Campagna Bad Boys - I - Duro come la roccia

L'Agaro si fermò torreggiando sul nemico a cui aveva quasi tagliato la gamba, e ridacchiando sadicamente cercò di calciargli via l'arma, mentre iniziava a punzecchiargli la ferita gravissima con la punta della lancia. "Ora chi è il vigliacco eh?" lo canzonava inferendo sul quasi moncherino, godendosi le urla di dolore del poveraccio. Dopo essersi stancato andò a girare il busto in direzione di URIEL, ora dentro il suo campo visivo, e subito tornò serio: "Uhm...Ce l'avrei fatta benissimo da solo." Mugugnò riferendosi al tizio trafitto da due suoi dardi, non avendo la minima intenzione di riconoscere all'arciere il merito di avergli salvato la cotica. "Chi sei?" Domandò infine fissandolo per qualche istante prima di distogliere lo sguardo per puntarlo sull'uomo ancora vivo ai suoi piedi; alzò quindi lo suskrish verticalmente al terreno, con la testa dell'ascia rivolta verso il cielo, con l'intenzione di trafiggere il moribondo da una parte all'altra con la parte cuneiforme dell'arma letale.

Il Narr sorrise nuovamente quando la sua freccia penetrò nel corpo del Bandito anche se sfortunatamente il tiro non risultò cosi preciso e potente da abbatterlo sul colpo infatti il nemico era ora sparito dalla propria visuale ma Odgerel non si preoccupò piu di tanto, infatti nessuno essere umano avrebbe potuto fare tanta strada con due frecce conficcate nel corpo.
Il Principe aveva quindi estratto la terza freccia e la stava per incoccare quando vide l'Agaro che tormentava la grave ferita dell'altro Bandito e con un sorriso sadico osservò divertito la scena, poi dal petto del Barbaro tuonarono fuori le sue parole ed Odgerel senza scomporsi minimamente rispose "Bè dalle tue innumerevoli ferite non si direbbe, però credo alle tue parole ed i corpi da te maciullati ne sono un'ulteriore conferma" nella sua voce non c'era ne ironia ne tanto meno ilarità non voleva in nessun modo contrariare l'Agaro. Dopo pochi secondi il Narr rispose alla seconda domanda "Mi chiamo Odgerel figlio di Tarkan... tu invece chi saresti?" e con ancora la freccia incoccata il Principe attese la risposta...

LAUTREC:
Il suo colpo pose fine alla vita di quell'umano. L'altro, quello colpito dalle due frecce provò ad alzarsi col braccio che non era ferito, ma non arrivò nemmeno a un piede da terra che gridò di dolore e ricadde inerte.

TUTTI:
Viljami diede il colpo di grazia al umano agonizzante. Comprendeva le parole del narr.

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D'ora in poi, a meno che non commettiate azioni ostili l'uno nei confronti dell'altro o effettuiate azioni che richiedono il mio intervento (come ad esempio frugare i corpi dei banditi) potete dialogare tra voi senza che io debba frammettere un mio post.

Parve soddifatto dalla risposta del Narr, sebbene non gli fosse andata a genio la sua parte iniziale del discorso...ma comunque non avvertì ironia o ilarità nelle sue parole e si tranquillizzò un attimo, iniziando a ripulire lentamente la sua arma contro la propria veste. "Io Sono Viljami figlio di Gorthan figlio di Kun...Perchè li hai fatti fuori? in fondo avevano solo attaccato me." Affermò inarcando un sopracciglio...non perchè non gli andasse bene il fatto di essere ancora vivo, ma perchè lo incuriosivano i motivi per i quali un uomo avrebbe dovuto aiutare un altro uomo come lui."Comunque sia non sperare in una mia qualsiasi forma di riconoscenza, non ti ho chiesto di ammazzare nessuno di loro." mise in chiaro, preferendo non avere conti in sospeso con nessuno

