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 La Storia di Uriel Darksoul

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MessaggioTitolo: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeVen Gen 25, 2008 2:22 pm

Ho deciso di raccogliere qui tutti i Battle Report del gioco di Svampiro dedicati al mio personaggio, spero vi possano interessare...

Background Uriel Darksoul
Uriel Darksoul era figlio di un ricco commerciante dell'Ostland e quindi come tutti i rampolli di una nobile famiglia aveva due scelte o entrare nell'Accademia Militare nel reparto di Pistolieri per aspirare un giorno a diventare Templare o prendere i voti in uno dei molti tempi Sigmariti sparsi per l'Impero sperando un giorno di divenire Arcilettore. Per Uriel la vita di un Prete era troppo tranquilla e noiosa, quindi scelse di entrare nell'Accademia Militare. Passati velocemente i mesi di addestramento Uriel non vedeva l'ora di partecipare al suo Battesimo di Sangue per diventare a tutti gli effetti un Pistoliero, ma il Fato era stato crudele nel scrivere il suo destino infatti il Battesimo avvenne in una città Kislevita non distante da Praag poco dopo la fine dell'ultima Grande Guerra Contro il Caos. Dell'esercito di cui faceva parte Uriel non se ne seppe piu nulla, girano voci che i poteri Perniciosi del Caos lo abbiano attirato nelle sue schiere o che abbia fatto una fine ancora peggiore. Il giovane nobile rimase l'unico sopravissuto all'evento, ma al posto di ricevere una medaglia al valore per essere ritornato in patria ricoperto di ferite venne invece additato come adoratore del Caos ed espulso dall'Accademia venne anche esiliato dal padre e depredato di tutti i titoli. Da quel giorno passa di paese in paese cercando una sola cosa... Vendetta... Vendetta verso gli adoratori dei poteri Perniciosi e verso l'essenza stessa del Caos.
Preludio
La sera ormai si stava avvicinando lentamente, come un cacciatore sulla propria preda, mentre un cavaliere solitario si ergeva sulla sommità di una collina... "Bene, si direbbe che sono riuscito ad arrivare in tempo... mi sarebbe dispiaciuto non poter partecipare a questo Torneo e perdermi cosi l'opportunità di uccidere qualche abominio del Caos..." detto questo la figura ammantata di nero iniziò a discendere la collina puntando dritto davanti a se dove si ergeva un'enorme castello che ricordava vagamente l'architettura Imperiale, ma aveva qualcosa che lo rendeva molto piu lugubre... Giunto a pochi passi dal castello le porte iniziarono ad aprirsi ed ad accoglierlo trovò una strana creatura deforme che zoppicava a causa dell'imponente mole della sua gobba "Prego entrate, il mio Signore vi stava aspettando, ha anche posticipato l'inizio del Torneo perchè non voleva che ve lo perdesse" sembravano parole gentili, ma c'era uno strano sorriso ad accompagnarle. Non curandosene Uriel Darksoul entrò nel Castello dove nella piazza notò altre persone, probabilmente altri partecipanti e con un sorriso sussurrò piu a se stesso che a gli altri "Bene... ora si può incominciare..."
Primo Turno Torneo di Sevastian Von Carstein
Uriel ripuliva minuziosamente la propria pistola da duello dalla polvere e dalla ruggine che in ogni modo cercava di intaccare l’unico cimelio e ricordo che avesse della propria famiglia e di suo padre, attendendo che il proprio turno avesse inizio. Lentamente il suo sguardo si abbassò sull’anello che portava al dito medio, l’anello che un tempo indicava l’appartenenza alla propria casata, anello che però perdeva totalmente il proprio valore visto che al pollice destro portava l’anello dei Darksoul, l’anello dei bastardi, l’anello dei rinnegati. Il tempo sembrava ormai che avesse smesso di scorrere quando all’improvviso Pervial, il servitore di Sevastian Von Carstein, lo informò che il proprio turno stava per iniziare. Uriel si alzo lentamente recitando sottovoce una veloce preghiera a Sigmar ed in pochi secondi tutti i pensieri che lo tormentavano fluirono via dalla propria mente. Ora doveva solamente pensare a combattere, doveva solamente pensare a battere il suo primo avversario, uno Scinco, una lucertola delle calde terre di Lustria. Di lui sapeva solamente che era estremamente veloce ed estremamente