Nucleare - Siete favorevoli o contrari?

Visto il dramma accaduto in Giappone, e i relativi problemi dovuti al nucleare volevo sapere cosa ne pensate...

Per cortesia rimaniamo civili e ben educati :§href:

Contrario U_U

Al mondo, perchè le scorie nucleari in un modo o nell'altro non si riescono a smaltire, oltre per il rischio di esplosioni varie (Sempre pensato questo)
In Italia poi non ne parliamo...se si costruiscono centrali ci ritroviamo con le scorie dentro i panini del macDonald, visto come siamo messi a corruzione e mafie

Contrario.
Da un lato sono consapevole dei vantaggi che l'energia nucleare può portare(specialmente qua in Italia) ma dall'altro sono anche consapevole che per l'ambiente(e per noi) è una vera catastrofe.
se trovano il modo di renderla sicura ben venga

PaulP ha scritto:

Visto il dramma accaduto in Giappone, e i relativi problemi dovuti al nucleare volevo sapere cosa ne pensate...

Per cortesia rimaniamo civili e ben educati :§href:

E' un pò ridicolo fare una domanda del genere ora, è ovvio che siamo tutti contrari, dato l'effetto emozionale della cosa....

Favorevole, con riserve sui controlli.

Le centrali ci sono attorno a noi (Francia), se succedesse un disastro li pagheremmo le conseguenze. Almeno non saremmo così dipendenti dall'estero.
Volevo puntualizzare che non è stato un errore del nucleare a causare un disastro. Su 11 centrali i problemi sono state riscontrate in solo 2. Per uno dei terremoti più forti degli ultimi 300 anni non è male.

Le riserve riguardano i controlli sulla sicurezza, problema non esattamente minuscolo in italia.

In realtà secondo me è appropriato, le centrali giapponesi sono di II generazione, le nostre (se le faranno) di III quindi più sicure, inoltre l'Italia ha un rischio sismico distribuito su tutto il territorio nazionale (penso meno del Giappone).
Inoltre è un argomento di attualità italiana, visto che i giornali italiani ne stanno parlando molto.

La tua osservazione è però legittima, edito il sondaggio con "Non è il momento adatto per parlarne"

Edit Non si può editare :§abv fa:

Il problema non sono i disastri, come ho già detto, ma le scorie...a quanto ne so non si è ancora riusciti a neutralizzarle efficacemente se non a costi troppo alti, e la fusione a freddo è lontana un bel po di anni...
Poi nani, è impossibile che in Italia si riesca a fare una centrale nucleare nel pieno della legalità e del rispetto ecologico, io su questo punto di vista sono davvero tanto pessimista....pensa che buisness avrebbero le mafie sullo smaltimento delle scorie abusivo.

@Paul: sempre sull'onda del pessimismo, a quanto ho sentito in Italia si stanno mettendo in cantiere centrali di vecchio tipo, ma non ne son sicuro...dovremmo cercare un po di fonti a riguardo prima di parlarne seriamente :-p

Prima di decidermi se mettere "Favorevole ma non in Italia" o "Contrario" (ma penso andrò su questa ultima ipotesi visto il problema di stoccaggio delle scorie, cosa che secondo me non solo in Italia, ma in tutto il mondo è probabile che venga risolta con l'involontario aiuto di paesi del terzo mondo), vorrei sapere se qualcuno è a conoscenza dello stato di qualità delle centrali nucleari nipponiche, perché fino a poco tempo fa si diceva che per come le fanno ora le centrali nucleari, nemmeno una bomba le farebbe andare in m***a... ma si sono visti adesso i risultati in Giappone.. capisco che fosse un terremoto del nono richter però è sempre una brutta situazione...

Ma il problema, per quanto riguarda l'italia, secondo me può anche non essere tanto nelle centrali, che magari potrebbero anche essere costruite bene, ma tutto quello che ruota loro attorno. Tute di sicurezza e apparati di anticontaminazione e altre cose. Sicuramente non vi sarebbero remore ad appaltarle alla mafia.

