gli anarchici a girare in torno e fare gli evanescenti per cercare di sfuggire alle situazioni di spalle al muro, non lo ho mai capito davvero.
Mi chiedo solo come in un sistema anarchico possa essere amministrata la giustizia e come possa essere garantita la sicurezza, dato che richiedono degli organismi superiori...o forse no, avete trovato un altro stratagemma. E mi chiedo anche se possa supplire nel sistema economico e produttivo dati gli evidenti vantaggi di una struttura gerarchizzata.

L' Anarchia, come concetto, è di una semplicità disarmante: ordine senza potere, abolizione dello Stato, creazione di una società di uguali nella più completa libertà. Credo che sia proprio a causa della sua semplicità estrema, che è difficile comprenderla.
L' amministrazione della giustizia viene esercitata sempre a partire dal basso, sono gli uomini (nel senso dell' essere umano, visto che l' anarchismo sostiene anche la parità dei diritti dei sessi) che, insieme, prendono le decisioni che riguardano la comunità. La minaccia della sicurezza personale, per gli anarchici, è frutto di una società corrotta. Cambiare la società tramite gli uomini, con la rivoluzione, e gli uomini tramite la società, con l' Anarchia, in modo che ciascuno abbia la stessa libertà e le stesse possibilità degli altri, e abbia di che vivere. Gli uomini sono tutti uguali, non esistono individui malvagi, solo società corrotte e surreali come la nostra, in cui le persone si suicidano gettandosi sotto ai treni della metropolitana perchè si sentono sole in mezzo a centinaia di persone, o sono spinte a rubare e ad aggredire il prossimo per sopravvivere. Per il sistema economico, vale la stessa regola: ci si organizza a seconda della necessità, ad esempio cooperando tra aziende autogestite. Mentre gli Anarco-capitalisti teorizzano il mantenimento della struttura economica attuale nell' anarchia, io penso più ad un' economia di tipo comunitario, in cui la società distribuisce agli individui secondo il loro bisogno.
Questa risposta è del tutto personale, per i motivi che ti ho detto sopra, ed è la mia personale idea di Anarchia che ho esposto. È una risposta acerba, lo so, perchè il mio ideale di Anarchia è ancora immaturo, per quanto mi costi ammetterlo...potresti trovare risposte più soddisfacenti negli scritti di Proudhon, Bakunin, Kropotkin o Malatesta.

L' Anarchia, per me, è una fede. È sperare in una società diversa, in cui libertà e uguaglianza possano essere più che semplici concetti.
Forse l' Anarchia è un' utopia, ma è l' unica cosa in cui mi sento di credere. Mi rifiuto di credere che la democrazia sia il punto d' arrivo della storia del genere umano.
Spero di aver chiarito un po' in cosa consiste l' Anarchia...sopratutto spero di non avervi confuso le idee :closedeyes:
Ad ogni modo, io sono qui... se avete domande da fare, cercherò di rispondere.
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Dark Flame
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 7:37 pm

Bellissimo topic, davvero. Anch'io come Asurian non avevo ben compreso cosa volesse dire Anarchia, e non sapevo ci fossero tutte queste correnti.
Vorrei approfondire: tu per caso sai consigliarmi alcuni titoli dei libri più importanti degli autori che tu hai sopracitato?
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 7:56 pm

quando ho visto questo topic sono stato contentissimo e adesso spiego perchè: ho conosciuto da poco l'anarchia e volevo aprire un argomento come questo ma sapendone poco ho deciso di lasciare perdere... vorrei sottolineare che l'archia è quella che hai definito tu skidi e non quella di certi che credono nel caos assoluto ,nessuna regola e cosa del gene.
prorpio in qualche giorno fa stavo parlando in classe con il mio compagno di banco di questa cosa ,sono convinto che l'anarchia intesa nel senso di ordine senza bisogno di capi sia la cosa migliore, ne verrebbe fuori un vero mondo e non uno corroto come quello di adesso ma ho paura che metterla in atto sia una cosa difficilisa direi pure impossibile purtroppo...
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Skidi
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 8:06 pm

Dark Flame ha scritto:
Bellissimo topic, davvero. Anch'io come Asurian non avevo ben compreso cosa volesse dire Anarchia, e non sapevo ci fossero tutte queste correnti.
Vorrei approfondire: tu per caso sai consigliarmi alcuni titoli dei libri più importanti degli autori che tu hai sopracitato?

Per una chiara panoramica sull' Anarchia: "Che cosè l' Anarchia" di Ruth Kinna, lo sto leggendo adesso.
Di Bakunin: "Stato e Anarchia"
Di Proudhon: "Che cos'è la Proprietà"
Questi sono praticamente il fondatore e il personaggio principale dell' Anarchia... di kropotkin e Malatesta non saprei, sono riuscito solo recentemente a trovare una libreria libertaria (in giro questi testi non si trovano facilmente) e sono ancora alle basi.

Sono contento di averti chiarito le idee :)

golgfag ha scritto:
quando ho visto questo topic sono stato contentissimo e adesso spiego perchè: ho conosciuto da poco l'anarchia e volevo aprire un argomento come questo ma sapendone poco ho deciso di lasciare perdere... vorrei sottolineare che l'archia è quella che hai definito tu skidi e non quella di certi che credono nel caos assoluto ,nessuna regola e cosa del gene.
prorpio in qualche giorno fa stavo parlando in classe con il mio compagno di banco di questa cosa ,sono convinto che l'anarchia intesa nel senso di ordine senza bisogno di capi sia la cosa migliore, ne verrebbe fuori un vero mondo e non uno corroto come quello di adesso ma ho paura che metterla in atto sia una cosa difficilisa direi pure impossibile purtroppo...

Mi riconosco molto in te... anche io consideravo l' Anarchia un' utopia. Però pensa a questo: di tutte le persone a cui ho descritto la società anarchica, nessuna ha potuto dirmi che non sarebbe una gran cosa. Dicono tutti che "sarebbe bello", ma a causa degli "altri" non è fattibile.
Ma gli "altri" chi sono? persone come te e me... tutti dicono che il sitema anarchico sarebbe una gran cosa, ma lo classificano come utopistico perchè il problema sono gli altri... senza pensare che gli "altri" sono solo tanti individui particolare che hanno voglia di libertà quanto te :)
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 8:13 pm

In primo luogo, complimenti per il topic. Richiede impegno e interesse e anche un certo altruismo esporre i propri pensieri politici e sulla società.

Ho diversi dubbi sull'anarchia come l'hai appena esposta. E mi pare una cosa normale, dato che tutti hanno dubbi su praticamente tutte le forme di governo, democrazia inclusa.

Citazione :
Anzitutto, parlando dell' Anarchia parliamo di un ideale in cambiamento continuo. L' Anarchismo cambia relazionandosi alla storia, alla società e al luogo. Non si può quindi parlare di una teoria anarchica universale, quanto piuttosto di un concetto-guida (l' abolizione dello stato) attorno al quale diversi filosofi e intellettuali anarchici hanno sviluppato le loro teorie.

