Atto II missione I balla col kroot : il buio oltre la porta

Oltre la porta era buio. Buio e oscurità. Nemmeno il sistema interfacciato Hawkeye riusciva a penetrarlo. S vedevano solo delle chiazze rosse che erano probabilmente dei demoni e dei lampi, spari da un luogo lontano. Entrare era un vero e proprio salto nel buio.


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quello è buio innaturale :

se entrate avrete -1 all'ac -2 all'ab -1 all'ag

"Maledizione! Non si vede niente! Non pozziamo ztarcene fermi, non pozziamo zparare decentemente, ma almeno li pozziamo peztare!"

Sbraitò tirando fuori il grande zpakka, pronto ad accendere la catena.

"Mi trovi pienamente d'accordo capo. Carichiamoli soldati!" gridò il kroot facendo roteare il fucile.

La carica fù epica. iniziò alla porta e lì finì. Soldati inciampavano e cadevano. Era impossibile caricare alla cieca

" Direi di avanzare con più kautela, Zkaldino mio, o almeno kon più ordine..."
Disse il massacratore rialzandosi e staccandosi la kakkola nani dal sedere.

"Tzeentch bastardo impalato su un girarrosto, cotto allo spiedo e mangiato per colazione da un gruppo di Angeli Sanguinari affamati dopo aver combattuto per 3 settimane intere contro le schifose orde multicolori e fluorescenti che egli definisce sgherri! Pollo malefico che non è altro..." bestemmiò il mercenario mentre si rialzava usando il fucile come appoggio.
Il mercenario continuò per qualche istante a borbottare cose incomprensibili finchè, sputando per terra, concordò con Massacratore dicendo che avanzare con cautela era una buona idea...

L'orco e i marines si mossero con circospezione. Stranamente non c'erano più demoni in zona. Anche il kroot e i suoi si mossero lentamente e nessuno cadde. Improvvisamente un marines sussurrò " Signore sembraeserci un generatore! Lo attivo?"

"Ze è la luce ziamo a posto, ma conoscendo zti kozi, mi za ke è una trappola. Fuori le armi, pronti a zparare, karikate i fiammoni! E tu, apri kuel kozo."

Con aria minacciosa, Warlock calò sugli occhi le grosse lenti del Sistema Interfacciato Hawkeye.
"Soldato, accendi al mio segnale. 3... 2... 1... ora!" disse.

La luce sfrigolò debole e si accese. Non c'erano demoni. Ma molto sangue. Molto molto sangue. E un pc. Di fianco al Bianco accasciato per terra. Coperto di sangue. La visione era da incubo. Frattaglie di organi era sparsi ovunque e non c'era un solo uomo( o kroot) che desse segni di vita. L'unica cosa integra era il computer

"Kuezta non ci voleva. Il Bianko lo ztava difendendo, tu" disse rivolto a un marine"guarda se kuel poveraccio ce la può fare, kualkuno ke ze ne intenda guardi kuel computer."

"Spostati idiota!" ringhiò Warlock al soldato di Massacratore.
"Bianco... Bianco... che cazzo stai facendo amico mio? Non puoi morire così... non puoi farlo... coraggio, apri gli occhi e dimmi che è successo..." gli occhi del mercenario erano spalancati e pieni di orrore mentre si avvicinava al corpo martoriato ed esangue del compagno.

Il Bianco era conciato malissimo. Aveva perso una gamba e numerosi organi interni erano lesionati. Ma era ancora cosciente " Amico mio...coff coff.... così muore un kroot.... Il principe demone è venuto con me.. coff .... non ho alcun rimpianto. prendete il pc coff coff. Dallo a Nikolas e digli Tabula Rasa. Capirà. Coff coff... per me è finita.... occupati tu del cucciolotto coff ... ora vorrei farti un coff coff... dono.... posso coff coff? "

Il kroot guardò il medico più vicino e vide la disperazione nei suoi occhi. "Non gli rimeno molto da vivere..."