Purtroppo è quello il problema. Non il nucleare in se'. Io sono favorevole allo sfruttamento dell'energia, meno allo sfruttamento alla "italiana" del nucleare

guardate in quanto aspirante fisico dovrei essere favorevole, il problema è che come le costruiscono ora sono sono poco produttive e pericolosamente fragili...
poi è ovvio che con un pò di cervello non le vai a costuire un una zona che è risaputo essere una, se non la più sismica al mondo (tra l'altro anche il piemonte è considerata zona ad alta attività sismica)
l'unica volta che qualcuno ha provato a costruire un centra nucleare "Perfetta" (francia) con principi di fusione, è successo che sia stato sabotato e (questo non ne sono totalmente sicuro) sono arrivati persino a bombardare il laboratorio...
detto questo la fissione nucleare è decisamete inferiore a molte altre fonti di energia....
senza contare che molti sostengono che fonti di energia risolutive siano già state imbrigliate....
bo ora come ora contrario ma fortemente intressato alla sua evoluzione... (quindi trovo sbagliato abolirla del tutto, altrimenti come potremmo progredire?)

Zoro ha scritto:

guardare in quanto aspirante fisico dovrei essere favorevole il problema e che come le costruiscono ora sono sono poco produttive e pericolosamente fragili...
poi è ovvio che con un pò dicrevello non le vai a costuire un una zona che è risaputo essere una se non la più sinsmica al mondo (tra l'altro anche il piemonte è considerata zona ad alta attività sismica)
l'unica volta che qualcuno ha provato a costruire un centra nucleare "Perfetta" (francia) con principi di fusione e successo che è stato sabotato e (questo non ne sono totalmente sicuro) sono arrivati persino a bombardare il laboratorio...
detto questo la fissione nucleare e decisamete inferiore a molte altre fonti di enerdia....
senza contare che molti sostengono che fonti di energia risolutive siano già state imbrigliate....
bo ora come ora contrario ma fortemente intressato alla sua evoluzione... (quindi trovo sbagliato abolirla del tutto, altrimenti come potremmo progredire?)

:§öäpo:

Contrario. Sopratutto in Italia, ma comunque contrario. Il nucleare non è una buona alternativa energetica: l' uranio è presente in quantità minori rispetto al petrolio (per quello che so io, almeno), infatti i prezzi stanno già salendo alle stelle, e molti paesi che già da un po' avevano le centrali (sopratutto paesi del nord, ma anche francia e spagna) stanno spostando gli investimenti sul fotovoltaico e, in misura ancora maggiore, sull' eolico. Già le centrali nucleari non ripagano dei rischi di malfunzionamento et similia, in più farle adesso servirebbe soro per arrichire la solita cricca che campa sugli appalti, visto che non potranno essere attive prima di un bel po' di anni (considerando specialmente i ritmi lavorativi tipici dell' Italia), cioè quando saranno costosissime e con poca utilità nel futuro.

Favorevole ma non in Italia.
Comunque https://warhammer.forumattivo.com/t18084-la-fusione-fredda-e-realta-a-bologna questo aiuterebbe, ma come al solito verrà sabotato da qualche multinazionale. Io penso che ora come ora qualche centrale dovrebbe esserci, anche perchè come diceva Nani se salta in Francia non è che qui non si senta niente eh!
Preciso che se possibile preferirei che si proseguisse con lo sviluppo delle energie rinnovabili che in Italia sono molto presenti sul territorio ma mal sfruttate e sabotate, quindi al momento l'alternativa al petrolio resta solo il nucleare

Assolutamente favorevole. Sono sempre stato un convinto sostenitore del nucleare e lo sono ovviamente ancora oggi.