mortale e velenoso non doveva assolutamente abbassare la guardia, bastava una semplice ferita ed il veleno avrebbe fatto il resto. Appena fu entrato nell’arena fu investito da un’onda di voci e rumori, sembrava che tutta Sylvania fosse li per tifare i due contendenti, o per essere piu sinceri fosse li per vedere scorrere il sangue a fiumi sperando nella morte di qualche partecipante. Appena i due guerrieri si posizionarono Sevastian Von Carstein diede l’ordine di iniziare e nel periodo di tempo che Uriel abbassò la mano, afferrò la pistola ed inizio ad alzarla lo Scinco aveva gia scagliato il proprio giavellotto. Per fortuna dell’Imperiale a causa della velocità del colpo la mira ne aveva risentito e il giavellotto gli sfioro solamente la guancia senza causargli alcun danno. Uriel nel frattempo aveva preso la mira con cura e fatto partire il proprio colpo letale dalla pistola da duello, ma con sua somma sorpresa il colpo centrò lo Scinco al petto ma si incastrò in una scaglia piu resistente delle altre senza causare alcun danno a Klank. A causa di quel attimo di stupore Uriel non si accorse che lo Scinco si era avvicinato a lui e gli aveva gia sferrato tre attacchi senza che avesse il tempo di schivarli, ma per fortuna l’armatura Imperiale li blocco tutti a parte uno che iniziò a bruciare come l’inferno a causa del veleno con cui Klank aveva cosparso le proprie armi. Ma il veleno ebbe l’effetto contrario perché al posto che indebolire Uriel lo fece infuriare ancora di piu e stringendo con rabbia l’impugnatura della propria spada lunga inferse due ferite profonde sull’addome della lucertola obbligandola ad arrendersi. Al termine dell’incontro dopo essersi ripulito del sangue del nemico osservò per alcuni istanti la figura di Sevastian Von Carstein pensando tra se e se “Questo è solamente un modo per arrivare a te… perché è te che voglio…” per poi incamminarsi nelle stalle per preparare il proprio cavallo per il prossimo turno...
Secondo Turno Torneo di Sevastian Von Carstein
Stavolta a differenza del primo turno ad Uriel sarebbe toccato il primo combattimento del girone, girone che a detta di Sevastian Von Carstein sarebbe stato piu divertente ed equilibrato se i vincitori del primo turno si fossero affrontatati tra loro. Durante questo combattimento Uriel avrebbe dovuto affrontare un Vampiro di nome Gregor Von Diechel che nel turno precedente aveva battuto con estrema facilità un Druchii e ricordandosi invece il suo primo incontro contro lo Scinco tagliò via un pezzo di miccia della propria pistola da duello per avere una maggiore velocità nello sparare il primo colpo per poi andare all’attacco, conoscendo la sovrannaturale velocità e forza che governa i Vampiri. Era ormai il crepuscolo e stava per terminare tutte le preghiere di Sigmar che si portava ormai dietro dal suo battesimo di sangue con i Pistolieri quando Pervial apri la porta che conduceva all’arena e gli fece cenno di seguirlo. Questa volta a differenza del suo primo scontro notò che gli spettatori erano diversi, non erano piu rozzi contadini che spingevano e facevano baccano per vedere due persone ammazzarsi tra loro, sembrava quasi che tutta l’aristocrazia di Sylvania fosse giunta li per osservare quello scontro, ma c’era qualcosa di strano, qualcosa d’inquietante nei loro sguardi. Sapendo che non poteva fallire per giungere a Sevastian Von Carstein si avvicinò al proprio destriero da guerra e gli montò in groppa attendendo il proprio avversario. Avversario che non tardò ad arrivare ed appena Gregor fu giunto Sevastian diede l’ordine di iniziare. Appena senti l’ordine Uriel si lanciò al galoppo verso il Vampiro puntandogli contro la propria pistola ed appena fu a gittata premette il grilletto, sparando il colpo imbevuto nell’acqua santificata da un prete Sigmarita. Il colpo viaggio veloce e impattò all’altezza del cuore del Vampiro che a causa dell’impatto e della sorpresa perse alcuni attimi di concentrazione che permisero ad Uriel di attaccarlo, ma dei tre attacchi nemmeno uno riuscì a ferire Gregor. Ripresosi il Vampiro provò ad attaccare ma solo uno dei suoi tre attacchi riuscì a colpire Uriel, ma l’armatura Imperiale fece il proprio dovere e gli salvò la vita. L’Imperiale stringendo con forza la propria spada sferrò un potete attacco che ferì profondamente al petto Gregor che dovette arrendersi accasciandosi a terra. Quando l’araldo nominò concluso l’incontro Uriel fece un largo giro dell’arena per passare davanti a Sevastian Von Carstein e salutarlo con un sorriso per poi dirigersi verso i propri alloggi pronto ad iniziare un piccolo rito che richiedeva una certa quantità di sangue di Vampiro, sangue che ora aveva e che si trovava sulla propria spada…