Il Narr ascoltò con attenzione la presentazione dell'Agaro ed allentò dolcemente la tensione sulla corda del proprio arco anche se non tolse la freccia per vari motivi, il primo era che probabilmente potevano non aver ucciso tutti i Banditi e secondo accarezzare le piume della propria freccia gli conferiva una certa tranquillità davanti a quella montagna di muscoli.
Dopo aver dato un'occhiata nuovamente intorno per assicurarsi di non aver tralasciato nulla osservò nuovamente Vijami e gli rispose "Li ho ammazzati perchè sono qui per procurarmi un pò di acqua da quel pozzo e dato che non ti avevano accolto in modo molto socievole ho immaginato che non l'avrebbero fatto nemmeno con me e quindi ho pensato che l'unica modo per ottenere quello che volevo era aiutarti... Non pensare che sono quel tipo d'uomo che si ferma ad aiutare il prossimo o che si mette a fare la carità... Quindi tranquillo non voglio nessuna forma di riconoscenza da parte tua".
Dopo aver dato la spiegazione che l'Agaro voleva il Principe si mosse alla ricerca delle proprie frecce e dato che c'era a controllare cos'avevano addosso quei poveri Banditi

Scoppiò in una fragorosa risata al dire del narr, annuendo lentamente "Lo avevo immaginato...Mi piaci sai? mente lucida e pratica. Ma non ti preoccupare, non c'è più nessuno in giro: se ci fossero stati si sarebbero fatti vivi subito per dare manforte a questi mercenari quà" disse notando il suo fare, continuando a scuotere il capo, mentre la lama dell'ascia si faceva sempre più pulita dalle cervella del nemico. Osservò lo sconosciuto che andava a razziare i corpi degli sventurati, e lo lasciò fare dirigendosi poi verso gli altri edifici, alla cerca del pozzo. "a proposito, l'hai fatto fuori tu il capo? quello con il cappello a tesa larga...il bastardo mezzosangue." Concluse il tutto con uno scaraccio per terra, gridando codeste parole all'indietro in modo da farsi sentire dal principe un pò distante da lui

Il Narr sorrise alle parole dell'Agaro per poi rispondere "Bè si sa di Codardi ce n'è sempre in ogni dove e quindi potrebbe essercene qualcuno ancora nascosto da qualche parte a farsela addosso..." poi guardandosi sempre in giro il Principe andò a cercare le proprie frecce almeno per recuperare la testa se non l'intera asta per poi dirigersi all'esterno della fattoria a recuperare i propri Pony e nel frattempo rispose nuovamente all'Agaro "Si quel bastardo del Capo l'ho fatto fuori io, ha cercato di uccidermi castandomi qualcosa addosso..." Odgerel sputò per terra con foga "...Odio quei maledetti Maghi..."

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Archmage frugo solamente nei corpi che ho ferito perchè mentre sono li che recupero le mie frecce nel frattempo sbircio anche nel loro equipaggiamento

Le rispettivi intenzioni portarono i due guerrieri ad incrociarsi nello spazio tra i due edifici: il narr voleva recuperare le sue frecce e l'agaro trovare il pozzo. Odgerel acquisendo la vista sul cortile comprese che anche l'uomo che per primo aveva ferito era morto, in quanto la sua testa era circondata da un'ampia pozza di sangue.

LAUTREC:
Oltrepassando la strettoia tra gli edifici il giovane agaro arrivò ad una specie di piccolo cortile posteriore.
Era infatti lungo circa 20 passi e largo poco più di una decina. Al centro c'era il tanto cercato pozzo. Sembrava in buone condizioni anche se l'agaro non vedeva nessun artificio atto a estrarne l'acqua. Notò anche il corpo del capo dei mercenari, riverso a terra sull'ampio accesso dell'altro edificio. Aveva la gola tagliata e altre evidenti ferite da armi da taglio. La sua spada, una pesante lama ricurva, giaceva vicino al corpo. Il filo della lama era lindo, segno che l'uomo non era stato in grado di arrecare nessuna ferita al narr.

URIEL:
Frugò i corpi e recuperò le frecce. Putroppo delle quattro che aveva tirato solo una non si era spezzata. Di due poté recuperare la testa, ma quella che aveva colpito l'elsa della spada risultò del tutto inutilizzabile.
Indosso ai due uomini che aveva colpito non trovò granché oltre alle armi: quello che aveva preso con 2 frecce aveva un sacchetto con 9 monete di rame e una piccola pergamena di cuoio su cui era disegnato ad arte un volto femminile con sotto scritto qualcosa (ma non sapendo leggere non sapeva dire cosa). L'altro aveva soltanto 1 moneta di rame e una d'argento nascoste in una tasca interna dell'armatura. Aggirandosi per il cortile anteriore Odgerel notò anche che c'era un cadavere appena entro l'uscio dell'edificio in cui l'agaro si era infilato durante lo scontro.