È evidente che il nucleare non deve essere l'unica fonte di approvvigionamento energetico e che bisogna investire anche e sopratutto sulle rinnovabili ma ora come ora è impensabile mandare avanti un pesere solo con le rinnovabili.
Sinceramente non capisco tutto questo ostracismo contro il nucleare in Italia: l'Italia non puo fare a meno dell energia proveniente dal nuclear e deve importarla a caro prezzo: perchè allora non cominciare a prodursela in casa? Inoltre una centrale in piemonte non sarebbe piu pericolosa che l'infinità di centrali che ci sono sul confine con la francia, la svizzera e la germania! Se dovesse per assurdo scoppiare una centrale nel sud della francia le conseguenze sarebbero piu o meno le stesse di un ipotetico scoppio in piemonte...

E poi prima che scoppi una centrale ce ne vuole... Ora, la centrale in giappone è stata costruita nel '71 e sappiamo tutti che in 40 anni la tecnologia ha fatto passi da gigante. Stando a quanto letto in giro, una centrale di nuova generazione avrebbe avuto grossissime possibilità di reggere piu o meno indenne anche a un fenomeno naturale simile a quello appena successo in giappone. Poi non dobbiamo dimenticarci che si trattava di un terremoto a magnitudo 9.0 (!!) seguito da uno tsunami alto 10 m e profondo 24 km!! Le possibilità che un episodio simile si verifichi in Italia sono pressapoco a zero! Inoltre non va dimenticato che, nonostante la fuoriuscita (controllata e voluta!) di vapori radioattivi, per ora in Giappone non è ancora esploso nulla!

Ad ogni modo, riguardo allo stoccaggio delle scorie e riguardo al nucleare piu in genere, mi autoquoto un post di una discussione simile nata tempo fa:

Maresciallo_Helbrecht ha scritto:

Na parlavo giusto qualche giorno fa con un amico che ha studiato fisica e ha collaborato con il CERN di ginerva e la sua opinione è riassumibile in " quando sento dire: il nucleare é un tecnologia vecchia e morta, mi vengono i conati di vomito da una tal dimostrazione di ignoranza"...

[...] il nucleare, che piaccia o no, al momento è indispensabile! Ovviamente bisogna investire anche sulle energie rinnovabili ma pensare di poter ricavare tutta l'energia necessaria ad uno stato solo con pannelli solari e mulini a vento è un utopia. E questo mi pare un dato di fatto abbastanza evidente: per averne la conferma basta vedere come si stanno comportando gli altri stati:

Cina: 11 Reattori operativi, 20 in costruzione, oltre 100 in progettazione.
India: 17 operativi, 6 in costruzione, altri 17 in fase di pianificazione.
Giappone: 55 operativi, 2 in costruzione, 12 in progettazione.
Brasile: 2 operativi, altri 9 in funzione entro il 2025
Corea: 18 operativi, 2 in costruzione
Canada: 18 operativi, altri in costruzione per sostituirli con modelli piu' efficienti
USA: 108 reattori operativi, 4 in costruzione (appena iniziata, dopo 20 anni che non ne facevano piu')
Francia: 78% dell'energia prodotta attraverso il nucleare (massimo al mondo).
Finlandia: 4 reattori forniscono il 27% del fabbisogno del paese. Altri 3 in costruzione
Spagna: 8 reattori attivi, producono il 20% del fabbisogno.
Svizzera: 5 reattori producono il 40% del fabbisogno. Altri in costruzione.
UK: 19 reattori producono il 20% del fabbisogno. Una nuova generazione li rimpiazzera' a partire dal 2017 ad arrivare al 2023.
Russia: 31 reattori, 3 in costruzione, 27 in progettazione.

Inoltre va sfatato il mito della sicurezza delle centrali: ora come ora è praticamente impossibile che scoppi una di quelle cose. Una nuova esplosione chernobyliana è assolutamente da esculdere dato che i sistemi di sicurezza sono migliorati in maniera incredibile e in russia sono state fatte una quantità di errori umani assolutamente irripetibili. Inoltre va detto che se per qualche stranissimo motivo (tipo un bombardamento) dovesse scoppiare una centrale in francia o in svizzera, la nube tossica non si fermerebbe certo al confine ma ovviamente arriverebbe anche piu a sud...

[...]

