IL CORAGGIO CHE SPEZZO' L'INCANTESIMO
Chi mai avrebbe il coraggio di accettare una sfida lanciata dal Cavaliere Verde, un temibile gigante alto come due uomini e forte quanto dieci? Tutto di lui è verde: la pelle, i capelli, i vestiti che indossa. Il suo cavallo è verde come lo smeraldo e le briglie sono lucide come l'edera più verde. In una mano, il cavaliere brandisce un'ascia e nell'altra, agrifoglio sempreverde.
La vigilia di Natale il Cavaliere Verde si recò a Camelot, alla corte di re Artù. Gettando l'agrifoglio per terra, come un guanto, sfidò l'ardito cavaliere che avrebbe osato tagliargli la teste e che, l'anno successivo, avrebbe offerto il proprio collo alla sua spada. Solo Sir Gawain ebbe l'ardire di accettare una tale sfida e con gesto sicuro, abbattè la sua spada sulla testa del Cavaliere Verde, che però non morì. Raccolse invece la propria testa e se ne andò sul verde destino.
L'anno dopo, Gawain, per mantenere la promessa, si presentò al Cavaliere Verde. Gawain si inginocchiò e appoggiò la testa su un ceppo di legno. Il gigante sollevò l'ascia. Per tre volte l'abbassò e per tre volte risparmiò la vita al valoroso Sir Gawain.
Il Cavaliere Verde rivelò essere sotto l'incantesimo di una strega che odiava re Artù. Solo il cavaòliere più ardito poteva spezzare l'incantesimo e permettergli di parlare. Il coraggio di Sir Garwain lo aveva liberato e ora il Cavaliere Verde poteva avvisare il re del pericolo.
Origine della leggende: Gran Bretagna