Zendra
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


Comunità Fantasy
 
IndiceCercaUltime immaginiRegistratiAccedi
Ultimi argomenti attivi
» Tempus fugit
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa il killer mutato Lun Nov 06, 2023 1:34 am

» I miei soggetti di sceneggiatura
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa The Candyman Sab Ago 26, 2023 1:49 pm

» Tristezza e nostalgia
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa The Candyman Lun Ott 25, 2021 1:30 pm

» I-phone e I-pod: un' applicazione, un mondo davanti a te
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa B4rcy Sab Ago 29, 2020 5:59 pm

» COMPRO WAHRAMMER FANTASY
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa The Candyman Mar Giu 16, 2020 7:40 pm

» 2020
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa The Candyman Mer Gen 01, 2020 12:48 am

» A lezione col maestro Wong
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa Sephiroth Mar Ago 28, 2018 9:00 pm

» Un saluto a tutti voi!
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa The Candyman Mar Lug 17, 2018 11:22 pm

» Fotografia
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa B4rcy Mer Giu 06, 2018 1:49 am

» Una canzone al giorno (?)
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDa The Candyman Gio Mag 10, 2018 12:12 am

Parole chiave
conti degli Nehek recensione grigi 2011 tattiche 2010 space dead indovinelli tattica grey orchi drone effetto femminili knights vampiro caos NOMI acqua 2014 cavalieri catalogo 2016

 

 Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Maresciallo_Helbrecht
Veggente di Zendra
Maresciallo_Helbrecht


Età : 38
Località : Svizzera
Messaggi : 12617

Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Empty
MessaggioTitolo: Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan   Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan Icon_minitimeDom Lug 10, 2011 10:27 am

Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan. Oggi l'indipendenza decisa dal referendum di gennaio

Come da titolo. Eccovi un po di articoli su questo argomento:




E' nato un nuovo Stato: il Sud Sudan

Da mezzanotte il piu' grande Stato africano, con una superficie quasi otto volte quella dell'Italia e un popolazione circa della meta' della nostra, si è diviso in due: il Sudan e il Sud Sudan, con una sostanziale soddisfazione degli abitanti del Sud e maggiori preoccupazioni di quelli del Nord, che vedono le loro risorse petrolifere ridursi drasticamente anche se manterranno il controllo degli oleodotti.

Le conseguenze dei risultati del referendum che il 9 gennaio hanno sancito quasi all'unanimita' l'indipendenza del Sud, dopo quasi quarant'anni di guerre sanguinose e piu' di due milioni di morti, vedono una secessione che ha ancora molti aspetti da definire.

Nonostante i toni rassicuranti dei discorsi rituali che il presidente sudanese, Omar el Bashir - ricercato dalla giustizia internazionale per i crimini di guerra e contro l'umanita' che gli vengono attribuiti per la guerra civile in Darfur - terra' domani a Khartoum, insieme con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e ad altri rappresentanti internazionali, il futuro dei due Paesi non e' dei piu' tranquilli.

Bashir ha garantito sin dal 9 gennaio che Khartoum - che oggi ha riconosciuto ufficialmente la nuova Repubblica - avrebbe accolto con la piu' grande amicizia e disponibilita' la scelta dei sudanesi del Sud e che avrebbe collaborato concretamente per la sua crescita, anche se gli dispiaceva che quei fratelli avessero deciso di separarsi. Stesso tono amichevole ha ripetuto ieri nello stato del Nilo Bianco, mettendo tuttavia in guardia con severita' chiunque "voglia prendere le armi contro Khartoum".

Per questo ha respinto l'accordo che era stato raggiunto dal suo vice per mettere fine agli scontri in corso nel Sud Kordofan, vicino ai confini - non ancora delimitati tutti con chiarezza - del nuovo Stato, sostenendo che i responsabili di quegli episodi sono malintenzionati che minano la stabilita' del Paese.

Tra i problemi piu' importanti da affrontare, al primo posto figura quello del petrolio e della sua ripartizione tra i due Paesi: i giacimenti sono quasi tutti nel Sud, ma gli oleodotti sono tutti gestiti dal Nord fino a Port Sudan, dove il prezioso "oro nero" - prima fonte di reddito per tutto il vecchio Sudan - viene caricato sulle petroliere che lo esportano. Khartoum ha gia' minacciato di chiudere le condutture se il partito che governa il Sud e al quale appartiene il futuro presidente, Salva Kiir Mayardit, dovesse continuare a fomentare ribellioni. Come viene accusato di aver fatto in Sud Kordofan e nella zona di Abyei, enclave da sottoporre a referendum, occupata militarmente dall'esercito sudanese a fine maggio.

Bashir non accetta neanche la decisione internazionale che prevede lo schieramento di 4.200 soldati etiopi ad Abyei. Decisione che si collega allo schieramento di forze internazionali lungo i 2.000 chilometri del confine che separera' il Sud dal Nord.

Quello che viene suggerito dallo stesso segretario generale dell'Onu in un articolo pubblicato oggi dall'International Herald Tribune, ma sostenuto con vigore anche da altri osservatori locali, e' la necessita' che il nuovo Sud Sudan stabilisca energici rapporti di solidarieta' con i suoi vicini, tanto il Sudan quanto Etiopia, Uganda, Tanzania, Kenya, Ruanda e Burundi. Se non altro servira' ai 620 mila abitanti del sud - senza contare le decine di migliaia di sudisti che dal nord potrebbero tornare giu' - per avere un'alternativa ai ricatti del Nord e collegare i propri pozzi di petrolio a oleodotti gia' esistenti o da realizzare nell'area dell'Africa orientale e di quella subsahariana. Senza dimenticare il rischio di future guerre per l'acqua, preconizzate da vari esperti dei Paesi in via di sviluppo.