Terzo Turno Torneo di Sevastian Von Carstein
Finito il rituale Uriel era curioso di sapere se avesse funzionato veramente ed era impaziente di conoscere il proprio sfidante per il terzo turno. Questa volta avrebbe dovuto battersi contro un membro dell’antica Razza alleata al suo popolo, un Nano di nome Nanus Terra. Aveva visto i suoi precedenti scontri e sapeva che quel Nano poteva aprire facilmente un’Armatura Pesante senza alcuno sforzo, ma sapeva anche benissimo che era dannatamente lento. Sistemo quindi la miccia della pistola per un colpo veloce e pregò rapidamente Sigmar perché guidasse i propri attacchi durante lo scontro, prima di salire in groppa al proprio destriero e dirigersi verso l’arena. Arrivato all’arena trovò gia il Nano pronto ad attenderlo al centro del campo, con i piedi piantati con forza nel terreno e l’ascia brandita davanti a se. Non perdendo tempo si lanciò alla carica del Nano puntandogli contro la pistola ed arrivato a pochi metri da lui sparo con decisione il colpo mirando al petto. Il colpo esplose dalla pistola e si conficco in profondità nel petto di Nanus Terra, provocandogli una dolorosa ferita. Ferita che fece tremare la mano al Nano e sbagliare il colpo della sua antica pistola da duello. Non perdendo tempo Uriel sfoderò la propria spada imperiale e con pochi colpi rapidi e puliti sconfisse il Nano. Il torneo stava per terminare ed ancora non aveva compiuto il suo dovere nei confronti di Sigmar, questi furono i pensieri mentre lentamente si dirigeva verso i propri alloggi con uno strano sorriso sulle labbra…
Quarto ed ultimo Turno Torneo di Sevastian Von Carstein
Finalmente l’ultimo turno del torneo era giunto, finalmente poteva ottenere l’occasione che da tanto tempo attendeva. L’occasione di liberare la terra di Sylvania da un abominio di nome Sevastian Von Carstein. Nell’ultimo scontro avrebbe dovuto affrontare un Demone e quindi passo tutte le ore precedenti all’incontro a leggere i propri libri di Demonologia sperando di trovare qualcosa che lo potesse aiutare a sconfiggere quell’essere malsano sputato fuori dal reame del Caos. Mentre ancora stava sfogliando i suoi innumerevoli libri Pervial lo venne a chiamare come sempre. Si stava dirigendo lentamente verso l’arena preparando il proprio equipaggiamento quando d’un tratto si ricordo di non aver recitato la solita preghiera di rito rivolta verso Sigmar che ormai da anni lo accompagnava prima di ogni battaglia. Ormai però era troppo tardi, l’arena si estendeva davanti ai propri occhi e le grida della folla si mischiavano creando un’enorme voce indistinta. Montò velocemente sul proprio cavallo ed attese l’arrivo del Demone. Appena il Demone appoggio le proprie zampe nell’arena, Uriel parti alla carica, spronando il suo cavallo allo stremo, mentre con precisione prendeva la mira. Arrivato abbastanza vicino fece partire il colpo che perforo le deboli difese del Demone e lo feri quel tanto che bastava da fargli sbagliare il lancio del suo giavellotto. Uriel approfittando del momento di distrazione del Demone scaricò su di lui una serie di attacchi, ma che con estrema sorpresa dell’Imperiale non colpirono il Demone nemmeno una volta. Rimanendo un attimo sorpreso Uriel non si accorse che Dhar stava calando velocemente e ripetutamente la propria lancia contro di lui. Quando si riprese si trovava per terra ricoperto di sangue e con affianco il cadavere del proprio cavallo morto. L’ultima cosa che vide fu Sevastian Von Carstein che diceva a Pervial “Gettatelo nel bosco, è stata una delusione, mi aspettavo molto di piu da lui, speravo almeno in una finale contro il mio Campione… E se mai l’avesse battuto sarebbe stato divertente avere un nuovo Imperiale come mio schiavo…” poi il buio…

