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 Due risate

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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 10, 2011 9:48 pm

L’unità di Tremplari tentò di inseguire i Goblin in rotta ma quelli, per tutta risposta, fuggirono ancora più distanti e così, non avendo nessun altro nemico su cui ridirigere la propria ira, sconsolanti i cavalieri dell’Imperatore fecero quello che tra loro viene detto “Carica fallita” cioè trottare dritti in direzione del nemico fuggiasco per una decina di passi e poi fermarsi ad aspettare.
Aspettare cosa?
Magari una carica sul fianco di qualcuno che prima non era in linea di vista. I cavalieri fecero qualche passo in avanti senza perdere la protezione del bosco sul loro fianco destro.
«Urrah, per l’Imperatore Karl Franz!» mulinò la spada il Precettore con soddisfazione. «Pronti uomini, che la battaglia sta per essere vinta!»
«Kol Kakkio, imbroglione d’un Omo!» muggì il Capoguerra orco nero, uscendo precipitosamente dal bosco e ponendosi davanti alla truppa. «A mio giudizio voi dovete azpettare zei pazzi più avanti!»
Il Templari si mossero a disagio sulle loro selle, per quel poco che il peso di tutto l’acciaio che indossavano permetteva.
«Ah! Tuo vuoi scherzare Orco!» rise il Precetto. «E oltre che idiota sei anche un incosciente… sei il Generale, ora noi ti carichiamo e portiamo a casa cento punti vittoria in più!»
Ci fu un urrah collettivo da parte di tutta la truppa, le lance vennero abbassate e i cavalli cominciarono a scalpitare.
«Zei meno intelligente di quello ke m’hanno detto… e poi danno a noi da bekgraund degli zukkoni» fece il Capoguerra picchiandosi l’enorme dito sulla tempia decorata di cicatrici.
«Mi stai forse sfidando?» chiese il Precetto con una punta di preoccupazione nella voce.
«E’ il noztro turno!!! Lo vuoi kapire?? Ma non abbiamo ankora kominciato perché voi non avete fatto tutto il movimento della karika fallita! Porka Waaagh!!» sbraitò il Capoguerra. «Io mi zono zpoztato zolo per farvi andare a pozto!»
«Quante zeta in una frase sola» ghignò il precetto. «Complimenti!»
«Mi ztate facendo arrabbiare!» fece l’Orco Nero scurendosi, se possibile, ancora di più.
Prima che il Campione dei Templari potesse dire qualcos’altro, dall’alto del cielo piombo giù il Generale e il suo destriero a cavallo di un destriero d’ombra.
«Ma.. non era il turno vostro?» fece il Precetto grattandosi la celata col guanto di ferro.
«Come fa un kavallo ad ezzere a kavallo di un altro kavallo?» ululò il Capoguerra alzando l’ascia minaccioso. «Quezto è a dir poko barare!!»
«SILENZIO!! Questioni di velocizzare la cosa… questo movimento sarà annullato» spiegò il Generale impaziente tentando di scendere dal cavallo, dimenticandosi che stava sopra due cavalli. Nemmeno la caduta fu molto regolare: il Test d’Iniziativa non venne nemmeno considerato. «Ahio! Porco Miragliano, che botta. E TUUU…»
«Comandi!» fece rispettoso il Precetto mettendosi sull’attenti.
«O ti muovi di tutto il movimento o perdiamo la partita all’istante! E se questo accade non penso che nemmeno l’Attack e un pennello riusciranno a ridarti un aspetto decente!» concluse minaccioso il Generale rialzandosi faticosamente in piedi.
«Ma generale…» tentò di protestare il Campione.
«SEI PASSI IN AVANTI! ORA!!» gridò il generale.
«Zei?» intervenne il Capoguerra. «Azpetta un momentino…» diede una sonora Waaghata e un goblin con occhiali e corda metrica uscì zampettando dal bosco.
«Signore… proporrei un fuoco incrociato dell’artiglieria sul bosco il prossimo turno» bisbigliò il Precetto al Generale che annuì pensoso.
«Abbiamo fatto i konti» disse il Capoguerra gonfiando il petto.
«E quanto non erano buoni, Kapo, alla brace…» squittì il Goblin sbavando ancora dall’appetitoso ricordo.
«Non i Konti Elettori, idiota!» calciò il Capoguerra. «I Konti.. i … mmm»
«Calcoli?» suggerì il Precetto.
«Ezzatto i kalcoli!» approvò l’Orco.
«Io la “K” non ce l’avevo messa.. comunque…» mugugnò il Campione.
«I pazzi sono zette, né uno di più né uno di meno!» sentenziò l’Orco.
«Qui siamo circondati da pazzi!» brontolò il Precetto riponendo la spada sul fodero.
«Sette? Come sarebbe sette? Si sono mossi già di qualche metro…»
«Piede!» corresse l’Orco.
«Pollice!» intervenne il Campione.
«Allo spiedo?» fece speranzoso il piccolo pelle verde studiato.
«Zitto!»
«Ma allora perché parliamo di passi?» chiese il Generale, facendo venire uno scienziato con corda metrica armato di corda metrica e piccione misuratore.
«Pazzi» corresse educatamente il Precetto.
«Kome puoi notare, la mia ztima è corretta» concluse l’Orco riapparendo tra le gambe dei cavalli con in mano la corda metrica. «Penzo non ci zia niente da aggiungere»
«Non si può misurare prima di utilizzare le macchine da guerra a stima!» disse il Campione, felice di aver trovato qualcosa da aggiungere.
I due Generali, presi dalle loro misurazioni, lo ignorarono.
«E da dove avresti misurato?»
«Da kuel dado rozzo!»
«E perché pensi che siano partiti da lì?»
«L’abbiamo mezzo noi a pozta perkè zapevamo ke avrezte tentato di imbrogliare!»
«Mmmm»
«Signore le nostre misure partono dal limite del bosco, e risultano corrette!» intervenne lo scienziato, indicando il punto.
«Ze fozzero ztati lì, il mio gigante li avrebbe potuti karikare!»
«Mmmm»
«E allora? Facciam notte?» chiese il Campione tentando di partecipare alla discussione.
«Hai ragione!» fece il Generale alzando le spalle. «Dopotutto inutile star qui a discutere per un passo…»
«Pazzo!» corresse il Campione
«… in più o in meno. Fate sti sette passi avanti e non se ne parli più» finì il Generale arrampicandosi sul cavallo della sua cavalcatura.
«Bene bene!» fece il Capoguerra ridirigendosi verso il bosco. «Andiamo a menar le mani»
«Ehi, collega!» lo chiamò il Generale.
«Ziiiiiì?» si voltò l’Orco.
«Ricordati l’animosità questa volta!» sorrise l’uomo sfrecciando via nella posizione iniziale.
L’Orco Nero s’oscurò (lol) in volto e brontolando su certe discipline troppo basse sparì tra le fronde degli alberi.
«Che si fa ora capo?» chiese il trombettiere templare umettandosi le labbra.
«Facciamo sti sette pazzi in avanti» sospirò il Precetto.
«Pazzi?»
«Uomini! AAAvanti!!»
L’unità si spostò concludendo il fatidico movimento e perdendo il riparo del bosco.
Oltre la linea degli alberi sulla loro destra apparvero tre baliste goblin si ruotarono verso il loro fianco.
«Ma questa è pazzia!!» ululò il Precetto sguainando nuovamente la spada. «Tradimento!!»
«Ma capo.. non aveva detto che dovevamo fare i pazzi?» chiese il templare Estremo guardando nervosamente i goblin che agitavano le braccia e mandavano bacini con le manine verdi al loro indirizzo.
«Ma quelle tolgono il tiro armatura!» si lamentò il Precetto.
«Che edizione stiamo giocando?» domandò il Musico.
«Boh, cambia qualcosa?» chiese l’Alfiere incuriosito.
«A chi tocca?» sbadigliò l’ultimo templare pulendosi l’armatura ammaccata.
«A loro!» singhiozzò il Campione.
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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 10, 2011 9:48 pm

Non-morti... credo...