Come gia detto, il nucleare NON deve in alcun modo limitare la ricerca e lo sviluppo dell energia rinnovabile ma adesso come adesso l'energia eolica o solare costa davvero troppo e da sola non basta.

La strada da intraprendere in futuro (che porterebbe vantaggi sia a livello economico che ambientale) deve prevedere il progressivo abbandono dai tutte le fonti fossili (prima il petrolio e poi a scalare carbone e gas); la diverisificazione dell'approvviggionamento energetico in un mix comprendente tutte e le fonti rinnovabili e il nucleare; una politica del risparmio energetico; e la sostituzione progressiva dei carburanti fossili con l'idrogeno.
Tutto questo finché non saremo pronti per le centrali a fusione nucleare (settore in cui i progressi sono stati notevolissimi e già per metà secolo dovrebbero esserci risultati decisivi in tal senso), avute le quali il problema sará come far avere a tutti l'energia e non piú come produrla e farlo a basso costo.
Rinunciare a priori ad una qualunque forma di energia non fossile é da pazzi. Attualmente, il nucleare, piaccia o non piaccia é l'unica fonte in grado di competere (per potenze in gioco e costi) con le fossili.

Uno dei problemi principali del nucleare sono le scorie ma "per cominciare, non tutte le scorie sono uguali e non tutte hanno una vita media lunghissa, anzi la stragrande maggioranza ha una vita media "breve" ossia sotto i 300 anni. Quelle davvero problematiche sono quelle a vita media lunga (la minoranza) per le quali ci sono 2 possibili soluzioni: lo stoccaggio geologico tramite deposito in profondità (e lo stanno realizzando in finlandia), il bruciamento.
I reattori di IV generazione (appena presentati a Vienna un annetto fa circa alla conferenza dell'AIEA) sono in grado di bruciare le scorie a lunga vita media e quindi levarcele dalle scatole. Restano quelle a vita media breve, per le quali giá adesso si opera lo stoccaggio in superficie. Attualmente, ossia in assenza dei reattori di IV gen e di un deposito geologico, le scorie a lunga vita media sono stoccate nella centrale che li produce." - cit.

Ad ogni modo, se qualcuno è interessato all argomento e ha un po di tempo libero, qui trovate un interessante spiegazione della situazione italiana attuale spiegata in mod completo e senza troppi tecnicismi: http://www.sif.it/SIF/resources/public/files/LibroBianco.pdf

Voto contrario, perchè, come fatto notare già da altri, il nucleare all'italiana sarebbe un bel problema.

Cioè, abbiamo la libertà di autoquotarci per non spendere troppa fatica??? E allora ditemelo!!!! XD XD

The Candyman ha scritto:

Mi chiedo però quanto ci impiegherà l'Italia ad arrivare alle centrali nucleari di ultima generazione che bruciano le scorie di medio-lungo periodo di esurimento, mi chiedo cosa ne farà di queste scorie nel frattempo, mi chiedo se, arrivati alle centrali nucleari ganze, le scorie a deterioramento meno lungo verranno veramente stoccate negli appositi compartimenti interne alle centrali, mi chiedo se questi compartimenti verranno veramente realizzati, mi chiedo se non sia ipocrita parlare di deterioramento breve anche solo tra virgolette quando quel deterioramento è di 300 anni quando basta poco tempo di vicinanza con queste scorie perché un "IPOTETICO" (... mi dispiace ma a questo aggettivo non ci credo neanche io) bambino del terzo mondo sia irrimediabilmente segnato, mi chiedo quanto siano sicure TUTTE (non solo quelle che verranno realizzate IN ITALIA) le centrali nucleari per coloro che ci lavorano. Mi chiedo, se la sicurezza di questi lavoratori fosse garantita da oggetti (tute, eccetera) che non hanno nulla a che vedere con la sicurezza della centrale (ma solo con quella dei lavoratori), se questi oggetti verranno realizzati seriamente.

