Viktor - Il cavaliere eternoNome: Viktor
Razza: Vampiro 30pti
Potenziamenti:+1R 30pti
Armature:Armatura leggera di maglia 5pti
Armatura pesante di piastre 10pti
Armi:Estirpatrice (Arma bianca singola +1I) 10pti
Equipaggiamento: \
TA: 4+
TS: \
Arti Marziali: Duro a Morire 15pti
Profilo:Ac3 Fo4 R4 Fe2 I4(5) A2(3)
Punti restanti: 0
Background:
Viktor era tra i più ferventi cavalieri del castello di Swartzhafen, difendeva con strenua risolutezza la roccaforte e il villaggio dalle orde di non morti che in ogni momento insediavano
l'impero e il suo popolo. Viktor e i cavalieri del suo ordine non trovavano mai pace in battaglia se non nel sapere che ogni caduto tra quelle immonde creature era un secondo in più che
guadagnavano per la tranquillità della loro gente e delle loro famiglie. Il cavaliere tuttavia, non aveva famiglia se non sua moglie, dalla quale non ebbe mai figli. Non vi era cosa al
mondo che Viktor amasse di più della moglie che lo attendeva a casa, molto probabilmente, era per lei che lottava.
Arrivò un giorno di inverno un messo imperiale con un seguito di grandispade a fargli da scorta, egli portava ordine al Barone di Swartzhafen di recarsi con tutte le sue truppe e i
cavalieri verso la provincia di Nuln, ove avrebbero incontrato il contingente provinciale per recargli soccorso e bloccare l'avanzata di una Waaagh! di pelleverde. Viktor iniziò a mettere
in discussione gli ordini arrivati al suo signore, protestò animatamente sul dover lasciare swartzhafen priva di difese contro una possibile incursione di non-morti, le parole di Viktor
tuonarono nella sala del Barone, di fornte al messo dell'imperatore:
"E senza i cavalieri di Swartzhafen chi mai difenderà la nostra gente? Chi si preoccuperà di assicurarmi che mia moglie
sarà ancora qui quando noi saremo impegnati contro quelli stupidi pelleverde? Io difendo OGNI GIORNO queste terre!"
Così dicendo Viktor girò le spalle al messo e al barone stesso e lasciò la sala mentre una frase infida lanciata dall'ambasciatore lo seguì fino al portone:
"E chi le dice cavaliere che pur restando qui riesca a mantenere in vita la sua amata moglie? L'Impero non ammette insubordinazione...".
Il fato volle che sull'imbrunire Viktor e i suoi cavalieri si trovarono i condizione di dover allontanarsi da Swartzhafen per dare la caccia ad un branco di lupi zombie che avevano
attaccato le fattorie in campagna. Nulla di più semplice per i cavalieri di Viktor che sterminare quelle orride bestie. La cavalleria fece ritorno a Swartzhafen, quando Viktor arrivò a casa
non si riuscì a mantenersi in piedi tale era l'orrore che gli apparve. La moglie giaceva morta, riversa sul fianco sinistro con lunghe lacerazioni sul costato, gli occhi appannati privi di
vita. Viktor cadde sulle ginocchia e rimase a fissare il corpo, dopo qualche istante si rialzò e a passo svelto si diresse al castello, arrivò con sguardo tetro fino alla sala delle udienze e lì vi trovò il messo che discuteva con il barone e due grandispade all'entrata. La voce di Viktor spezzò il dialogo tra i due:
"Chi ha ucciso mia mogliè?! Esigo sapere cosa è successo, SUBITO!"
"Cavaliere..." rispose il messo "...Mentre lei era via, un gruppo di Ghoul è giunto fino al villaggio, e tra le varie vittime mi dispiace che vi sia anche sua moglie. Ora tuttavia, non ha più nulla da difendere qui."
Viktor ricordava bene le ferite viste sul corpo della moglie, lui aveva combattuto decide e decide di Ghoul, i colpi inferti alla sua sposa non erano stati fatti da loro, erano chiaramente tagli provocati da una lama, il cavaliere si avvicinò lentamente a testa bassa verso l'ambasciatore, i suoi passi appesantiti dall'armatura fendevano il silenzio del salone, si fermò a circa un metro. Viktor alzò la testa con occhi pieni d'ira e disse:
"Oh quanto ingenuo mi credete se possa credere che siano stati Ghoul. Voi siete l'artefice di questo!"
Viktor alzò il braccio sinistro di scatto e afferrò il messo per il collo, per poi conficcargli la spada nell'addome, non appena la vittima cadde a terra il cavaliere si diresse verso le due grandispade che gli andavano incontro dall'entrata del salone; anche il loro sangue bagnò il pavimento di marmo della stanza, Viktor li uccise uno dopo l'altro, come se la visione del sangue mescolato al pensiero della moglie assassinata lo aizzasse ancora di più.
Viktor uscì dal castello, prese il suo cavallo e fuggì in tutta fretta verso est, dove il flagello dei non-morti attendeva nell'ombra. Viaggiò un giorno intero prima di trovare ciò che cercava: arrivò al cospetto del Vampiro che guidava l'orda contro le sue terre, Viktor promise la sua fedeltà al Lord se solo gli avesse concesso l'oscuro dono. Non essendo privo di intelletto come il resto della sua armata, il vampiro intuì subito quale magnifico alleatto sarebbe potuto essere Viktor ed acconsentì alla richiesta......
...Ora, Viktor è un vampiro, la sua furia è superata da pochi altri, mai si fermerà finchè non gli sembreranno sufficienti le vite da lui mietute, tartassa lui stesso l'impero che prima difendendeva, in cerca di una sola cosa: VENDETTA.