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 I Regali di monti

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Hope


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MessaggioTitolo: I Regali di monti   I Regali di monti Icon_minitimeMar Gen 03, 2012 8:13 pm

ecco tutti gli aumenti di prezzi/bollette/pedaggi/ICI ecc ecc che avverranno


1) CASA - Da quest’anno scatta l’Imu, l’imposta municipale sugli immobili. Due le aliquote: 0,4 per mille sulla prima abitazione, 0,76 per mille sulle altre case di proprietà.
2) RENDITE - L’Imu garantirà un maggior gettito rispetto alla vecchia Ici, grazie all’ampliamento della base imponibile attraverso l’aumento fino al 60% dei moltiplicatori previsti per i fabbricati iscritti al Catasto.
3) IRPEF - Il governo ha bloccato l’aumento delle aliquote, ma ha concesso alle Regioni la possibilità di aumentare l’addizionale dallo 0,9% all’1,23%.
4) IMMOBILI ALL’ESTERO - Introdotta un’imposta ordinaria sul valore delle abitazioni detenute all’estero dalle persone fisiche. Il costo? Pari a quella dovuta sugli immobili tenuti in Italia. Previsto comunque un credito d’imposta per le eventuali imposte patrimoniali dovute nel Paese in cui gli immobili sono situati.
5) BOLLO SUI CONTI - Scatta l’imposta di bollo per le comunicazioni relative a strumenti e prodotti finanziari: sarà dell’1 per mille nel 2012 e dell’1,5 per mille a partire dal 2013. L’applicazione dell’aliquota proporzionale è estesa:
5-a) alle gestioni patrimoniale
5-b) alle quote di fondi di investimento italiani ed esteri
5-c) alle polizze vita
5-d) ai buoni fruttiferi postali per i quali, tuttavia, è stabilita una soglia di esenzione qualora il valore non superi i 5mila euro
6) ESTRATTI CONTO - Il bollo sugli estratti conto e i rendiconti dei libretti di risparmio resta a 34,2 euro per le persone fisiche. Sale invece a 100 euro se il cliente non è una persona fisica.
7) IMPOSTA SULL’ESTERO - Introdotta un’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero dalle persone fisiche. Si applica con le stesse aliquote della nuova imposta di bollo sulle attività detenute in Italia.
8) IMPOSTA SULLO SCUDO - Nuova imposta di bollo sulle attività finanziarie “scudate” per continuare a mantenere l’anonimato col Fisco italiano: l’imposta è fissata al 10 per mille per quest’anno, al 13,5 per mille per il 2013 e al 4 per mille a partire dal 2014
9) UNA TANTUM SULLO SCUDO - Solo per quest’anno è istituita un’imposta straordinaria del 10 per mille sulle attività finanziarie “scudate” che, alla data del 6 dicembre 2011, sono state prelevate o liquidate.
10) TASSA SULL’AUTO - Addizionale erariale alla tassa automobilistica regionale, da versare allo Stato, sulle auto di potenza superiore ai 185 Kw: sono 20 euro per ogni chilowatt che supera il limite.
11) TASSA SULLA BARCA - Prevista un balzello sullo stazionamento, navigazione, ancoraggio e rimestaggio per le unità da diporto che stazionano nei porti nazionali o navighino nelle acque italiane: si va dai 5 euro al giorno per le piccole imbarcazioni, fino a 703 euro per le navi superiori ai 64 metri.
12) TASSA SUGLI AEREI - Nasce un’imposta erariale sugli aeromobili: si va da 1,5 euro al chilo (per gli aerei fino a mille chili) a 7,55 euro al chilo (per gli aerei superiori a 10000 chili).
13) ACCISA BENZINA - Aumenta l’accisa sulla benzina (con inevitabile rincaro dell’Iva e quindi del prezzo finale) di 8,2 centesimi al litro
13-a) Da ieri rincaro dell’accisa sui carburanti in Piemonte: 5 centesimi, che diventano 6,1 col rincaro l’Iva
13-b) Aumenta l’accisa in Liguria: 5 cent, quindi 6,1 cent (contando pure l’Iva)
13-c) Rincara di 7,6 centesimi l’accisa nelle Marche: il prezzo finale sale così di 9,1 centesimi.
