Giappone, ricostruzione pensando ai giochi ma Fukushima continua a preoccupare.
Olimpiadi 2020, Tokyo sfida Roma e per i bookmaker avrà la meglio
Il governatore della capitale nipponica annuncia la candidatura e parla del valore "fortemente simbolico" dei Giochi dopo il sisma e lo tsunami che hanno devastato il Paese. Gli scommettitori danno il Giappone a quota 5 e l'Italia solo a otto.
Tokyo si ricandida e lancia la sfida a Roma per ospitare le Olimpiadi del 2020: il governatore della capitale nipponica, Shintaro Ishihara, ha infatti annunciato che intende "fare un altro tentativo" per i giochi estivi del 2020 dopo l'insuccesso del 2016, con la vittoria di Rio de Janeiro. "E' molto importante continuare a tenere accesa la fiaccola e spero che il Giappone sia tutto unito nel dare sostegno alla candidatura", ha detto Ishihara, 78 anni, al suo quarto mandato consecutivo alla guida di Tokyo.
La ricostruzione. Parlando nella seduta di apertura della sessione ordinaria dell'assemblea metropolitana, il governatore ha posto nelle sue dichiarazioni programmatiche un'accentuata enfasi al valore "fortemente simbolico" che i giochi avrebbero "nel processo di ricostruzione" del nordest del Paese, colpito dal terremoto dell'11 marzo e dal devastante tsunami.
Le scommesse. Il guanto di sfida viene raccolto anche dai bookmaker che, riporta agipronews, assegnano alla capitale del Giappone le maggiori chance di ospitare l'evento. Tokyo si gioca a 5 volte la scommessa, seguita da un'altra candidatura asiatica, quella di Busan in Corea del Sud, che viene offerta a 7,50. Solo dopo arrivano le chance di Roma, offerte a quota 8. Madrid e San Pietroburgo sono ferme a 10. Più dietro c'è Dubai a 12, mentre Doha e Minneapolis sono a 15. A chiudere, Istanbul, Lisbona e Valencia a 20.
Pescante: strada in salita. "Non "C'e' una candidatura di Tokyo ma altre due credo verranno fuori, una americana e una sudafricana, visto che il governo locale sta rivalutando alcune situazioni prima del nostro arrivo a Durban". Il presidente del comitato promotore della candidatura di Roma ai Giochi Olimpici 2020, Mario Pescante, commenta così la notizia di una più che probabile (manca l'ufficialita') candidatura di Tokyo alle Olimpiadi. "Era prevedibile che si sarebbe formato un lotto di pretendenti - spiega il vice-presidente vicario del Cio - Sarebbe stato troppo facile concorrere da soli, invece è un po' più complicato". Tokyo e' una candidatura che fa paura: "E' giusto che, attorno al Giappone, ci sia molta solidarietà per la recente tragedia che ha colpito quel paese, però è bene ricordare che si voterà tra due anni... E' una candidatura valida, a mio avviso era la migliore in assoluto per l'edizione del 2016 (andata a Rio de Janeiro, ndr)".
Per Roma, insomma, ci sara' da soffrire: "Non ho mai detto che eravamo in prima fila e ora non dico che partiremo dalla seconda. Molto dipenderà da quello che noi sapremo fare". E l'eventualità che la citta' sudcoreana di Pyeongchang, in corsa con Annecy (Francia) e Monaco di Baviera (Germania), possa organizzare i Giochi Invernali del 2018 non modificherebbe di una virgola le speranze di Tokyo: "Dire che non si potrebbero assegnare due Olimpiadi consecutive in uno stesso continente è pericoloso. Perché, così ragionando, un'eventuale vittoria di Monaco ci taglierebbe fuori...".