Il Vincitore del primo torneo fu alla fine Valtus il Campione di Sevastian Von Carstein e personaggio di Svampiro


Ultima modifica di il Ven Gen 25, 2008 2:28 pm - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeVen Gen 25, 2008 2:27 pm

Qui di seguito riporterò i Battle Report del secondo Torneo del gioco creato da Svampiro (che è ancora al quarto turno)

Background
Quando mi ripresi dagli attacchi di Dhar mi trovavo per terra ricoperto di sangue con ancora la lancia del Demone conficcata nel mio ventre ed il cadavere del mio cavallo al mio fianco. L’ultima cosa che vide fu Sevastian Von Carstein che diceva a Pervial “Gettatelo nel bosco, è stata una delusione, mi aspettavo molto di piu da lui, speravo almeno in una finale contro il mio Campione… E se mai l’avesse battuto sarebbe stato divertente avere un nuovo Imperiale come mio schiavo…” poi lentamente le tenebre ricoprirono tutto. Mi risvegliai, non so dire dopo quanto tempo, l’unica mia certezza di essere ancora vivo era un dolore straziante sparso su tutto il mio corpo. Mi guardai intorno e notai di essere steso su un letto all’interno di una baracca di legno ormai in disuso da anni. Non ricordavo come ci fossi arrivato ne che mi avesse accompagnato li, l’ultima cosa che mi ricordavo era il sorriso beffardo di Sevastian Von Carstein prima che le tenebre mi inghiottissero. All’improvviso sentii delle voci provenire dall’esterno della baracca. Dovevano appartenere ad una dozzina di persone e fra loro dovevano esserci anche alcune donne. Lentamente mi alzai dal letto e cercai il mio equipaggiamento, ma l’unica cosa che trovai fu solamente il mio pugnale da combattimento nascosto nello stivale. Mi avvicinai alla porta cercando di afferrare i discorsi delle persone che erano fuori, se erano uomini di Sevastian Von Carstein giunti a finire il lavoro avrei venduto cara la pelle, portandomene qualcuno a salutare Sigmar. Invece con sommo stupore quando aprii la porta pronto a combattere mi ritrovai davanti tutt’altro che gli uomini del Conte, mi ritrovai davanti la banda di Cacciatori di Streghe dell’Inquisitore Eisenhorn, il piu pazzo, malvagio e crudele inquisitore che l’Impero abbia mai conosciuto, ma anche uno dei pochi Inquisitori temuto da Demoni, Vampiri ed abomini simili. La banda era composta da due preti di Sigmar accompagnati da quattro sorelle Sigmarite e cinque cacciatori di streghe della peggior specie. Prima ancora che riuscissi a domanda cosa ci facevano loro li l’Inquisitore mi disse: “So chi sei Uriel Darksoul, ma soprattutto so cosa cerchi… cerchi vendetta contro il Caos e contro tutti gli abomini della natura… Seguiamo le tue mosse da un po’ di tempo, mi piace il tuo stile, mi ricordi quando avevo molti meno inverni sulle spalle e molte meno cicatrici sul corpo. Però sei stato uno stolto, attaccare una dimora di un Vampiro da solo è da stupidi, anche se lo stratagemma di partecipare al torneo per avvicinarti al Conte poteva anche funzionare se solo fossi stato piu forte… Ti abbiamo trovato ai confini della tenuta di Sevastian Von Carstein mezzo morto e devi ringraziare i miei due preti se ora sei ancora vivo…” Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella figura enigmatica e piena di carisma mentre continuava a parlarmi “…Però hai ancora una possibilità, credo che il Vampiro ti trovi simpatico o in qualche modo interessante, altrimenti ti avrebbe ucciso o dato in pasto alle sue creature… Invece secondo me ha voluto darti una seconda possibilità… e guarda caso proprio in questo momento sta organizzando una seconda edizione del torneo… credo per trovare qualcuno abbastanza forte da aggiungere al suo branco… Questa è l’occasione che stavamo aspettando, ti iscriverai nuovamente al torneo e sta volta lo vincerai, perché noi saremmo tra il pubblico e quando ci sarà la cerimonia d’incoronazione del nuovo campione saremo pronti ad intervenire ed eliminare una volta per tutte questa piaga dalle terre di Sylvania…” Il suo sguardo non ammetteva ne domande ne risposte negative. Entrammo tutti nella baracca, che scoprii si trovava a pochi chilometri dalla tenuta di Sevastian Von Carstein ed iniziai a prepararmi per tornare nuovamente nell’inferno dell’arena, mettendo un’altra volta la mia vita in gioco per salvare l’umanità dalla minaccia dei Non Morti…
Preludio
Ci incamminammo al sorgere dell’alba, un’alba stranamente rossa e tendente al viola, un’alba che trasportava brutte notizie e cattivi auspici. Infatti arrivati ai confini della tenuta di Sevastian Von Carstein con grande stupore scoprimmo, dopo aver interrogato il castellano del Conte, che quest’ultimo era partito da alcuni giorni per un misterioso viaggio verso Est ospitato da un nobiluomo del Catai con il quale il Conte da lungo tempo intratteneva una corrispondenza epistolare. Senza perdere altro tempo ci lanciammo all'inseguimento del Conte verso l'estremo Est. Purtroppo inoltrandoci nel Regno degli Ogri scoprimmo ben presto che la via della seta era chiusa, Gresus Dentedoro in persona aveva indetto un grande torneo e i commerci erano stati fermati dagli Ogre affinché la gente che voleva passare di li avrebbe, volente o nolente, assistito alla sua iniziativa, egli voleva infatti che il suo torneo fosse ricordato come il più grande mai svoltosi nell'Est, Sevastian Von Carstein era ancora una volta troppo lontano dalle nostre intenzioni e dalle nostre lame, con la strada bloccata tanto valeva iscriversi al torneo, quelle 10.000 monete d'oro sarebbero sicuramente servite in quello che si prospettava ormai come un lungo viaggio all'inseguimento del Conte....