13-d) Carburante più caro anche in Toscana: +5 cent, +6,1 considerando la solita Iva.
13-e) Accisa più consistente pure in Umbria: +3,4 cent, prezzo finale +4,1 centesimi.
13-f) Rincari legati ai carburanti anche in Lazio: l’accisa fa un balzo di 2,6 cent, aumentando il pieno di altri 3,1 cent al litro.
14) ACCISA GASOLIO - L’accisa sul gasolio è già aumentata di 11,2 centesimi al litro.
15) ACCISA GPL - Non si salva nemmeno il gpl, la cui accisa sale di 2,6 centesimi.
16) PIÙ IVA/1 - Dal 1° ottobre è disposto un incremento di due percentuali dell’aliquota Iva ridotta, che salirà dal 10 al 12%.
17) PIÙ IVA/2 - Sempre dal 1° ottobre rincarerà (dopo l’aumento dello scorso settembre) l’aliquota ordinaria dell’Iva: passerà dal 21 al 23%.
18) TASSA SUI RIFIUTI - Alla tariffa per il servizio rifiuti si applica una maggiorazione pari a 0,3 euro per metro quadrato di superficie (elevabile dal Comune fino a 0,4 euro). Il tributo dovrebbe comunque scattare nel 2013.
19) MENO PENSIONE - Saranno indicizzate all’inflazione solo le pensioni fino a 1.400 euro. Di fatto, gli assegni superiori subiranno una specie di tassazione, ovvero il mancato adeguamento del trattamento all’aumento del costo della vita.
20) CONTRIBUTI AUTONOMI - Salgono le aliquote contributive per coltivatori diretti, artigiani, commercianti e autonomi: aumenteranno dell’1,3% quest’anno, poi l’incremento sarà dello 0,45% fino ad arrivare ad un’aliquota del 24%.
21) AUTONOMI SEPARATI - Aumentano di uno 0,3% l’anno (fino a raggiungere un’aliquota del 22%) i contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps.
22) TASSA SUL TFR - Per la quota superiore al milione di euro del trattamento di fine rapporto si applicherà l’aliquota massima Irpef del 43%.
23) PENSIONI D’ORO - Arriva un prelievo del 15% sugli assegni previdenziali che superano i 200mila euro.
24) CARO TABACCO - Nessun aumento del prezzo delle sigarette. Aumentano le accise solo sul tabacco trinciato ovvero quello venduto in buste per preparare manualmente le sigarette.
25) CANONE RAI - Il canone Rai aumenta anche quest’anno. Entro il 31 gennaio bisognerà versare la somma di 112 euro: 1,5 euro in più rispetto al 2011.
26) PEDAGGI - L’ultimo giorno dell’anno sono stati decisi gli aumenti dei pedaggi autostradali in vigore già da ieri. Ecco i rincari tratta per tratta:
26-a) Autostrade Meridionali: +0,31%
26-b) Autostrade del Brennero: +1,22%
26-c) Torino-Savona: +1,47%
26-d) Milano-Serravalle: +1,85%
26-e) Tangenziale di Napoli: +3,49%
26-f) Autostrade per l’Italia: +3,51%
26-g) (Sitaf) barriera di Bruere +4,15%; barriera di Salbertrand +5,12%; barriere di Avigliana +5,62%
26-h) Società autostrada Tirrenica: +4,82%
26-i) Autostrada dei Fiori: +5,22%
26-l) Autostrade Centro Padane: +5,62%
26-m) Società autostradale Ligure Toscana: +5,68%
26-n) Autostrade Torino-Ivrea: +6,66%)
26-o) (Satap) Torino-Novara Est +6,32%; Novara est-Milano +6,8%
26-p) Strada dei Parchi: +8,06%
26-q) Brescia-Padova: +7,45%
26-r) Autocamionale della Cisa: +8,17%
26-s) Satap, tronco A21: +9,7%
26-t) Società autostrade valdostane: +11,75%
26-u) Autovie Venete: +12,93%
26-v) Raccordo autostradale della Valle d’Aosta: +14,17%
27) BOLLETTE GAS - L’Autorità per l’energia (e il governo non l’ha fermata, come invece è successo in Spagna) ha deciso un rincaro del 2,7% per la tariffa del gas
28) BOLLETTE LUCE - Sempre l’Authority ha aumentato del 4,9% la tariffa elettrica.
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Maresciallo_Helbrecht
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MessaggioTitolo: Re: I Regali di monti   I Regali di monti Icon_minitimeMar Gen 03, 2012 8:39 pm