Il Sergente mulinò furiosamente la sua corta spada cercando di deviare i micidiali affondi
delle picche arrugginite dei guerrieri scheletri, tentando di salvarsi la vita. In realtà,
ad essere sinceri con il disturbato lettore, non è che rischiasse poi tanto.
Straordinariamente gli affondi indirizzati al suo torace sembravano non nuocergli particolarmente... lo stesso non poteva dire Sargon, lo spadaccino nell'ultimo rango, lontano dalla mischia che, mentre si faceva gli affaracci suoi, improvvisamente si trova sbudellato. La sua fine è noiosamente ovvia: maledicendo il povero Sigmar e invocando il perdono della madre che, sicuramente scalpitava in cucina attendendo che il figlio le portasse il latte («Mamma, vado a fare una gita con i miei amici!» «Quando torni?» «Non lo so... presto!» «Tornando indietro... compra una bottiglia di latte!» «Okay!» ... erano tre anni che si era arruolato volontario. ) trapassò a miglior vita!! La divina mano lo rimosse da questo mondo.
Il Sergente notò sto fatto. Diciamo che fin da quando Sargon si era presentato alla porta della caserma di Salezmund, aveva avuto l'impressione che il ragazzo meritasse un futuro migliore. Per due anni l'aveva addestrato e per di più una volta gli aveva salvato la vita uccidendo 5 assassini Skaven (per la questura di Atdolf era uno skaven schiavo zoppo e con l'asma!) nel magazzino della caserma totalmente al buio. Un ragazzo che meritava di diventare un campione. Una lacrima rigò il viso bruciato dal sole del sergente, mentre mozzava un braccio scheletrico troppo allungato verso di lui.
«Sergente? che fa?» sussurrò una voce all'orecchio. Il sergente si voltò trovandosi di fronte Sargon.
«Io ... tu... ti ho visto... terra... sangue...»
«Shhhhh!!» fece Sargon, portandosi il dito davanti alla bocca. «Sergente, così ci fa scoprire!»
«Ma che è successo?» chiese il sergente interdetto.
«Ecco.. vede... la Divina Mano ha colto l'occasione di un attimo di distrazione per rischierarci all'interno della truppa» sibilò Sargon, sorridendo.
«Ah.. però pensavo che...»
«EHI VOI!!» la voce gracchiante proveniente da un cranio vuoto attirò la loro attenzione. «Io quello l'ho visto morire!»
«Cosa vorresti dire?» fece il sergente, fingendosi offeso.
«Voglio dire che voi non potere richierare i morti!» gracchiò il residuo.
«Perchè voi sì?»
Se uno scheletro potesse esprimere soddisfazione... ora lo farebbe di sicuro. «Modestamente!»
«Beh, non capisco... noi non abbiamo nulla da nascondere!» sbottò il sergente, mentre Sargon si nascondeva dietro di lui.
«Non è un bell'esempio di onestà... ci sono anche i generali nuovi.. dopo imparano male!» strascicò lo scheletrino, con quel sorriso (paralisi facciale.. aspe... ma non ha la pelle!) da... onesto!
«Non diciamo cazzate per favore... pensi che non sappia che il vostro generale è stato fatto fuori ore fa??» esclamò il sergente maligno.
«E questo.. cosa centra?» gli scheletri possono arrossire?
«Beh... pensavo vi dovesse liquefare davanti ai nostri, gioiosi e soddisfatti occhi!» ghignò il sergente.
«Sai anche pensare ciccione?»
«Guarda che sto bene in linea... sei tu un anoressico!»
«Brutto cagone!»
«Ossicino Stitico!»

[...]

O giovani generali... diffidate dei vostri modelli e dei modelli avversari... va sempre a finire in litigate. Con il generale avversario.. andate a bervi un apperitivo al bar e lasciate che si arrangino loro... l'onesta non è un prerequisito!
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 10, 2011 9:52 pm

La pura realtà...

«Prontooo?» il comandante imperiale della caserma di Nuln, alzò il telefono moooolto scocciato. (in genere la cosa si vede dal numero di "ooo" per parola! :P )
«Weeeey!! Grandissimo! Come stai vecchio?» gli rispose una voce sensuale.
«Chi parla?... e poi vecchio sarà tua nonna!» il comandante risistemò gli appunti sopra la sua scrivania.
«Sono Malekith! Pensavo mi riconoscessi!!»
«Scusi, sire!» rispose il comandante sempre più annoiato. «Con il dovuto rispetto mi permetto di farle notare che mai ci siamo conosciuti... comunque se deve discutere affari esteri importanti le passo la linea imperiale, se invece ha da reclamare la scomparsa di un drago... posso metterla in contatto con il club "Sventratori per un giorno"...»
«Lascia perdere il mio drago.. lo pagheranno a peso d'oro quei maledetti... io volevo parlare con te!» rispose Malekith moolto meno sensuale (si sa... se togli il drago agli elfi... neanche il viagra li può aiutare!)
«Non sono autorizzato a...»
«Ti autorizzo io!!» sicuramente, dall'altra parte del mondo, stava sogghignando. «Volevo darti appuntamento su una bella piana... che ne dici?»
«Io perdo il posto! Se mi controllano la linea.. sono fottuto... non può farmi proposte del genere... anche perchè non ci sono colline!»
«Te ne metto due per lato!»
«Ah, beh allora... ma io dispongo di 1500 unità soltanto...»
«Chiedine in prestito... almeno a 2500... sennò io non partecipo!»
«La burocrazia è una cosa lenta, signore!» sospirò il comandate, guardando con astio le carte ben impilate e le matite appuntite.
«Immagino che 3000 mila ducati possano bastare...»
«...»
«Sono già su suo conto!»
«Lei è troppo buono!! Davvero... allora è deciso... piana, due colline per parte... »
«Doman farem a botte!»
«Buonanotte!»
«Buonanotte a te, caro, grazie per la disponibilità!»
«Ah sì!» lo interruppe il comandante tutto trafelato «niente idra vero?»
«mmm... va bene... niente idra!» acconsentì Malekith di controvoglia.
«A presto!»
«Arrivederci!»
Malekith appoggiò la nera cornetta. Un servitore si avvicinò viscido e .. servile!
«Preparo l'armatura, mio signore?»
«No! Fammi velocemente un esercito da 2500 unità... mettici l'idra e le baliste mietitrici... »
«Si mio signore!» rispose il servo aprendo il portatile con l'army builder by Van.
«Ah... mettici pure l'Uber unità!»
«L'uber unità signore?»
«Sì... avranno messo il carro a vapore sicuramente!»
«Ma così non c'è storia!»
«Per fortuna, caro il mio idiota, non siamo noi che facciamo la storia! Ti ricordo che nella tempesta del caos si vinceva... ma poi Gav e Alessio hanno messo a posto le cose... NON STARE LI IMPALATO, O TI IMPALO! Fammi l'esercito e poi sacrificami 8000 anime a Khaine che oggi sono allegro... »
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 10, 2011 9:52 pm

Quello che vedi è quello che è... o no?

