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| | bevande divine | |
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+3Blooddrop B4rcy Emperor's Chosen 7 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: bevande divine Mar Mag 10, 2011 5:57 pm | |
| Un rutto a tutti quanti ( da vikingo ovvio)! lascio qui da voi questo pezzo che potrebbe essere interessante ed affine alla vostra gilda ^^
Bevanda del pomo di Eva, tradizione di paesi Nordici... prodotto anche in Campania...
IL SIDRO, Il vino di mele
E' da millenni che l'uomo, nella sua scala evolutiva, è andato alla ricerca di sostanze euforizzanti, e inebrianti che favorivano e alleviavano gli affari della vita quotidiana. Non c'è angolo della terra che nel quale l'uomo non produca per il proprio piacere bevande alcoliche fermentate. Ed è proprio accanto a quelle più conosciute e diffuse, quali il vino e la birra che si produce il sidro, bevanda dolce e acidula ottenuta dal processo di fermentazione delle mele. Negli ultimi tempi ha recuperato la meritata fama e un'adeguata diffusione, perfino in Italia. La Baldino di Molinara, in provincia di Benevento, ha recuperato una varietà di mela autoctona che si stava estinguendo, la limoncella, acidula e dal contenuto zuccherino quasi doppio rispetto alle coltivazioni tradizionali. Ma la patria del sidro rimane il nord-ovest della Francia, Bretagna e Normandia, dove viene prodotto con la stessa cura che si riserva ai grandi vini e dove viene consumato dal solo come aperitivo o come bevanda dissetante, oppure in accompagnamento a dessert e crêpes. Ha inoltre un ampio impiego in cucina sia per preparare salse che pesci e crostacei. I buongustai normanni innaffiano i piatti tipici con sidro dolce, secco o frizzante.
La scheda organolettica Esame visivo: Colore intenso, compatto, oro verde brillante Esame olfattivo: Ottima intensità e lunga persistenza, fine. Descrizione olfattiva: Mela cotta, amarena, spezie, muschiato, erbe aromatiche, chiodi di garofano. Esame gustativo: Impatto gustativo molto interessante, dolce, fresco, di buona struttura. Equilibrio che esprime ottime fusione degli elementi. Piacevole finale. Accostamenti: Torta di mele, strudel, pastiera, crostate di frutta, dolci alla crema e pasticceria in genere. Formaggi salati, piccanti e stagionati. Ottimo come aperitivo. Da evitare dolci alle fragole o lamponi. Temperatura di servizio: 10/12 °C
Le fasi della lavorazione
La scelta e la raccolta delle mele Il sidro si ottiene dalla spremitura di diverse varietà di mele: mele da sidro, mele da tavola e mele per uso dolciario. In Italia sono coltivate tante specie di mele, ma non da sidro o almeno da destinare a quest'uso. Infatti la caratteristica delle mele da sidro, dal punto di vista organolettico, è il gusto amaro, dovuto all'alta concentrazione di composti fenolici. Questa la destinazione principale per le mele utilizzate nella lavorazione: dolci, povere di tannino ed a bassa acidità; agrodolci, ricche di tannino ed a bassa acidità; agroaspre, ricche di tannino e di acidità;aspre, basse di tannino e ricche di acidità. La stagione di raccolta delle mele va da settembre a fine ottobre, a seconda delle varietà e va operata su frutto un poco acerbo, asciutto e sano.
La sidrificazione Le mele vanno lavate in larghe vasche di acciaio inossidabile e poi, dopo averle sgocciolate, vanno frantumate da una macchina con rulli dentati che triturano il frutto finemente, lasciandolo cadere in un torchio di tipo enologico - meglio se di acciaio -dove la pressione, spremendo la massa, fa fuoriuscire la parte liquida dal basso, per essere raccolta in un recipiente. Il succo, che contiene zuccheri, acidi, tannino e pectine, una volta, nell'uso artigianale, veniva trattato con sali di metabisolfito di potassio, al fine di evitare processi ossidanti, fermentazioni non volute, perdita di acidità totale nel mosto sidro, nonché la colorazione bruna del succo ed il mantenimento di una concentrazione più alta di acido malico e di acido ascorbico. Oltre a ciò tale sostanza inibisce l'azione di molti lieviti e microrganismi indesiderati.
