Oslo: Breivik vaneggia in aula
L'autore delle stragi inneggia alla «pulizia etnica» della Norvegia
OSLO «Merito una medaglia al valore militare, liberatemi subito»: Anders Behring Breivik, l'autore, reo confesso, delle stragi di Oslo e dell'isola di Utoya lo scorso 22 luglio (che causarono 77 morti), non ha mostrato alcun rimorso all'udienza svoltasi ieri al Tribunale di Oslo. I giudici hanno deciso che l'assassino resterà in carcere fino all'inizio del processo il prossimo 16 aprile. Il massacro di luglio è stato «un attacco preventivo contro dei traditori della Patria» ha vaneggiato Breivik, sostenendo che le sue azioni sono paragonabili ad una «pulizia» nei confronti della «società multietnica» norvegese. Entrando nell'aula di tribunale, Breivik ha fatto un saluto, secondo il suo avvocato, indirizzato ai militanti di estrema destra. «Esigo di essere liberato immediatamente» ha proseguito l'estremista vestito in abito nero con cravatta blu chiaro, rifiutandosi di definirsi colpevole, riconoscendo però di essere l'autore dei massacri, compiuti per «difendere la popolazione etnica norvegese». Breivik che si è più volte definito ostile al multiculturalismo e alla «invasione musulmana» dell'Europa, ha anche chiesto all'esercito norvegese la «croce di guerra a tre spade», la più alta onorificenza militare del Paese.
In aula non sono mancati momenti di tensione ma anche risate da parte dei parenti delle vittime di fronte alle richieste deliranti del pluriomicida. Secondo la testimonianza di Magnus Haakonsen, un giovane sopravvissuto alle stragi, il modo migliore per contrastare le opinioni di Breivik è «ridere di lui». «Ha una visione completamente idiota delle cose» ha ribattuto un altro sopravvissuto, Joergen Bunk: «Capisco che provi a chiedere la liberazione, visto che pensa di avere agito come un eroe, ma per noi è solo un pazzo!». Affetto da «schizofrenia paranoide», secondo la perizia psichiatrica eseguita lo scorso anno e dunque penalmente irresponsabile, l'estremista sarà sottoposto a un nuovo esame i cui risultati saranno noti il 10 aprile, a meno di una settimana dal processo. La nuova perizia è importante: se confermasse la prima, escluderebbe la prigione. Breivik finirebbe in un manicomio criminale di massima sicurezza.
Fonte: Corriere del Ticino, 07.02.2012