e anche

https://warhammer.forumattivo.com/t17740-nucleare-disastro-ambientale-in-nigeria

Ecco qui un altro problema, l'inizio della catena del nucleare: la sicurezza nell'estrazione dell'uranio, ovviamente fatta in orrido modo anche se non siamo ancora noi a prenderlo


Autociterei anche quell'avveniristico progetto italiano di piezonucleare basato sul ferro (non emana radiazioni), ma chissà dov'è, e comunque suppongo sia ancora difficile da realizzare

Premetto che non ho letto il resto della discussione, quindi mi scuso se dico cose già dette. Trovo assurdo che l'Italia compri energia da paesi (come la francia) che la producono tramite impianti nucleari e poi che ci siano persone che ripudino il nucleare (se volessero essere coerenti con il loro modo di pensare non dovrebbero usare l'elettricità). Inoltre da quanto ho capito ci sono società italiane che gestiscono impianti all'estero..quindi perchè non attuare una cosa del genere anche in Italia? mah...

Vi avverto,parlo non sentendomi influenzato da quello che è successo in Giappone.
Sono contrario al nucleare.Ok,è una potentissima fonte energetica,ma i rischi che comporta sono maggiori.
Di per se le centrali nucleari sono sicure e mi pare non inquinino (non sono sicuro se emanano o meno comunque radiazioni,ma mi pare di sì),ma il problema delle scorie è davvero grande,non si può continuare a nascondere tutto sotto al tappeto,prima esce tutto fuori.Inoltre il trasporto delle scorie e la centrale nucleare stessa,pensateci,sono degli ottimi obiettivi per attocchi terroristici.Una bomba sopra e viene dispersa una nuvola immensa di radiazioni che in pochi giorni ricopre tre quarti dell'Italia.
E poi dai,siamo seri,centrali nucleari in Italia? Con tutti gli intrallazzi vari che abbiamo? Nelle ipotesi migliori ci ritroviamo case costruite direttamente con le scorie.
Considerevole anche la difficoltà nel reperire la materia prima,l'uranio,e tutto il processo di raffinazione o quel che è.
Certo,qualche centrale nucleare ci aiuterrebbe a distaccarci considerevolmente dai paesi portatori di petrolio e altro,ma secondo me il gioco non vale la candela.Investiamo su forme di energia alternative piuttosto.

Un'altra cosa,l'impatto sull'economia locale.Qui dalle mie parti,Chioggi,località balneare,si vorrebbe costruire una centrale nucleare.Quanti turisti,italiani e non,ci verrebbero ancora d'estate?

visto l'imprevedibilita' della natura ( recentemente confermata) e la poca fiducia che nutro nei riguardi del popolo italiano, non vorrei mai e poi mai le centrali nucleari in italia.. e possibilmente da nessuna parte.

kantor ha scritto:

Trovo assurdo che l'Italia compri energia da paesi (come la francia) che la producono tramite impianti nucleari e poi che ci siano persone che ripudino il nucleare (se volessero essere coerenti con il loro modo di pensare non dovrebbero usare l'elettricità).

Scusami, non ho capito questo passaggio... nel senso che non capisco perchè se uno è contrario al nucleare non dovrebbe usare l'elettricità per essere coerente con se stesso... il nucleare è una delle fonti di energia elettrica, non LA fonte.

contrario

"Sprechi energetici e importazione energia dall'estero: farne a meno si può.

L'offerta di energia elettrica è in realtà potenziale, poiché si riduce a causa degli sprechi e dei consumi eccessivi del settore energetico nazionale. E' stato stimato che se l'Italia migliorasse l'efficienza della propria rete elettrica anche attraverso il risparmio energetico, potrebbe fare a meno di importare la quota annua di energia elettrica dall'estero. Naturalmente, ridurre le inefficenze del sistema energia è fondamentale, ma non risolve il vero problema strutturale a cui l'Italia dovrà dare una risposta nel futuro prossimo: l'eccessiva dipendenza dalle fonti di energia fossili. In quest'ottica, pare del tutto evidente dare priorità ad uno sviluppo forte delle energie rinnovabili e pulite prodotte sul territorio"

tratto da un articolo di Educambiente

Come diceva giustamente Scalfari stasera su La7, il nucleare in Italia, aldilà di potenziali rischi potrebbe essere utile solo in caso di necessità estrema...beh noi non siamo poi così dipendenti dall'estero con le attuali risorse energetiche (o almeno in teoria)
abbiamo un territorio adatto alla produzione di energia elettrica e le risorse ce le abbiamo per ora...a questo punto la discussione dovrebbe essere:

Dobbiamo investire su nucleare PER IL FUTURO?