La fermentazione Si innestano quindi nel succo lieviti selezionati per la produzione del sidro, che porteranno alla fermentazione, che di rado raggiunge i 25° C. A sette giorni circa dalla spremitura, si travasa in un altro recipiente il mosto-sidro, eliminando la feccia, ed effettuando una prima analisi chimica del liquido, a scopo precauzionale. Non esistendo nel sidro una vera distinzione tra fermentazione tumultuosa e lenta, come nel vino, la fermentazione del liquido, dopo il travaso, riprende in modo costante e si protrae per un periodo variabile trai dieci ed i venti giorni. Solo dopo tale data si comincia a parlare di sidro vero e proprio. Infatti si effettua un secondo travaso, e lo si pone a stagione, affinandolo in luogo fresco per qualche mese.
La chiarificazione e la filtrazione Il sidro si schiarisce naturalmente col passare del tempo, ma se lo si vuole rendere perfettamente limpido, si ricorre alla filtrazione o alla chiarificazione con bentonite, farina fossile, albumina o albume di uovo sbattuto. Il sidro è quasi fatto, deve solo riposare ed affinare in recipienti a chiusura ermetica.
L'imbottigliamento e la tappatura Il sidro, entrato in cantina per stagionare a fine dicembre, può essere considerato maturato già dopo tre mesi; si sceglie il momento per imbottigliare a seconda del tipo di sidro che si desidera ottenere. Dopo un'analisi di laboratorio, per controllare i valori di alcool, zucchero eventualmente non svolto ed acidità, si effettuerà una scelta: se vi è una parte di zuccheri non svolti, e però si desidera un sidro secco, sarà meglio imbottigliare dopo il primo caldo; se si desidera un prodotto leggermente frizzante, sarà bene effettuare l'imbottigliamento, affinché la ripresa fermentativa avvenga in bottiglia. E' consigliabile usare per tappatura i tappi di sughero, che consentono scambio gassoso. Le bottiglie più usate per il sidro sono la borgognona, per sidri che rifermentano leggermente in bottiglia, e la sciampagnotta con gabbietta metallica e tappo a fungo per quelli spumantizzati; per il sidro tranquillo qualsiasi bottiglia va bene. Conservare al buio e in posizione orizzontale.
LA MESCITURA La peculiaritá più caratteristica del Sidro é la mescitura o la figura del mescitore. Il significato più ampio e più semplice di mescere il sidro é quello di "servire il sidro". La mescitura del sidro nasce probabilmente, nel momento in cui si impone l'imbottigliamento, una forma di riprodurre la pressione con la quale il sidro esce dal tappo della botte, per raggiungere un'ottima aerazione. Il sidro ha bisogno di un soffio d'aria ,aerazione prima di essere consumata ed il versarla dall'alto era ed é una necessità fondamentale. Per questo motivo la figura del mescitore é la più vista nelle varie sidrerie, LLAGARES e pergole. Visto che, solo cosi, si sveglia il carbonico englogeno della sidra naturale ed il consumatore apprezza nel suo splendore tutte le caratteristiche organolettiche del prodotto. Il culín si dovrà bere dopo in una sola volta, affinché conservi tutte le sue proprietà senza alterarsi. Dopo, é abitudine buttare per terra l'ultimo goccetto, con forza e precisione, sciacquando il bordo del bicchiere dal quale si é bevuto. Si suppone che é una forma igienica di lavare il contenitore che tutta la gente ha condiviso, sebbene secondo un'altra versione ben più romantica, questa abitudine procederebbe da una tradizione celtica: ridare alla terra parte di ciò che le appartiene. Se davvero si vuole entrare nell'anima del sidro,bisogna assistere ad una espicla, celebrazione attorno ad alcune bottiglie di sidra ed un gran mangiare, a base di tortilla di patate, empanada,e, come no, formaggio di Cabrales.