Questo primo passo è molto bello. E anche molto importante. In opposizione a diversi oratori comunisti, ancora legati ad una ideologia molto ben formulata, ma risalente ad una era dove concetti come informatica e globalizzazione erano del tutto estranei, che parlano ancora di "proletari e padroni" e non hanno invece lavorato per teorizzare e rimodellare i principi comunisti in un nuovo modello che si possa integrare nella realtà moderna.

Passando alla mia analisi su alcuni punti da te sottoposti:

Citazione :
L' anarchia è un prodotto rivoluzionario: la Rivoluzione del popolo distrugge la struttura statale e si riorganizza "dal basso", basandosi su un principio di interdipendenza tra gli individui. I capi non esistono, se sono necessari ad esempio nell' amministrazione del lavoro vengono eletti per il tempo che serve e non hanno privilegi rispetto agli altri. Le decisioni, invece di venire "dalle alte sfere", vengono direttamente dai lavoratori, che si organizzano al meglio in relazione alle esigenze della comunità.

Il potere nell'anarchia è quindi ben distribuito a ciascun individuo del popolo e cerca di impedire che esso si concentri in una sola persona. Non è un concetto malvagio =)
Come prendono tuttavia le decisioni i cittadini? Si discute cercando l'unanimità? O si vota democraticamente? Nel secondo caso si potrebbe dire che l'anarchia possa assomigliare ad una democrazia più diretta e meno "rappresentativa"?

Citazione :
La minaccia della sicurezza personale, per gli anarchici, è frutto di una società corrotta. Cambiare la società tramite gli uomini, con la rivoluzione, e gli uomini tramite la società, con l' Anarchia, in modo che ciascuno abbia la stessa libertà e le stesse possibilità degli altri, e abbia di che vivere. Gli uomini sono tutti uguali, non esistono individui malvagi, solo società corrotte e surreali come la nostra, in cui le persone si suicidano gettandosi sotto ai treni della metropolitana perchè si sentono sole in mezzo a centinaia di persone, o sono spinte a rubare e ad aggredire il prossimo per sopravvivere

Da studente di scienze naturali e matematiche mi è stato impresso un concetto molto chiaro:
applicando un teorema, se le premesse (o prerequisiti) non sono soddisfatte, la validità dello stesso non è più garantita.

E' proprio questo il dubbio di molti verso l'anarchia e il comunismo o altre ideologie.
Se i principi su cui si basano non sono veri, tutto il costrutto su esso basato potrebbe rivelarsi una casa con le fondamenta di fango anziché di cemento.

E' vero che tutti gli uomini sono uguali? In che senso sono uguali?
Sotto molte prospettive sono uguali nell'essere tutti diversi. Ciascuno di noi ha diverse opinioni, caratteristiche, abilità, gusti, interessi, passioni.
E' sacrosanto dire che dobbiamo essere uguali davanti alla legge, nei diritti, si può anche andare avanti e dire uguali nel benessere economico, ma nel resto non siamo uguali. Siamo tutti diversi. E' il principio su cui si basa l'intera evoluzione di tutte le specie, animali e vegetali.

E' vero poi che non esistono di natura individui malvagi? E' veramente solo una caratteristica indotta dalla situazione ambientale? Siamo tutti uguali di fronte alla tendenza alla malvagità?
Non ho una risposta certa, ma vedo spesso persone cresciute in ambienti simili con caratteri molti diversi, alcuni più miti, altri più aggressivi, altri che provano un certo gusto a provocare sofferenza negli altri. Non so se è veramente solo una questione ambientale o meno, si è così sicuri di poter affermare tutto questo?

Il fatto è che questi due temi sono decisivi per tutto il costrutto seguente. Se il secondo cadesse, ad esempio, occorrerebbe veramente un organo di sicurezza, gestito e comandato da capi eletti dal popolo, ma questo organo sarebbe necessario. E se non tutti gli uomini sono uguali, per renderli tali è necessario un organo molto potente, superiore agli uomini singoli ma allo stesso tempo sottoposto alle decisioni del popolo (che i comunisti vedevano in uno stato molto forte, appunto capace di limare le differenze tra gli uomini).


Citazione :
Per il sistema economico, vale la stessa regola: ci si organizza a seconda della necessità, ad esempio cooperando tra aziende autogestite. Mentre gli Anarco-capitalisti teorizzano il mantenimento della struttura economica attuale nell' anarchia, io penso più ad un' economia di tipo comunitario, in cui la società distribuisce agli individui secondo il loro bisogno.

Come ben sappiamo il panorama produttivo economico ora è a livelli molto alti, non si parla di scambiare quattro galline con un vitello.
Occorrono strategie e decisioni che richiedono una certa competenza.
Per il bene di tutti è meglio se la decisione viene presa democraticamente o da degli esperti? Chi elegge questi esperti, eventualmente?
Non è inoltre necessario un organo che possa gestire tutti i vari e vastissimi aspetti dell'economia e di tutti i vari rami di produzione?
E non è necessario avere delle persone capaci di fare scelte (per esempio: energia nucleare, sì oppure no?) ed assumersene le responsabilità. O decidere di applicare tagli in un settore e investimenti in un altro?

Mi pare evidente che in queste situazioni occorrono delle persone competenti che possano prendere delle decisioni. Organi in grado di imporre le decisioni, di monitorare e garantire.

Sono d'accordo nel dire che si necessita di scelte più provenienti dal popolo che non dalle sfere alte, per garantire l'interesse comune ed evitare la corruzione, ma le gerarchie occorrono.

E' veramente in grado il sistema anarchico di basarsi su una struttura gerarchizzata pur non avendo uno stato che possa controllare tutto?
In sostanza, funzionerebbe veramente una società con organi di diversissima natura senza uno stato al quale devono fare riferimento?

Rimane poi il solito problema della competizione/meritocrazia, libero mercato e concorrenza che spinge a migliorare e ad evolvere prodotti ed idee, un concetto che tutti conosciamo.

Citazione :
L' Anarchia, per me, è una fede. È sperare in una società diversa, in cui libertà e uguaglianza possano essere più che semplici concetti.
Forse l' Anarchia è un' utopia, ma è l' unica cosa in cui mi sento di credere. Mi rifiuto di credere che la democrazia sia il punto d' arrivo della storia del genere umano.

Mi sento di dire che fai bene ad avere questa speranza, e a conservarla ed alimentarla nel tempo!
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 8:20 pm

Nonclopedia ha scritto:
Nonostante l'anarchico si proponga come promulgatore dell'uguaglianza, l'anarchia è un altro modo per raggiungere il fine che si era già posto il nazismo, ovvero la supremazia del più forte (o più ricco). Infatti senza leggi un qualunque riccone può creare un esercito personale per sottomettere i più deboli.