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se nessuno di voi fa nulla di ostile proseguo con la descrizione del frugamento per Uriel e del cortile posteriore per Lautrec.

"Eh i maghi...dei gran pezzi di sterco di goblin! Per questo mio padro andava in giro a spiccargli la testa, e io come lui non dico mai no davanti all'occasione di farlo." affermò sghignazzando in direzione di URIEL, urlando un pò per farsi sentire. Quindi lo sguardo gli cadde sul cadavere del Capo, e a lui si avvicinò sputando in faccia al suo cadavere. Rimase quindi un attimo a pensare sul da farsi, e prima di attingere acqua dal pozzo si chinò sul corpo inerme del mezzodrago, iniziando a frugargli nelle vesti per trovare magari qualcosa di prezioso...in fondo quello era il capo, magari aveva addosso qualcosa di interessante. "e voi come mai passavate di quì?" domandò ad alta voce più per sapere se il narr era sempre lì dove lo aveva lasciato o aveva cambiato posizione.

Il Narr imprecò quando trovò la quarta freccia completamente spezzata ed inutilizzabile maledicendo la propria sfortuna poi però senza perdere ulteriore tempo mentre recuperava le frecce e le poche monete che aveva trovato rispose a Vijami "Ero qui solamente per procurarmi un pò di acqua". Poi riponendo l'arco sulla schiena raccolse la pergamena con il ritratto di una donna e mentre si stava dirigendo verso i propri Pony porse il foglio all'Agaro chiedendogli "Vi dice qualcosa questo volto?"

Il narr arrivò proprio mentre l'agaro stava frugando il capo:
indosso aveva una sacca entro cui gli trovò un sacchetto con 4 monete d'argento e 17 di rame, uan specie di bastone metallico lungo circa un piede cavo dall'aria lavorata e dalla forma strana, tanto che guardandolo la base aveva la forma di una stella a cinque punte. C'era poi una pergamena che risultò subito essere una specie di mappa. Questa aveva quattro disegni sopra. Uno ritraeva una serie di case stilizzate, l'altro una specie di teschio, un terzo una mano monca e l'ultimo, quello più in basso un cerchio tratteggiato con due simboli sopra incisi in rosso, mentre tutte gli altri disegni erano in nero. Sotto ogni disegno c'era una scritta, ma nessuno di loro sapeva leggere e quindi non erano in grado di decifrarle.

LAUTREC: il volto non ti dice nulla.

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risponde prima lautrec

L'agaro si interrompè un attimo a lanciare un occhiata al foglio porto dal Narr, e scosse in risposta la testa "No, non mi dice assolutamente niente...potrebbe essere sua sorella o la sua amante, per quanto mi riguarda." affermò continuando poi a frugare nelle vesti insanguinate del capo e intascandosi subito il sacchetto di pelle con qualche moneta dentro. Si mise nella veste anche quella specie di bastone strano, dato che non ingombrava troppo e poteva essere anche qualcosa di prezioso; rimase tuttavia ben più tempo a guardare la mappa, interdetto sul da farsi. Andò quindi a porgerla allo straniero, alzandosi da terra. "Tu cerca di capire la mappa, io devo andarmi a lavare le ferite" Affermò, partendo poi alla volta del pozzo, le ferite subite durante il combattimento che ancora gli dolevano.

Il Narr arrivò e trovò l'Agaro mentre frugava nel corpo del Mago morto e per qualche secondo rimase li vicino a fissarlo era incredibile quanto fosse grosso e possente quell'uomo era sicuro che la sua forza sarebbe stata in grado di spaccare un osso del collo a mani nude. Poi quando Vijami gli rispose Odgerel disse "Si potrebbe essere, comunque me la porto dietro chissa che non potrebbe servirci in futuro..." detto questo afferrò anche la mappa prima di osservare il Barbaro che si dirige verso il pozzo. Lanciò un'occhiata veloce alla pergamene prima di andare a recuperare i propri Pony...

