Le Ombre di Sangue Miti e leggende narrano di un episodio avvenuto durante le ultime cruente fasi dell'Eresia di Horus.
Le Legioni traditrici fuggivano nell'Occhio del Terrore, mentre quelle lealiste raccoglievano le poche forze rimaste per andare al loro inseguimento.
Fu sul mondo ombra Kaunyaan V che le forze congiunte di Furie bianche e Guardia del Corvo intrappolarono un contingente di Signori della Notte. Ai traditori, ormai senza flotta nè speranza, non restò che combattere nell'ombra per vendere care la pelle, vendendo a caro prezzo il sangue corrotto di ogni uomo. Così fra le ombre del pianeta per mesi infuriò una guerra combattuta nelle tenebre, dove i soldati di ambo le parti venivano sgozzati nell'oscurità ed i nemici erano trucidati in improvvise imboscate. Alla fine l'Imperium prevalse, ma il prezzo andava oltre ogni immaginazione. Di oltre 2000 marine che avevano iniziato la campagna, poco più di un terzo era ancora in vita. Ma anche i superstiti vennero indissolubilmente segnati dall'esperienza vissuta. Entrambe i contingenti si rifiutarono di ritornare alle proprie legioni, precedendo gli altri marine nella formazione del primo caitolo, unico nel suo genere. Il capitano alla guida delle furie bianche ed il cappellano che conduceva la Guardia del Corvo strinsero un patto di sangue, che li univa come fratelli e lo stesso fecero gli altri sopravvissuti. Così nascevano le Ombre di Sangue, un capitolo formato dai maestri della guerrglia, della rapidità e della furtività. I suoi confratelli si muovono come lame nell'ombra, uccidendo e cercando vendetta per i confratelli caduti nelle ombre di Kaunyaan V, che sarebbe divenuto il mondo natio del capitolo.
Dopo alcune proteste iniziali sia le due legioni, sia l'Administatum diedero il proprio tacito consenso alla formazione del capitolo.
In epoca recente le Ombre di Sangue continuano a lottare contro i nemici dell'Imperium, sfruttando la propria maestria per colpire dall'ombra e sparire prima che il nemico abbia la possibilità di reagire.
In modo simile alla Guardia del Corvo, le Ombre di Sangue raramente si riuniscono come capitolo, lasciando grande autonomia alle compagnie dei singoli capitani. Il più famoso di essi è forse Dorian Costantner, comandante della quinta compagnia, anche nota come 'I Vendicatori Oscuri'.
Lui ed i suoi uomini si sono guadagnati tale epiteto durante la guerra di Arkoth, quando insegnarono perfino ai folli Orki il significato della parola paura. Ogni marine caduto veniva vendicato con l'uccisione di decine, a volte centinaia di pelleverde. Le Ombre non conoscevano paura nè timore, perfette macchine portatrici dell'oscura falce della morte.
Una volta epurato il pianeta, i Vendicatori partirono. La popolazione era indubbiamente grata ai neri guerrieri per il loro operato, ma è altrettanto innegabile che un leggero sollievo la pervase vedendo salpare le nere navi del capitolo verso altre guerre.
Ora Dorian ed i suoi confratelli sono giunti su Zendra, ansiosi di portare la luce vendicatrice dell'imperatore nel torneo di Onore e Morte, decisi a sbaragliare ogni avversario.
Totale punti dall'inizio del torneo: 160 pti (80 inizio +20 bg +30scontro1 +30scontro2)
Totale punti utilizzati: 160 pti (costo base 50, 2 upgrade campione della compagnia +20, apotecario +30, 2 membri aggiuntivi +30, 3 armatura potenziata +15, fucile termico +5, fucile plasma +10)
Riserva punti: 0
Riserva punti Determinazione: 0
Effetto punti determinazione: NON attivo
Punti statistica ottenuti ed utilizzati: 2(I, AB)
Statistiche: AB-4 R-3 D-7 I-4
Membri:
--Capitano Dorian Costantner [campione della compagnia (+10 pti). Fa sparare 2 volte il membro speciale con fucile plasma.] TA 3+ /TI 5+
-Guardia d'Onore Perseon [Membro con arma speciale, lanciafiamme ed armatura potenziata (+5 pti).] TA 3+
-Guardia d'Onore Hutson [Membro con arma speciale, fucile termico (+5), ed armatura potenziata (+5 pti)] TA 3+
-Veterano Fabius (ex-esploratore) [Membro normale, fucile plasma (+10) ed armatura potenziata (+5 pti).] TA 3+
Ordine di fuoco sul nemico: 1-Membro speciale
2-Membro arma speciale
3-Comandante
4-Stendardiere
5-Membro arma pesante
6-Membro normale
Wargear permanenti: 3 armature potenziate, fucile termico, lanciafiamme, fucile plasma.