Primo Turno Torneo di Gresus Dentedoro
Anche questa volta come per l’altro torneo ad Uriel sarebbe toccato uno degli ultimi incontri del primo turno. Così con il tempo che gli rimase iniziò a prepararsi per lo scontro ed andò a vedere, nell’enorme sala preparata ad accogliere l’arena, chi sarebbe stato il suo primo avversario. Scoprì che si trattava di un certo Gartuk Pietra Rovente, uno dei Nani piu robusti ed enormi che Uriel avesse mai visto. L’Imperiale però si ricordava ancora bene l’incontro che aveva effettuato nello scorso torneo contro un altro membro dell’Antica Razza, un certo Nanus Terra, e di come era riuscito a sconfiggerlo grazie al preciso colpo della sua fedele pistola da duello ed ai veloci attacchi che aveva sferrato al Nano. Cosi tagliò via un pezzo di miccia dalla pistola, per avere un colpo piu rapido, ed attese l’inizio del proprio turno. L’attesa non durò a lugno e mentre ancora stavano uscendo i concorrenti del precedente incontro Uriel entrò nell’arena con gia la mano sull’impugnatura della pistola. Non appena lo schiavo addetto alla campanella decreto l’inizio dello scontro l’Imperiale estrasse l’arma e la puntò sul Nano, ma a causa della miccia troppo corta il colpo non trovò il bersaglio. Imprecando Uriel si lanciò all’attacco centrando entrambe le volte Gartuk, ma la spessa ed antica armatura del Nano lo salvarono da delle profonde ferite. Reagendo Gartuk si lanciò sull’Imperiale sferrando una serie terribile di attacchi che però l’Armatura Imperiale riuscì a salvare. Lo scontro sembrò non terminare mai tra fendenti, parate e schivate finche entrambi i duellanti, feriti superficialmente, non ripresero fiato ai lati dell’Arena. Uriel notò che Gartuk era a corto di energie, anche perché la battaglia si stava prolungando ormai da molto, cosi corse verso il Nano sferrando una serie infinita di attacchi cercando di stancarlo ancora di piu. Il piano dell’Imperiale funzionò visto che gli attacchi dell’avversario si fecero sempre piu lenti e fiacchi finche Uriel non riuscì a penetrare la difesa del Nano e sferrare un potente ma non mortale colpo che stese a terra il suo primo sfidante. Mentre stava uscendo dall’arena gli parve di intravedere con la coda dell’occhio la figura di Sevastian Von Carstein, ma quando Uriel si voltò non notò nulla dove fino ad un attimo prima gli era parso di vedere la figura del Conte…
Secondo Turno Torneo di Gresus Dentedoro
Nelle notti che seguirono il primo scontro Uriel non riuscì a dormire bene. Il suo sonno era tormentato da visioni di ragazze mezze nude con lunghi canini che gli promettevano immensi piaceri ed immense ricchezze se solo lui avesse abbandonato il suo falso dio Sigmar. Ed ogni notte l’Imperiale si svegliava urlando di rabbia, con la propria spada in pugno, ascoltando ogni minimo rumore che proveniva dall’esterno della sua camera, aspettandosi di essere attaccato da un momento all’altro dagli schiavi di Sevastian Von Carstein, ma il pensiero che preoccupava più di tutti gli altri Uriel era il seguente… E se mi fossi avvicinato cosi tanto al Caos per combatterlo e conoscerlo da rimanerne invece affascinato e corrotto? Ed ogni notte l’Inquisitore passava il suo tempo a leggere e rileggere i testi Sigmariti senza però trovare una risposta alla sue domande…
La mattina del secondo incontro Uriel era distrutto aveva passato tutta la notte alla ricerca del motivo della sua mancanza di fede nei Tomi Sigmariti, ma l’unica cosa che aveva trovato era quanto fossero ipocrite certe leggi e certe usanze del proprio Credo. Con questi pensieri in mente l’Imperiale non si accorse di essere gia arrivato all’interno dell’arena e di stare per affrontare un Vampiro senza nemmeno aver raccomandato prima la propria anima a Sigmar chiedendogli di donargli la forza necessaria per sconfiggerlo. Appena l’Inquisitore riprese piena padronanza di se estrasse velocemente la sua fedele pistola, ma a causa del gesto troppo rapido il colpo fini lontano dal bersaglio. Il Vampiro a differenza dell’Umano lanciò il giavellotto con più precisione che colpi e penetrò a fondo il petto dell’Imperiale. Uriel ignorando il dolore che lentamente si stava facendo largo nel proprio corpo si lanciò alla carica dell’orrenda creatura che però si dimostro molto più veloce e forte dell’Inquisitore e schivando con facilità i suoi attacchi lo sconfisse in poco tempo con poche ma decise stoccate. Quella notte Uriel fece molta fatica a prendere sonno a causa del dolore delle innumerevoli ferite e gli incubi si rivelarono ancora piu confusi e agitati delle notti precedenti. Si sveglio sudato e febbricitante, nel momento stesso in cui apri gli occhi capi di non essere solo, un altra persona era presente nella sua stanza "E cosi pare che tu non possegga le armi per combattere la mia razza mortale", la figura era avvolta nell'ombra ma Uriel si rese conto immediatamente di chi fosse quella voce, Valtus Von Carstein il campione del Conte si ergeva dinnanzi a lui. Uriel si trovava ancora sdraiato incapace di alzarsi per le ferite riportate, era totalmente inerme, ora capiva quell'ombra nella folla che aveva visto nell'incontro precedente non era Sevastian ma