Il 10% del PIL.

Mi sono informato un po', e ho scoperto che il giro d'affari delle mafie nostrane ammonta per difetto a circa 150 miliardi di euro, ossia una cifra pari al 10% del nostro PIL (che, con 1550 miliardi, rientra nel G8). Di tutti questi soldi, 45 miliardi appartengono alla 'ndrangheta e 30 ai clan casalesi. Traetene voi le conclusioni.

Io ho letto che l'economia sommersa ammonta circa al 17% del PIL. Non so quanto sia vero. Appena ritrovo la fonte ve lo posto...

Aggiungo qualche considerazione interessante: sempre le nostre mafie hanno da sole un PIL leggermente inferiore o pari a:

Finlandia, Portogallo, Colombia, Irlanda;

e maggiore dei seguenti stati:

Repubblica Ceca, Ungheria, Ucraina, Israele, Pakistan, Cile, Romania, Perù, Kuwait, Kazakistan, Slovacchia, Iraq, Siria, Nuova Zelanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Lituania, Estonia, Lettonia, tutti quelli del sud-est asiatico tranne Thailandia, Indonesia e Corea del Sud, e tutti i paesi africani eccetto il Sudafrica.

Non li ho inclusi però tutti per brevità, come ad esempio i vari paesi centro-americani e le repubbliche centro-asiatiche dell'ex URSS.

Risaputo. Gira e rigira, si torna sempre al solito, triste punto...

Vallo a dire agli israeliani e agli ungheresi, che la mafia italiana da sola guadagna più di tutto il loro paese. Vallo a dire ai portoghesi e agli irlandesi, che le nostre mafie hanno un giro d'affari pari al loro PIL. Non penso ne siano particolarmente a conoscenza.

Almeno quest' anno hanno sequestrato parecchie proprietà e fermato qualche giro d' affari...
Comunque si spera, prima o poi, nell' eliminazione della mafia...

Sequestrare le proprietà serve poco e niente, tante parole ma effetti pratici zero.

Mi piacerebbe sapere dove vanno a finire tutti questi soldi. Sicuramente non su conti italiani, dico bene? Verranno riciclati nei modi più improbabili e finiranno chissà dove.

Faccio una domanda: ma se la mafia cessasse la sua attività, indipendentemente dal come e dal perché, che effetto avrebbe sull'economia? Possibile che una parte così grande del nostro PIL sparisca? O sarebbe riassorbito da quelle attività legali che la mafia ha soppiantato?
Infine: la mafia produce ricchezza e ha un effetto positivo sull'economia, oppure i contraccolpi negativi (inefficienza, pizzo, dilazione delle opere pubbliche, corruzione, ecc.) sono molto più pesanti?

NOTA BENE: sono domande che non presuppongono mie idee di fondo, ma solamente dubbi. Quindi non mi date del camorrista, al massimo dell'ignorante in materia quale sono!

Provo a dare delle risposte:

1) Si aprirebbe una grossa crisi economica italiana, questo è sicuro. A parte la scomparsa dell'economia criminale (a cui seguirebbe un vuoto che verrebbe rapidamente riempito da altri) si avrebbero ripercussioni enormi sull'occupazione e sulle imprese più o meno legali dei clan e famiglie varie, con conseguenze gigantesche su tutta l'economia italiana. Di più, non ne ho idea.

2) Ha avuto degli effetti benefici, ma solo limitati a certe aziende di certi settori di certe zone; in realtà causa enormi distorsioni nell'economia. E' interessante a proposito la tesi di Saviano (ma mica solo sua, anzi), che vede l'economia camorristica campana come una forma estremamente spinta di libero mercato, un lassez-faire al massimo grado, senza limiti o regolamenti di nessun tipo.