Ok, la frase qui sopra è un'idiozia. Però prendiamola per un attimo come una provocazione.
Partiamo da quanto ha detto Skidi:

Skidi ha scritto:
La minaccia della sicurezza personale, per gli anarchici, è frutto di una società corrotta. Cambiare la società tramite gli uomini, con la rivoluzione, e gli uomini tramite la società, con l' Anarchia, in modo che ciascuno abbia la stessa libertà e le stesse possibilità degli altri, e abbia di che vivere. Gli uomini sono tutti uguali, non esistono individui malvagi, solo società corrotte e surreali come la nostra, in cui le persone si suicidano gettandosi sotto ai treni della metropolitana perchè si sentono sole in mezzo a centinaia di persone, o sono spinte a rubare e ad aggredire il prossimo per sopravvivere.

E' una cosa piuttosto utopistica, ma ammettiamo che sia vero.
Società attuale=Male
Società Anarchica= più giusta

Abbiamo però detto che per giungere all'anarchia c'è bisogno di una rivoluzione.
Ora, eseguita questa rivoluzione, accadrebbero 3 cose:

1)Sorge al potere una dittatura/nuova democrazia, e quindi nulla di fatto
2)Arriva l'anarchia teorizzata da skidi
3) Arriva l'anarchia, ma c'è prima un periodo di transizione

Quindi, perchè penso che la terza sia più probabile? Perché secondo me non è possibile che appena avvenuta la rivoluzione renda tutti migliori, penso piuttosto che ci sia bisogno di tempo per "curare" i mali di questa società (ammesso che l'anarchia sia una cura)

Quindi se c'è un periodo di transizione, è così improbabile che qualche ricco corrotto non tenti di prendere il potere con le armi pagando gli armamenti per una forza armata? Io, forse sbagliandomi, penso che l'anarchia sia sinonimo di caos. Caos perché non necessariamente tutte le gerarchie sono sbagliate, caos perché non penso che l'uomo abbia tutta questa autoconsapevolezza nonché potere di autogestirsi senza fare danni.

Un esempio?
L'occupazione non è proprio autogestione?
E quest'anno, dopo l'occupazione nella mia scuola, non hanno forse spazzato via ogni sorta di rifiuti, riempito sacche e sacche con bottiglie vuote di alcolici e superalcolici nonché trovato sparso sul pavimento ogni genere di... ehm... fluido corporeo (scusate se è un'immagine disgustosa, ma è la realtà)?

a voi la parola

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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 8:25 pm

concordo ma per me non sarà possibile finchè ci sarà gente che si crede superiore agli altri e cerca di far prevalere le sue idee in ogni modo,ne parlavo con questo mio amico propiro perche qualche giorno prima (te la faccio corta) uno ha attacato da dire con me x motivi che non sto qui a scrivere ,faceva tutto lo straffottente e le solite cose... secondo me finchè ci saranno persone cosi non si riscirà mai ad avere l'archia e vista la società di oggi dove ci sono bulli e ragazzi che si accoltellano x una ragazza ocavolate simili(si sente spesso di cose cosi al tg) l'archia resterà solo un sogno
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 8:34 pm

scusate il doppio post. anche nuozio e asurian hanno ragione ,l'anarchia di base è una cosa semplice come hai detto tu skidi,ma metterla in atto nel mondo richiederebbe un enorme sforzo e quantita di tempo per fare girare tutto come si deve ... non arrivere al punto di dire che è un utopia ma piu che altro una cosa per cui lottare e creare nel tempo poco poco, risanando la società , e meditando bene sul dafarsi altrimenti si rischia solo di peggiorare tutto.ecco ,diciamo che ha buonissimi potenziali ma altissimi rischi
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 10:21 pm

Il punto fondante del concetto Anarchico è la Rivoluzione.
Questa rivoluzione presuppone essa stessa un enorme cambiamento nella società, e il rigetto del concetto di Stato in gran parte della popolazione. Per esperienza storica, le rivoluzioni nascono da una situazione sociale difficilissima, dura, in cui il futuro è completamente avvolto nell' incertezza.
In una situazione del genere la gente ha già cominciato a cambiare: quando non sai se avrai una pagnotta per cena, o tuo padre è disoccupato e non sa come mandare avanti la famiglia, in genere hai altro da fare che accoltellare gli altri per la f*ga (scusate la brutalità) o ubriacarti durante le occupazioni.
Da una rivoluzione di stampo anarchico, è impossibile che esca un ricco in grado di farsi un esercito privato, perchè la prima cosa da fare per gli anarchici è spianare la strada ad una società di eguali, quindi si eliminano subito i privilegi di alcune classi e la loro predominanza sulle altre.
Inoltre, la parola d'ordine di un movimento anarchico diventerebbe "solidarietà". Gli anarchici sono sempre stati molto attivi nel combattere in prima persona, basti pensare agli "Arditi del Popolo", organizzazione di combattenti antifascisti, che aveva le sue origini nei movimenti anarchici. La risposta ad un ipotetico, e per me del tutto improbabile, riccone che si atteggia a "signore della guerra" sarebbe dura e immediata.
L' idea è che la società, ricostruendosi dopo la Rivoluzione, continui a sostenere gli ideali di base dell' Anarchia: in questo senso dicevo che l' anarchia è cambiare la società cambiando gli uomini, e cambiare gli uomini cambiando la società. Nell' epoca attuale, ad esempio, c'è una perdita dei valori che hanno animato le generazioni del '68, e i giovani non sanno bene dove cercare per trovarne di nuovi. Se si adottassero i valori dell' anarchia, cioè solidarietà, libertà, eguaglianza, e si usassero questi per ricostruire la società, io credo che l' anarchia funzionerebbe. Non si può pensare che l' anarchia possa partire da una situazione come quella attuale (che razza di rivoluzione potremmo avere oggi in Italia?), è presupposta una condizione sociale del tutto differente.
Con questo credo di aver risposto, per quello che posso, a nunzio e golgfag :)

Quanto ad Asurian, che dire, mi stai davvero mettendo in difficoltà. Sulla questione economica, in particolare, non saprei proprio come risponderti. teorizzare nei suoi particolari un sistema anarchico è quasi inutile e del tutto fine a se stesso, perchè nel processo di costituzione della società anarchica le comunità di lavoratori deciderebbero in base alla loro esperienza e alle necessità come organizzarsi. Tuttavia ammetto la mia mancanza su questo tema particolare, anche perchè non ho molte esperienze in campo lavorativo, e i processi dell' economia mi risultano abbastanza oscuri.
Ma mi sono tenuto un asso nella manica: finora abbiamo parlato dell' Anarchia come di una teoria (a)politica, ma l' anarchia c'è stata. In Spagna, durante la guerra civile del '36, in Catalogna e in Aragona, i lavoratori si rivoltarono e costituirono una società anarchica, che per un certo periodo funzionò. Riuscirono infatti a resistere e a mantenere attiva l' industria degli aramenti, contrastando le forze fasciste dei franchisti. Purtroppo, i costi della guerra cominciarono a farsi sentire, insieme alla supeirorità militare dei franchisti appoggiati da tedeschi e italiani. Inoltre, milizie comuniste legate alle russia sovietica compirono azioni militari, anche abbastanza sanguinarie, nei villaggio catalani. Attaccati su più fronti, alla fine gli anarchici capitolarono.
Però l' hanno fatto. Si sono sollevati, hanno cacciato tutti i politici e gli esponenti del clero, e hanno creato una società anarchica funzionante. Questo, per me, è il miglior segno che una società anarchica è possibile, che gli uomini possono unirsi nelle difficoltà e supportarsi a vicenda.
E secondo me, si, siamo tutti uguali. Naturalmente non in senso assoluto, ognuno è particolare e unico, ma sono fermamente convinto che dando a tutti pari opporunità di vivere decentemente, la delinquenza potrebbe diminuire in modo esponenziale, se non addirittura scomparire. Questa, temo, rimane un' opinione personale, ma io sono convinto che l' uomo debba continuare a camminare sul sentiero di progressivo aumento della libertà che abbiamo intrapreso negli ultimi duemila e passa anni, e ambire alla creazione di una società di libertà e uguaglianza.
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Asurian
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeDom Gen 23, 2011 10:40 pm

