Cap. 2 - Il viaggio

I grandi occhi minacciosi del mezz'orco, cui capo è ora coperto da un cappuccio di pelle per evitare che i fiocchi di neve gli si infilino ovunque, si posano lentamente sulla guardia alla destra. Ha parlato con un tono che non gli piace per niente, autoritario, e lentamente la mano destra comincia a spostarsi sul fianco destro per scostare appena il lembo della pelle di foca, per andare a sfiorare il manico della grossa bipenne. Soltanto una valutazione più attenta delle difese della città lo fa desistere, lo sguardo che si sposta sulle guardie di sentinella sui bastioni. Comunque non risponde, si limita a far sentire la sua presenza con la sola imposizione della propria mole tra gli altri suoi compagni più minuti, un espressione seria ed attenta dipinta sul viso

Si avvicina lentamente alle guardie e con uno smagliante sorriso dipinto sul viso, passandosi una mano tra i capelli fluenti.

" Ragazzi... ragazzi, ragazzi! " Fa una risata da piacione " Perché questa voglia di litigare? Noi siamo solo un gruppetto di viandanti... sì... siamo armati e "potenzialmente pericolosi".. ma come ben sapete, c'è la guerra con gli orchi.. quegli orchi bastardi ammazzaumani che vogliono distruggere le nostre famiglie!! Mio Dio ho sentito che... accidenti è così terribil...TERRIBILE!.. no... non posso dirlo.... Non non lo dico!... E va bene! Ho sentito che sono così aberranti da stuprare gli uomini prima di ucciderli! OHMMIODDIO!" abbraccia il collo di una delle guardie col braccio sinistro e china la testa, schiaffandosi la mano destra sugli occhi "... non capite?..."
singhiozzando "Non vogliamo fare quella fine... so che sono solo dicerie ma... ommiodio guardate questo mezz'orco!!! Povero povero amico mio.... A loro fanno le cose peggiori... Ci siamo costretti a girare armati.... Anche io GUARDATEMI! ho questo dannato stocco... io che rifiuto la violenza!..... Vi prego....La notte è ormai giunta... vi prego... lasciateci passare...."
Sussurra poi qualcosa all'orecchio della guardia (CD di Ascoltare: BOH)

Spoiler:

Prova di raggirare/diplomazia... non saprei quale delle 2 XD
Risultato del tiro:

Spoiler:

La guardia pare travolta dal fiume di parole, cercando di interromperlo "ma veramente... noi dobbiamo.... non possiamo... " senza riuscire a completare le frasi...
Interviene l'altra guardia con tono molto meno rude, quasi compassionevole "Elker, lasciamo entrare questi viandanti, guardali... a me paiono solo innocui viaggiatori"

Spoiler:

"Non create problemi, alloggiate nella locanda del Goblin Impennato, sbrigate i vostri affari e domani ripartite"

Vi cedono il passo.
La città è composta da una miriade di vicoli e stradine, invase dalla nebbia, l'illuminazione è decisamente scarsa


Tiro su sopravvivenza CD10 o cercare CD15

Se nessuno lo passa TUTTI tiro su OSSERVARE e INIZIATIVA

l'elfo si sentì leggermente a disagio, come succede sempre dopo anni nell'esercito mise mano all'arco e diede uno sguardo intorno.


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Spoiler:

Ashwil vede il piccolo elfetto mettere mano all'arco e guardarsi intorno sospettosamente

"Ehi che fai ...ehm.... Amdor! Siamo dentro ormai, e grazie a me tanto per fare il punto... che vuoi che succeda?"

Spoiler:

Un ghigno compare sul volto del mezzorco, sempre oscurato dal cappuccio e dal maltempo...innocui viaggiatori, di innocuo c'era giusto quel piccolo umano dalla lingua lunga che alla fine dei conti si era mostrato utile, anche se di quello che aveva detto lui non ci aveva capito proprio una mazza.

Una volta dentro le mura indugia un attimo in mezzo alla strada, a guardarsi attorno, gli occhi che scrutano nella semioscurità e nella nebbia, le narici ben dilatate ad ispirare profondamente l'aria piena di odori più o meno piacevoli. Non è mai stato troppo a lungo in una città, ma sa bene che spesso le loro mura non servono di certo a tenere a bada i malfattori che ci vivono dentro...meglio evitare di imbattersi in cattivi incontri, giusto per non aver guai con la legge che vige lì dentro.

"Seguitemi."