LA RICETTA PER FARLO IN CASA Affettate delle mele sane e mature (almeno 4 kg),e spappolatele in un ampio recipiente di legno, dove le lascerete fermentare per 4 giorni. Ora travasate in un altro recipiente il liquido che si sarà formato,e lasciate le mele a fermentare ancora 2 o 3 mesi. Trascorso tale periodo, le mele saranno ormai liquefatte e avranno formato un deposito alquanto torbido. Filtrate con cura,e imbottigliate chiudendo con tappi di sughero ben fermi. Dopo un anno di maturazione il sidro spumeggera' leggermente e sarà pronto per essere servito.
Il “Sidro”, o chistr in lingua bretone, è il prodotto della fermentazione naturale delle mele, che vengono prima torchiate in speciali tini, il cui mosto viene poi lasciato fermentare in botti ed infine imbottigliato. E' la bevanda tipica dei Celti: la sua diffusione geografica copre esattamente il loro antico territorio e sopravvive in diverse regioni, dall'Irlanda alle Asturie, dalla Galizia alle Alpi. In Insubria questa tradizione è andata persa in epoca abbastanza recente (una-due generazioni fa), ma nulla può essere dimenticato finché la voglia di sognare persiste. Ed è così che sulle ali dell’amore per le tradizioni il Sidro torna dalla Bretagna, dove l'antica tecnica di produzione artigianale si basa sull'ottantina di mele diverse, specificatamente selezionate per una libagione veramente speciale. Per gustarne al meglio l’aroma, bere fresco o a temperatura ambiente.
L'idromele, dolce piacere elfico!
L’idromele è forse la bevanda alcolica più antica tra quelle conosciute. Talmente remote sono le sue radici che molti la credono ormai perduta nella leggenda. Cantata dagli antichi bardi gaelici e dagli skaldi vikinghi, promessa al guerriero destinato al Valhalla, riecheggia nelle tradizioni celtiche e germaniche: si tramanda che proprio l’idromele fosse la pozione magica offerta ai guerrieri prima di andare in battaglia. Bevanda inebriante, a base di miele fermentato, possiede una carica energetica positiva: il guerriero va in battaglia, fiducioso nel proprio coraggio, incurante del pericolo, delle ferite, della paura, della morte. Forse era questo il segreto dei guerrieri immortali, i Gesati gallici della Grande Confraternita Guerriera che si spogliavano dell’armatura per andare in battaglia completamente nudi, a dimostrazione di non temere i colpi dei nemici, ed i Berserkir, i feroci guerrieri-bestia del Nord, coperti di una pelle d’orso e capaci di irrompere di corsa, a piedi brandendo un’ascia, tra le file nemiche caricando un drappello di nemici a cavallo e di travolgerli.
Citato anche dagli autori greci e latini, che lo chiamavano “ambrosia” o “nettare degli dei”, è noto che presso i Celti il suo consumo era riservato esclusivamente (a meno di essere guerrieri pronti alla battaglia) alle feste sacre, quattro a scadenziare l’inizio di ogni stagione, più quattro intermedie in concomitanza di equinozi e solstizi.
La più importante era Beltane, o Beltaine o Bioltane: viene tradizionalmente fatta cadere il 1° maggio e segna l’inizio della parte maschile, solare e luminosa dell’anno: si celebra appunto il dio Belenos, o Belisama, cioè lo Splendente, il Brillante, ovvero il Dio Sole. E’ la festa della fertilità, dell’armonia e dell’amore. All’inizio della festività, che dura tre notti e tre giorni come ogni sacra festa dei Celti, cioè al tramonto, i Druidi accendono dei grandi fuochi (Bel-Taine significa appunto Fuochi di Bel) , in due lunghe file, in mezzo alle quali vengono fatte passare le coppie di animali per invocare la fertilità sopra di loro, che producano ricche armenti. Infine, passano le coppie di persone: l’uomo e la donna, che si sono promessi amore e fedeltà, attraversano, incoronati di fiori, i fuochi cantando sotto le benedizioni dei druidi che, in fondo al percorso, porgono loro il corno della prosperità ricolmo di idromele. In questo modo veniva celebrato il matrimonio.
A quel punto tutti gli abitanti del villaggio hanno il permesso di attingere ai barili di idromele, a volontà, e tutti si abbandonano a balli sfrenati. Già al secondo giorno molti abitanti del villaggio spariscono dalla circolazione: è facile immaginare dove siano e cosa stiano facendo osservando il fremere dei cespugli ed ascoltando i gemiti lascivi provenienti dai boschetti circostanti l’abitato.