Citazione :
Quanto ad Asurian, che dire, mi stai davvero mettendo in difficoltà. Sulla questione economica, in particolare, non saprei proprio come risponderti. teorizzare nei suoi particolari un sistema anarchico è quasi inutile e del tutto fine a se stesso, perchè nel processo di costituzione della società anarchica le comunità di lavoratori deciderebbero in base alla loro esperienza e alle necessità come organizzarsi. Tuttavia ammetto la mia mancanza su questo tema particolare, anche perchè non ho molte esperienze in campo lavorativo, e i processi dell' economia mi risultano abbastanza oscuri.
Ma mi sono tenuto un asso nella manica: finora abbiamo parlato dell' Anarchia come di una teoria (a)politica, ma l' anarchia c'è stata. In Spagna, durante la guerra civile del '36, in Catalogna e in Aragona, i lavoratori si rivoltarono e costituirono una società anarchica, che per un certo periodo funzionò. Riuscirono infatti a resistere e a mantenere attiva l' industria degli aramenti, contrastando le forze fasciste dei franchisti. Purtroppo, i costi della guerra cominciarono a farsi sentire, insieme alla supeirorità militare dei franchisti appoggiati da tedeschi e italiani. Inoltre, milizie comuniste legate alle russia sovietica compirono azioni militari, anche abbastanza sanguinarie, nei villaggio catalani. Attaccati su più fronti, alla fine gli anarchici capitolarono.
Però l' hanno fatto. Si sono sollevati, hanno cacciato tutti i politici e gli esponenti del clero, e hanno creato una società anarchica funzionante. Questo, per me, è il miglior segno che una società anarchica è possibile, che gli uomini possono unirsi nelle difficoltà e supportarsi a vicenda.

Non so io e forse nemmeno tu quanto questa organizzazione anarchica spagnola sia riuscita a mantenere un' economia veramente efficiente. Inoltre so che comprendi benissimo che il 2011 è anni luce avanti rispetto al 1936, ci sono stati cambiamenti epocali.

Il problema della produzione, efficienza economica e competitività nell'ambito internazionale (la globalizzazione è un processo irreversibile e penso che non puoi costringere tutte le nazioni ad essere anarchiche, se vogliamo mantenerci in un ambito non solo prettamente teorico.

Continuo a sostenere la necessità di organi che oltre a questi aspetti, gestiscano educazione, sicurezza, sanità e tutti sappiamo quante altre cose.
Tu ci hai insegnato che sono previste anche nella società anarchica semplici strutture gerarchiche, ma a mio modo di vedere è necessario anche un organo che le coordini dato che non possono agire indistintamente.

A mio modo di vedere lo Stato è necessario per gestire tutto ciò. Ma mi piace molto l'idea anarchica di ritornare ad un potere che possa essere quasi visto come un "mandato dal popolo" e non dalle sfere alte, dato che come ripeto si garantisce l'interesse comune e si evita la corruzione.
Ricordo però che certe scelte necessitano di competenza. E' meglio far progettare la casa da 2 architetti che da 1000 persone.

Ad ogni modo penso che questo mio spunto ti possa aiutare a trovare una soluzione a questo che secondo me resta un evidente problema dell'anarchia. Hai tempo per trovare una risposta, i problemi non si risolvono in un baleno =)


Citazione :
E secondo me, si, siamo tutti uguali. Naturalmente non in senso assoluto, ognuno è particolare e unico, ma sono fermamente convinto che dando a tutti pari opporunità di vivere decentemente, la delinquenza potrebbe diminuire in modo esponenziale, se non addirittura scomparire. Questa, temo, rimane un' opinione personale, ma io sono convinto che l' uomo debba continuare a camminare sul sentiero di progressivo aumento della libertà che abbiamo intrapreso negli ultimi duemila e passa anni, e ambire alla creazione di una società di libertà e uguaglianza.

Dici due cose molto importanti distinte in poche righe, una generale e una più specifica:

1) siamo tutti uguali
2) la criminalità diminuirebbe se ci fosse un regime di parità economica.

sulla 1), io rimango convinto che siamo invece tutti diversi, e non abbiamo pari opportunità in questo mondo. E' una legge di natura purtroppo. Ad esempio ci sono persone più portate ad arricchirsi di altre, se vogliamo rimanere in ambito economico.
E' proprio per questo che i comunisti ipotizzano uno stato forte, capace di limare queste differenze "naturali" e riportare tutti a una parità.


sul punto 2) mi dispiace deluderti ma non è solo una tua opinione personale, è anche la mia =)
è per questo che sostengo una certa parità economica degli individui oltre a quella giuridica e morale.

Rimane tuttavia il mio dubbio sull'anarchia dal punto di vista dell'efficienza in tutti gli ambiti economici e sociali, che necessitano di organi di gestione, e sui principi fondamentali su cui si basa, dato che appunto serve secondo me uno stato per appianare le differenze naturali degli individui.

Curiosità: come mai in firma hai "mercenario, nessun credo, nessuna bandiera" quando invece vedo che porti dentro di te forti ideali. So che è una firma e non la tua biografia, ma è un po' in antitesi con la tua personalità =)
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 1:05 pm

Esprimo il mio umile pensiero per punti.

- l'anarchia, a mio giudizio è sullo stesso livello di utopia di tutte le forme sociali di governo. L'idea è sempre ottima ma l'applicazione e il metodo di applicazione crea sempre dei simulacri che finiscono con lo sfociare nell'estremismo (il fascismo, il comunismo, il socialismo, il capitalismo hanno tutti ottimi punti di forza ma l'applicazione ha sempre creato atriti e tensioni sociali)

- Imho l'uomo è imperfetto per natura, con forze ma soprattutto debolezze, e secondo me necessita di un contenimento sociale delle proprie pulsioni socialmente negative

- Sono molto disilluso sulla possibilità che essendo tutti uguali saremmo tutti più "buoni". I furbi, gli arrivisti, i malvagi, le persone senza scrupoli esistevano nella preistoria, nella società ellenica, nella antica roma, nel medioevo, ecc. dunque la mancanza di controllo sociale, ipoteticamente imparziale, permetterebbe a chi ha una morale più attenuata di commettere qualunque altra azione.

