“Ai comuni la gestione delle prostitute”.

ALTOPASCIO (LUCCA), 16 AGO - ''Mentre infuria la polemica sui provvedimenti legati alla crisi'' e' l'ora di dire ''basta ipocrisie: ai Comuni la gestione della prostituzione legalizzata, oppure diventi reato''. E' la proposta del sindaco di Altopascio (Lucca), Maurizio Marchetti (Pdl), che pensa alla ''creazione di quartieri a luci rosse, con parametri elevati anche urbanistici, con controlli sia a livello sanitario sia fiscale e una gestione pubblica dei proventi''. Questo ''per far venire allo scoperto un settore oggi al nero''.

Fonte:Ansa

Uhm... prima di esprimere un giudizio dovrei sapere com'è regolata attualmente la cosa in Itaslia. qualcuno mi puo aiutare?

scusa non ho capito bene: in poche parole vorrebbero mettere le prostitute che fanno questo lavoro spontaneamente in quartieri appositi?
se fosse cosi non mi para ci sia nulla di cosi sbagliato però non so come è la situazione al momento! o mi sbaglio? :§dsgAS:

Maresciallo_Helbrecht ha scritto:

Uhm... prima di esprimere un giudizio dovrei sapere com'è regolata attualmente la cosa in Itaslia. qualcuno mi puo aiutare?

Semplicissimo: non è regolata. Lo sfruttamento della prostituzione è reato, per il resto nisba. Sinceramente, non mi dispiace l'idea di renderla una vera e propria professione, con tanto di sindacato e tassazione, ma non ho la più pallida idea se sia fattibile o meno.

non essendo regolata in nessun modo allora non sarebbe affatto sbagliato per quelle persone che scelgono di farlo liberamente senza essere costrette da qualcuno!
sarebbe, magari, anche un modo per tutelarle evitando che magari cadano nel giro di pappone&co... poi non saprei

Citazione :

Semplicissimo: non è regolata. Lo sfruttamento della prostituzione è reato, per il resto nisba. Sinceramente, non mi dispiace l'idea di renderla una vera e propria professione, con tanto di sindacato e tassazione, ma non ho la più pallida idea se sia fattibile o meno.

Se è fattibile o meno?
La risposta è una sola: è fattibilissimo e garantisce una miniera d'oro di entrate.

In Ticino la prostituzione è esattamente come l'hai intesa tu: è una professione, in cui le professioniste sono registrate in comune e pagano una tassa fiscale. E' quindi una attività legale, regolamentata e tassata.

Curiosamente la maggior parte degli usufruitori è italiana.


Se eticamente sia giusto o meno regolamentare il mercato del sesso è una questione di tutto altro livello, ma bisogna decidersi: o la si osteggia a 360 gradi e la si reprime oppure la si legalizza, con i dovuti regolamenti.
Ma in Italia, ovviamente, questo sistema vive nell'ambiguo e ai margini della legalità (spesso mischiata a consumi di stupefacenti e allo sfruttamento delle prostitute stesse). L'assenza delle case di appuntamenti rende anche molto pericolosa e poco controllabile tutta l'attività.

Vogliono fare una cosa in stile Amsterdam quindi...
Bha... No comment -.-

Citazione :

Ma in Italia, ovviamente, questo sistema vive nell'ambiguo e ai margini della legalità (spesso mischiata a consumi di stupefacenti e allo sfruttamento delle prostitute stesse). L'assenza delle case di appuntamenti rende anche molto pericolosa e poco controllabile tutta l'attività.

Quoto =)

Citazione :

Vogliono fare una cosa in stile Amsterdam quindi...
Bha... No comment -.-

Non conosco la realtà di Amsterdam, ma mi sembra un po' (molto) più esibizionista di quella proposta dal Ticino.

Ad ogni modo è un problema abbastanza importante sul quale invece bisognerebbe prendere una posizione.
Sicuramente la situazione attuale non va bene e va modificata.
Le vie sono due.
O, se per motivi etici (e altri ancora), viene ritenuto un mercato che va eliminato, va allora adottata una politica molto più chiara, meno ambigua, con maggiori controlli e strumenti di repressione.

Se viceversa non si vede nulla di male in un mercato che, diciamocelo, è sempre molto richiesto dall'uomo per le sue evidenti necessità naturali, allora è sicuramente meglio regolamentarlo, in modo da escluderne gli effetti collaterali principali, mantenere il tutto sotto la luce del sole (come qualsiasi attività di uno stato serio e civile dovrebbe essere) e perché no, ricavarci anche qualche gruzzoletto.

Diventa quindi una questione etica, da affrontare però, perché questa situazione ambigua è la variante peggiore.

Qui c'è il Vaticano, Asurian. Provare a farlo significherebbe beccarsi gli strali di tutta la Chiesa, e si preferisce chiaramente rimanere nell'ambiguo status attuale.

Non c'entra molto col periodo di crisi attuale; ma il sindaco di Altopascio ha ragione.
Perchè: la prostituzione non è un reato; non è regolamentata; non è perseguita; ovvero è considerata alla stregua di un qualsiasi comportamento normale, sempre nel caso in cui non si tratti di un racket. Solo allora è reato.
Quindi: O lo consideriamo reato O lo regolarizziamo, lo controlliamo e ci guadagniamo come molti altri paesi fanno (e la prostituzione, proprio come il porno, è un'industria che non finirà MAI).

A decidere, ci sono problemi etici e altro. Ma soprattutto il caro, buon vecchio Vatikan.

Concordo in toto con il buon Asurian.

Le vie percorribili sono due: o si regolarizza la prostituzione o la si vieta. In entrambi i casi la cosa va fatta come si deve. Come detto io sarei per la regolamentazione dato che come detto dal buon Green la prostituzione c'è sempre stata e ci sarà sempre. Se invece per motivi etici o quant'altro si decidesse di vietarla (decisione anch'essa piu che legittima) allora la cosa va fatta come si deve, cominciando a perseguire sia le lavoratrici del sesso che sopratutto i loro crlienti ("qualsiasi riferimento a presidenti del consiglio o a fatti realmente accaduti è puramente casuale" - cit.)