«Capitano!»
«Che diavolo c'è ora?»
«Se spodestiamo quella truppa di nani lì dalla collina potremmo aggirare lo schieramento e stravincere! Me lo assicurano "il calcolo delle probabilità" e "il deretano da battaglia"!»
«Oh, beh.. se c'è il deretano...» il capitano imperiale era molto sollevato. Di certo abbattere 30 nani assetati di sangue su una collina non era cosa facile, ma.... c'era il deretano! Oltre a quello poteva contare sull'appoggio dei templari e dei suoi gloriosi distaccamenti. Invocando l'aiuto divino dichiarò la carica.
Partirono al trotto e al galoppo e a piedi, lanciandosi contro gli implacabili nani. Fatto qualche passo una nuvola di frecce investi la truppa di picchieri facendone cadere molti.
«Ma che diavolo...»
«Signore... i nani tirano le frecce?» chiese il sergente al suo capitano sorreggendo il corpo senza vita del musico.
«Ehm...» niente è peggio per un capitano di farsi vedere impreparato a una domanda banale.
I templari li superarono di slancio andandosi a schiantere su una barriera invisibile a otto passi dalla truppa. Improvvisamente dai ranghi nani uscirono tre goblin che volteggiavano con una palla ghisa attaccata a una catena che passarono in mezzo ai templari, i quali ripiegarono in fretta e furia verso il loro posticino nella valigetta del giocatore imperiale.
«Argh!! I nani hanno i fanatici!!» boccheggiò il Capitano esterrefatto.
«Non c'è più religione!» approvò il Prete guerriero.
«Continuiamo la carica??» chiese il Sergente pronto a attuare la famosa "ritirata strategica" Imperiale.
«Avanti!!!» gridò il Capitano, non dimenticandosi che la vittoria era a portata di mano.
Arrivarono in contatto. Proprio in quel momento i nani ridacchiando come degli idioti, ingabbiarono la truppa di picchieri in una rete putrida e nera.
«Argh!!! Ma come cavolo combattete?» chiese il Capitano cercando di districarsi dalle grosse corde, con il risultato di stringersele attorno al collo.
«Ztupidi Omi!» riadacchiò il Barbalunga con una voce che poteva essere quella di un nano eunuco calpestato da un troll.
«ma cosa cavolo siete...??» domandò agghiaccciato il Prete estraendo molte reliquie e, per sicurezza, una collana d'aglio.
«Ziamo Goblin MordiKiappe!» gridò l'intera truppa di nani.
«Mi prendete per il culo???» chiese il capitano «Voi siete degli stupidi nani! E non riuscirete a freg... AAAARRRGGGHHH!!! Toglietemelo di lììììì aaaaaaa!!»
Il Barbalunga, per sottolineare la sua appartenenza, aveva addentato il tenero deretano del Capitano.
«Certo che... impersonare dei goblin...» il sergente scosse la testa guardando il Capitano contorcersi nel tentativo di liberarsi del nano.
Ora avevano perso anche il favore del "deretano da battaglia".
Ma la cosa era rimediabile, come molti giocatori possono immaginare... madare in fuga quei na... gob... quelli!!! non era complicato ma...
il problema fu che in quel momento sul fianco arrivo un immenso pezzo di carta quadrata con scritto sopra "Viverna"...
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Sephiroth
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 10, 2011 11:21 pm

Sei un genio. Messi i due +.
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 10, 2011 11:22 pm

aaa ..la pura realtà e Non-morti le avevi già postate xD Comunque sono sempre fantastiche xD
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeDom Dic 11, 2011 12:43 pm

ahah che ridere!! Due risate 3660733284
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeDom Dic 11, 2011 2:10 pm

che spettacolo XD

però poveri imperiali...ci rimettono sempre loro ahahahah
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aureliano
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeDom Dic 11, 2011 7:02 pm

bellissimi, nerdissimi, levissimi(?)
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeDom Dic 11, 2011 8:21 pm

Rimetto qualcosa di vecchio giusto per farvi ridere ancora ^^

Ma che fanno??
Il sergente dei Picchieri del Norland guardò soddisfatto una truppa di Templari con le corazze luccicanti al sole, portarsi dietro la truppa di goblin che tenevano inchiodati ormai da due turni...
Mai capita la guerra pensò il segente mozzando la testa ad un goblin ora combatto io, ma poi devo lasciare a loro!! Al diavolo il Sindacato del combattente!!
Ma la pazienza del sergente non sarebbe stata messa ancora alla prova perchè le probabilità che la truppa di goblin non rompesse i ranghi dopo una carica di cavalleria erano praticamente nulle.
Cosa stanno aspettando?? si chiese il sergente e poi all'alfiere (alto circa come un corazziere coi tacchi) chiese: "Ma che fa la nostra cavalleria??"
"Mi dispiace sergente ma ho la linea di vista bloccata da dei microbi verdi che agitano le lance e sputano insulti e insolenze!"
"Ah, già scusa... allora controllo io" Il sergente, senza rispettare il regolamento si staccò dalla truppa e sbirciò la cavalleria che ferma stava alle spalle dei pelleverde. I cavalli scalpitavano irrequieti, ma i Templari stavano con gli occhi sognanti rivolti al cielo e con rivoli di bava che gli scendeva dagli angoli delle bocche. Il sergente, molto ma molto incavolato, torno tra i ranghi.
"Allora, signore?? Che fanno??" chiese incuriosito un altro alfiere che era subentrato a quello precedente sbudellato da una lancia arruginita.
"Allora il c****o!!" urlò il sergente, gettando l'elmo per terra. "Si sono dimenticati di caricare!!"


Un Capitano che ha visto tutto!
Un capitano arrivò galoppando come una furia. La sua armatura magica aveva fermato molte frecce letali e mazze di troll... era un veterano! Se c'è una cosa che fa incazzare un veterano è vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che non aveva mai visto nelle sue precedenti battaglie: una truppa di miliziani schierata in parecchi ranghi su un terreno pianeggiate dava tranquillamente le spalle all'esercito avversario.
"Si può sapere che c****o state facendo?" chiese infuriato il Capitano sguainando la sua Spada della Forza, perchè la forza lo aveva sempre aiutato.
"Ma, signore! Vede... noi..." disse un cadetto in modo molto rispettoso.
"Bando alle ciance!! Vi ordino di andare alla carica, anzi.. vi ordino di seguirmi... vi condurrò io alla vittoria!" lo interruppe il Capitano
"Ma, signore, lì davanti a noi c'è..."
"CAAARICAAAA!" Il capitano partì al galoppo verso le linee nemiche, o meglio, tentò di farlò. Dopo pochi metri il cavallo avvizzì, si spellò e le ossa sfumarono in polvere. Lo stesso sucesse al Capitano, che lasciò, a testimonianza della sua esistenza, la spada e l'armatura magica su un mucchietto di polvere.
I miliziani si guardarono impuriti. Qualcuno singhiozzò. Il cadetto che aveva parlato, non riuscendo a resistere a quel silenzio di morte tentò di giustificarsi: "Io glielo stavo dicendo che davanti a noi c'era un Arca delle Anime... ma lui no! Di testa sua doveva fare!"


Sfide
Nel mezzo della mischia, un condottiero del Caos, su un imponente malefico destriero, lanciò il suo guanto di sfida. I personaggi della fazione opposta si fecero avanti. Un mago dell'ordine splendete, un capitano e il sergente dell'unità.
"Allora stupidi omuncoli! Chi di voi si farà macellare da me?" chiese malignamente il Condottiero facendo ondeggiare il suo pesante martello.
"Io no!" disse velocemente il Capitano e girandosi verso i compagni disse: "Sono il Generale!"
"Io nemmeno!" disse il mago facendo un passo indietro "Ho ancora tre pergamene da usare!"
I due si girarono verso il sergente che fece per darsela a gambe.
"Per il bene dell'esercito!" lo rassicurarono i colleghi spingendolo verso l'assetato di sangue. "In fondo è solo un gioc..." La prima martellata gli fracassò la testa e materia celebrale volò dappertutto. Il secondo gli svuotò il corpo dalle interiora. Il terzo gli strappò una gamba. Il quarto maciullò il braccio sinistro, il quinto scagliò verso l'alto quel poco che rimaneva della testa e il cavallo completò l'azione con una zoccolata (alla Costacurta!) la scagliò contro il mago.
"Che culo!" esclamò il piromane senza fiato. "Sei attacchi... sei ferite!" Una lama gli trapassò il petto.
"Manca ancora la truppa!" disse soddisfatto il Condottiero, che, con spazzolone e paperetta, completava il bagno di sangue. Poi, presa una calcolatrice CLASSPAD T3000, guardò il Generale nemico e poi si concentro sui tasti maledettamente piccoli per i ditoni ferrati. "Allora... Risoluzione... voi avete..." alzò lo sguardo sulla truppa " ...avevate tre ranghi e l'alfiere... noi abbiamo massa, bagno di sangue .. 1, 2, ... 6... tre ferite all'arcimago... 5 alla truppa... ehm... praticamente potete sperare solo nel doppio asso e..." ma alzati gli occhi vide il Capitano avversario che guidava una poco ordinata manovra di ripiego.
"Capo!" sbottò un Guerriero deluso. "Ci hanno fregato... hanno tirato doppio sei!"
"Zitto e raccogli il loro stendardo! Siamo furiosi... dobbiamo inseguirli comunque!!"