- Se è l'umanità ad autogovernarsi, attraverso le proprie convinzioni culturali e morali, che per definizione sono connesse al luogo psico-socio-economico dove essi vivono, non è possibile creare una cultura totalmente uguale in tutto il mondo conosciuto. Di conseguenza, esagerando, in francia potrebbero esistere valori non condivisi (o addirittura opposti) a quelli russi. Chi ha ragione in caso di controversia? Entrambi? Nessuno? Se due popoli sono convinti di avere ragione il risultato (storico) è una guerra.

- L'economia basata sulla condivisione potrebbe essere causa di un lassismo produttivo, ossia "se so che tanto qualcun'altro concorre al provvedere al mio sostentamento, posso permettermi di impegnarmi di meno nella mia attività." questo causerebbe tensioni sociali.

- Le società produttive autogestite come possono mettersi d'accordo tra di loro sui beni da produrre? se l'ideale è di non avere struttura organizzativa, come possono interagire tra di loro in modo equo e solidale? Quali sono i parametri di scambio? Chi li fissa?

- La cultura internazionale attuale e diffusa come potrebbe scomparire nel nulla e essere sostituita da quella anarchica?

- La rivoluzione come potrebbe nascere spontaneamente in TUTTI? se nasce solo in una parte degli esseri umani come dovrebbe svolgersi? Violentemente? Pacificamente? Quali obiettivi sensibili dovrebbero essere controllati per attuarla? Ma soprattutto chi decide tutte queste cose?

- Chi realmente sarebbe disposto a perdere tutto ciò che ha per metterlo in condivisione con gente sconosciuta? Come ci si può fidare degli altri esseri umani? Su quale presupposto pratico si fonda la totale fiducia nell'umanità?

- Come si prendono le decisioni importanti? Plebiscito? e se anche uno solo non è d'accordo? si prosegue lo stesso (democrazia)?

- Non si rischia di ricreare le Città-Stato greche? o peggio i villaggi rurali prima delle fondazioni di uno stato?

- tutte le istituzioni del welfare, che aiutano la vita moderna (sanità, assistenza, trasporti pubblici, ecc.) come verrebbero gestite? E da chi? Chi prende le decisioni? in caso di scomparsa tutte le scoperte scientifiche verrebbero sprecate e sarebbe solo un ritorno al passato.

Questi sono tutti i quesiti da me sollevati, forse sono troppo critico e poco idealista, ma imho qualunque ideale puro risulta irrealizzabile. La democrazia è imho l'unica forma di governo che, anche se degenerata, risulta adatta per il mondo.
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 1:41 pm

Ho letto solo il primo post, quindi se ripeto commenti già espressi perdonatemi.
Personalmente ritengo qualsiasi ideologia politica che si basi su una premessa ideale qualcosa di errato a livello programmatico.

Al di là di qualsiasi critica si possa fare a un modello dove non è presente nessuna autorità...
Al di là del fatto stesso di voler ignorare a tutti i costi i motivi per cui nasce un'autorità di coordinamento sociale...
Vogliamo prendere in considerazione le REALI problematiche che uno stato senza stato non è in grado di affrontare?

Il movimento anarchico ha avuto pochi esempi di applicazione democratica e forse uno dei più significativi è quello dell' "Armata nera" degli anarchici russi durante la rivoluzione d'ottobre....braccianti, servi della gleba, umili che hanno preso le armi a fianco dei comunisti per un mondo migliore e disinteressato.
Tanto di cappello a questo tipo di movimento.
Ma vogliamo confrontare questo tipo di movimento con un equivalente odierno? In un mondo globalizzato e di consumo?
Questo genere di movimenti non può prescindere dal fare i conti con la modernità, con le necessità delle produzioni, della sanità, dell'istruzione, della ricerca...e anche, in secondo momento, dei consumi e di altri aspetti meno fondamentali ma altrettanto gratificanti.

Diverso discorso per l'anarco-capitalismo che a dire la verità non riesco a comprendere pienamente, visto che si oppone alla presenza di uno stato regolamentato e della tassazione ma al tempo stesso impone restrizione alle imprese...boh.

Insomma, se parliamo di anarchismo come spirito politico e/o filosofia personale, ben venga....ma che se ne possa parlare in termini applicativi mi pare praticamente impossibile senza cadere in una voragine di interrogativi irrisolti sul come e sul perché di tale passaggio...

Ferma condanna invece per chi usa il temo dell'anarchia (che peraltro è una ideologia di pace assoluta) per tirare mattoni sulle vetrate in nome della "lotta ai padroni"....
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 2:16 pm

Io dico solo poche parole:

credi che anche nell'anarchia non ci sarebbe qualcuno, che cerca di arricchirsi alle spalle della povera gente? Credi che una tale utopia possa funzionare? L'essere umano E' MALVAGIO, su questo sono totalmente opposto alla tua frase di qualche post fa.

Il bene, la gente onesta e' una rarita', un'eccezzione oggigiorno.. e l'anarchia non durerebbe piu' di 2 minuti senza che qualcuno non faccia festa sciacallando centri commerciali o stuprando per le strade.

Sarebbe bello se tutti fossero bravi, buoni ed intelligenti, ma il controllo.. la societa' ed i regimi esistono perche' purtroppo come detto da asuryan siamo tutti diversi, c'e' chi e' piu' idiota, chi piu' violento, chi piu' bravo ecc.

Le tue convinzioni assieme a quelle di altre 20, 200, 2000 persone o piu' non cambieranno il fatto che sarai sempre parte di una minoranza positiva, presa d'assalto da una negativa.

Cosa mi dici poi che anche a livello primordiale noi esseri umani ci organizziamo a livello di societa'? Sara' inevitabile che qualcuno voglia creare dei ruoli, una piramide sociale o altro.. perche' alla gente piace essere comandata e c'e' sempre qualcuno disposto a dare indicazioni o comandare.

Altro dilemma: dove collochi nell'anarchia la mafia, le compagnie multinazionali, la droga, stati come la cina e cose di questo tipo?

Sei in grado di spiegare l'anarchia all'intera africa e far modo che seguano le tue direttive?

Cosa sono queste se non parole a vuoto e forse un credo a vuoto, dato che non sara' mai possibile applicarlo o anche solo sognarlo?

Es. tu skildi sei a capo dell'austria, sei cosi' potente da riuscire a ribaltare il governo, distruggere tutto e fare la tua anarchia a partire da zero. Ti segue l'intera austria e sei felice e contento.

Cosa accade nell'arco di 1 mese?

ti ritrovi con carri armati della nato alle porte, agenti segreti della cia, kgb ed altri pronti ad uccidervi tutti.. ecco come mai una rivoluzione sarebbe impossibile.

La rivoluzione francese ( giusto per dare un esempio di rivoluzione)e' stata possibile perche' l'europa era divisa, non c'era l'informazione di oggi e tante altre cose( fatti storici piu' che altro)..

Oggi uccidere costa poco, si sa tutto in un minuto o poche ore, si e' veloci, efficenti ed i diritti o l'onore non esiste.

Si possono uccidere milioni di persone senza lasciar traccia o che qualcuno lo scopra.. si viene a sapere? Sanzione dall'onu di qualche milione e questione chiusa.

