Guerra e Società 1: il Mondo classico.

Salve: questa sarà la prima parte di piccoli saggi storico-sociologici su come il modo dif are la guerra abbia influenzato la società.

Per mondo classico intendiamo generalmente tutto il periodo che comprende lo sviluppo, l'apogeo ed infine la decadenza delle civiltà greche (minoico-micenee e eolico-ionico-dorico) e Romana.

Civiltà greca: l'esempio di Micene e Creta e la guerra di Troia.

Nel corso del III millennio lo svilupparsi della metallurgia nella penisola Ellenica e nell'area egea permise lo svilupparsi di una serie di civiltà finalmente diverse dalle società tribali.

Quelle che prima erano nulla più che cellule di vita civile, si trasformano in entità urbane dove si rpesenta la base della società moderna: la suddivisione dei compiti e la divisioni in classi sociali a modello verticale. Certamente vi sono differenze riguardo alle principali potenze che dominavano l'Egeo. Creta, isola relativamente piccola, era dotata di una flotta a dir poco formidabile: navi possenti e agili, in grado di affrontare senza problemi la traversata dalla terra antale al continente (allora viaggi di quel genere erano pericolosi) e marinai determinati e abilissimi.
La società cretese la potremmo definire un'utopia illuminata, visto che si presentano a noi caratteri a dir poco idilliaci, come la mancanza di perimetri difensivi interni, la ricchezza delle conurbazioni che si sviluppavano attorno ai Palazzi, dove risiedeva il sovrano (per palazzi si intende una mini-città autosufficente dotata di aree amministrative, commerciali, economiche e ricreative), una vita spirituale, umana e interiore naturista e vitale.
Quasi a voler riproporre un genere fantasy piuttosto datato, sul continente troviamo gli Achei. Popolo autoctono, visto il carattere brullo, aspro e povero della madrepatria si era sviluppata una società guerriera, dove i combattenti detenevano il potere tramite un rigido codice d'onore non scritto (che verrà poi esemplificato da Omero nell'Iliade) e da una divisione in caste rigida e autarchica.

La differenza nel modo di combattere che cambia anche la visione sociale è proprio nell'antitesi fra Fanti aristocratici e Forza navali. Siv edrà anche più avanti, durante la seconda guerra persiana, dove Aristotele si scontrerà duramente per il rinforzo della flotta Ateniese. La questione era proprio nel CHI combatteva. Per armare una flotta, sospinta soprattutto da remi, era necessario che ogni componente (maschio) abile si prestasse e divenisse così fondamentale per la vittoria. Mentre nell'aristocratica società achea, dove era il combattente che doveva rifornirsi di Equipaggiamento (molto esoso) solo chi aveva le disponibilità economiche riusciva a farsi valere.

Dopo la misteriosa distruzione della civiltà cretese, fu il modello "dei migliori" a rimanere ed a imporsi sia per il periodo pre-ellenico sia per il cosidetto medioevo greco.

Niente male come resoconto
continua così ^

Bello

Del medioevo greco non si sa praticamente nulla: la decadenza culturale trascinò con se anche una progressiva scomparsa della scrittura, e pertanto delle prove storiografiche più importanti.
Rimasero utensili ed ossa a parlarci di quel periodo: vasi, ferite, tombe e attrezzi.

Poi vi fu un evento talmente possente da sconvolgere completamente l'assetto del mondo, ma che si conosce pochissimo: giunsero gli Indo-europei.
Questa popolazione, che fu poila base delle attuali popolazioni europee, sconvolse gli equilibri della zona, mischiandosi con le genti presenti da prima.

Il che suddivise la zona egeica in 3 popolazioni predominanti: ionici, eolici e dorici.

(WIP)