Si limita a grugnire ad un certo punto con fare un pò seccato, dopo aver notato l'indecisione dei compagni...Comincia quindi a camminare silenziosamente lungo le viottole della cittadina, scrutando in ogni vicoletto prima di procedere ed evitando di percorrere le strade del tutto buio che si diramavano da quelle centrali...ed alla fine, riuscendo a catturare con il suo naso una traccia di quel tipico odore di cucina che mandano le taverne, riesce ad imbucare la giusta via. Si trovano davanti alla locanda del Goblin Impennato, anche se il barbaro di certo non lo sapeva...mica riesce a leggere l'insegna che penzolava dal muro della costruzione, ma sa ben riconoscere una locanda quando la vede


"Bene, andare dentro ora. Fame."

Solo queste poche parole gli escono di bocca, mentre si avvia di passo deciso verso la bettola e ne schiude l'uscio, senza pensarci due volte e senza consultarsi con i compagni.

Le guardie li lasciarono passare, senza fare troppe storie. "Meno male, non volevo proprio sprecare energie nel convincerli...." pensò lo psion.

Urziel vide il mezz'orco fare strada. "Forse non è così inutile come sembra." Liberava la strada meticolosamente, controllando ogni passo.
"Bravo compagno, se arriviamo alla locanda, il tuo primo giro lo pago io." disse.
Dopotutto meglio fare amicizia con i compagni : doveva conviverci per molto tempo, rompere il ghiaccio avrebbe aiutato.
E nulla più di una birra rompe il ghiaccio. Tranne che un martello nanico. E un troll. E un gigante. E... vabbè avete capito.

Si mise il cappuccio sulla testa, faceva freddo.
Rabbrividì un poco, stringendosi nelle vesti invernali. Il freddo passava attraverso i sottili spiragli tra i vestiti e congelava le ossa.
Sputò per terra : detestava il freddo.
"Ho fame, parecchia fame. E un infuso caldo lo berrei proprio volentieri." disse.
Entrò quindi, seguendo il mezz'orco.

La "Taverna del Goblin impennato"

Spoiler:

Entrate all'interno della taverna, lasciando dietro il freddo dei vicoli invasi dalla nebbia.
La porta, rinforzata con sbarre di ferro, al vostro ingresso cigola.
L'interno è caldo e accogliente, una scalinata in pietra scende fino ad un ampio salone sottostante. La taverna è abbastanza frequentata ma ci sono diversi posti a sedere.
Notate subito che pare essere una taverna abbastanza anonima, tuttavia sopra al bancone è scritto a caratteri cubitali "Ordinate al bancone, PAGATE e poi potete sedervi.". A lato di questa scritta un trofeo, composto da due tibie incrociate e sormontate da un teschio

Spoiler:

Urziel si avvicinò alla compagnia "Quindi comes? Cosa facciamo? Chiediamo informazioni? Prendiamo una camera per la notte? Ci rifocilliamo?" chiese "Sarei propenso a interrogare l'oste su possibili venditori di polvere pirica da queste parti, ho i miei sistemi.... Non mi mentirà."

"fai quello che vuoi.... yaaaaaaawn"
"io credo che prendoerò solo una camera"

si avvicinò all'oste:"hai una stanza a poco? non ho voglia di spendere molto"

"Non ti mentirà, non ti mentirà, giusto, giusto... "

Ashwil ripete meccanicamente le ultime parole dello psion dandogli ragione - qualunque cosa abbia detto, infatti non lo stava ascoltando - dirigendosi, mentre sfilo il suo mandolino, dritto come un cavallo con i paraocchi verso una bella e giovane pulzella dalla forme sinuose che stava seduta al bancone, parlando con una sua amica di pari bellezza [beh... non proprio 'pari' ma diamine è carina carina pure lei], sale agilmente su uno sgabello vuoto a fianco a loro utilizzandolo come uno scalino e poi sale ancora in cima al bancone, ponendosi in piedi i mezzo a loro, guardandole dall'alto nei loro sguardi sorpresi e imbarazzati... e nelle loro scollature; la prima era un'umana bionda disegnata in quel perfetto e equilibrio di venerea lievissima abbondanza e aveva degli splendenti occhi verdi, mentre la seconda - vide solo ora le orecchie a punta, nascoste sotto i capelli lisci, e neri come la pece - era un'elfa dal sorriso ammaliante con tenebrosi e profondi occhi nocciola.
Pizzicò la prima nota sulle corde del suo strumento, per iniziare a suonarlo
"E come tutte le volte,
in cui si sogna, ma si crede di esser lì,
spesso oh, le occasioni son tante,
noi si vaga per il mondo tutto il dì,
e come un lampo qualcosa ci travolge il cuore,
e nel cielo ci sembra di volare
Che mi crediate non conta,
e non importa se indispettite ve ne andate,
non sarebbe un'onta,
perché per oggi e molto tempo tempo ancora
quel che mi basta,
è avervi visto almeno una volta..."