E' il regolamento!
"Vai così!" gridò Tohrin il servente, battendo il cinque con Servex suo collega. La pietra della scaglia rancori (deviando di molto dal punto in cui si era scelto di farla cadere, aveva schiacciato un cantamagie imboscato in un pineto.
"Ma come faceva a sapere..." cominciò l'ingegnere squadrandoli con sospetto. Stava per dare il martello sulle teste dei due sbarbatelli, quando, improvvisamente, aveva udito quel rumore caratteristico dell'elfetto spappolato.
"Solo culo!" gridò Servex sbattendo la culatta ferrata contro quella di Tohrin. Dopo essersi sbattuti un altro po', i serventi aspettarono pazientemente e regolarmente il proprio turno di fare fuoco.
"Sì, dai tocca a noi!!" esclamò improvvisamente Dran, il servente novellino.
"Chi prendiamo sta volta?" chiese interessato Servex.
"L'uomoalbero!" disse sicuro l'ingegnere. "Allora gira la leva di un quarto e ruota la macchina di 13°... poi lasciami controllare!"
I serventi si affrettarono ad eseguire gli ordini. Dopo un rapido controllo l'ingegnere dette l'ordine di far fuoco. Uno strano stridio agghiacciante, come quello di Teclis che canta sotto la doccia, fuori uscì dalla Scaglia Rancori.
"Al diavolo!! Avaria!!" imprecò l'ingegnere lanciando il martello per terra.
"Ed ora che si fa?" chiese Dran, preoccupato.
"Si prega Grugni!" rispose Servex cominciando a sudare. l'ingegnere aveva estratto un dado rosso (sono sempre rossi in questi casi!) e guardando con apprensione i serventi raccolti in torno a lui lo getto a terra. Ruotando su se stesso in maniera poco ortodossa, beccando più e più volte le pieghe nel terreno (tirate sta tovaglia verde!!) si fermò sul nuero due.
I nani tirarono un sospiro di sollievo. L'ingegnere, non essendo sicuro apri il suo libretto Cento avarie in un mese. "Ragazzi, leggete qua..." disse incupendosi all'improvviso. Servex e Tohrin si avvicinarono mentre Dran controllava se la roccia fosse ancora al suo posto.
"Ma, capo, questa è roba da goblin!!" brontolò Servex.
"Lo so... ma così è il regolamento! Attenetevi alle istruzioni!"
I nani si mossero per eseguire ciò che bisognava fare.
"CHE c****o STATE FACENDO?" chiese Dran impaurito mentre i suoi colleghi lo legavano al posto della pietra.
"Tranquillo, Dran!" rispose Tohrin, avvicinandosi alla leva per azionare la Scaglia Rancori. "Il tuo compito è fare la faccia cattiva! Noi... scagliamo rancori!"
"Slegatemi!! Vigliacchi figli di un troll...!!"
"Ehi, Dran!" intervenne Servex "non te la prendere... è il regolamento! Quindi.. senza rancore!!"
Tohrin tirò la leva.

Abbattetelo!
I tiratori di Norland erano schierati in fila e squadravano una truppa di orchi neri dall'aria poco socievole avanzare contro di loro. Il sergente li fece preparare al fuoco.
"Pronti? .... puntate... Fu..." ma si interruppe strozzandosi sull'ultima parola, spinto a terra da qualcuno che sorpassandoli correva a perdifiato contro i pelleverde. Agitava le braccia e gridava: "Abbattetelo Abbattetelo!!"
Il sergente vide che dietro a lui volava un piccione con attaccata alle zampe un ordigno con la miccia accesa.
Un tiratore aiutò il sergente a rialzarsi in piedi dicendo: "Brutto bastardo di un piccione!"
"Zitto tu!" lo rimproverò il superiore. "Che ne capisci del progresso?"
Un agghiacciante esplosione li fece sobbalzare. L'odore di penne bruciate e macinato li aggredì.

Panico, Paura o Terrore?
I Naggaronti erano sempre più vicini. La truppa era tutto fuorché calma!
"Boni, boniiii, statteeeee nei ranghi!" vociferò con voce poco ferma il sergente cominciando a sudare copiosamente. Il polverone alzato dai rettili in corsa era a dir poco inquietante; prendeva forme demoniache e a volte addirittura riproduceva le facce delle lontane suocere.
"Signore io sono terrorizzato!" balbettò il trombettiere dopo aver sbagliato per la quarta volta l'accordo.
"Idiota! Tu non sei terrorizzato, sei impaurito! Non confondiamo le cose per piacere!" sbottò seccato il sergente, asciugandosi il sudore sulla fronte.
"No no, signore! Scusi ma io sono proprio terrorizzato!" biascicò quello tentando di tenere ferme le ginocchia.
"Mmmm!" fece il sergente meditabondo, posando lo sguardo su un idra che massacrava dei flaggellanti a pochi passi da loro fianco sinistro. "E' impossibile ti dico! Tu hai PAURA e questo è un ordine!"
"S-sì, signore! Se lo dice lei..."
"Lo dico io sì!" sbottò seccato il sergente sguainando la spada e preparandosi a resistere alla carica dei Naggaronti incitando i suoi uomini. "Avanti uomini! Oggi porteremo gloria al nostro Impero ed a sua Maestà illustr..." In quel momento un nugolo di frecce si abbatté su di loro uccidendo parecchi picchieri.
"Ma cos...??" fece il portastendardo preso alla sprovvista.
"Oddiooo moriremo tutti... scappate.... mettetevi in salvo!!" gridò fuori di sè il sergente gettando a terra spada e scudo e correndo in tondo.
"Ma che c'ha?" chiese il trombettiere sbattendo i denti tra loro.
"Bah, dev'essere un attacco di panico!" disse il portastendardo facendo lo sgambetto al sergente per evitare che il suo comportamento portasse scompiglio tra la truppa.
"Ah... ma io rimango comunque terrorizzato!" riprese il trombettiere tremando come una foglia.
"Impaurito!" lo corresse benevolo l'alfere.
"Sì... impaurito... mi confondo sempre!" rispose l'altro, facendo un sorriso nervoso. "Ed ora? Che si fa?"
L'alfiere gli mise una mano sulla spalla come un padre al proprio un figlio. "Che vuoi fare? Si scappa!"

Strateghi infallibili
Se c'è una cosa di cui l'Impero (sempre loro.. poveri sfigati) va molto fiero è sicuramente l'abilità strategica dei propri generali nel disporre le truppe. Poi, se una truppa di miliziani, non resiste ad una carica di cani del caos, questa è un altra storia! Il buco, prima della carica, non c'era e quindi... mica colpa del generale.
Ora, in ogni battaglia che si rispetti, dall'alto di una collinetta che sovrasta il campo, il generale impartisce i propri ordini di schieramento.
"Allora..." cominciò spostando lo sguardo su una mappa aggiornata da poche ore. "Su questa sponda del fiume ci piazziamo..."
"Eh?" fece un capitano.
"... schieriamo..."
"Ah!" rifece il capitano.
"... schieriamo una truppa di tiratori!.. e poi dentro questo bosco sul lato desto piazziamo una truppa di cacciatori e..."
"Signore!"
"Che c'è ora?" chiese scocciato il generale.
"Non c'è alcun bosco a sinistra... signore!" precisò uno scienziato togliendosi la pipa dalla bocca.
Il generale alzando lo sguardo constatò che era effettivamente vero. "Fate fucilare chi mi ha portato questa carta non aggiornata... dunque... i cacciatori sul lato destro e poi possiamo mandare la cavalleria da quello sinistro così che..."
"Signore!"
"Sìììì??" fece il generale guardando un giovane mago che aveva richiesto la parola.
"Ehm... i templari ci dicono che a sinistra la strada è sbarrata da un bosco e..."
"Ma non era a desta??" domandò il generale guardando i templari frustrati colpire con le spade i rami bassi di una pineta.
"Ecco..."
"Mandateli a destra allora..." sbottò scocciato il generale.
"Ecco... signore ...vede... pare che gli alberi li seguano ovunque si spostano!"
Il comandate dell'esercito alzando lo sguardo vide i templari battere in ritirata inseguiti da cespugli coi rovi e querce imponenti. "QUALCUNO INCHIODI QUEGLI ALBERI E SUBITOOOOO!!" gridò paonazzo in volto.
Qualcuno andò a eseguire l'ordine.
Respirando forte il generale chiese: "Il fiume è ancora al suo posto?"
"Ehm... direi di sì, signore!" rispose cauto il mago.
"E .. mmm... dov'è ora quello stramaledetto bosco?" chiese il generale senza osare alzare lo sguardo.
"Ehm..." fece incerto lo scienziato. "ma... dico... io non vedo boschi!!"
"ARRGGGHHH!!"