Quasi tutti i Celti nascevano per la festa di Imbolc , la festa del Primo Latte, a Febbraio, durante la quale si costruiva un pupazzo a forma di strega orrenda che rappresentava i rigori dell’Inverno e le si dava fuoco. I druidi benedivano quindi il latte dei bovini e degli ovini, in quel periodo abbondante. Per questa ragione vengono attribuite, all’idromele, potenti qualità afrodisiache. Ancora oggi, statistiche dimostrano che più di un terzo degli Europei nascono in Febbraio, mentre gli altri undici mesi si spartiscono le restanti nascite.
L’effetto afrodisiaco dell’idromele che resiste ai millenni? Potenza della magia dei nostri avi!
Ingredienti: una parte di miele, otto parti di acqua di fonte, un pizzico di lievito. Luna crescente, niente pioggia durante la prima decade di fermentazione e molta magia. Invecchiato per tre anni in botti di rovere ed infine imbottigliato con sigillo in cera per altri due anni in cantina, rigorosamente al buio.
Ingredienti per cinque litri di idromele: -2 kg di miele d'acacia -2 limoni -un cucchiaino di lievito di birra -un cucchiaino di zucchero di canna -acqua di fonte
procedimento:
Fate riscaldare 3 lt d'acqua di fonte in un pentolone ben lavato. Prima che l'acqua arrivi ad ebollizione abbassate la fiamma e cominciate a versare i2 kg di miele nel pentolone. rialzate la fiamma e fate bollire il composto per circa 10 minuti poi spegnete la fiamma e lasciate riposare il tutto finchè non raggiunge la temperatura ambiente. spremete da parte i due limoni e mettete da parte il succo. una volta che ha raggiunto una temperatura ambiente versate il composto in una damigiana da 5 lt accuratamente sterilizzata. versatevi poi il succo di limone(conservante naturale) preparate a parte mezzo bicchiere di acqua tiepida versateci un cucchiaino di lievito di birra ed un cucchiaino di zucchero di canna. appena il lievito comincia a schiumare versatelo nella damigiana. aggiungete acqua di fonte fino a riempirla. chiudete la damigiana usando della carta porosa,comune carta assorbente. ci si serve di questa carta come tappo perchè durante la fermentazione(molto violenta)il composto ricaccia tantissima anidride carbonica e quindi c'è la necessità di far uscire l'aria e proteggere il liquido dalla polvere. adesso non vi resta che lasciar riposare il tutto in un luogo chiuso ad una temperatura tra i18 e24 gradi per 5 settimane. poi dovrete travasarlo nelle classiche bottiglie per il vino e chiuderle con tappi di sughero,non usate altri tipi di tappi ,può esserci il rischio che si rompano le bottiglie a causa della fermentazione.lasciare invecchiare per sette-nove mesi la bevanda,la gradazione alcolica si aggira sui 10-12 gradi.
La fata verde
L'absinthe, in italiano assenzio, fà parte delle mode che caratterizzarono la fine dell'Ottocento. La sua diffusione era iniziata verso il 1830 quando iniziò il trionfante ritorno in patria delle truppe francesi che avevano conquistato l'Algeria. Si vociferava che l'assenzio diluito in acqua, li aveva preservati dal tifo, dal colera, dalla dissenteria e perfino dalla malaria. In Francia la strana bevanda dall'amaro gusto di anice diventò rapidamente una moda, quasi un rito sociale. La chiamavano Le péril vert, il pericolo verde, o anche La fée verte, la fata verde, con riferimento al colore della bevanda e all'atmosfera "magica" in cui si perdevano le persone che lo consumavano. L'assenzio è un liquore ad alta gradazione alcolica 68º, che si presenta in colore verde smeraldo o verde chiaro ottenuto dalla Artemisia Absinthium, una pianta spontanea che cresce in gran parte dell’Europa e particolarmente in Italia, dove è nota anche come "artemisia maggiore o romana". Le proprietà officinali di questa pianta erano conosciute fino all’antichità, infatti è citato in un papiro egiziano risalente al 1600 a.C. ; alcuni racconti si trovano addirittura nelle sacre scritture, e secondo Plinio e Plutarco fu utilizzato nel 150 a.C. anche come insetticida per i campi. Lucrezio scrisse dei canti su questa bevanda; in una raccolta tedesca di erbe medicamentose di età rinascimentale (Eicones plantarum) è consigliato alle persone di"cattivo carattere". Tuttavia è talmente amaro che nelle Sacre Scritture simboleggia i dolori della vita, tanto che si usava dire di qualcosa "è amaro come l'assenzio".