Ashwil ripone il suo strumento, a tracolla dietro di sé, e si inginocchiò, per poi sedersi sul bancone, guardando ora le due agognate prede da una posizione molto più ravvicinata.
"Ciao, mie care.... vi è piaciuto il mio componimento? Spero di sì, perché voi siete l'ispirazione..."

Musica Bardica: Affascinare
CD affascinare: Intrattenere = 11+2 (strumento) + 13(tiro del dado) = 26

Urziel scosse la testa e si avvicinò al bancone. L'oste guardava il bardo cantare e lo psion ne catturò l'attenzio con un gesto della mano.
Il membro della casata Oblodra aprì la mente e si apprestò a leggere quella dell'oste.
"Mio caro oste, sa per caso dove potrei comprare della polvere pirica?" chiese affabilmente.


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10 + 2 + 8 = 20 di cd. Uso leggere pensieri.
Ho percepire intenzioni 8 e diplomazia 8.
Per una eventuale prova ho tirato 14 per le intenzioni (tot 22) e 7 per diplomazia (15)

L'oste in quel momento stà riempiendo tre boccali di birra, è un uomo grasso, alto e privo di capelli. sulle braccia spiccano diversi tatuaggi.
Si volta e risponde "Certo, una stanza economica 5 monete d'argento a notte, il pavimento davanti al camino a 10 monete di rame. Pagamento anticipato, graz.. cosa diavolo è?!
Si volta di scatto verso quello strano tipo che è saltato sul bancone, tira fuori un cappello, lo poggia sul tavolo e dice:
"Ehi voi, patti chiari vita lunga. Il 30% di qualunque guadagno nella mia taverna con qualche canzoncina o spettacolino è per il sottoscritto."
Si rivolta verso l'elfo che gli aveva chiesto una camera "Lei è il benvenuto. Quale sceglie??"
"Nob, porta quel maledetto maiale al tavolo numero tre. Muoviti scansafatiche"

"Lei mi chiedeva invece?" Cosa diavolo vorrà questo? Polvere Pirica?mmm... tipo curioso, e fa' una richiesta troppo diretta e un po' troppo scomoda... o è un idiota oppure è qualcuno che sa bene il fatto suo...
"Mi dispiace, qui si ordina da bere, si paga e si consuma, non saprei proprio dirle chi può trattare questa merce" A parte Erik il guercio, Sonska, Il Viscido, Il maledetto pellerossa, ho già messo Erik? mmm si, si..


Durante l'esibizione i suoi occhi verdi ti fissano a lungo, ogni tanto strappandole un sorriso... Ogni tanto, dopo un leggero movimento del capo, suoi bellissimi capelli biondi vengono rimessi in ordine dalla sua esile mano...
L'elfa pare indifferente a così tante lusinghe
Ascoltare CD 20

Spoiler:

Spoiler:

Il barbaro, entrato per primo, raggiunge ben presto il bancone della locanda, appoggiandosi sopra con entrambi i gomiti e fissando con sguardo crucciato l'oste poco distante...di certo non può leggere ciò che per lui sono solo dei simboli, dipinti proprio sopra la sua testa, quindi si rivolge direttamente all'omaccione.

"Per me birra. Tanta. E Arrosto. Tanto. E Subito."


Nessuna richiesta, solo ordini categorici che a quanto pare non ammettono nemmeno una replica, ordini resi di certo più autoritari dalla sua mole e dal suo aspetto poco raccomandabile, nonchè dalla minacciosa ascia che pende ben evidente dal fianco destro del mezzorco

prendo la stanza....
quanto a voi altri ci vediamo dopo

se ne andò sopra senza degnarli di uno sguardo e sbadigliando rumorosamente
era stata una giornata molto faticosa

Ashwil sospirò, cercando di mostrare segni di sconforto...
"sapete, dopo ogni esibizione mi piace sempre offrire qualche parola di ad ogni componente del mio ahimé spesso ristretto pubblico..... " piega il busto verso l'elfa, inclinando il capo in un apposita posa depressa.
" Mi dispiace molto che il mio componimento non le sia piaciuto mia cara... ma dovevo aspettarmelo.... la saggezza degli elfi è così inarrivabile per noi umani, le cui vite si spengono in un sussulto, in confronto alle vostre... l'ho visto nella grande profondità dei vostri bellissimi occhi nocciola.... evidentemente niente, di quello che un povero bardo può offrire, potrà mai reggere il confronto con tutto quello che possedete nell'anima ma... fra qualche anno, quando ormai il mio fuoco sarà spento e voi camminerete ancora su queste terre... fatemi un piacere, ricordatevi di questo omuncolo insignificante quando guarderete il cielo stellato.... arrivederci, cara mia, se la fortuna m'assiste... "
prova di intrattenere

