Il Petroliere - There will be blood

Consiglio a tutti gli appassionati di film d'atmosfera questo recente capolavoro.
Il film narra le vicende di un petroliere di successo negli anni del boom petrolifero di fine 800-inizio 900, soffermandosi in particolare su una sua impresa che colpisce questo magnate sotto vari aspetti, alimentando la sua personalità bramosa e competitiva, ma non per questo superficiale e povera.
Un film che definirei anzitutto silenzioso. Se vi spaventa il rapporto davvero basso fra parlato e musicato, non andatelo a vedere. Ma sappiate che sono proprio i silenzi che permettono alle ambientazioni del secolo scorso, alla semplicità, ma anche alla torbidezza di una realtà arretrata, di rivelarsi appieno. Da qui la scelta del regista di prendere fra le sue fila attori del posto, non consumati, alle quali si affianca la figura di Daniel Plainview, dalla capacità espressiva (soprattutto nella versione con audio inglese) davvero notevole.
Un film che lascia l'amaro in bocca, da non vedersi "per passare il tempo", ma che riesce a riempire due ore e mezza con sorprendente abilità, senza annoiare, ma anzi coinvolgendo sempre più negli abissi di una personalità sempre più degradata e affascinante.

Yakumo, a proposito del silenzio nei film noi che siamo soliti al mercato e alla filmografia occidentale ad esempio siamo poco abituati ad un certo tipo di film e quasi il troppo silenzio ci "disturba".Ho visto il petroliere e credo che meriti quanto detto, a proposito di silenzio ci sono capolavori dove i protagonisti non parlano, ma comunicano con i gesti e le espressioni sembra che parlino in continuazion come il film "L'arco" mi riferisco a grandi registi del calibro del Koreano Kim Ki-duk.

Sono d'accordo. Il silenzio ad esempio è tipico come appunto da te detto, della cinematografia orientale. Spesso però, almeno per quanto ho avuto l'opportunità di vedere io (che non è molto, purtroppo) il silenzio nel cinema orientale è legato ad una certa impretazione simbolistica degli avvenimenti e dei gesti che può talvolta frastornare. Ripeto comunque che il silenzio ne Il Petroliere non è nocivo, anzi.