Ufficiali e membri promossi in vita: Campione della compagnia (+10)
Membri defunti o feriti: -
Apotecario Emil Hatrax [Apotecario ( 30 pti), fucile
requiem.] TA 3+
Membri feriti e rianimati: -
Guardia d'Onore Hutson [Membro con arma speciale, fucile termico (+5), ed armatura potenziata (+5 pti)] TA 3+
-Capitano Dorian Costantner [campione della compagnia (+10
pti). Fa sparare 2 volte il membro speciale con fucile plasma.] TA 3+
/TI 5+
Ho aggiunto alcune voci che mi aiuteranno nell'intento di sviluppare il bg scontro dopo scontro.
Le cronache del Rogo Zendriano
Prologo
Il pianeta Zendra bruciava nei fuochi della guerra.
Innumerevoli razze aliene si combattevano fra paludi, deserti, foreste, ghiacciai e catacombe.
Eldar, orki, necron e tau si contendevano quel globo roccioso, ognuno deciso a prevalere per conseguire i propri empi scopi.
Anche Dorian Costantner brandiva le proprie armi, guidando i propri confratelli alla guerra, sullo stesso pianeta.
Il suo scopo era chiaro e semplice.
Conquistare quel mondo per l'Imperatore e l'umanità.
Capitolo I:
Imboscata nella foresta.
Dorian osservò il piccolo manipolo di uomini che lo accompagnava.
Al suo fianco l'apotecario Hatrax controllava metodicamente il proprio prezioso equipaggiamento medico, con la calma e la precisione dovute a centinaia di battaglie combattute al fianco del proprio comandante.
Poco distante il sergente della guardia d'onore Hutson scrutava fra gli alberi dell'intricata foresta pluviale. Le gocce della pioggia formavano una strana maschera sul reticolo di cicatrici del nerboruto veterano. Il termico brillante fra le sue mani, attendendo solo di ruggire la propria ira.
Più distante dal resto della squadra si trovava l'esploratore Fabius. Nonostante la giovane età e l'inesperienza, era stato selezionato per quella rischiosa missione per la sua furtività ed il suo acume, superiori persino all'altissima media del capitolo.
Senza emettere alcun suono pecepibile, Dorian si avvicinò al giovane.
-Quanto sono distanti?-
-Poche centinaia di metri. I fuochi ed il caos del campo li rendono perfettamente visibili-
Mancanza di disciplina e di vigilanza. Le Ombre di Sangue avrebbero insegnato loro quanto gravi potessero essere tali errori.
Dorian disprezzava i pelleverde, ma non avrebbe commesso l'errore di sottovalutarli. Erano esseri rozzi, volgari nella loro primitiva brutalità, un offesa a tutto ciò per cui lui combatteva ed in cui credeva. Ma non li avrebbe sottovalutati. Troppe volte aveva visto soldati cadere sotto i colpi di quei bruti, uccisi prima dalla propria eccessiva sicurezza che dai proiettili che avevano in corpo.
Dorian osservò a sua volta il campo orkesco.
Era interessante constatare la facilità con cui il cacciatore poteva diventare preda. Ma di certo non sarebbe stata un caccia facile.
Fece cenno ai suoi uomini di seguirlo, mentre avanzava fra la pioggia e le ombre degli enormi alberi.
Si fermò appena fuori del cerchio di luce che le fiamme del campo alieno proiettavano nella radura, i suoi uomini completavano l'accerchiamento.
A pochi metri da lui il Grande Kapoguerra Khazmek urlava e sbraitava mentre schiacciava uno dei sottoposti con la suola chiodata.
Pochi membri del suo klan lo circondavano, riuniti attorno al monolito di pietra che torreggiava nella radura. Tutto coincideva con le informazioni che i suoi esploratori avevano raccolto.