Stellette da lancio
Nel carnaio della battaglia il Capoguerra Orco Nero dopo aver stappato la spalla di un tiranno elfo a morsi ed aver scaraventato il cadavere lontano, ruggì chiedendo che Mork (o Gork) gli desse un altro avversario. I suoi piccoli occhi assetati di sangue si posarono su una figura esile ammantata di nero.
"Zguarda Zguarda... skappa pikkolo mikrobo!"
L'Assassino Elfo non mosse un muscolo, attendendo pazientemente il suo avversario... avrebbe caricato al momento giusto. L'Orco si lanciò verso di lui, ma poco dopo aver fatto qualche passo due cinghiali, un carro e due orchi chiaramente drogati gli tagliò la strada (e gli stivali nuovi, sottratti ad un ogre, con le ruote falcate). In una valagna di carne (verde e dura), legno, metallo arrugginito e molta stupidità, il carro piombo sull'elfo.
Ormai era troppo tardi per togliersi dalla traettoria. Dal mantello nero come gli occhiali di interfector intento a giocare a pocker con gli Antichi l'Assassino estrasse una stellina piccola, con incise alcune malefiche iscrizioni invocanti sicuramente sangue da Khaine ( "T.V.B mia sacerdotessa... te e i tuoi giochetti macabri" ). Caricato il braccio, lanciò la stellina contro il Carro ormai a pochi metri. La stella si conficco sulla struttura... i due orchi drogati tirarono il freno a mano e le redini e mozzarono le gambe posteriori ai cinghiali fermando il carro a pochi centimetri dall'elfo.
"E Adezzo?" chiese grattandosi la testa l'orco con la frusta.
"Ehm Ehm " si schiarì la voce l'Assassino inforcando gli occhiali e aprendo un regolamento tascabile. "Secondo il Regolamento... io ho colpito e ferito... quindi... voi siete morti... dovete rimuovervi dal tavolo!"
"Azpetta un zecondo..." sbraitò l'orco con la lancia "Come zarebbe a dire?? Noi abbiamo quattro ferite... non è korretto!"
"Ma signori... io ho forza 6!" disse l'elfo allargando le braccia.
Gli orchi si guardarono, poi scoppiarono a sbavare e ruttare ("ridere" nell'Impero).
L'elfo sospirò, estrasse un congegno e alzata una levetta la abbassò con un gesto molto teatrale. Un esplosione avviluppò il carro alzandosi a formare un fungo atomico. L'elfo si tolse gli occhiali protettivi, ripose il detonatore in una tasca interna e spazzato via il mucchietto di cenere, si voltò verso il Capoguerra.
"Allora... dove eravamo rimasti?"

Specchio riflesso... buttati nel cesso!!
Il mostruoso Demone Maggiore (scusate l'ambiguità.. ma non ricordo come si chiama... quello che picchia più forte!! :P ) ruggì trionfante scaraventando lontano il corpo seviziato del Arcilettore di Sigmar.
Ora il Caos trionferà! pensò malignamente pregustando il banchetto di anime che avrebbe avuto in premio dal suo sanguinario Dio. Una palla di fuoco gli passo davanti al naso distraendolo dai suoi macabri pensieri. Una piccola figura si erigeva davanti a lui con una spada fiammeggiante stratta nella mano destra e un bastone, su cui si appoggiava, sulla sinistra. La barba era dello stesso colore fiammeggiante della veste.
Adoro le anime degli stupidi maghi! ghignò il Demone, caricando la piccola figura. Hanno un buonissimo sapore quando sono farciti di magia!
A pochi metri il Demone si fermò per assaporare il terrore dell'avversario. "Allora Sgorbio? Temi tu la morte?" poi, riflettendo sulla frase appana detta e non essendo contento del livello di crudeltà ivi contenuta, cercò qualcosa di più adeguato e meno formale ".. mmm... allora mezza calzetta, cosa desideri prima che ti faccia il culo?"
"Solo una cosa o Orribile mostruosità e abominio!"
"Sputa l'osso... così che lo possa rosicchiare insieme alla tua schiena!" ruggì il mostro, molto compiaciuto della sua sentenza.
"Ti sei mai visto quanto sei brutto?" chiese con falsa preoccupazione il microscopico mago.
"Cos.. cazz.. com... io... tu... egli... interfector... mod..." ora era in serie difficoltà, si spremette le meningi ma non riusci a trovare niente di più sensato di un "Eeeehhh?"
Il mago, invocando Sigmar, riuscì a trattenersi da fargli una sonora pernacchia e pensò che fosse meglio arrivare direttamente al dunque. "Guarda tu stesso o bruttura del Mondo Conosciuto!" così dicendo estrasse un piccolo specchio dorato con inciso sulla cornice il produttore: Van Horstmann s.p.a tutti i diritti riservati
Il malvagio portento vi si specchiò e inorridito (assomigliava pericolosamente a Taddei) si mise a piangere. Tra un singhiozzo e l'altro biascicò "Mamma!".
"Sei brutto, eh?" chiese il mago con molto tatto. Gli rispose solo nuovi singulti più forti dei precedenti. "Vedi... o Orrido amico! Io ti posso aiutare!" continuò il membro del collegio Splendente "Devi tornare da mammina a chiederle scusa!"
"Ma come posso?" singhiozzò il Demone "sono bloccato in questa stramaledettissima dimensione!"
"Forse un modo c'è..." disse meditabondo il mago.
"Come??" chiese l'orrore disperato.
"Facile!" sorrise il Mago, estraendo una pergamena e porgendola al gigantesco incubo. "Basta che mi firmi questa... cessione momentanea dei tuoi AC, Fo, R, I e A! Ma non ti preoccupare... ti presto i miei per il momento!"
Sempre piangendo a dirotto il Demone Maggiore di Khorne, in tutto il suo spl... ehm... la sua bruttezza firmò la pergamena.
"Bene!" esclamò giulivo il mago "Ora appoggia la testa su questo chiodo per favore.. ecco .. un po' più a destra ... bene così!"
Lo Spendete, gettata la spada fiammeggiante a terra, evocò una mazza da golf e prese la postura per farlo trapassare di dimensione!
"Addio, con tutta la mia simpatia!" esclamò il mortale alzando la mazza. "Salutami mammina!"
"Lo farò!" singhiozzò il Sommo Malvagio.

La fine è vicina!
"Signore!! Signore!!" si sbacciò un servitore tentandò di fermare la ritirata strategica dell'Alto Comando Imperiale.
"Che succede ora?" chiese il Generale fermando il cavallo.
"Signore..." boccheggiò il servitore aggrappandosi alla sella. "Le sorti della battaglia stanno volgendo dalla nostra parte! Stiamo vincendo!"
"cosa? ma dico.... com'è possibile questo miracolo?" (è la tipica frase detta da chi riesce a vincere con gli Imperiali! :P )
"Signore... venga a vedere lei con i suoi occhi... venga!"
Tutto l'alto comando fece dietro front... anche i servi che portavano in spalla i bauli di biancheria del Generale. Tutti si misero ad osservare il campo di battaglia. I Cannoni (ignari del ripiego) si accanivano sul povero Gigante schiavo che se la dava a gambe schiacciando gran parte del suo esercito. Il tuono d'inferno, dopo una avaria proprizia (un bel 6) aveva eliminato i cavalieri del caos, nemesi di tutte le fanterie. Picchieri supportati da miliziani inferociti e templari stavano macellando allegramente una truppazza di Predoni.
"Ma.. e il loro Campione, che portava scompiglio nelle mie truppe?? Quello che sembrava immortale?" domandò stupito il Generale scrutando il campo senza vederlo.
"E' stato fermato con successo!" disse orgoglioso il servitore.
"morto?" chiesero stupiti tutti i campioni, generali, maghi e capitanti increduli.
"Certo che no... ma è ... come si dice... impaltanato!" sorrise il servo.
"Dove??"
Il servo indicò il fianco sinistro del campo di battaglia. Lì, circondato da fanatici imploranti stava il un Campione del Caos assetato di sangue sull'orlo di una crisi isterica.
"No no!!! Uccidi me uccidi me!!!"
"No me me!!"
"Io sono un maritire!! sevizia il mio corpo!!!"
"No trapassa il mio cuore!!"
"loro sono infedeli.. al mia fede è grande... tagliami la testa!!"
"Arrostisci il mio corpo con il fuoco demoniaco.. così sarò martire!"
Tutto l'Alto Comando guardava il Prescelto in seria difficoltà tentare di capire chi avrebbe affettato per primo.
"Tenete!" chiamò il Generale.
"Sì, signore?"
"Faccia devolvere al culto di Sigmar le pensioni dei morti! Rendiamo grazie ai martiri!" disse il Generale ordinando di conquistare gli ultimi quadranti ancora vuoti.