"Un... dono?" chiese il mercenario, ancora sconvolto dall'accaduto.

" si.... coff coff....prendi questo.... e chiedi a nikolas cosa è.. ora andate e digli coff coff tabula rasa." "signore un minuto al teleport di rientro." gli disse il marine che aveva il pc con se.


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warly ti ha dato un cofanetto rosso vivo

"... tabula rasa? Non vorrai distruggere il pianeta spero? Non fare cazzate Bianco, quei cosi possiamo sterminarli! Una fenditura nella realtà si può richiudere in qualche modo! Scordati di far lanciare un exterminatus su Pech, non te lo permetto!!" gridò Warlock, fuori di sè...

Il Bianco urlò con quella poca voce rimasta :"Taci. E fila ora! Aver servito al suo comando mi ripga del dolore. Ci rivedremo sir.... in un nuovo mondo. E ora va. Che lo spirito degli antenati sia con te. Io muoio ma muio felice." disse e spirò

" 20 secondi signore!!!"

"Bianco..." le lacrime rigavano il volto del kroot "... se scopro che Pech sarà davvero distrutto, giuro che troverò un modo per venire nell'altro mondo e ammazzarti di nuovo... tabula rasa un cazzo..." la disperazione sul volto del kroot era ormai mista a rabbia. Rabbia per non aver potuto salvare il compagno. Rabbia per il terrore che il suo pianeta natale fosse distrutto. Rabbia per il casino in cui tutta questa storia era sfociata...

" 3,2,1 ... teleport!!!!!" urlò un marine. Il mondo sfuocò.
La prima cosa che vide fu il volto di nikolas e la struttura di una nave

"TABULA RASA!" gridò Warlock ponendosi dinnanzi all'inquisitore con una velocità impressionante. "Che cazzo vuol dire? Spiegamelo subito vecchio!"

" Chi ha detto Tabula rasa? Come lo sai?" chiese calmissimo Nikolas e fece un cenno ai due cavalieri grigi alle spalle del kroot

"Come lo so? E' l'ultima cosa che ha detto Il Bianco prima di andare all'altro mondo, ecco come lo so!" gridò il kroot.

I due cavalieri grigi lo immobilizzarono. "Bene. L'ultima volontà del bianco. Fiat lux imperatoris. Exterminatus. Coordinate Pech. Scattare!"

" Ora mi odierai ma saprai il perchè. Quella non è una faglia demoniaca qualunque. Non credo che un nomale exterminatus basti. Per questo userò una goccia del sangue di sanguinius... l'elemento più puro mai ritrovato. Speriamo basti."


"Ah se cerchi il cucciolotto è sulla nave. Ragazzi non mollatelo."

disse Nikolas. La stretta degli astartes si serrò.

"Bastardo! Ti ammazzerò Nikolas, ti ammazzerò insieme a quel fottuto bastardo del tuo Imperatore! Come cazzo ti sentiresti se qualcuno distruggesse la tua amata Terra eh? Voglio vederti morto Nikolas, voglio vederti impalato sull'ascia del Dio del Sangue!!" il kroot era completamente fuori di sè. In una normale situazione, non avrebbe certo detto quelle cose; ma il suo pianeta era appena stato distrutto. Il suo mondo natale. Senza nemmeno saperlo, migliaia di kroot nei più remoti angoli della galassia avevano perso l'unico luogo a cui fare ritorno che avessero mai avuto. E nessuno di loro lo sapeva...

" Ti capisco.Stai traparlando per il dolore.Il mio pianeta è stato distrutto anni fa. Da un mio ordine. Ma meglio tutti morti che tutti caotici. Ora a nanna." E un cavaliere grigio lo anestetizzò con un cazzotto.

Le ultime parole che sentì furono.

" Pace all'anima loro " e " sopravvissuti"

poi svenne