Prima della battaglia immininente infatti, il kapoguerra si era recato con la sua banda di kapi in quel sito considerato sacro da quelli della sua razza. L'immenso orko contava di rafforzare la propria posizione nell'orda ottenendo la benedizione delle sue stupide divinità. Non si era preoccupato del fatto che tale manovra l'avrebbe esposto ad eventuali attacchi.
I Vendicatori Oscuri l'avevano fatto per lui.
Khazmek si voltò verso la gigantesca pietra, sollevando in segno di potere l'enorme ascia sopra la testa.
Dorian non aspettò oltre e diede il segnale di cominciare l'attacco.
Raffiche di requiem rischiararono la notte, mentre il grido di battagli delle Ombre di Sangue superò per un attimo le urla degli orki. Numerosi ragazzi caddero sotto i proiettili, mentre il Kapoguerra rideva e gridava:
-Vizto? Mork ci benedice mandandoci i zervi del cadavere da mazzacrare! Ahahah! Zchiacciateli tutti!-
Con l'ascia indicava Hatrax, uscito da una copertura poco distante. Immediatamente un ruggito seguì le parole del Kapo, mentre le rozze armi orkesche facevano fuoco sull'apotecario. Ma ciò che mancavano in accuratezza, lo recuperavano con il mero numero. Hatrax cadde sotto la gragnuola di colpi, ferito in più punti sul petto e sul fianco.
Un lampo ed un razzo esploso da dietro al monolito si diresse verso Hutson. Il sergente si voltò e lo vide, ma neppure i suoi riflessi sovrumani lo salvarono completamente dall'esplosione. Cadde a terra privo di sensi, il fucile termico schizzò via nel fango.
Con un grido di rabbia, Dorian sollevò la pistola requiem, sparando sui nemici urlanti.
Uno scoppio lo avvertì che dietro di lui Fabius aveva aperto il fuoco con il fucile a pompa.
I pesanti proiettili lasciarono un varco fra i pelleverde, finchè l'orko con il lanciarazzi stramazzò al suolo, le cervella che
uscivano da un grosso buco che gli cancellava sulla fronte.
Dorian allora scrutò il nemico, finchè non trovò ciò che cercava. Sempre gridando la propria rabbia, sparò al Kapoguerra, che cadde al suolo mortalmente ferito.
I pelleverde si arrestarono sbalorditi, vedendo il proprio kapo schiantarsi a terra con un colpo fragoroso.
Alcuni rimasero immobili, il loro piccolo cervello incapace di dare un significato agli ultimi avvenimenti. I più svegli iniziarono a fuggire nella foresta gridando, seguiti dai proiettili dei marine. In pochi attimi nella radura non rimasero che i due astartes. Corsero subito dai confratelli feriti. Hutson si rialzò rapidamente, poco più che stordito dall'esplosione.
Ma Hatrax giaceva in una pozza di sangue. I marine si prodigarono per aiutare l'apotecario, ma riuscirono solo a fermare le emorragie.
-Andatevene, Dorian.-
La voce del superuomo era ridotta ad un filo sottile.
-Stai zitto, le forze ti serviranno per tornare al campo.-
-Guardami Dorian, non mi reggo in piedi. Senti le grida? Presto gli orki saranno qui. Abbandonami, sai che è l'unica possibilità.-
Il capitano lo fissò per un attimo. Poi si alzò e si voltò.
-Che la luce dell'Imperatore vegli su di te-
Si avvicinò al cadavere dell'immenso orko riverso sul terreno. Un feroce ghigno di sfida ne contorceva ancora i lineamenti.
Con un rapido scatto della spada potenziata spiccò la testa dal collo della bestia e se lo assicurò allo zaino. Un altra testa da aggiungere alla schiera di quelle che aveva tolto ai nemici del Capitolo.
Fece segno ai due marine di seguirlo in silenzio. Dopo un cenno d'addio al compagno di cento battaglie, si avviò nella foresta, sparendo nelle tenebre. Per raggiungere il campo avrebbero dovuto camminare fino all'alba.
Posò lo sguardo su Fabius. In quella notte di sangue il giovane si era guadagato il proprio posto fra le compagnie operative.
La mattina seguente sarebbe stato benedetto con l'armatura potenziata.
Questo è il primo capitolo della serie, che proseguirà traendo un bg dagli scontri disputati. L'interpretazione è molto libera per ovvi motivi.
Spero che vi piaccia.