splendore e oblìo dell'assenzio
Verso la fine del diciannovesimo secolo, in Francia, l'Absinthe divenne una bevanda in gran voga e raggiunse l'apice del successo: il suo uso accomunava il ricco borghese, l'artista e il proletario; il suo alto gradimento tra il popolo ne fece la bevanda più consumata, a discapito delle aziende vinicole che persero grandi percentuali di vendita. L'Absinthe, infatti, poteva costituire un'economica alternativa per sbronzarsi, ed altre aziende (oltre alla Pernod di Pontarlier) iniziarono a produrre il loro Absinthe con componenti a bassissimo costo per battere la concorrenza con il prezzo più basso a discapito della qualità. Infatti, questi prodotti erano adulterati e molto pericolosi per la salute del consumatore, giacché diversi produttori non esitavano a mescolare nel loro Absinthe il solfato di rame per conferirgli un colore più accattivante, e spesso veniva utilizzato alcol di grano al posto di quello ottenuto dalla fermentazione dell'uva.
Questi piccoli produttori vendevano molto per l'economicità dei loro prodotti, mentre la Pernod-Fils che produceva un assenzio di ottima qualità era essenzialmente rivolto ad una clientela di gente benestante, la minoranza della popolazione francese. Non ci volle molto perché questo aperitivo dal gusto di anice si diffondesse in tutta Europa e successivamente anche negli Stati Uniti.
L'assenzio fu l'ispirazione del modo di vivere bohemiènne ed era la bevanda preferita di artisti famosi come ad esempio Vincent Van Gogh, Toulouse Lautrec ed Ernest Hemingway, che dichiarò di amare l'assenzio per i suoi effetti di far cambiare le idee. Essendo una bevanda che è sempre stata rinomata per la sua potenza, i gentiluomini di cattiva reputazione al Moulin Rouge erano famosi per servirsi dell'assenzio per convincere le signore a condividere le loro idee.
Oscar Wilde, riferendosi ai bicchieri bevuti con acqua e zucchero (non a quello non diluito che ha un sapore amarissimo), scriveva: "Un bicchiere d'assenzio, non c'è niente di più poetico al mondo. Che differenza c'è tra un bicchiere di assenzio e un tramonto? Il primo stadio è quello del bevitore normale, il secondo quello in cui cominciate a vedere cose mostruose e crudeli ma, se perseverate, arriverete al terzo livello, quello in cui vedete le cose che volete, cose strane e meravigliose". Verso gli inizi del ventesimo secolo già si vociferava che l'assenzio avesse delle proprietà non del tutto controllate: il suo abuso, nonché la assuefazione che dava ai suoi consumatori iniziò a far sospettare che fosse una sorta di droga (ancóra oggi, qualcuno crede che sia un liquore contenente oppio). D'altra parte, i suoi effetti sono del tutto particolari: il moderato bevitore di vino tende all'allegria, alla socializzazione, il bevitore di birra ha una ubriacatura più profonda; il bevitore di assenzio è invece perso nelle sue fantasticherie, la sua creatività aumenta ed anche per questo divenne la bevanda preferita fra gli artisti. Lo scrittore Émile Zola (Parigi 1840-1902) ne descrisse gli effetti devastanti sulle classi sociali più umili e la piaga sociale che ne derivava: "Finisce sempre con uomini ubriachi e ragazze incinte". il poeta Ernest Dowson, morto a 33 anni a causa dell'alcolismo, in una lettera scritta ad un suo amico commentava l'assenzio: «In realtà è un errore invaghirsi dell'assenzio. Come alcol robusto, è inferiore al nostro vecchio scotch. Io stamattina mi sono svegliato con i nervi a fior di pelle e un alito pestilenziale. Capisco che l'assenzio aumenta l'acidità [absinthe makes the tart grow fonder]. È estremamente nocivo per la pelle. Non ho mai avuto un aspetto così vizioso come questa mattina» A fronte di questo enorme successo, il declino dell'assenzio fu altrettanto rapido: scomparve da tutti i mercati d’Europa e d’oltre oceano in poco più di un decennio Le ragioni di questo oblìo sono essenzialmente tre: innanzitutto il forte movimento che si batteva contro l'alcolismo e che attraversò tutta l'Europa nei primi anni del Novecento; poi gli studi scientifici che individuavano il tujone quale neurotossina responsabile di provocare convulsioni e morte negli animali da laboratorio; infine, la pressione esercitata dai produttori di vino francesi che temevano la crescente popolarità dell’assenzio. Nel 1905, a queste cause, il 28 agosto si aggiunse un fatto di cronaca che suscitò grande scalpore In quell'anno in un cantone svizzero, un contadino di 31 anni dopo aver abusato di alcol in grande quantità, tra cui due bicchieri di assenzio, tornò a casa ed uccise a colpi di fucile la moglie e le due bambine. Grande risalto fu dato ai 2 bicchieri di Assenzio, il quale era sospettato di proprietà allucinogene. Così, questa efferata follia diffuse il terrore nel cantone svizzero, nel quale la gente vide materializzarsi l'incubo che in realtà l'assenzio non fosse una Fata Verde, ma un veleno verde. Nel 1907, la Ligue National Contre L’Alcoolisme (Lega Nazionale contro l’Alcolismo) francese iniziò una campagna contro il consumo di alcol in generale, ma il loro obiettivo principale era la proibizione dell’assenzio (dopo i fatti di cronaca del 1905) e lo schernivano chiamandolo la causa di un delirio allucinogeno che avrebbe portato ad une correspondance pour Charenton (un biglietto per Charenton, il manicomio alla periferia di Parigi). Una campagna a base di cartelloni spuntò in tutta la Francia, alcuni promuovevano l’assenzio, altri ne mettevano in guardia dai suoi mali, e nel 1915 venne soddisfatto il desiderio dei nemici dell’assenzio. Con la guerra mondiale l'absinthe precipitò lentamente nell'oblio.
il nuovo assenzio
Nel 1998, Radomir Hill nella Repubblica Ceca, tenta di rilanciare la distilleria di famiglia oramai in declino e una bottiglia di Absenta importata dalla Spagna gli suggerisce l'idea di produrre l'Hill's Absinth. Non ci volle molto per diffondere la sua bevanda singolare che poco ha a che vedere con l'antico absinthe consumato dagli artisti; ma la frenesia e la curiosità dei turisti di Praga e non solo dei turisti, ha fatto sì che l'Hill's Absinth pur non essendo un vero Absinthe ha ottenuto un successo strepitoso, allargatosi anche a Londra. Con l'unione Europea, altre ditte come la Pernod hanno ripreso a produrre Absinthe, limitando con mezzi moderni la concentrazione di tujone, l'alcaloide contenuto nell'assenzio responsabile delle allucinazioni e dell'assuefazione. Il fascino dell'assenzio è anche legato al suo particolare modo di consumarlo, che ne costituisce un rituale. In effetti, esistono diversi modi per berlo ed il sapore varia di conseguenza; quindi, la scelta del modo preferito è a discrezione del consumatore.
liscio: si beve direttamente come tale, preferibilmente servendolo in un bicchierino da liquore.
alla francese: è il rituale classico. Si versa nel bicchiere una dose di assenzio, si appoggia un cucchiaino apposito, forato con una zolletta di zucchero sopra, e con una brocca, si fa gocciolare dell'acqua ghiacciata (5 parti per 1 parte di assenzio) sullo zucchero per stemperarlo dolcemente. L'acqua e lo zucchero hanno la funzione di diluire ed addolcire la proverbiale amarezza dell'assenzio, e si dice, anche di aumentare gli effetti del tujone (ma questo è più verosimilmente un effetto dovuto alla suggestione indotta da quello che è considerato un rituale). L'assenzio bevuto in questo modo, rimane fresco e con un gusto dolce al punto giusto; inoltre, diventa bianco trasparente... diversamente, non è assenzio: questa è una proprietà degli alcaloidi dell'artemisia, ed è l'unico vero metodo per scoprire se quello che si stà bevendo è assenzio o un surrogato. Dopo aver fatto scivolare lo zucchero in fondo al bicchiere si deve agitare un po' e sorseggiare pian piano.