Valtus. "Il mio signore ti porge i suoi saluti giovane cacciatore di streghe. Personalmente non capisco il suo interesse per te ma egli mi ha ordinato di recarti un messaggio, ti augura di trovare la forza che cerchi perchè senza di essa non ti sara possibile affrontarlo". Uriel cercando di rialzarsi disse con voce dura "Perchè fugge se è cosi desideroso di affrontarmi?" La risata del vampiro penetro nell'aria come un coltello penetra nella carne "Non essere sciocco piccolo umano, il mio signore non sta scappando da te, no, il suo viaggio ha ben piu imperscrutabili motivazioni". Cercando un motivo alle parole del Vampiro rispose "come mai mi augura di trovare la forza per sconfiggerlo?" Valtus facendo due passi in avanti prosegui "nemmeno io conosco le ragioni piu profonde del mio signore, ma tu hai suscitato il suo interesse l'odio e la rabbia che provi nei suoi confronti lo affascinano, inoltre lo servo da abbastanza tempo da sapere quanto egli ami le sfide, tuttavia al livello attuale non rappresenti un pericolo sufficentemente grande per portarlo a misurarsi con te di persona" purtroppo le parole del vampiro erano vere, anche se fosse riuscito a raggiungere il Conte come avrebbe fatto ad eliminarlo? Era un vampiro antico e potente e Uriel non disponeva di mezzi sufficenti per affrontarlo, alzo nuovamente lo sguardo per chiedere al vampiro cosa intendesse il suo signore parlando della ricerca di una forza necessaria a sconfiggerlo ma egli era sparito, quest'incontro lo aveva colto impreparato e lo lasciò con ancora piu dubbi di quanti non ne avesse prima. Perche Valtus si era rivolto a lui come se gia fosse alla ricerca di questa misteriosa forza? Perche il Conte non gli aveva ordinato di eliminarlo ora mentre era inerme se davvero pensava che in futuro Uriel sarebbe potuto diventare una minaccia per lui? Come poteva ottenere cio che gli serviva per sconfiggere il Conte? E perche gli aveva augurato di trovarlo? Tuttavia aveva ragione, per far tornare Sevastian nella tomba definitivamente avrebbe avuto bisogno di qualcosa di piu di una buona mira e di una lama affilata...
Terzo Turno Torneo di Gresus Dentedoro
Passarono alcuni giorni prima che lo schiavo di Gresus Dentedoro annunciasse il terzo turno del Torneo. Furono giorni cupi e tenebrosi, dove anche nell’aria si sentiva odore di cambiamento e dove nemmeno il sole sembrava avesse troppa voglia di farsi vedere in quella parte del Mondo. In quei giorni Uriel passò la maggior parte del suo tempo a studiare e leggere i complicati e pericolosi testi sul Caos dell’Inquisitore Eisenhorn, dove la maggior parte di quei trattati narravano e descrivevano i motivi del perché molti Nobili si erano abbandonati ai Poteri Perniciosi. Gli Inquisitori spiegavano che la maggior parte dei Posseduti o dei Nobili corrotti, prima di morire nella sale di tortura o sul rogo, raccontavano di enormi poteri e doni che le quattro Divinità avevano promesso loro se solo avessero abbandonato la fede in Sigmar. Durante le interminabili notti di studio, dove gli unici compagni dell’Imperiale erano quei testi maledetti, molte volte Uriel si domandò se quegli enormi poteri e doni fossero veramente reali o se fossero soltanto un’enorme presa in giro da parte degli Dei Oscuri per far penetrare ancora più in profondità la loro corruzione e molte volte si chiese fino a che punto potesse arrivare la potenza di quei doni...
Finalmente il giorno dello scontro era arrivato e come terzo avversario l’Inquisitore avrebbe dovuto combattere contro un suo confratello Imperiale di nome Lex. Sapeva inoltre che Lex era una specie di Cacciatore di Mostri, ma dall’aspetto che aveva non sembrava affatto un Cacciatore di Streghe come poteva esserlo Eisenhorn o come lo era lo stesso Uriel, no sembrava molto di più uno di quei Cacciatori che dedicano la loro vita alla distruzione del male semplicemente per la gloria personale o per l’oro piuttosto che farlo per il Sacro nome di Sigmar. La cosa lo innervosiva molto perché gli ricordava la crescente corruzione che ormai si stava diffondendo sempre più velocemente in tutto l’Impero. Uriel in questi giorni di riposo si era dimenticato, a causa delle sue continue ricerche sui Poteri Oscuri, di pulire ed oliare la propria pistola da duello ed infatti appena l’incontro iniziò ed l’Imperiale provò a sparare al suo avversario, la sua fedele pistola fece cilecca. Imprecando l’Inquisitore si scagliò con una potente rabbia ed una determinata ferocia contro il suo confratello Imperiale scaricandogli addosso numerosi fendenti, che però l’armatura del Cacciatore di Mostri salvò. In risposta Lex lo provò a ferire con la sua enorme spada a due mani, ma il colpo arrivò troppo lento per poter impensierire l’Inquisitore. Uriel determinato a porre fine velocemente a quell’incontro si scagliò nuovamente contro il Cacciatore con rinnovata forza e ferocia e dopo aver provocato innumerevoli ferite a Lex lo fini con un potente e preciso affondo che penetrò pericolosamente all’interno dell’armatura del confratello Imperiale che si accasciò dolorosamente al suolo. Senza degnarlo nemmeno di uno sguardo l’Inquisitore si allontanò lentamente dall’arena domandandosi, con uno strano sorriso, se non avesse fatto meglio ad eliminarlo una volta per tutte quell’insulso Cacciatore di Mostri prima che inizi nuovamente a
macchiare la nomina di Cacciatore di Streghe…