Il nucleare è un modello destinato, se non prossimamente, a sparire...è un dato di fatto, è qualcosa di inevitabile...


il progresso porterà sicuramente ad un maggior sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e il nucleare (inquinante, POTENZIALMENTE pericoloso, ma anche ormai antiquato) è destinato ad essere sostituito (come è successo per il carbone e come succederà prossimamente per il petrolio)

morale?
investire sull'energia rinovabili sfruttando per adesso le attuali fonti di energia (sufficenti x il nostro paese)...solo così non ci ritroveremo indietro

veramente il nucleare è l'unica fonte alternativa al petrolio che abbiamo, visto che le risorse di energia "pulite" non riescono a soddsfare il fabbisogno mondiale. Per il momento mi sembra l'unica alternativa.... riguarado a quello che ho detto:
[modifica] Scambi con l'estero
Nonostante il parco centrali italiano sia in grado di coprire il fabbisogno interno, l'Italia nel 2008 è stata il secondo paese al mondo per importazione netta di energia elettrica (dopo il Brasile e seguita dagli USA)[22][23]. L'Italia importa una quantità di potenza elettrica media che, durante l'anno, può avere un massimo giornaliero inferiore ai 4000 megawatt (fase notturna) fino ad un massimo di oltre 7500 megawatt (fase diurna), con una capacità netta trasmissibile che ha il suo minimo (3800 MW) nel mese di agosto in fase notturna e un massimo di 8000 MW in fase diurna invernale[24], per un totale di circa 40000 GWh netti all'anno.
Va comunque menzionato che la stessa ENEL è in alcuni casi anche comproprietaria di alcuni impianti di produzione esteri; tale elettricità sarebbe dunque in questi casi ancora dell'ENEL sebbene prodotta fuori dai confini nazionali.
L'importazione non è sempre proporzionale alla richiesta: il fabbisogno energetico italiano viene sostenuto da corrente prodotta all'estero per un'aliquota che può oscillare tra meno del 10% in fase diurna fino a punte massime del 25% durante la notte. Tale importazione avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se le quote maggiori sono quella proveniente dalla Svizzera e, a seguire, dalla Francia (è da notare, tuttavia che attraverso la Svizzera viene veicolata anche parte dell'energia francese richiesta dall'Italia[25] vista l'insufficienza degli elettrodotti diretti); considerando dunque questi due Paesi insieme, da Francia e Svizzera proviene quasi l'80% di tutta l'importazione italiana di elettricità.[26].
[b]Parte di questa energia (in particolare quasi il 40% di quella "svizzera"[25] e l'87% di quella "francese"[27]) viene prodotta con centrali nucleari. [/b]In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con questo tipo di centrali; queste infatti hanno limitate possibilità di modulare in economia la potenza prodotta e quindi l'energia prodotta durante la notte (in cui l'offerta supera la domanda) ha basso costo di mercato[28][29]. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e le centrali idroelettriche a bacino e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso economicamente conveniente l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni.
Dai dati pubblicati da Terna riguardanti il 2009 si ricava infine che l'energia elettrica importata è cresciuta rispetto al 2008 (circa il 12,3% in più), a fronte di un decremento della produzione nazionale, in particolare per quanto riguarda la fonte termoelettrica[30].
Ovviamente ho un po esagerato nella mia dichiarazione del post precedente, però se non troviamo una soluzione ci troveremo a chiedere sempre più energia dall'estero (visto che credo che la popolazione italiana aumenterà da qui ai prossimi anni..) prodotta con il nucleare...