Spoiler:

Si voltò poi verso la bellissima bionda, accennando un sorriso. Lanciò però una breve occhiata ai presenti in tutta la locanda, cercando qualcuno di fragile e debole, trovandolo in un pallido umano gracile che sedeva a poca distanza.

" ed invece, il mio cuore impazzisce di gioia quando il mio repertorio soddisfa almeno qualcuno, specie se si tratta della più bella..."

uso Ventrilocquio verso il tizio adocchiato, cammuffando la voce il più possibile.

"ahah... guarda quelle due baldracche! ehi Voi! vi basta una moneta d'argento per passare una notte con uno stallone? ahahaah!!"

Spoiler:

Ashwil si volta di scatto verso il punto da cui ha fatto appena provenire le parole e tuonò perentorio

EHI TU! SPORCO BASTARDO! scende arrabbiato dal bancone e si dirige verso il fragile ometto Ripeti ORA quello che hai detto, se ne hai il coraggio!

Edit

Spoiler:

[ahhahahaha! ed ecco il tocco finale! Fa sempre effetto sulle donne! E anche se finissi malconcio un povero difensore del loro onore preso a botte fa sempre taaaanta tenerezza... ma dubito che questo perdente sia pericoloso]

Spoiler:

Lo psion sorrise. Aveva già ottenuto le informazioni che voleva. Ma ora doveva sapere dove trovarli.
"Mi manda qui un amico comune... Erik il guercio. Mi ha detto di chiedere di lei, sa dove posso trovarlo? Ovviamente non chiedo informazioni gratis... Una moneta sarà tutta sua se mi dirà dove trovarlo. In ogni caso porti una birra a me e al mio amico barbaro." disse Urziel. Poi espanse il suo potere di leggere le menti, cercando di leggere le menti di più bersagli, in particolare del mercante, dell'elfa, del bardo.


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ora : le cd sono :
10 + 2 + 8 = 20 di cd. Uso leggere pensieri. Espandendo a tre il numero di bersagli, la cd sale a 22, ma anche la mia spesa.
Ho percepire intenzioni 8 e diplomazia 8.
Per una eventuale prova ho tirato 14 per le intenzioni (tot 22) e 7 per diplomazia (15)

L'oste parve leggermente sorpreso dal concatenarsi della richiesta sconveniente seguiita poi dal nome di uno dei suoi contatti, tuttavia rispose prontamente
"Prego, se i signori vogliono accomodarsi a quel tavolo là in fondo sarò lieto di servirli e, se il tempo me lo permette di scambiare con loro qualche parola."
Percepire Intenzioni CD 20 [lo psion ha già effettuato il tiro, Ashwil non lo fa in quanto lontano dalla scena]

Spoiler:

Poi riivolgendosi all'elfo assonnato "la sua camera è la quattordici, queste sono le chiavi. Buona Notte"

Nel frattempo un ignaro bevitore, discretamente ubriaco, poggia il boccale sul tavolo. All'improvviso vede scagliarsi su di lui un enorme omaccione che, perquotendolo, gli intima di non offendere le ragazze. Attonito incassa sonori colpi, o almeno così appaiono. Spaventato, si dilequa correndo fuori, nella nebbia
Ashwil al suo ritorno dall'aver insegnato le buone maniere a un buzzurro viene accolto da un sorriso raggiante da parte della bionda e uno da uno sguardo perplesso da parte della giovane elfa.
Le labbra carnose e seducenti, dopo essersi umettate con la lingua, in un gesto che lascia poco spazio ai franteindimenti, sussurrano "Siete molto cortese, signore. E un ottimo poeta... gradirei ascoltare ancora le vostre poesie...ma.. forse... e meglio in un posto un po' più tranquillo... "


Leggere i pensieri dello psion
Ashwil Tiro salvezza su volontà CD22 o comunichi i tuoi pensieri allo psion

Spoiler:

@Nani

Spoiler:

"Oh... niente complimenti dolce dama... è semplicemente dovere di gentiluomo.... eheh.... comunque sia, sì sono d'accordo con voi... tutto questo strepitare può influenzare negativamente sulla qualità della mia musica..."
Si dirige verso di lei e, afferrandola per una mano, la fa alzare dal suo posto e le fa fare una breve piroetta attorno a lui, per poi afferrarla con l'altro braccio, stringendola non troppo bruscamente, al suo fianco, e guardandola negli occhi son un sorriso accennato ma sicuro. senza distogliere lo sguardo, gira leggermente la testa verso l'oste.
"Quale sarebbe il mio alloggio buonuomo?" E poi si rivolge nuovamente, a bassa voce alla sua affascinante conquista: Spero che la mia camera vi soddisfi, mia signora...