Incidenti di percorso!
"Muori stupido pelleverde!" gridò l'Alto Elfo alzando la spada. Proprio in quel momento il braccio si stacco e cadde a terra. I due lo guardarono stupiti. Poi l'elfo imbarazzato guardò l'orco. "Non è che hai per caso un po' di Atack?"
"Forze ne ho un poketta! Deve ezzere qui da qualke parte!" risposel'orco frugandosi nelle tasche. "Ekkola!!" disse trionfante estraendo un tubetto tutto unto. Stava per porgerla all'elfo monco quando un dato artiglieria lo gettò fuori dal tavolo sul vuoto.
"Ehm...." fece l'elfo. "forse serve più a lui!"

Ormai... perso per perso!
I poveri picchieri Imperiali si strinsero tra loro, agghiacciati da ciò che era successo nei momenti precedenti. Il loro generale su grifone era diventato un colabrodo sotto il fuoco incrociato di pirodemoni. I cani demoniaci avevano massacrato fino all'ultimo servente macellando le macchine nelle retrovie. I templari erano fuggiti davanti a qualche orrore rosa pensando bene però d non spronare troppo i cavalli per evitare che si rovinassero gli zoccoli nuovi, con il risultato di essere aggrediti alle spalle.
Ora i demoni che gli accerchiavano avevano cominciato a sbavare e a fissarli con un scintillio che va al di là del semplice bisogno di nutrirsi (Oddio!!!). Il Sergente tuttavia sorrideva sereno.
"Se-Se-Se-Se..." il portastendardo deglutì e riprese fiato. "... rge-rge-rgente!! Noi, cioè... i ragazzi si stavano chiedendo se non fosse il caso di... ehm... andare?"
"Dì..." fece il sergente bonario. "Hai paura?"
"Beh.. che Sigmar ci salvi... a dire la verità dovrei cambiarmi i calzoni!" rispose l'alfiere scrollando le gambe con fastidio.
"Ma di cosa??" fece il Sergente ghignando. "Di cosa hai paura?"
"ehm... " ormai il portastendardo era convinto che il loro superiore fosse andato contro il regolamento, fumando in servizio. "Denti, artigli, crudeltà, dolore, dannazione eterna... ha presente?"
"Ahahahah!" fece il graduato giulivo.
"Ahahahah??" chiese incredulo l'alfiere.
"Ahahahah!" confermò il sergente tenedosi il panciotto con le mani.
"Sì... okay, capito! ma perché ??"
"Perchè è l'ultimo turno nostro questo, idiota!" fece il sergente allegro come una pasqua. "Ed hanno cominciato loro!"
"Ahahahah!" fece tutta la truppa sollevata.
Improvvisamente una voce come di tuono rimbombo per il campo di battaglia "MASSACRO, c****o! VA BEH, TANTO... PERSO PER PERSO..."
Un enorme mano si accostò sul retro della truppa sospingendo dolcemente verso gli arti contorti e artigliati dei Demoni che gli stavano di fronte. La truppa andò in panico. Gli uomini ebbero paura... ma il test l'avevano già fatto!!
Il sergente sentì la chiazza di bagnato allargarsi nei calzoni.
No! pensò Non può finire così!!
"Soldati!" gridò il sergente sovrastando le urla di terrore. "Sì butti fuori dalla basetta di movimento chi può! Gli altri facciano resistenza sulle pieghe della tovaglia!! NON PUO' FINIRE COSI'!!!"
Non vi scrivo come andò a finire quando, volenti (nessuno) o nolenti (tutti) arrivarono a contatto con i massacratori di Khorne.... tanto.. perso per perso... ;)

Frecce e ossa!
Gli armigeri erano rannicchiati dietro ai loro scudi, sotto un tavolo e il più lontano possibile dalla feritoia che dava la possibilità di ammirare le immense schiere di Khemri che davano l'assalto al castello del loro signore. Si sentì un sibilo e dalla feritoia sgusciò una freccia che dopo aver rimbalzato sul soffitto ed essere stata deviata da un'armatura d'arredo si conficcò tra gli occhi di un povero armigero.
"Maledizione!!" imprecò il villico appenagli di fianco.
"Così non va!" sbottò un'altro, nascondendosi dietro un arazzo pregiato.
"Basta!!" tuonò il terzo "Io mi sono rotto!!" Gettato via l'enorme scudo, si alzò in piedi e sporgendo il petto alla feritoia incominciò ad imprecare contro il muro. "E' tutto quello che sapete fare eh? Guardate... io sono qui... dai provate a prendermi se siete in grado... AVANTI!"
Si udì un altro agghiacciante sibilo e una seconda freccia sbucò dalla feritoia e rimbalzata contro un antico vaso andò a conficcarsi sull'arazzo spaccando il cuore al poveretto nascostovi dietro.
"MA CHE SEI SCEMO??" domandò l'armigero ancora rannicchiato sotto al tavolo. "CI FARAI AMMAZZARE TUTTI!!"
"Naaaa... tranquillo... morirete solo voi!!" disse lo sbruffone accostandosi alla feritoia e gridando qualche parolaccia in khemrese.
"Cos.. ma.. ch... perchè???" chiese stupito facendo capolino dietro lo scudo.
"Perchè, tanto.. comunque sia hanno sempre il 5+.... le possibilità sono le stesse e mi salvaguardo la mia autostima!"
"Tu sei pazzo!" gli gridò l'altro. Un altro sibilo e quello sotto il tavolo si trovò a servire la Dama senza nemmeno essersi accordo di avere (finalmente) un contratto a tempo indeterminato!!
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeDom Dic 11, 2011 8:21 pm

E' il regolamento!
"Vai così!" gridò Tohrin il servente, battendo il cinque con Servex suo collega. La pietra della scaglia rancori (deviando di molto dal punto in cui si era scelto di farla cadere, aveva schiacciato un cantamagie imboscato in un pineto.
"Ma come faceva a sapere..." cominciò l'ingegnere squadrandoli con sospetto. Stava per dare il martello sulle teste dei due sbarbatelli, quando, improvvisamente, aveva udito quel rumore caratteristico dell'elfetto spappolato.
"Solo culo!" gridò Servex sbattendo la culatta ferrata contro quella di Tohrin. Dopo essersi sbattuti un altro po', i serventi aspettarono pazientemente e regolarmente il proprio turno di fare fuoco.
"Sì, dai tocca a noi!!" esclamò improvvisamente Dran, il servente novellino.
"Chi prendiamo sta volta?" chiese interessato Servex.
"L'uomoalbero!" disse sicuro l'ingegnere. "Allora gira la leva di un quarto e ruota la macchina di 13°... poi lasciami controllare!"
I serventi si affrettarono ad eseguire gli ordini. Dopo un rapido controllo l'ingegnere dette l'ordine di far fuoco. Uno strano stridio agghiacciante, come quello di Teclis che canta sotto la doccia, fuori uscì dalla Scaglia Rancori.
"Al diavolo!! Avaria!!" imprecò l'ingegnere lanciando il martello per terra.
"Ed ora che si fa?" chiese Dran, preoccupato.
"Si prega Grugni!" rispose Servex cominciando a sudare. l'ingegnere aveva estratto un dado rosso (sono sempre rossi in questi casi!) e guardando con apprensione i serventi raccolti in torno a lui lo getto a terra. Ruotando su se stesso in maniera poco ortodossa, beccando più e più volte le pieghe nel terreno (tirate sta tovaglia verde!!) si fermò sul nuero due.
I nani tirarono un sospiro di sollievo. L'ingegnere, non essendo sicuro apri il suo libretto Cento avarie in un mese. "Ragazzi, leggete qua..." disse incupendosi all'improvviso. Servex e Tohrin si avvicinarono mentre Dran controllava se la roccia fosse ancora al suo posto.
"Ma, capo, questa è roba da goblin!!" brontolò Servex.
"Lo so... ma così è il regolamento! Attenetevi alle istruzioni!"
I nani si mossero per eseguire ciò che bisognava fare.
"CHE c****o STATE FACENDO?" chiese Dran impaurito mentre i suoi colleghi lo legavano al posto della pietra.
"Tranquillo, Dran!" rispose Tohrin, avvicinandosi alla leva per azionare la Scaglia Rancori. "Il tuo compito è fare la faccia cattiva! Noi... scagliamo rancori!"
"Slegatemi!! Vigliacchi figli di un troll...!!"
"Ehi, Dran!" intervenne Servex "non te la prendere... è il regolamento! Quindi.. senza rancore!!"
Tohrin tirò la leva.

Abbattetelo!
I tiratori di Norland erano schierati in fila e squadravano una truppa di orchi neri dall'aria poco socievole avanzare contro di loro. Il sergente li fece preparare al fuoco.
"Pronti? .... puntate... Fu..." ma si interruppe strozzandosi sull'ultima parola, spinto a terra da qualcuno che sorpassandoli correva a perdifiato contro i pelleverde. Agitava le braccia e gridava: "Abbattetelo Abbattetelo!!"
Il sergente vide che dietro a lui volava un piccione con attaccata alle zampe un ordigno con la miccia accesa.
Un tiratore aiutò il sergente a rialzarsi in piedi dicendo: "Brutto bastardo di un piccione!"
"Zitto tu!" lo rimproverò il superiore. "Che ne capisci del progresso?"
Un agghiacciante esplosione li fece sobbalzare. L'odore di penne bruciate e macinato li aggredì.
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeDom Dic 11, 2011 8:54 pm

Rob Lucci ha scritto:
Stellette da lancio
l'Assassino estrasse una stellina piccola, con incise alcune malefiche iscrizioni invocanti sicuramente sangue da Khaine "T.V.B mia sacerdotessa... te e i tuoi giochetti macabri" .

Ma io continuo a cliccare mi piace :§-.pä: ....
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeMar Dic 13, 2011 11:41 pm

Canto di Sirena

Il principe elfo si pavoneggiava sul suo drago vecchio di millenni che "faceva grandi balzi" in giro per il campo, guardando i suoi uomini massacrarsi con orde di cani rabbiosi e demoni un po' osè e cercando di evitare lo sguardo dell'ammaliante quanto terribile Custode Dei Segreti.
Purtroppo però, il drago si era andato ad inchiodare in un angolo del campo (oltre il quale c'era uno spaventoso burrone che terminava con un temibile lastricato di mattonelle), e fu costretto a guardare verso il centro del campo per non essere caricato sul retro. La custode ne approfittò subito, e si andò a piazzare lì davanti, con tutto l'ambaradan di cui Slaanesh l'aveva dotata.
L'elfo, un po' intimidito e un po' arrapato, tentò di non guardarla ma proprio in quel momento un "RRRRRRRRR-OMAGNA MIAAAAAAAAAAAA!" si liberò dall'ugola della demonessa e le scelte potevano essere solo due. Lanciarsi fuori dal campo (sulle mattonelle) o tuffarsi col proprio drago in mezzo a 3 seni giganti. L'elfo in primo luogo era dubbioso (Thoril avrebbe potuto ingelosirsi vedendolo avvicinarsi a una demonessa) ma il drago non ebbe dubbi.
E poi lo schianto.
Il drago e l'elfo si erano lanciati contro la demonessa. Di fianco ad essa, un cumolo di tentacoli appoggiato su una piattaforma trainata da due tappeti volanti sorreggeva uno stendardo che piangeva e si disperava.
L'elfo si preparò a colpire timidamente la maggiorata, ma lei, prontamente gli disse:
"Eh no! Io attacco sempre per prima!"
"Ma anche io lo faccio! Me l'ha detto la mamma!"
"Certo certo, la mamma quella z... Ma io ho Iniziativa 10, Tiè!"
"Non è giusto, quando siamo usciti a Dicembre 2007 attaccare per primi era una sgravata, ora non serve più a un ca**o! E poi sono biondo con le orecchie a punta!"
"Si ma io ho le t... Ma cosa mi fai dire!"
La custode estrasse da una tasca segreta (si, una tasca...) 6 dadi e poi si mise a pensare.
"Vediamo... Tu hai disciplina 10 quindi per attaccarmi dovresti passare un test di disciplina all'8 perchè io sono brava a dire cose zozze... mentre il tuo drago, che non può usare la tua disciplina perchè io lo guardo con gli occhi da cerbiattona testerebbe al 7. Con la lama del tormento se vi ferisco dovete farne due di test! Quindi facciamo che tiro 3 legnate a te e 3 al tuo drago" disse facendo un occhiolino malizioso al bestione.
Roll... roll... roll... "2 colpiscono il drago e 3 colpiscono te. Ok, ora ti devo ferire... Quanta R hai? AHAHAHAH scusa dimenticavo sei un elfo, vado al 2+. Ok, 2 ferite (STO CA**O DI UNO C'è SEMPRE MALEDETTO SLAA... SCUSA MIO SOMMO PADRONE!)".
"Vabbè dai, salvale con Ta al 6+ e TS al 5+".
Roll... roll... Ta 1-3 (vabbè dai, ci sta). TS! Roll... roll... 5 - 6! Visto? Me li ha fatti la mamma i bracciali! Gne gne gne!
"Grrr... Vabbè adesso penso al tuo dragone..." (occhiolino).
Roll... roll... (dai su due dadi al 4+ uno va per forza, e con Fo6 e penetrazione non può salvare!)... roll... 1-2.

...
...
...
...

"MA PER TUTTI I #W@§[G&% $FA£#S] S%FD@#GO!"

"Gne gne gne gne! Non ci hai fatto niente faccia da serpente! Attivo il talismano di Loec... Ah, ho anche la lancia delle stelle..."
"Aspetta carino, fai un test di disciplina prima di attaccarmi, se non lo passi, sei costretto a fissare queste!" disse la demonesse indicandosi la zona compresa fra il collo e l'addome.
"Certi trucchetti con me non funzionano! Io sono dell'altra sponda!"
"NOOOOOOOOOOOO!"
"SIIIIIIII, doppio 1! Tiè! E pure il drago ha fatto 6, e mo so' ca**i tua!"
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeMer Dic 14, 2011 4:54 pm

:lol!:
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Kapitan Kelanera
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeMer Dic 14, 2011 5:47 pm

AAHAHHAHAHAH :§f,likuk:
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xam irog
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeMer Dic 14, 2011 8:01 pm

davvero molto divertente!scusa il commento ma...perchè l'elfo era un pò arrapato e un pò intimidito e alla fine è ricchione?il custode dei segreti gli ha fatto prendere il suo menbro contromano?ha 6 tette chi ci diventa finocchio?! :lol!:
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davidz90
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 17, 2011 11:22 am

o.o



sono esterrefatto....
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xam irog
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 17, 2011 12:16 pm

da cosa esterrefatto?
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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeVen Dic 14, 2012 5:01 pm

Riapro il topic per nuove avventure XD


Il cannone tuonò, sparando la palla in ghisa ad una velocità impressionante e con precisione millimetrica la mandò a sventrare un carro degli orchi, facendolo espodere in mille pezzi e rimuovere da una malinconica mano verde.
Il servente imperiale, quello con la palla in mano, sospirò tristemente.
«Che hai Will?» chiese il servente con l’acciarino e una mano perennemento sull’orecchio buono.
«Che vuoi che ti dica, Jeff, stavo meglio quando si stava peggio» brontolò Will, caricando per l’ennesima volta il cannone.
«Vuoi dire quando si saltava in aria una due volte ogni sparata?» chiese ironicamente il servente con lo scopettone, mentre spingeva dentro la carica.
«No, Flick, ma ti ricordi quella volta che vincemmo la battaglia con un colpo?»
«Intendi dire quella volta che portammo via la gamba al drago di Malekith?»
«No, quella volta che uccidemmo l’arcimago elfo!» disse Will, compiaciuto mettendo nuovamente la palla nella canna del cannone.
«Non volutamente!» sottolineò Jeff, avvicinando l’acciarino alla miccia.
«E’ qui che ti sbagli, Jeff! Quella volta fu tutto deciso a tavolino dal comandante! Non uscivano, allora, dall’Accademia di Nuln degli Scienziati incapaci e tronfi come ora, ma degli artiglieri nati! Stimavano, calcolavano la distanza che la palla doveva percorrere, prevedevano il rimbalzo e colpivano anche un uomo albero nascosto in un bosco!»
«Ah, sì!» sospirò Flick. «Quelle si che erano porcate coi fiocchi! La stima...»
Ci fu un sospiro nostalgico generale. Un Ingegnere in sella ad un cavallo meccanico arrivò sferragliando come un carro a vapore e frenò all’ultimo, arando il verde versante collinoso.
«Allora ragazzi, siete pronti?» chiese impaziente il giovinotto, saltando giù dal droide ronzino.
«Sì» risposerò senza entusiasmo i diligenti serventi.
«Bene … allora... direi che possiamo abbattere uno di quei tre Troll inferociti sul fiaco sinistro»
«Mi permetta...» cominciò Willi, paziente. «.. quei troll hanno fallito il test di stupidità per 4 turni di seguito! Il generale nemico è lontano... non hanno speranza di aver un po’ di sale in zucca per i prossimi due turni!»
«Poche ciance... il capo sono io e sono io che decido dove bisogna sparare!» s’irritò il giovin scienziato sbracciando verso il cannone. «Portatemi la cartina!»
I serventi portarono una tavoletta con sopra spiegata una cartina con la posizione delle unità aggiornata in tempo reale.
«Ci dice l’alzo e la distanza?» chiese Flick, beccandosi uno scapaccione dall’amico servente vicino. «Ops mi scusi... dimenticavo che lei mira sempre...»
«QUI!» gridò giulivo lo Scienziato puntando il dito su di un punto non lontano dai troll.
Il cannone magicamente si spostò e mirò il punto indicato.
«FUOCO!»
Jeff avvicinò l’acciarino alla miccia.
«Ehi, Will!» sussurrò Flick all’amico. «Ma.. non hai messo due palle nel cannone per caso?»
Will sbiancò di colpo. «Opporc..»
Un esplosione li avvolse tutti.
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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 15, 2012 8:32 pm

Il serpente gigante si attorcigliò attorno alla truppa di picchieri imperiali terrorizzati. Oltre ad essere un bestione alto come una casa, era un orrendo cotrutto nommorto risvegliato da qualche ierofante nascosto all'interno della sfinge.
"uomini!!" il sergente gridò alla truppa menando fendenti inutili con la sua spada alla carcassa del rettile. "serrate i rauuueeeeeekkkk!!"
Gli uomini si trovarono stritolati gli uni contro gli altri tra le spire del mostro.
"va bene così serrati sergente?" chiese malignamente l'alfiere che fortunatamente era riuscito a farsi stritolare solo le gambe.
"muhfarosssfmrmnmsclk!!" lo insultò il comandante con la faccia schiacciata tra le chiappe del musico.
"comandate... non così violentemente!" sibilò il musico con uno strano sorriso.
"bei tempi quelli in cui noi, fantazze, valevamo qualcosa!" sospirò un picchiere con l'elmo sotto l'ascella del compagno.
"ehgjsdnsasamm" approvò il sergente in procinto di soffocare del tutto. Le spire si fecero sempre più strette, strappando all'unità fieri gridi di battaglia e promesse di vendetta giurate a Sigmar.
"aoooo! Così no eh?"
"ahiooo... la picca li nooo!"
"muhashdaskkk!!" ordinò il sergente.
"arruolatevi, vi dicevano!"
"meglio fallire il test, piuttosto!"
"ma dove credi di fuggire.. cretino!"
"ma non poteva sfidarlo?"
"e' un mostro.. cretino!"
Improvvisamente, in un turbine di sabbia, penne, artigli, ali e cavalieri, un intera unità di semigrifoni caricò il rettile gigantesco su di un lato. L'orrenda bestia si volse verso il nuovo nemico rilasciando le sue spire.
L'unità ruzzolò a terra insabbiandosi.
"al diavolo!" sbottò l'alfiere, irritato. "era la mia giubba migliore!"
Si alzarono uno dopo l'altro guardando l'infuriare della battaglia tra rettile e cavalleria mostruosa: qualcuno impaurito, qualcuno scommettendo, qualcuno solo perplesso.
"sergente, ma che robe sono quelle?" chiese un picchiere avvicinandosi al comandante, straordinariamente ancora vivo.
"semigrifoni... imbecille! Fanno parte del nostro esercito ora!" sbottò il sottoufficiale scocciato.
"e da quando? I cavalli son passati di moda?"
"da quando Voland non è più possibile assoldarlo!" disse qualcuno dalle retrovie.
"boni!!" sbottò il sergente, cercando la spada tra la sabbia. "comunque soldato, dovrò farti rapporto! Sai benissimo che l'addestramento dell'Impero prevede anche un giorno di aggiornamento delle Forze Armate di Sua Maesta l'Imperatore!"
"ma sergente... prima che riuscissimo ad arrivare al bestiario... ci hanno chiamato alle armi!" mentì qualcuno.
"davvero?" domandò distrattamente il sott'ufficiale che non aveva mai, in verità, partecipato ad un incontro di aggiornamento. "in questo caso siete tutti scusati... oh eccola qua!"
Afferrò l'elsa della spada conficcata sulla sabbia e tirò. Quella non si mosse. Sgranò gli occhi.
"non dovrebbe esserci solo sabbia qua?" chiese un picchiere che aveva seguito la scena.
Il sergente non si perse d'animo. Puntò i piedi e fece forza con tutte e due le mani.
Si sentì sollevare in aria. La sabbia sotto ai suoi piedi ribbollì e ne scaturì fuori un orrendo scorpione gigante, poco vivo, ma molto gigante. La truppa fece due passi indietro. Il sergente mollò la presa e finì in mezzo a loro. La spada rimase infilzata sul pungiglione grondante di veleno verdastro.
"o Sigmar!" boccheggiò il sergente. "che è sta cosa?"
Nessuno gli diede la risposta che cercava. Tutti rimasero impietriti. Poi, come se fossero stati addestrati a quello, come un suol uomo si volsero e se la diedero a gambe.
"sergé, ma.. i mezzi piccioni? Li abbandoniamo così?"
"corri, imbecille, corri!" rispose il comandante boccheggiante.
"potevate anche studiare però... almeno sapere da cosa siamo scappati... sai.. per raccontarlo nelle taverne e farsi pagare da bere!"
"corri, idiota, corri!"
"arruolatevi vi dicevano... sarete invincibili.. vi dicevano!"


Ultima modifica di Rob Lucci il Sab Dic 15, 2012 8:42 pm - modificato 1 volta.
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Sephiroth
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 15, 2012 8:34 pm

^ Ne mancano dei pezzi, l'hai postato a spizzichi e mozzichi.
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Raizen
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 15, 2012 8:36 pm

Sei fantastico XD
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Rob Lucci
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeSab Dic 15, 2012 8:42 pm

Grazie ^^ l'ho editata correttamente XD
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeLun Dic 17, 2012 12:14 am

Grazie mille^^ Comunque gli imperiali che dicono che la fantazza ora non vale più una cippa sono da incatenare
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Hope
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MessaggioTitolo: Re: Due risate   Due risate Icon_minitimeLun Dic 17, 2012 12:20 am

bellissime come sempre rob XD
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