"Fai come vuoi, quello che trovi te lo puoi prendere." affermò giungendo quindi dinnanzi al pozzo, sporgendosi appena dal parapetto per cercare con lo sguardo un eventuale secchio per attingere acqua. "Piuttosto, pensiamo alla mappa" esclamò mentre ancora era chinato al Narr. "...magari c'è la segnalazione di qualche tesoro. Forse lì dove c'è il teschio ci potrebbe essere qualcosa di interessate, o dove c'è la mano mozzata." concluse riportando alla mente la cartina disegnata sulla pergamena ingiallita mentre si risollevava dal parapetto, sussultando dal dolore per aver preso contro una ferita ancora aperta .

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Ho azionato poichè non c'era bisogno di un azione tua Arch :sfs: se dovevi fare qualcosa missivami che cancello :45u:

Non c'era nulla. Né un secchio, né una carrucola, né una corda. L'agaro fece bene a sporgersi solo modestamente perché sottoposte anche a solo parte del suo peso due pietre del pozzo iniziarono a muoversi, tanto che erano malmesse. Un gesto più plateale forse lo avrebbe fatto finire direttamente nel pozzo insieme a parte delle pietre del pozzo stesso.
Non riusciva a vedere a che livello fosse l'acqua, né se ce ne fosse realmente.

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Lautrec hai azionato correttamente.

Il Narr dopo aver recuperato i propri pony tornò nel cortile interno della fattoria ed osservò per qualche istante l'Agaro intento a trovare un modo per recuperare l'acqua che si trovava nel pozzo, sempre se ne era rimasta ancora dopo cosi tanto tempo. Poi finalmente rilassandosi maggiormente tornò a guardare la mappa che gli aveva dato Vijami e dopo averla studiata per qualche istante esclamò "Mah io non andrei ne verso la mano monca ne verso il teschio ma invece mi dirigerei verso questo cerchio tratteggiato, perchè come vedi è l'unico simbolo tracciato in rosso e non in nero come tutti gli altri, forse è piu importante di quest'ultimi..." Detto questo porse nuovamente la mappa al Barbaro prima di andare ad osservare insieme a lui se c'era un qualche modo per attingere l'acqua da quel pozzo anche perchè altrimenti tutta la battaglia sarebbe stata solamente uno sperco di energie...

Mugugnò qualcosa nel vedere che non c'era nulla per attingere acqua dal pozzo, e scorgendo il Narr che si stava avvicinando al parapetto andò a posargli amichevolmente una mano sulla spalla, a trattenerlo "Non c'è nulla lì dentro...e rischia anche di crollare. Abbiamo combattuto per niente." mormorò un pò irato, sbuffando e poi prendendo la mappa dalle mani del Principe. "Mmm...mi sa che hai ragione te. però la mano monca mi ispirava, ma al massimo ci potremo andare dopo; per ora dirigiamoci verso il cerchio tratteggiato, magari è un villaggio o che so io. E abbiamo bisogno entrambi di un posto dove rifocillarci." Affermò con decisione annuendo lentamente tra sè e sè, quindi continuando: "naturalmente dovremo anche passare la notte quì dato che anche se è pomeriggio temo che la notte ci sorprenderebbe a metà strada se ci incamminassimo adesso per la meta...non sappiamo quanto sia distante." concluse dirigendosi verso il proprio cavallo per vedere se ancora era là e non era fuggito in seguito al combattimento.

"Merda" esclamò il Narr con rabbia... Aveva sprecato quattro buone frecce e rischiato la pelle per nulla, poi però sentendo la pesante mano dell'Agaro sulla spalla cambiò i propri pensieri, forse non aveva combattuto proprio per niente qualcosa aveva ottenuto anche se era pericoloso come un Leone di montagna e testardo ed orgoglioso come un pony non ancora addestrato il suo nuovo compagno d'avventura era proprio ciò che gli serviva...
Quindi voltandosi verso il volto di Vijami disse "Bè certo che potremmo andare a visitarlo dopo quel posto e sono anche d'accordo con te sul fatto che se ci mettessimo in cammino ora è probabile che la notte ci colga tra le sue braccia prima ancora che avremmo raggiunto la metà... Però venendo qua ho notato parecchie costruzioni disabitate, vuoi dire che siamo cosi sfortunati da non trovare un pozzo ancora funzionante in tutte queste abitazioni?" Detto questo iniziò a prendersi cura dei propri Pony controllando nel frattempo il proprio equipaggiamento...