Ultima modifica di il Dom Gen 27, 2008 10:04 pm - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeVen Gen 25, 2008 3:35 pm

bellissima idea.
questi mini bg sono un esercizio davvero interessante e simpatico per allargare conoscenze su eserciti magari non giocati oppure fantasticare un pò su razze che nel mondo di warhammer non sono come ce le immaginiamo.
(io stavo cercando di attaccare il link alla firma...)
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeVen Gen 25, 2008 7:12 pm

Bè potresti aprire anche te qui un tuo Topic suoi tuoi pg :45u:
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeVen Gen 25, 2008 7:21 pm

in effetti.. quasi quasi...
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeDom Gen 27, 2008 10:06 pm

Secondo e Terzo turno scritti e postati a breve arriverà anche il Quarto :libro:
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeSab Feb 02, 2008 1:07 pm

Continua la storia del secondo Torneo di Svampiro

Quarto Turno Torneo Gresus Dentedoro
I giorni in quella parte del Mondo sembravano trascorrere sempre più velocemente ed Uriel era sempre più ossessionato dalla ricerca di un qualche incantesimo o potere che lo avrebbe aiutato a sconfiggere una volta per tutte quel maledetto Vampiro di Sevastian Von Carstein e tutta la sua temibile schiera. L’Imperiale passava tutte le proprie giornate chiuso in biblioteca leggendo e studiando gli innumerevoli testi e tomi sul Caos e sui loro poteri, cercando un modo per acquisirli senza però essere corrotto ed influenzato dagli stessi Poteri Perniciosi. Una mattina decisamente troppo fredda anche per il luogo in cui si trovavano, un servo di Gresus Dentedoro, una sottospecie di Goblin grigio e marrone, gli annunciò che a breve gli sarebbe toccato combattere il proprio quarto turno. Uriel si vesti in fretta ed raccolse il proprio equipaggiamento, scordandosi però sia di ricaricare la propria pistola da duello sia di pregare Sigmar per ottenere la sua benedizione per lo scontro che avrebbe dovuto affrontare a breve. Infatti appena il temibile Re degli Ogri decretò l’inizio dello duello l’Inquisitore provò a sparare contro il proprio avversario, un temibile Principe dei Sepolcri che proveniva dalla lontana Arabia, ma la sua fedele pistola era scarica e quindi fece cilecca. L’Imperiale senza perdersi d’animo si scaglio con rabbia contro il lento avversario, ma anche se l’aveva colpito con tutta la forza che possedeva non riuscì nemmeno a scalfire il possente Principe. In risposta Arkhan sollevò la sua enorme arma e ferì profondamente l’Imperiale. Uriel mosso dalla forza della disperazione e da una crescente furia omicida si scagliò nuovamente contro il proprio avversario riuscendo questa volta a ferirlo, ma quando stava per affondare il colpo decisivo che gli avrebbe permesso di sconfiggere Arkhan e vincere lo scontro una voce dolce e sensuale si insinuò con forza dentro la propria mente sussurrando “Perché? Perché se Sigmar è cosi buono, forte e giusto permette una cosa del genere? Perché permette che i morti tornino in vita? Perché permette tutte queste ingiustizie che si stanno riversando nell’Impero? Nella tua patria! Perché se è cosi onnipotente non torna nel Regno degli Uomini ed aiuta i propri confratelli a sconfiggere il Caos e tutto il Male che scorre nel Mondo? Te lo dico io… Perché Sigmar era semplicemente un Uomo con te ed è ormai Morto!!!” L’Inquisitore scosso fece due passi indietro e non si accorse nemmeno della pesante arma del Principe del Sepolcro che si stava avvicinando velocemente e con forza sulla sua testa. Si svegliò due giorni dopo nel proprio letto con un terribile mal di testa ed una fasciatura che gli copriva gran parte della faccia, pronto nuovamente a cercare una risposta alla proprie domande…
Quinto Turno Torneo Gresus Dentedoro
I giorni che seguirono lo scontro con Arkhan, il temibile Principe del Sepolcro, Uriel li passò a domandarsi se chiedere o meno all’Inquisitore Eisenhorn spiegazioni sulla voce che si era insinuata nella propria mente durante l’incontro. Se era una magia o un semplice trucco usato da Arkhan per sconfiggerlo o se veramente il suo cammino verso la conoscenza dei più terribili segreti del Caos non l’avesse portato a corrompere la propria anima in maniera definitiva. Infine decise che non era questo il momento di chiedere spiegazioni all’Inquisitore ed a tutta la sua banda, avrebbero fatto troppe domande e poi era da una paio di giorni che non li vedeva più in giro, non che la cosa gli desse fastidio o sconforto, anzi. Uriel poi in quei giorni aveva anche un altro dubbio che lo tormentava… Da dove usciva tutta quella forza che si sentiva dentro? D’accordo aveva combattuto molto negli ultimi tempi contro ogni genere di avversario, ma questa era una forza diversa, era una forza misteriosa e quasi soprannaturale. Che Sigmar finalmente aveva notato con quanto impegno l’Inquisitore stava combattendo contro i Servi Oscuri e quindi aveva deciso di donargli una parte della propria forza? O forse questi sono i famosi poteri e doni che il Caos offre alle proprie vittime per corromperle e farle cedere? Ad Uriel da dove venisse in questo momento non gli importava, sia che fosse un dono di Sigmar sia che fosse un dono dei Poteri Oscuri sarebbe stato un dono che l’Imperiale non avrebbe rifiutato, in fin dei conti quella forza gli serviva per affrontare e sconfiggere il proprio nemico numero uno, Sevastian Von Carstein, ed incuriosito da questa nuova forza Uriel si incamminò velocemente verso l’Arena pronto a scoprire quanto era aumentata la propria forza. Con sorpresa al centro dell’Arena si trovò di fronte uno Skaven, era la prima volta che ne incontrava uno, ma aveva letto molto su di loro e sulle loro armi avvelenate. Quindi senza indugio l’Inquisitore sparò subito contro il Ratto che rispose anch’egli al fuoco, ma entrambi i colpi mancarono il proprio bersaglio. Senza perdersi d’animo Uriel si lanciò immediatamente all’attacco curioso di vedere i propri progressi. Curiosità che fu prontamente esaudita visto che dopo aver ferito leggermente Skirtznich al braccio e dopo aver schivato facilmente gli attacchi del Ratto lo fini con pochi ma letali e decisi fendenti. Senza perdere altro tempo l’Imperiale se ne andò dall’Arena con uno strano ed enigmatico sorriso sulle labbra…
Sesto Turno Torneo Gresus Dentedoro
I giorni che seguirono lo scontro contro l’Assassino Skaven di nome Skirtznich furono trascorsi da Uriel con una leggere sensazione di euforia ed una voglia irrefrenabile di versare altro sangue per dimostrare il proprio valore e per sfogare l’ira che lentamente stava aumentando sempre di più nei confronti di Sevastian Von Carstein. L’avversario di questo turno sarebbe dovuto essere un Nano di nome Kharnn, ma quando l’Inquisitore arrivò nell’Arena Gresus Dentedoro gli annunciò che aveva gia vinto l’incontro dato che il suo avversario si era ritirato dal torneo gia dal secondo turno. Ancora più infuriato l’Imperiale abbandonò l’Arena percorrendo le strade al di fuori del grosso palazzo in cerca di qualcosa o qualcuno su cui sfogare tutta la propria ira…
Settimo Turno Torneo Gresus Dentedoro
Il settimo turno del Torneo Uriel avrebbe dovuto affrontare una sua vecchia conoscenza, un Nano di nome Thorgan, uno Sventratore che aveva gia incontrato nel Torneo indetto da Sevastian Von Carstein e con il quale aveva passato molte sere a bere birra e raccontare vecchie storie di battaglie e ricordi ormai passati che sembrano far parte di un'altra vita e di un'altra persona...
Una volta giunto nell’Arena l’Imperiale si trovò di fronte il suo avversario e vecchio amico, ma c’era qualcosa di strano in lui, sembrava che la goliardia e la pazzesca voglia di vivere che animava il vecchio Nano fosse sparita o che si fosse rintanata in un recesso irraggiungibile della mente di Thorgan. Tutti questi pensieri però sparirono appena lo Gnoblar addetto alla campanella fece iniziare l’incontro. Appena il tintinnare della campanella svanì nell’aria l’Inquisitore tirò fuori velocemente la propria pistola da duello e mirò con precisione al petto dello Sventratore, il proiettile partì finalmente con la giusta mira e penetrò a fondo tra le carni del Nano. Senza perdere ulteriore tempo Uriel gettò a terra la propria pistola e si tuffò contro Thorgan sfoderando nello stesso istante la propria spada imperiale e menando potenti e decisi fendenti che lo Sventratore non riuscì ne a schivare ne a parare rimanendo per terra steso in una pozza di sangue. L’Inquisitore pensando di aver finito il proprio avversario si girò e si allontanò lentamente dal corpo del Nano, ma con sua somma sorpresa Thorgan si rialzò sputando un grumo di sangue ai piedi dell’Imperiale per poi lanciarsi all’attacco, ma a causa delle innumerevoli ferite e del proiettile ancora infilato in profondità nel corpo dello Sventratore nessuno dei suoi attacchi colpì o ferì l’agile Inquisitore. Uriel divertito da quella situazione rimase ancora qualche momento a giocare con il proprio avversario prima di chiudere una volta per tutte l’incontro con un preciso e letale affondo all’altezza del petto di Thorgan. Prima di andarsene l’Inquisitore raccolse la propria pistola da duello, si voltò un’ultima volta verso lo Sventratore e sottovoce disse “Mi dispiace…” prima di voltarsi per andarsene nelle proprie stanze…
Ottavo Turno Torneo Gresus Dentedoro
IN ARRIVO


Ultima modifica di il Mar Feb 19, 2008 3:06 pm - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeMar Feb 12, 2008 5:48 pm

Ottima idea! Belli i mini racconti!
Leggendolo mi è venuto in mente che potrei scrivere un racconto per il bg del mio esercito...
forse ci proverò...
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitimeMar Feb 12, 2008 6:40 pm

Grazie mille per il commento ora però sono curioso di leggere il Bg del tuo esercito :45u:
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MessaggioTitolo: Re: La Storia di Uriel Darksoul   La Storia di Uriel Darksoul Icon_minitime

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