Peer2peer

Cosa ne pensate del peer-to-peer ?
E' giusto, sbagliato, le leggi non funzionano, troppo rigide, troppi danni ai produttori?


È bene precisare che in Italia chiunque effettua il download di un'opera protetta dal diritto d'autore e la mette in condivisione commette un illecito penale (è l'art. 171, lett. a-bis, lda). La norma è chiarissima: è punito chiunque lo fa "senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma". La pena è una multa da 51 a 2.065 euro, ma è possibile evitare il processo penale pagando la metà del massimo previsto (quindi circa mille euro) e le spese del procedimento. I programmi di P2P più diffusi mettono automaticamente in condivisione un file mentre questo viene scaricato, per cui se viene effettuato il download di materiale protetto da diritto d'autore mediante uno di essi si concretizza la fattispecie penale.
Inoltre, la violazione del suddetto articolo comporta altresì l'irrogazione di una sanzione amministrativa pari al doppio del prezzo di mercato dell'opera o del supporto oggetto della violazione (art. 174-bis lda), ma detta cifra non può essere mai inferiore a 103 euro

fonte e ulteriori e dettagliate informazioni:
http://it.wikipedia.org/wiki/Peer-to-peer

mah... penso che ci sono un infinità di modi per scaricare materiale in maniera del tutto gratuita e legale, quindi non mi sono mai veramente posto il problema del P2P :123:

Io nella realtà credo che il p2p, come tutte le forme di condivisione di materiale con diritto d'autore, sia moralmente sbagliato.
Inutile giustificarsi dicendo che tutto costa troppo, che non si fa del male a nessuno, ecc. Rimane il fatto che si beneficia di qualcosa (un libro, un film, un programma) per cui normalmente si dovrebbe pagare e la cui proprietà intellettuale è di altri.
Questo oltretutto comporta il fatto che gli acquirenti regolari vedono aumentare di molto il prezzo del prodotto legalmente presente sul mercato.
Il problema è che il processo è tutt'altro che reversibile: combattere il p2p non significa far abbassare i prezzi.
La risposta secondo me sta nella maggiore accessibilità in rete dei prodotti che normalmente si scaricano come p2p. Ad esempio i dischi musicali: negli states è prassi comune scaricarsi i dischi da iTunes per un costo tutto sommato risibile rispetto a comprare il cd. La maggiore diffusione, la mancanza delle spese di supporto e di distribuzione ti permettono un prezzo basso e quindi combattono efficacemente la pirateria. Lo stesso potrebbe avvenire con gli e-book...

Secondo me il discorso sul danno ai proprietari intellettuali è giustissimo, ma il p2p è ihmo uno strumento utile contro i cartelli delle multinazionali informatiche. Mi piace molto l'idea di una rete dove tutto è di tutti e dove è tutto gratis, ma mi rendo conto da solo che è e rimarrà una utopia.

Tra le soluzioni aggiungo che ultimamente alcuni siti stranieri permettono il download gratuito di mp3, legalissimi, in quanto mentre il download è in corso le spese di Siae vengono pagate da uno spot pubblicitario che viene visualizzato sullo schermo.

Yakumo-dono ha scritto:

Io nella realtà credo che il p2p, come tutte le forme di condivisione di materiale con diritto d'autore, sia moralmente sbagliato.
Inutile giustificarsi dicendo che tutto costa troppo, che non si fa del male a nessuno, ecc. Rimane il fatto che si beneficia di qualcosa (un libro, un film, un programma) per cui normalmente si dovrebbe pagare e la cui proprietà intellettuale è di altri.

Questo è assolutamente vero. Il problema è che internet non è controllabile e quindi, appena un qualsiasi documento viene traslato in forma elettronica, nessuno puo piu gestirne i diritti.