Non potrai mai avere l'anarchia..
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 5:19 pm

Asurian ha scritto:

Ad ogni modo penso che questo mio spunto ti possa aiutare a trovare una soluzione a questo che secondo me resta un evidente problema dell'anarchia. Hai tempo per trovare una risposta, i problemi non si risolvono in un baleno =)


Sul punto 1), io rimango convinto che siamo invece tutti diversi, e non abbiamo pari opportunità in questo mondo. E' una legge di natura purtroppo. Ad esempio ci sono persone più portate ad arricchirsi di altre, se vogliamo rimanere in ambito economico.
E' proprio per questo che i comunisti ipotizzano uno stato forte, capace di limare queste differenze "naturali" e riportare tutti a una parità.


Rimane tuttavia il mio dubbio sull'anarchia dal punto di vista dell'efficienza in tutti gli ambiti economici e sociali, che necessitano di organi di gestione, e sui principi fondamentali su cui si basa, dato che appunto serve secondo me uno stato per appianare le differenze naturali degli individui.

Curiosità: come mai in firma hai "mercenario, nessun credo, nessuna bandiera" quando invece vedo che porti dentro di te forti ideali. So che è una firma e non la tua biografia, ma è un po' in antitesi con la tua personalità =)

Ecco quel che si dice uno scambio di opinioni :)
Sono riuscito, credo, a sciogliere un po' dei tuoi dubbi riguardo la teoria anarchica, a fare chiarezza, e questo mi basta. So bene che l' anarchia presenta molte lacune e che non è facile crederci. Sono contento di aver trovato qualcuno disposto ad ascoltarmi nonostante la mia immaturità intellettuale.

Riguardo alla firma... ho chiesto ad Abdhull un bannerino da mercenario che c'entrasse con l' Anarchia, e ha frainteso :121: mi piaceva lo stesso, però ultimamente sto pensando di cambiarlo.

Yakumo-dono ha scritto:

Diverso discorso per l'anarco-capitalismo che a dire la verità non riesco a comprendere pienamente, visto che si oppone alla presenza di uno stato regolamentato e della tassazione ma al tempo stesso impone restrizione alle imprese...boh.

Insomma, se parliamo di anarchismo come spirito politico e/o filosofia personale, ben venga....ma che se ne possa parlare in termini applicativi mi pare praticamente impossibile senza cadere in una voragine di interrogativi irrisolti sul come e sul perché di tale passaggio...

Ferma condanna invece per chi usa il temo dell'anarchia (che peraltro è una ideologia di pace assoluta) per tirare mattoni sulle vetrate in nome della "lotta ai padroni"....

Riguardo agli anarco-capitalisti... sono una minoranza tra gli anarchici, molti filosofi anarchici li hanno messi in croce e spesso non si considerano neanche come veri anarchici. Personalmente trovo sbagliato tentare di difendere comunque la struttura economica in un contesto anarchico. Li ho citati per dovere d' informazione =)

Hai centrato il punto. l' anarchia, in questa società, si riduce quasi sempre a essere una filosofia di vita personale. Come avevo detto, è una specie di fede. Ma se ne parla anche in termini applicativi, perchè (almeno questo è quello che penso) è un' ideologia troppo bella per lasciarla confinata nel piano della fantasia... io credo fermamente che l' anarchia possa essere possibile. Anche se non lo sarà mai, avrò la consolazione di aver creduto in qualcosa in cui vale la pena credere.

PaulP ha scritto:
Esprimo il mio umile pensiero per punti.

- l'anarchia, a mio giudizio è sullo stesso livello di utopia di tutte le forme sociali di governo. L'idea è sempre ottima ma l'applicazione e il metodo di applicazione crea sempre dei simulacri che finiscono con lo sfociare nell'estremismo (il fascismo, il comunismo, il socialismo, il capitalismo hanno tutti ottimi punti di forza ma l'applicazione ha sempre creato atriti e tensioni sociali) L' Anarchia è radicalmente diversa dalle altre filosofie sociali, essendo il suo scopo proprio quello di evitare estremismi e dittature. Ma capisco il tuo punto di vista.

- Imho l'uomo è imperfetto per natura, con forze ma soprattutto debolezze, e secondo me necessita di un contenimento sociale delle proprie pulsioni socialmente negative
Qua è questione di opinione personale =)

- Sono molto disilluso sulla possibilità che essendo tutti uguali saremmo tutti più "buoni". I furbi, gli arrivisti, i malvagi, le persone senza scrupoli esistevano nella preistoria, nella società ellenica, nella antica roma, nel medioevo, ecc. dunque la mancanza di controllo sociale, ipoteticamente imparziale, permetterebbe a chi ha una morale più attenuata di commettere qualunque altra azione.
Come sopra.

- Se è l'umanità ad autogovernarsi, attraverso le proprie convinzioni culturali e morali, che per definizione sono connesse al luogo psico-socio-economico dove essi vivono, non è possibile creare una cultura totalmente uguale in tutto il mondo conosciuto. Di conseguenza, esagerando, in francia potrebbero esistere valori non condivisi (o addirittura opposti) a quelli russi. Chi ha ragione in caso di controversia? Entrambi? Nessuno? Se due popoli sono convinti di avere ragione il risultato (storico) è una guerra.
Non capisco perchè, in una condizione di anarchia mondiale, francesi e russi dovrebbero litigare... più che litigi tra popoli, le guerre sono da sempre litigi tra governanti, o conflitti di interessi.

- L'economia basata sulla condivisione potrebbe essere causa di un lassismo produttivo, ossia "se so che tanto qualcun'altro concorre al provvedere al mio sostentamento, posso permettermi di impegnarmi di meno nella mia attività." questo causerebbe tensioni sociali.
Potrebbe, ma mi ricollego a quanto ho detto prima circa il completo ribaltamento di vedute intrinseco al concetto di società anarchica, e sopratutto alla fiducia nel prossimo.

- Le società produttive autogestite come possono mettersi d'accordo tra di loro sui beni da produrre? se l'ideale è di non avere struttura organizzativa, come possono interagire tra di loro in modo equo e solidale? Quali sono i parametri di scambio? Chi li fissa?
Per i motivi detti prima, a te come ad Asurian non sono in grado di rispondere. Mi mancano le nozioni e l' esperienza.


- La cultura internazionale attuale e diffusa come potrebbe scomparire nel nulla e essere sostituita da quella anarchica?
L' ideale anarchico di uguaglianza, come in quasi tutti i socialismi, comprende tutti gli esseri umani... la cultura internazionale non scompare, si potenzia ai massimi livelli, ma il processo è comunque qualcosa che richiede moltissimo tempo e condizioni socio-politiche differenti da quelle attuali.

- La rivoluzione come potrebbe nascere spontaneamente in TUTTI? se nasce solo in una parte degli esseri umani come dovrebbe svolgersi? Violentemente? Pacificamente? Quali obiettivi sensibili dovrebbero essere controllati per attuarla? Ma soprattutto chi decide tutte queste cose?