tanta roba... E inoltre non va sottovalutato il fatto che questi aumenti (specialmente quelli su autosrrade e benzina) comportano un amento abastanza notevole del costo del trasporto della merce e quindi un rincaro dei vari prodotti che si trovano al supermercato (che mi pare siano l elemento che incide di piu sul bilancio della famiglia media...)
Con cio non voglio dire che queste misure siano giuste o meno, però le conseguenze sono notevoli...
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Sephiroth
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MessaggioTitolo: Re: I Regali di monti   I Regali di monti Icon_minitimeMar Gen 03, 2012 9:06 pm

Qual'è la fonte ? Scusa se la chiedo, ma di roba ne gira ed è meglio esser sicuri.
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MessaggioTitolo: Re: I Regali di monti   I Regali di monti Icon_minitimeMar Gen 03, 2012 10:19 pm

Scusate il doppio post, ma aggiungo quest'interessante articolo del FQ:

L’ultima polemica, in ordine di tempo, l’aveva lanciata un paio di settimane or sono l’ex ministro Giulio Tremonti con un intervento, inutile negarlo, capace di lasciare il segno. L’Italia, aveva spiegato alla vigilia della pausa natalizia, avrà bisogno di una nuova manovra di correzione dei conti da approvare entro aprile per completare il percorso di risanamento contabile in linea con le esigenze imposte dall’Ue. Un’ipotesi nettamente smentita da Corrado Passera cui ha fatto eco, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno anche il premier Mario Monti ma che pure, è noto, continua ad aggirarsi come uno spettro nelle stanze del Palazzo. Le indiscrezioni non mancano e, secondo quanto anticipato proprio dal Fattoquotidiano.it lo scorso 18 dicembre, suggerirebbero una cifra di circa 40 miliardi. Un nuovo maxi intervento da scongiurare a tutti i costi.

Nel frattempo è però possibile valutare con precisione il valore complessivo delle manovre che si sono succedute nel 2011 e, soprattutto, il loro effetto sugli anni seguenti. Il risultato è una cifra a dir poco esorbitante: 81 miliardi di euro, un dato senza precedenti. A rendere noto il calcolo è stato oggi il Centro studi Eutekne che, analizzando i documenti economico-finanziari pubblicati nel corso dell’anno ha individuato in 48,3 i miliardi di euro di rientro programmati per il 2012. La cifra totale del triennio è però destinata a salire a 75,6 miliardi nel 2013 e ad 81,2 dal 2014.

Analizzando i programmi delle manovre – nota ancora Eutekne – si scopre che quasi 3/4 dell’ammontare totale della correzione dei conti (oltre il 73%) è stato approvato dal Governo Berlusconi, il resto dal Governo Monti. Ancora più interessante l’analisi degli strumenti di rientro, divisi, non proprio equamente, tra tagli alla spesa (il 37,32% della manovra, circa 30,3 miliardi di euro) e aumento delle entrate (il 62,68% ovvero 50,9 miliardi). L’aspetto più rilevante è dato però dalle priorità delle strategia: quasi l’80% della manovra in atto per il 2012 sarà costituita da incrementi nelle entrate il che, di fronte a un programma di dismissione del patrimonio pubblico quasi assente, equivarrà in sostanza a un aumento della tassazione. Secondo i calcoli di Eutekne, nel 2012 la pressione fiscale si attesterà al 45,1% contro il 42,7 previsto in estate, per poi salire al 45,7 nel 2013 (previsione iniziale del 42,6%) e calare, finalmente, solo nel 2014 a 45,5% (contro il 42,4 precedentemente ipotizzato).