flambè o bohemiènne: si mette prima di tutto il cucchiaino con lo zucchero sopra il bicchiere, si versa l'assenzio bagnando la zolletta di zucchero e successivamente avvicinandola al liquore. Fatto questo si incendia la zolletta in modo che il fuoco caramelli lo zucchero che gocciolando infiamma anche l'assenzio. Fatto caramellare per una quindicina di secondi si spegne il fuoco e si allunga la miscela con acqua. Questo metodo rende l'assenzio caldo e inebriante. caratteristiche dell'assenzio
L'assenzio (Arthemisia absinthium), detto anche erba santa per le sue proprietà medicamentose, cresce in pianura e bassa montagna, nelle zone del centro e del sud Europa, anche in luoghi incolti. E' un vegetale di tipo composito, perenne e deciduo, aromatico, della famiglia delle Asteracee, con fioritura a luglio, impianto a marzo, su terreno comune purché giovane, leggero ed asciutto, ed esposizione a pieno sole.
Rita, una delle taverniere della taverna del drago fumante ! | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mar Mag 10, 2011 6:07 pm | |
| Mi introduco pure io e dico che il sidro è come birra dolce LoL (lo preferisco :) C' è una marca irlandese (mi sembra e della quale il nome non ricordo :P), ossia Celtic Cider che è ottimo =) E' anche molto leggero, cioè 3 - 4 bottiglie hanno un effetto minimo =) | |
| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Mar Mag 10, 2011 6:09 pm | |
| ha tipo un albero verde come simbolo? in uno sfondo giallo | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mar Mag 10, 2011 6:34 pm | |
| Da quello che ricordo no... Forse il nome della marca inizia con la m o s... comunque c' è il nome della marca, il tipo di sidro e qualche disegnino, appena lo prendo ti dico. Comunque è buonissimo ma costa 6 euro LoL | |
| | | Blooddrop Utente
Età : 32 Messaggi : 4910
| Titolo: Re: bevande divine Mar Mag 10, 2011 9:07 pm | |
| grandissimo emperor! sinceramente se avresti mai postato mi aspettavo esattamente qualcosa del genere! molto interessante :D! - Citazione :
- Mi introduco pure io e dico che il sidro è come birra dolce LoL (lo preferisco :)
C' è una marca irlandese (mi sembra e della quale il nome non ricordo :P), ossia Celtic Cider che è ottimo =) E' anche molto leggero, cioè 3 - 4 bottiglie hanno un effetto minimo =) [quote] da provare!! amo le birre non troppo amare ;) (eh si sono controcorrente :P) | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mar Mag 10, 2011 9:58 pm | |
| Anche l' assenzio è ottimo ma se non siete forti di fegato andate in aria dopo poco lol | |
| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 8:44 am | |
| in teoria tutta sta roba andra' nel warhound sull'irlanda, me l'ha mandata la locandiera di una taverna che ci pubblicizza ^^
La taverna del drago fumante ;) | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 10:27 am | |
| - Emperor's Chosen ha scritto:
- in teoria tutta sta roba andra' nel warhound sull'irlanda, me l'ha mandata la locandiera di una taverna che ci pubblicizza ^^
La taverna del drago fumante ;) Sai qual' è il bello di tutto ciò? è che quando tento di aprire il Warhound il PC non mi fa accedere xD E che cos' è questa ''Taverna del drago fumante''? o.O? Eheheh! =) L' Irlanda... Vorrei andarci ma bho... E' piena di cose buone ihihih x) | |
| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 10:30 am | |
| booh sei l'unico in 3 anni di rivista che mi dice che non riesce ad accedere al sito, se non riesci a vederla forse non hai aggiornato adobe o qualcosa..
http://redazionewarhound.forumfree.it/ | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 10:35 am | |
| Nono ho tutto aggiornato... Ho una soluzione a ciò ma è illegale... E mi ammazzeresti xD Dopo apro una discussione in discussioni varie o giochi vari forse capirai... xD Va bhe... Devo provare l' idromele
EDIT: ho riprovato ancora ma al punto di caricamento mi da errore | |
| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 10:52 am | |
| Non saprei davvero, forse hai un blocco del firewall, che impedisce i drop.