- Chi realmente sarebbe disposto a perdere tutto ciò che ha per metterlo in condivisione con gente sconosciuta? Come ci si può fidare degli altri esseri umani? Su quale presupposto pratico si fonda la totale fiducia nell'umanità?

- Come si prendono le decisioni importanti? Plebiscito? e se anche uno solo non è d'accordo? si prosegue lo stesso (democrazia)?

- Non si rischia di ricreare le Città-Stato greche? o peggio i villaggi rurali prima delle fondazioni di uno stato?

- tutte le istituzioni del welfare, che aiutano la vita moderna (sanità, assistenza, trasporti pubblici, ecc.) come verrebbero gestite? E da chi? Chi prende le decisioni? in caso di scomparsa tutte le scoperte scientifiche verrebbero sprecate e sarebbe solo un ritorno al passato.

Questi sono tutti i quesiti da me sollevati, forse sono troppo critico e poco idealista, ma imho qualunque ideale puro risulta irrealizzabile. La democrazia è imho l'unica forma di governo che, anche se degenerata, risulta adatta per il mondo.

A questa serie di quesiti estremamente pratici non sono in grado di rispondere, perchè come detto all' inizio l' anarchia non presenta un propgramma preciso e uniforme, quanto un' idea di fondo che si plasma sugli uomini, i luoghi e le realtà sociali.Potrei dirti quello che secondo me potrebbe accadere, ma entriamo nel campo della teoria fine a se stessa =)

Emperor's Chosen ha scritto:

credi che anche nell'anarchia non ci sarebbe qualcuno, che cerca di arricchirsi alle spalle della povera gente? Credi che una tale utopia possa funzionare? L'essere umano E' MALVAGIO, su questo sono totalmente opposto alla tua frase di qualche post fa.

Il bene, la gente onesta e' una rarita', un'eccezzione oggigiorno.. e l'anarchia non durerebbe piu' di 2 minuti senza che qualcuno non faccia festa sciacallando centri commerciali o stuprando per le strade.

Sarebbe bello se tutti fossero bravi, buoni ed intelligenti, ma il controllo.. la societa' ed i regimi esistono perche' purtroppo come detto da asuryan siamo tutti diversi, c'e' chi e' piu' idiota, chi piu' violento, chi piu' bravo ecc.

Le tue convinzioni assieme a quelle di altre 20, 200, 2000 persone o piu' non cambieranno il fatto che sarai sempre parte di una minoranza positiva, presa d'assalto da una negativa.

Cosa mi dici poi che anche a livello primordiale noi esseri umani ci organizziamo a livello di societa'? Sara' inevitabile che qualcuno voglia creare dei ruoli, una piramide sociale o altro.. perche' alla gente piace essere comandata e c'e' sempre qualcuno disposto a dare indicazioni o comandare.

Altro dilemma: dove collochi nell'anarchia la mafia, le compagnie multinazionali, la droga, stati come la cina e cose di questo tipo?
Definiscimi "stati come la cina".
Le multinazionali e la mafia le tiri giù come le altre organizzazioni, con la Rivoluzione.

Sei in grado di spiegare l'anarchia all'intera africa e far modo che seguano le tue direttive?
Le mie direttive? Io mi limito a informare, la scelta è sempre proposta e mai imposta, e così deve essere.

Cosa sono queste se non parole a vuoto e forse un credo a vuoto, dato che non sara' mai possibile applicarlo o anche solo sognarlo?

Es. tu skildi sei a capo dell'austria, sei cosi' potente da riuscire a ribaltare il governo, distruggere tutto e fare la tua anarchia a partire da zero. Ti segue l'intera austria e sei felice e contento.
A capo??? ma hai capito di cosa parliamo?

Cosa accade nell'arco di 1 mese?

ti ritrovi con carri armati della nato alle porte, agenti segreti della cia, kgb ed altri pronti ad uccidervi tutti.. ecco come mai una rivoluzione sarebbe impossibile.

La rivoluzione francese ( giusto per dare un esempio di rivoluzione)e' stata possibile perche' l'europa era divisa, non c'era l'informazione di oggi e tante altre cose( fatti storici piu' che altro)..

Oggi uccidere costa poco, si sa tutto in un minuto o poche ore, si e' veloci, efficenti ed i diritti o l'onore non esiste.

Si possono uccidere milioni di persone senza lasciar traccia o che qualcuno lo scopra.. si viene a sapere? Sanzione dall'onu di qualche milione e questione chiusa.

Non potrai mai avere l'anarchia..

Alle cose cui non ho risposto direttamente, ti dico solo che un elegante "imho" a fine post potrebbe aiutare a non farti sembrare uno sputasentenze. Sarà solo una mia impressione, ma esponi il tuo pensiero come verità indiscutibile.

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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 5:33 pm

ma che senso ha mettere imho? E' ovvio che ogni cosa e' mio pensiero e fine.. non lo impongo, lo sto esponendo.

Mica sui codex di warhammer c'e' scritto " Eldar Imho", nonostante sia una visione degli eldar da parte del creatore del codex..

e' un mio pensiero e non trovo necessario mettere imho.. se solo una parola di 4 lettere ti basta per far cambiare tono al mio discorso, beh qualcosa IMHO non funziona.

Tiri giu' la mafia con la rivoluzione? Lol.

Definisco stati come la cina? Cina, fine.. popolazione di oltre 1 miliardo di anime, sotto regime comunista ed abituata a cio' da anni ed anni.. IMHO per nessuna ragione volenterosa di cambiare le cose.. altrimenti la tua " rivoluzione " si sarebbe attuata anni fa..

ora dimmi perche' non c'e' l'anarchia nel mondo? perche' non ci sono stati casi di anarchia nel mondo ( attualmente) ? Perche' oltre 1 miliardo di cinesi non si oppone al proprio regime per fare l'anarchia? Spiegata come hai fatto tu sembra tanto bella, come mai allora nessuno lo fa? Perche' IMHO le persone sono malvagie, le persone sono pigre, le persone sono stupide e gli piace essere comandate.. sono un branco di pecore a cui piace sapere cosa deve dire, pensare, mangiare e comprare..

nella maggior parte dei casi almeno.

Sulla frase dell'austria, non hai capito tu forse come si potrebbe attuare: Se qualcuno fa una rivoluzione c'e' sempre un capo di essa, un primo mattone dell'edificio, una base, una mente che ha dato il via a tutto.. tu nel mio esempio saresti il guy fawkes della situazione, e' per quello che ho usato il termine " a capo". Poi ok, il resto si fa da se.. ma e' matematico che uno, se non uno un gruppo di persone.. dia inizio al tutto, per poi sparire e non decretarsi capi magari.. ma per un istante, anche solo uno.. sarai comunque l'artefice, dunque il capo (anche se il sinonimo non c''e molto) della rivoluzione.

Sono uno sputasentenze? Forse... ma e' anche vero che ho tutta la storia mondiale ad attestare cio' che dico, e non solo le fantasticherie di un utopista.

altrimenti ripeto: non saresti qui a parlare di anarchia, staresti vivendo felicemente l'anarchia.