Grugnisce qualcosa, quando l'oste indica il tavolo loro assegnato, e fa per andarsene in quella direzione...quando nota il piccolo umano dalla lingua lunga già in compagnia di una gran bella sventola, che a quanto pare si appresta a prendere già le chiavi della propria camera. Non ci vuole un genio per capire i fini del bardo, nel suo vagabondare aveva assistito più volte a scene del genere e a volte aveva anche lui abbordato qualche ragazza a pagamento disposta a giacere con lui...di sicuro con meno chiacchere del suo compagno diventura, di cui sente le parole rivolte alla bionda


"Amico, domani camminare tanto. Non stancarti troppo, che dopo non ti porto in braccio come un cucciolo."


Dice sghignazzando, per poi dirigersi con fare sicuro verso il loro tavolo, con la sua andatura sicura e controllata.

Spoiler:

Urziel sorrise. Ringraziò l'oste con un cenno del capo, poi aggiunse "A dopo, cortese oste"
Si avvicinò al bardo, mettendosi tra lui e la bionda, sconsolato.
"Ehi Bardo. Non per farmi gli affari... Anzi si. Per farmi gli affari tuoi : non è questo il momento di pensare alle donne. Abbiamo un lavoro da compiere e poco tempo tempo per farlo." disse guardandolo male.
"Adesso da bravo, bacia la mano alla signora e vai a sederti in quel tavolo la in fondo. Altrimenti potrei... friggerti la testa!" disse mimando il suono "buuuum" con la bocca. Poi indicò il tavolo dove il barista aveva detto loro di sedersi.
Il bardo credeva lui avesse chissà quali strani poteri : gli avrebbe potuto bloccare il cuore o avrebbe potuto distruggergli i nervi... Ma sarebbe stato faticoso.
Sperava di non dover giungere a questo.
Si voltò verso la ragazza "Mi scuso per il contrattempo, ma non si preoccupi milady.... Non si è persa granchè."

@lautrec
Si avvicinò al mezzorco e gli mise la mano sulla spalla "Ehi compagno... L'oste scambierà con noi qualche parola, dovremo bluffare" disse a bassa voce "Ricordati questo, ci manda Erik il guercio... Una lettera, ci ha convocati qui dicendo di avere lavoro per noi e di chiedere al barista come trovarlo... Dopo ti spiego il perchè..."
Poi a voce più alta, in modo tale che anche il barista lo sentisse "Compagno, andiamo laggiù. A breve potremo incontrare il nostro committente!"

Poi si diresse al tavolo.

Si diresse al tavolo imbronciato e farfugliando irritato parole "antipatiche" verso lo psion, in modo che le sentisse mentre gli passava accanto. Non si dimenticò però di lasciare le chiavi della sua camera alla donna, facendole l'occhiolino

Il tavolo attorno al quale vi sedete è in legno massiccio, poco curato ma estremamente solido. Le sedie sono comode e accoglienti.
L'oste porta immediatamente le vostre ordinazioni al tavolo, la birra è fresca e di discreta qualità. L'arrosto è superlativo, grondante grasso e ben farcito all'interno. Le porzioni sono molto abbondanti.

L'oste ritornerà fra un'oretta circa. Avete il tempo, se volete, di discutere di una eventuale linea comune per il dialogo che avverrà.

In lontananza la splendida bionda si avvia su per le scale, lasciando al bardo la speranza che stia recandosi nella sua stanza...

Prima di accomodarsi al tavolo si sofferma a guardare lo Psion, che gli ha appoggiato una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione. Ascolta con un sopracciglio inarcato, l'espressione vuota sua solita ben stampata sul volto, quindi ribatte alle parole dell'uomo.

"Capito. Però meglio che stia zitto, così no rischia. Poi se bisogno basta che fai cenno e testa di barista non c'è più."

Sghignazza rumorosamente, il tono di voce neanche troppo basso, prima di farsi cadere con pesantezza sulla sedia di legno che scricchiola sotto il peso del mezzorco, della sua armatura e della sua micidiale arma.