Fonte: rainews24.rai.it




Intervista a Ahmed Ibrahim Eltahir, Presidente dell'Assemblea Nazionale del Sudan, sull'indipendenza del sud del paese


http://www.radioradicale.it/scheda/331499





On eve of independence, UN creates new mission to assist South Sudan

8 July 2011 – On the eve of South Sudan’s independence, the Security Council today voted unanimously to set up a new United Nations mission to help Africa’s newest nation consolidate peace and lay the foundation for longer-term state-building, conflict prevention and economic development.

Resolution 1996 establishes the UN Mission in the Republic of South Sudan (UNMISS) for an initial period of one year. Headed by the newly-appointed Special Representative of the Secretary-General, Hilde Johnson of Norway, the peacekeeping mission will consist of up to 7,000 military personnel and up to 900 civilian police personnel as well as a civilian component.

UNMISS will take over from the UN Mission in Sudan (UNMIS), which was created following the signing of the 2005 Comprehensive Peace Agreement (CPA) that ended the north-south civil war and that paved the way for the independence of South Sudan.

The Council requested Secretary-General Ban Ki-moon to transfer the appropriate functions performed by UNMIS to the new mission, including the appropriate staff and logistics necessary for achieving the new scope of functions and to begin the orderly liquidation of UNMIS.

“The mandate of UNMISS shall be to consolidate peace and security, and to help establish the conditions for development in the Republic of South Sudan, with a view to strengthening the capacity of the Government of the Republic of South Sudan to govern effectively and democratically and establish good relations with its neighbours,” the Council stated in the resolution.

The 15-member body also authorized UNMISS “to use all necessary means, within the limits of its capacity and in the areas where its units are deployed, to carry out its [civilian] protection mandate.”

The Council demanded that the Government of South Sudan and all other relevant parties cooperate fully in the deployment, operations, and monitoring, verification, and reporting functions of UNMISS, particularly by guaranteeing the safety, security and unrestricted freedom of movement of UN personnel, as well as of associated personnel throughout South Sudan.

It also called on all parties to allow the full, safe and unhindered access of relief personnel to all those in need of humanitarian assistance, especially internally displaced persons and refugees.

Mr. Ban, who arrived in Khartoum today on his way to attend the South Sudan independence celebrations in Juba tomorrow, reiterated his concern over the ongoing violence in border state of Southern Kordofan and its impact on civilians. He once against urged the Sudanese Government and the forces allied to the south to conclude a ceasefire.

“I also strenuously urge the Government of Sudan and the SPLM-North [Sudan People Liberation Movement-North] to display the same leadership that brought an end to the north-south civil war, and to immediately end this new confrontation, cease all hostilities and resolve all pending disputes through negotiation.

“Now is the moment for all Sudanese, north and south, to come together to shape their common future,” Mr. Ban told reporters.

He said he knew that the secession of the south was painful, emotionally and financially, but he believed that Sudan will have a bright future and continue to be a leader in the region.

“While the people of North and South Sudan will soon live in different countries, their future will continue to be closely linked. Ties of culture, politics and commerce compel both to face their common future as partners, not as rivals. A viable South Sudan requires a viable North Sudan, and vice versa,” the Secretary-General added.

Meanwhile, the head of the UN Children’s Fund (UNICEF) today called for increased resources to help the four million children of South Sudan – 50 per cent of the total population – to survive and thrive.

“Tomorrow, children who have known only war now have a chance to know peace. We must not fail them,” said Executive Director Anthony Lake.

“For even in the absence of conflict, the children of South Sudan face significant challenges. One child in nine still dies before reaching the age of five. Hundreds of thousands are deprived of their right to an education, to adequate health care and other critical services. Many are still displaced and at risk,” said Mr. Lake.

He emphasized UNICEF’s commitment to supporting the Government of South Sudan protect the rights of all children.

In a related development, the UN Food and Agriculture Organization (FAO) said it had drawn up a $50 million Interim Assistance Plan (IAP) to help build capacity in South Sudan’s agriculture sector, prevent conflict over water resources and develop the livestock sector.

“South Sudan is enormously rich in terms of natural resources, and with 95 per cent of the population dependent on them for survival, it has huge potential for sustainable growth through agriculture,” said George Okech, head of the FAO office in South Sudan.

FAO currently manages a $61 million emergency rehabilitation programme in South Sudan that has already helped 250,000 returnee and internally displaced households who fled their farms during the conflict return to agriculture, as well as vulnerable households who are hosting the returnees.

The agency recently carried out an extensive satellite land cover survey that showed that only 4.5 per cent of the available land was currently under cultivation.


Fonte: http://www.globalsecurity.org/military/library/news/2011/07/mil-110708-unnews01.htm
Torna in alto Andare in basso
 
Nasce una nuova nazione: il Sud Sudan
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» Nasce sempre per passione...
» Nuova GI
» Nuova campagna D&D [3.5]
» la nuova tervigone
» nuova uscita GW!!!

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Zendra :: LA CITTÀ :: DIBATTITI & SONDAGGI ZENDRIANI-
Vai verso: