Aoidhghean, Luce Calante di Ulthuan(6)

Nome: Aoidhghean, Luce Calante di Ulthuan


Valore
dell Eroe: 345 pt


Razza: Elfo(25 pt) Potenziamenti: +1 F(30 pt)


Armi: Lancia(15 pt) Armature: Armatura Leggera(5 pt); Armatura Pesante(15 pt)


Equipaggiamenti: Cavalcatura(25 pt);


Arti Marziali: Incalzare


Profilo:

Ac 4(5) Fo 6 R 4 Fe 3 I 4(5) A 5*


TA: 2+


TS: 6


Riserva di Punti: 10pt


Potenziamenti del primo aggiornamento: +1 Forza(20 pt)

Potenziamenti del secondo aggiornamento: +1 Attacchi(25 pt); Bardatura(+1 al TA)(10 pt)

Potenziamenti del terzo aggiornamento: +1 Resistenza(30 pt); Talismano di protezione(+1 al TA)(10 pt)


Potenziamenti del quarto aggiornamento: Tiro salvezza 6+(30 pt); Veleno(attacchi venefici)(30 pt)

Potenziamenti del quinto aggiornamento: + 1 Ferita(40 pt); +1 Attacchi(35 pt)

Potenziamenti del sesto aggiornamento: +1 Forza(30 pt); Giavellotti(10 pt);+1 Attacchi(45 pt)



BG:
Il
mio nome è Aoidhghean, soprannominato Luce Calante di Ulthuan.
Avrete certamente notato che sono un elfo, e voglio approfittare di
questo momento per raccontarvi la mia storia.La mia nascita fu
accompagnata da una circostanza misteriosa: nel momento esatto in cui
venni al mondo, una cometa, che non era stata prevista dai nostri
astrologi, brillo sopra i cieli della grande capitale elfica, ed
esplose subito dopo. Ma la stella non s limitò ad annunciare la mia
venuta, no: mi lasciò un marchio, proprio qui, sul mio braccio
sinistro -mostra il braccio-. Ma il mio avvenire era ancora peno di
sorprese. a 6 anni, com'è usanza nel nobile popolo elfico, fui
portato da un anziano mago, per ricevere la sua benedizione.Ma appena
mi vide, cadde a terra, gli occhi gli sbiancarono e una voce
innaturalmente profonda sgorgò dalle sue labbra:- Luce Calante, la
benedizione scese già su di te il giorno della tua venuta. ti
attendono grandi imprese, e un dono cadrà per te dal cielo quando
dovrai riconquistare con l'onore ciò che fu preso nell'inganno.
Ricorda: "Meglio la morte che il disonore". Da queste
parole trarrai forza quando dovrai affrontare un dilemma vitale. Un
giorno forse ci rivedremo, giovane elfo. E con queste parole, la voce
si spense, e il vecchio mago rinvenne. I miei genitori preferirono
mantenere segreto l'avvenimento, per evitarmi molti problemi.
Crescendo, divenni un guerriero provetto, decisamente più forte e
più veloce dei molti miei coetanei, e all'età di 20 anni fui
mandato in una caserma elfica per addestrare le aquile che avrebbero
dovuto solcare il cielo per difenderci. Il lavoro mi piaceva molto, e
c'era un forte legame tra me e le cavalcature.

Tra
di loro ce ne era una a cui ero particolarmente affezionato, il cui
nome era Edelweiß: era particolarmente intelligente rispetto agli
altri esemplari della sua specie, e aveva un apertura alare enorme.
Ma un giorno accadde una disgrazia: una malattia misteriosa intaccò
tutte le aquile della nostra caserma, e fu il panico... tentammo
qualsiasi rimedio per far cessare il malanno, ma tutto fu inutile.
Allora tornai ad Ulthuan, dallo stesso mago elfico che mi aveva
predetto il destino quel giorno lontano, e lui, riconoscendomi
subito, mi disse:”Orsù dunque, prescelto, il malanno che ti porta
qui non è inguaribile, ma la cura si trova in una città lontana, in
un regno lontano. Solo là cresce la pianta dell'Äderließ.
Ma fa' in fretta, giovane elfo, poichè la malattia non tarderà a
compiere il su corso, ed entro 12 lune, non vi sarà salvezza per le
tue aquile”. E così, dopo aver ricevuto le indicazioni per
giungere alla città maledetta, partii, spedendo prima un messaggio
alla caserma per informarli della mia missione. E alla fine partii,
attraversando fiumi e foreste, monti e pianure, in sella al mio
destriero, Gerçemail... e nel volgere di una luna giunsi alla mia
destinazione, affaticato dal viaggio estremo ma deciso a qualsiasi
costo a salvare le mie povere “sorelle”.... la città appariva
desolata, ma sapevo già cosa mi sarei trovato dinnanzi... era stata
una città imperiale, ma le orde del caos l'avevano devastata... per
cosa poi, sarebbe stato un mistero ingoto perfino ai 4. ma non era in
quel luogo maledetto per riflettere sulle intenzioni del caos.. a
casa, allora sì che avrei combattutto contro le orde maledette...
in quel momento avevo un compito decisamenten più importante...
mancavano ben 11 lune al compimento della malattia, ma, per evitare
imprevisti, mi sarei dovuto sbrigare... il mago elfo mi aveva
descritto precisamente le fattezze della pianta curativa, e non
tardai a trovarne un esemplare... la raccolsi, attento a non
toccarla: era molto tossica per la pelle elfica e umana, e dopotutto
non era che un pianta nata nel caos... mi accampai appena fuori le
rovine delle mura, insieme al mio fidato destriero... mi ero appena
addormentato, che accadde la disgrazia: un brutto skaven, che seppi
essere chiamato Tolak il Dilaniante, mi aveva rubato la pianta
magica! Al mio risveglio ritrovai solo un messaggio, scritto in una
lingua skaven che avrebbe fatto piangere gli occhi:”Carro Elfo, ti
ho rubato io l'elba che avevi racolto e te la rendero ad un pato:
vieni a sfidami nell'arena dOnore&Morte, e solo vicendo potrai
riotenere questa pianticela. Tolak il Dilaniante, del Clan Skyre!

Mormorai
tra me tterribili maledizioni elfiche, e mi misi a riflettere: certo,
avrei potuto tranquillamente prendere un'altra pianta, ma ormai era
diventata una questione d'onore... anche se avrei rischiato di
mettere in pericolo le mie “sorelle”. Non sapevo che fare, ma
all'improvviso ricordai quella mattina di 14 anni prima, e capii.
Accettai, conscio che ce l'avrei fatta a salvarle, e andai in cerca
di Tolak, quando qualcosa cadde dal cielo, volteggiando leggermente
come una piuma: era un uovo: Ecco quale sarebbe stato il dono da
cielo! Ricordando le illustrazioni dei libri che mi leggevano,
riconobbi all'istante quell'uovo: era un uovo di grifone! Non ne
sarebbe dovuto venire a conoscienza nessuno, e lo nascosi nel mio
zaino... ah, se Tolak lo avesse scoperto. Allora mi mise alla sua
ricerca e lo trovai: stava seduto comodo nelle fogne(ovvio).

Gli
dissi solo poche parole:”Accetto, ma non vedrai la fine del torneo”

Complimenti per il bg; mi piacciono molto soprattutto i nomi irlandesi che, seppur impronunciabili, sono davvero fighi. Complimenti! :good:

Molto bello il pg. Il bg lo leggerò poi, adesso è un pochettino tardi!
Ti do un consiglio, metti l'immagine a inizio presentazione, farà molta più figura
:good:

Bel pg. Ci vediamo nell'arena.

già, molto bello, anche se un po'lunghino

ma nn è mica finito:D
dovrò scrivere del ritorno a casa, della guarigione della malattie, e delle altre avventure(prossimo torneo) ehehhe

se sarà ancora vivo

uhuh, sei molto spiritoso... :|
ma sono sicuro che almeno un incontro lo vincerò u.u