Per il resto gattokiatto ed asuryan hanno sviscerato gia' tutto quel che avrei potuto chiederti.
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 9:40 pm

Skidi, indipendentemente da quanto le nostre opinioni possano essere diverse su molti punti, devo farti i miei complimenti.
Non è da tutti mettersi in gioco così tanto da esprimere a fondo le proprie opinioni, soprattutto se queste non sono comunemente condivise, e prendersi la briga di provare a rispondere a tutte le obiezioni che ti vengono fatte.
E soprattutto non è da tutti dimostrare umiltà senza trincerarsi dietro a dogmi e frasi fatte
Bravo :chuck.:

ps. non pensare che io abbia finito, appena ho un po' di tempo ti rispondo per le rime :sorr:
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeLun Gen 24, 2011 10:13 pm

PaulP ha scritto:
Skidi, indipendentemente da quanto le nostre opinioni possano essere diverse su molti punti, devo farti i miei complimenti.
Non è da tutti mettersi in gioco così tanto da esprimere a fondo le proprie opinioni, soprattutto se queste non sono comunemente condivise, e prendersi la briga di provare a rispondere a tutte le obiezioni che ti vengono fatte.
E soprattutto non è da tutti dimostrare umiltà senza trincerarsi dietro a dogmi e frasi fatte
Bravo :chuck.:

ps. non pensare che io abbia finito, appena ho un po' di tempo ti rispondo per le rime :sorr:

Non chiedo di meglio =)

Sono contento che qualcuno abbia apprezzato questo topic :113:
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 3:09 pm

ho apprezato molto anche io =) ne sto sapendo di piu su una cosa di cui prima ne sapevo poco e devo dire che condivido molto le tue idee skidi. non commento molto perchè gli altri hanno gia detto tutto o quasi e anche perchè so poco di politica e di come funziona l'economia e le cose di cui si sta discutendo=) segue in silenzio ed imparo :gogogo:
vorrei solo dire una cosa, mi pareva di avere letto che in una società anrchica il proggresso si blocchere o una cosa simile... preferite una società corrotta in cui si vive male ma che proggredisce sentificamente o una società sana in cui si vive bene tutti sono felici la vita è bella ma manca il proggresso???
io senza indugio seglierei la seconda...
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 3:11 pm

certo, perché a mio avviso lo poni come un aut-aut :123:
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 3:32 pm

golgfag ha scritto:
ho apprezato molto anche io =) ne sto sapendo di piu su una cosa di cui prima ne sapevo poco e devo dire che condivido molto le tue idee skidi. non commento molto perchè gli altri hanno gia detto tutto o quasi e anche perchè so poco di politica e di come funziona l'economia e le cose di cui si sta discutendo=) segue in silenzio ed imparo :gogogo:
vorrei solo dire una cosa, mi pareva di avere letto che in una società anrchica il proggresso si blocchere o una cosa simile... preferite una società corrotta in cui si vive male ma che proggredisce sentificamente o una società sana in cui si vive bene tutti sono felici la vita è bella ma manca il proggresso???
io senza indugio seglierei la seconda...

Dipende dalla corrente di pensiero. I primitivisti teorizzano un rigetto totale della tecnologia e del sapere scientifico per tornare ad uno stato di armonia con la natura.
Generalmente, l' anarchia è intesa anche come predominio della razionalità e dell' autocontrollo sulle credenze, le superstizioni e gli istinti più bassi.

Personalmente, ritengo la vita condotta dai nativi nordamericani (sioux, cheyenne, pawnees...) prima dell' arrivo degli europei la migliore sotto l' aspetto della libertà individuale. Sarei ben contento di buttare nel cesso l' ipod, il computer e la tv, se servisse a costruire un mondo migliore.
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 3:41 pm

allora siamo in 2 skidi ke intaserebbero volentirei il wc XD
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 3:47 pm

Skidi ha scritto:

Generalmente, l' anarchia è intesa anche come predominio della razionalità e dell' autocontrollo sulle credenze, le superstizioni e gli istinti più bassi.
Personalmente, ritengo la vita condotta dai nativi nordamericani (sioux, cheyenne, pawnees...) prima dell' arrivo degli europei la migliore sotto l' aspetto della libertà individuale.

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lei mi sta dicendo che gli Indiani non avevano culti religiosi?
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 3:56 pm

nunzio ha scritto:
Skidi ha scritto:

Generalmente, l' anarchia è intesa anche come predominio della razionalità e dell' autocontrollo sulle credenze, le superstizioni e gli istinti più bassi.
Personalmente, ritengo la vita condotta dai nativi nordamericani (sioux, cheyenne, pawnees...) prima dell' arrivo degli europei la migliore sotto l' aspetto della libertà individuale.

MODALITA' BARBARA D'URSO ON
lei mi sta dicendo che gli Indiani non avevano culti religiosi?
MODALITA' BARBARA D'URSO OFF

Certo che avevano religioni. Ma non avevano papi, ne' Chiese. L' anarchia va contro l' istituzione religiosa in quanto istituzione, ma non vieta la religione dei singoli.
Inoltre il discorso delle superstizioni vale per la nostra cultura europea, per i nativi le superstizioni reggevano e supportavano la moralità. Parliamo pur sempre di una cultura primitiva, è ovvio che non rispecchi in tutto e per tutto gli ideali anarchici nati in europa nel XIX secolo :D
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 4:39 pm

PaulP ha scritto:

- Come si prendono le decisioni importanti? Plebiscito? e se anche uno solo non è d'accordo? si prosegue lo stesso (democrazia)?

Aggiungo traendo spunto, e dato che tu stesso (skidi) hai detto che si propone e non si impone.
E se io, singolo, rifiuto l'anarchia? Chessò, per un motivo X non solo non ho preso parte alla rivoluzione, ma rigetto tale forma di governo.
I motivi possono essere i più disparati, diciamo magari che la mia famiglia, da quando è iniziata a cambiare la mentalità, è invece sempre rimasta "lealista" (scusami il termine improprio).
Io quindi rigetto l'anarchia.
Che si fa? Io che non voglio vivere in anarchia che faccio? Protesto? Se sì, che esito hanno (o meglio avrebbero) tali proteste? Non possono semplicemente ignorarle perché la maggior parte vuole diversamente, sarebbe democrazia, non anarchia.

Mi cacciano fuori dallo stato? Ma non esiste lo stato.
Mi mettono in una specie di riserva per non-anarchici?
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Yakumo-dono
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitimeMar Gen 25, 2011 5:04 pm

Ragazzi, ma sapete di cosa parliamo vero?
Niente progresso non significa armonia con la natura.
Significa rigetto del benessere...
La natura è una macchina per la competizione fra le specie dove l'uomo non è fra i più avvantaggiati.
Medicina, agricoltura intensiva, mezzi di comunicazione, cultura, sostegno agli svantaggiati.
Senza progresso non ci sarebbe niente di tutto questo.
Senza contare che la teoria del "buon selvaggio" si è dimostrata col tempo nient'altro che una favola inventata da Rosseau....
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MessaggioTitolo: Re: Anarchia   Anarchia Icon_minitime

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