Te lo mando via email volendo.. | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 11:02 am | |
| Bho... Ma è strano... Anche con tutto a terra... Proverò a disinstallare e reinstallare adobe... Se no tento un' altra cosa LoL Va bhe... se continuiamo facciamolo in PM, qui siamo molto OT | |
| | | Stefano Utente
Età : 27 Località : milano Messaggi : 638
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 12:55 pm | |
| Scusate l'ignoranza,ma idromele e sidro sono diversi?
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| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 1:03 pm | |
| Bhe, si, leggi: =) IDROMELE - Citazione :
- Ingredienti:
una parte di miele, otto parti di acqua di fonte, un pizzico di lievito. Luna crescente, niente pioggia durante la prima decade di fermentazione e molta magia. Invecchiato per tre anni in botti di rovere ed infine imbottigliato con sigillo in cera per altri due anni in cantina, rigorosamente al buio.
Ingredienti per cinque litri di idromele: -2 kg di miele d'acacia -2 limoni -un cucchiaino di lievito di birra -un cucchiaino di zucchero di canna -acqua di fonte SIDRO - Citazione :
- Affettate
delle mele sane e mature (almeno 4 kg),e spappolatele in un ampio recipiente di legno, dove le lascerete fermentare per 4 giorni. Ora travasate in un altro recipiente il liquido che si sarà formato,e lasciate le mele a fermentare ancora 2 o 3 mesi. Trascorso tale periodo, le mele saranno ormai liquefatte e avranno formato un deposito alquanto torbido. Filtrate con cura,e imbottigliate chiudendo con tappi di sughero ben fermi. Dopo un anno di maturazione il sidro spumeggera' leggermente e sarà pronto per essere servito. Come puoi vedere soo dagli ingredienti son 2 cose differenti ^^ | |
| | | Stefano Utente
Età : 27 Località : milano Messaggi : 638
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 1:23 pm | |
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| | | Il massacratore Guardiano di Zendra
Età : 30 Località : Torino Messaggi : 4075
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 9:00 pm | |
| Credo che tenterò di dare l'idromele, nel caso vi informerò dei risultati sicuramente disastrosi :§nm,kk: | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Mer Mag 11, 2011 9:14 pm | |
| Bho... Io non riesco a trovarlo... Nè in locali normali nè nelle birrerie... :( Sembra non esistere... | |
| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Gio Mag 12, 2011 10:22 am | |
| eeh? Da me tra poco te lo lanciano in auto l'idromele XD e' pieno! Come anche del sidro ^^ | |
| | | flyingwing Utente
Età : 46 Località : Pisa Messaggi : 139
| Titolo: Re: bevande divine Ven Mag 13, 2011 5:11 pm | |
| bel post dove hai trovato la ricetta dell'idromele ??? emperor io mi accingero a giugno a farlo e sto cercando la ricetta migliore e storica ho già tre Kg di miele a cui non è stata tolta la cera delle api perchè consigliato come migliore | |
| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Ven Mag 13, 2011 5:15 pm | |
| mai stato alla taverna del drago fumante a soncino? La locandiera mi ha mandato il tutto ^^ | |
| | | flyingwing Utente
Età : 46 Località : Pisa Messaggi : 139
| Titolo: Re: bevande divine Ven Mag 13, 2011 5:34 pm | |
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| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Ven Mag 13, 2011 5:36 pm | |
| devi rimediare, e' una tale figata che vale il viaggio! | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Ven Mag 13, 2011 7:58 pm | |
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| | | Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
| Titolo: Re: bevande divine Sab Mag 14, 2011 1:03 am | |
| troppo lontano per te barcy XD | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: bevande divine Sab Mag 14, 2011 1:49 pm | |
| - Citazione :
- troppo lontano per te barcy XD
Dai tra bergamo, brescia e milano LoL Pensavo di più ù.ù x) | |
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| Titolo: Re: bevande divine | |
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| | | | bevande divine | |
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