Il Narr osservò per qualche istante l'Agaro e sorrise tra se e se scuotendo leggermente la testa. Vijami era proprio come un corso d'acqua di montagna se voleva andare da una parte ci andava, non gli importava nulla se gli uomini potevano costruire degli argini artificiali o se avevano deviato il corso dell'acqua lui l'avrebbe sfondato qualsiasi barriera ed avrebbe proseguito per la propria strada proprio come stava facendo in questo momento. Per ora il Principe non aveva nulla da dire e nulla in contrario, ma se mai un giorno l'avrebbe avuta il Barbaro non avrebbe avuto vita cosi facile nel prendere le decisioni.
Quindi dopo questa piccola riflessione Odgerel esclamò "Sono perfettamente d'accordo procediamo pure..." e detto questo sali sopra il proprio pony e segui l'Agaro che stava lentamente uscendo dalla Fattoria per poi aggiungere "Vijami, sai dove stiamo andando o ti stai dirigendo per istinto? Perchè secondo me le case che sono raffigurate sulla mappa sono quelle in cui ci troviamo ora noi e quindi avremmo un ipotetico punto di partenza per dirigerci verso il cerchio... Cosa ne dici?" immettersi sulla strada principale in cerca di un maledetissimo pozzo che funzionasse e per ridurre la strada che li separava dal proprio obbiettivo...

Il Narr cercò di focalizzare nuovamente nella propria mente l'immagine della mappa e quando ci riusci non pote che essere d'accordo con l'Agaro, la figura del cerchio era quella piu a sud e quindi partendo dal concetto che il punto dove si trovavano loro era raffigurato da quella case stilizzate non potevano che andare a sud sperando di trovare dell'acqua ed un rifugio per la notte. Odgerel guardò per un attimo Vijami e poi disse "Si hai perfettamente ragione, non ci rimane che muoverci o ci faremo cogliere dalla notte troppo preste..." Detto questo spronò i propri pony seguendo a qualche passo di distanza il grosso cavallo che trasportava il Barbaro

I due proseguirono per buona parte del pomeriggio. La sete iniziava a farsi sentire e gli animali di entrambi erano nervosi.

URIEL: Quando non manca ormai molto al tramonto Odgerel scorse all'orizzonte qualcosa che si muuoveva verso nord-est. Aguzzando la vista riuscì a distinguere uno jurg su ruote, il classico carro-tenda spesso usato nella parte più meridionale dei khanati, circondato da tre cavalieri. dalla stazza però era evidente che non si trattava di narr, ma di umani o forse di agari. Non erano ancora stati avvistati ma anche se non avevano qualcosa di voluminoso con loro, probabilmente era solo questione di momenti prima che qualcuno li notasse.

Il Narr stava accarezzando il collo del proprio Pony sussurrandogli alcune parole che il padre gli aveva insegnato da piccolo, cercando di farlo calmare. Anche se la sete si faceva sentire pesantemente e non solo gli animali ne stavano soffrendo. Poi mentre lentamente stava alzando lo sguardo per vedere come se la stava cavando l'Agaro con il proprio cavallo gli occhi attenti del Principe notarono uno Jurg e si domandò cosa diavolo ci facesse cosi distante, ma la risposta non tardò ad arrivare infatti Odgerel notò che vicino al carro non c'erano Narr ma degli stupidi Umani se non addirittura degli Agari.
Quindi senza perdere ulteriore tempo disse a voce basso in direzione di Vijami "Abbiamo problemi... A dire la verità tre, per essere precisi tre cavalieri in direzione nord-est..." e senza attendere una risposta dal nuovo compagno d'avventura si mosse rapido e veloce come un fulmine estraendo il proprio fedele e letale arco per poi aggiungere mentre stava iniziando ad incoccare la prima mortale freccia "Ah quanto pare la giornata non è ancora finita... credo che ci sarà da divertirsi..." poi però si ricordò delle pessime condizioni del Barbaro e qualcosa nella propria mente gli suggeri che forse la cosa sarebbe stata piu complicata del previsto...