E qui viene la parte più interessante. Nel 2012, spiega Eutekne, gli aumenti della pressione fiscale sono attribuibili per il 55,51% alle scelte varate dal Governo Berlusconi e per il 44,49% a quelle del Governo Monti. Ma per gli anni successivi la tendenza cambia radicalmente: il 72,43% della crescita della pressione fiscale 2013 è determinata dalle scelte del vecchio esecutivo contro il 27,57 del nuovo. Il divario aumenta nel 2014: 76,69% per Berlusconi, 23,31% per Monti. In pratica è come se il precedente Governo avesse scelto di caricare i maggiori aumenti della tassazione a partire dal 2013 (cioè dopo alla scadenza naturale del mandato), cosa che, spiega al telefono il direttore di Eutekne.info Enrico Zanetti, “ha influito sulla percezione della gente determinando l’impressione di una maggiore durezza dell’ultimo decreto Salva Italia”. Ma come detto la realtà è diversa. “Il precedente Governo – ha scritto lo stesso Zanetti nel suo editoriale odierno – ha le sue brave ragioni quando rivendica di essere stato esso a varare la parte nettamente preponderante della manovra lacrime e sangue finalizzata a mettere in sicurezza i conti pubblici italiani. Non ne ha invece alcuna quando rivendica di averlo fatto prevalentemente con tagli di spesa, a differenza del Governo attuale, perché è vero, invece, che la parte preponderante dell’aumento della pressione fiscale, che i cittadini italiani sentiranno sulla loro pelle a partire da questo 2012, è frutto proprio delle scelte di quel Governo, confermate e ulteriormente amplificate da quello attuale”.

Nel piano di Monti, l’inizio del 2012 contempla l’avvio del programma di rilancio della crescita economica, il vero e proprio tallone d’Achille del sistema italiano. Sul tavolo, è noto, la liberalizzazione del mercato del lavoro e di alcuni settori specifici (con prevedibili battaglie campali contro tassisti e farmacisti), tutti elementi che concorreranno a formare il “pacchetto crescita” che, salvo ritardi, dovrebbe essere presentato il prossimo 23 gennaio a Bruxelles alla riunione dell’Eurogruppo. Per il momento si è discusso di molti aspetti, dall’articolo 18 agli ammortizzatori sociali fino alle norme pro concorrenza, ma i punti fermi sono davvero pochi e l’impressione è che tutto sarà condizionato dall’esito di una mediazione particolarmente insistita con i sindacati e imprese (e chissà che il Governo non si dichiari disposto a ridiscutere la contestata riforma delle pensioni). L’aspetto più significativo, per ora, è affidato alle stime più recenti di Confindustria: nel corso del 2012, hanno spiegato nelle scorse settimane gli industriali, il Pil italiano si contrarrà dell’1,6% mentre la disoccupazione salirà al 9% colpendo in modo particolare i giovani lavoratori, che si ritroveranno senza lavoro nel 25% dei casi. Non bisogna dimenticare, inoltre, come la riduzione delle entrate a causa della recessione (23 miliardi) varrà quasi tre volte tanto l’aumento del costo dell’indebitamento da parte dello Stato (circa 8 miliardi). “Tutto quindi dipende dalle prospettive di crescita” spiega ancora al telefono Enrico Zanetti. “Se l’effetto della manovra sarà ulteriormente recessivo un ulteriore ritocco dei conti sarà inevitabilmente necessario”.
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