Citazione :

veramente il nucleare è l'unica fonte alternativa al petrolio che abbiamo, visto che le risorse di energia "pulite" non riescono a soddsfare il fabbisogno mondiale. Per il momento mi sembra l'unica alternativa....

infatti, lo sviluppo delle tecnologie energetiche è un impegno per il futuro...

Citazione :

L'importazione non è sempre proporzionale alla richiesta: il fabbisogno energetico italiano viene sostenuto da corrente prodotta all'estero per un'aliquota che può oscillare tra meno del 10% in fase diurna fino a punte massime del 25% durante la notte. Tale importazione avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se le quote maggiori sono quella proveniente dalla Svizzera e, a seguire, dalla Francia (è da notare, tuttavia che attraverso la Svizzera viene veicolata anche parte dell'energia francese richiesta dall'Italia[25] vista l'insufficienza degli elettrodotti diretti); considerando dunque questi due Paesi insieme, da Francia e Svizzera proviene quasi l'80% di tutta l'importazione italiana di elettricità.[26].
[b]Parte di questa energia (in particolare quasi il 40% di quella "svizzera"[25] e l'87% di quella "francese"[27]) viene prodotta con centrali nucleari.

così rafforzi solo la mia tesi...il problema non è l'efficenza delle centrali nucleari ma l'utilità...l'articolo che ai riportato qua è affine a quello che ho detto in precedenza...

noi importiamo più energia di quella che ci serve...infatti le abbondanti centrali elettriche in Italia, al massimo del loro funzionamento, possono garantire energia a tutto il paese...
e per ciò le centrali elettriche sono inutili...una spesa enorme...

per non parlare dell'ambiente...altro che petrolio, le scorie sono MOLTO dannose per l'ambiente...

veramente l'Italia gestisce numerose centrali all'estero...in cui lavorano degli italiani...

Favorevole, da sempre.

Le centrali hanno i loro problemi, ma:

-La sicurezza NON è uno di questi. Cioè, credo che se un terremoto come quello del giappone capitasse qui non rimarrebbe vivo nessuno per lamentarsi delle centrali, saremmo tutti sepolti sotto le macerie delle nostre case, perciò una centrale è molto meno rischiosa del tetto che avete sopra la testa.

-Le scorie sono problematiche, è vero, ma dobbiamo affrontare il fatto che prima o poi il petrolio finirà. E' un dato di fatto. E allora troviamo un modo di smaltire le scorie e risolvere il problema, non lo evitiamo, dato che prima o poi si presenterà.

-Siamo ridicolmente dipendenti da gheddafi e compagnia bella che ci tengono per quel posto.

-Le cossiddette 'fonti energitiche alternative' SONO SOLO FUMO NEGLI OCCHI!!!
Un pannello produce meno energia nella metà della sua vita d quanta ci voglia per produrlo e fargli manutenzione. Aggiungendo anche lo smaltimento, il conto energetico è quasi in rosso.
Se la gente sapesse fare 2 conti ce ne renderemmo conto da soli e la smetteremmo di buttare soldi in contributi ridicoli.

-Tutti in europa hanno le centrali, perciò tutti ne soffriamo i danni, ma solo noi non beneficiamo dei vantaggi. Poi per forza all'estero ci pigliano per i fondelli, dato che avevamo le (costose) centrali già belle pronte quando abbiamo deciso astutamente di chiuderle.

Io ho fiducia nelle ricerche sulla fusione, ma sono nettamente convinto che se dopo cherobyl (non so se scrive così) l'italia avesse votato a favore del nucleare oggi staremmo molto meglio e non saremmo il paese di pulcinella che purtroppo siamo.

Ora è impossibile avviare in modo efficace una politica nucleare, ma se al momento giusto fossero state fatte le scelte giuste ora i problemi che ci ritroviamo sarebbero incredibilmente inferiori, soprattutto al livello di politica internazionale.