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 Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?

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MessaggioTitolo: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeLun Mar 12, 2012 3:51 pm

Dalla Stampa:

Così muore un uomo, colpito da un proiettile all’arteria omerale. In pochi minuti, il volto segnato dal terrore, il camiciotto macchiato di sangue. Sono le immagini della rapina alla gioielleria di Pierangelo Conzano, via Ormea 8. Era il 10 agosto dello scorso anno. Assalto finito in tragedia. Francesco Procopio, 35 anni, era morto in strada, dissanguato, a un isolato dal negozio. Il complice, Iaris Iacono, era stato arrestato dai carabinieri in via Ormea. Non era fuggito. In stato di choc, era rimasto lì, ciondolante, ad aspettare i militari. Pochi mesi fa è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere.

Ieri, in tribunale, al banco degli imputati è comparso il gioielliere, accusato di eccesso colposo di legittima difesa. Il suo avvocato, Stefano Castrale ha replicato chiedendo il rito abbreviato e l’assoluzione. Il gioielliere sparò per difendersi, rispondendo così a un’aggressione fisica «finalizzata a sottrarre dei beni». Il pm che ha coordinato l’indagine, Marco Sanini, ha chiesto invece una condanna a un anno e due mesi.

Colpo da disperati. Procopio si era presentato in negozio fingendo di voler comprare una fede. Le immagini delle telecamere dell’impianto di video sorveglianza lo ritraggono mentre entra nel negozio. Indossa una camiciotto chiaro e un paio jeans. Sulle spalle uno zainetto. Il suo complice lo precede di qualche minuto. Dopo una lunga attesa preparatoria, i due passano all’azione. Procopio afferra con violenza le braccia del gioielliere, mentre Iacono accenna a scavalcare il bancone. La reazione di Pierangelo Conzano è rapidissima. Afferra la pistola nascosta sotto il bancone e spara. Procopio arretra, barcolla, fa una smorfia di dolore. Sono sequenze drammatiche. La scena subito si doppia. Mentre lui si aggira nella gioielleria come un animale in gabbia e ferito a morte, Iacono ingaggia un corpo a corpo con il gioielliere, nel tentativo di disarmarlo. Entrambi impugnano la pistola. Una danza di forza: ruotano su se stessi, si spintonano, si piegano. Muscoli tesi, nessuno vuole mollare. Procopio invece è angosciato. Trema e vuole uscire. Si avvicina alla porta, afferra la maniglia e urla di aprila. Passano i secondi. Il gioielliere, trascinandosi appresso Iacono, fa scattare il bottone che sblocca la serratura. Procopio entra nella bussola e rimane bloccato nel mezzo. Come uno spettatore, osserva attraverso i vetri blindati gli altri due protagonisti della scena, ancora avvinghiati. È l’ultima fase della loro lotta: Iacono alla fine molla la presa e si avvicina all’ingresso. Conzano, impugnando sempre la pistola ma orientata verso il pavimento, apre la porta al secondo bandito, quasi con cortesia. Iacono raggiunge Procopio nella bussola e insieme escono in strada. L’uno sorregge l’altro. Il resto è noto. Sono gli ultimi passi. Il filmato, acquisito dalla sezione scientifica dei carabinieri del comando provinciale, continua mostrando il gioielliere al telefono. Tutta l’azione della rapina in realtà si sviluppa in poco più di cinque minuti.

L’avvocato Castrale ha chiesto ieri al tribunale l’acquisizione della sentenza di condanna, di primo grado di Iacono, e copia dell’intervista televisiva rilasciata da Conzano il 12 agosto, nella quale dichiarò di essere dispiaciuto e di sentirsi vicino alla famiglia della vittima. Il legale è determinato a dare battaglia, facendo leva sulle disposizioni introdotte nel 2006 in materia di legittima difesa. «Questo caso - afferma l’avvocato - rientra pienamente nella previsione di questa norma». I familiari della vittima si sono costituiti parte civile attraverso gli avvocati Vogliotti e Pettiti. La prossima udienza si terrà il 12 marzo.


«In 25 anni di lavoro non avevo mai usato la pistola. E se il ferito non fosse uscito dal negozio, avrei potuto salvarlo, fermargli l’emorragia con un laccio emostatico». È sconvolto il gioielliere di Torino che mercoledì ha sparato a rapinatore, ferendolo mortalmente. «Non sono un terrorista », sono state le prime parole di Pier Angelo Conzano, terminato l’interrogatorio dal pm Marco Sanini, oggi in Procura a Torino. Il gioielliere è indagato in stato di libertà per l’ipotesi di reato di omicidio colposo con eccesso di legittima difesa.

Davanti al pm, il gioielliere, assistito dall’avvocato Loredana Gemelli, ha ripercorso i momenti della rapina, ribadendo di avere sparato in quanto si sentiva in immediato pericolo di vita dopo essere stato aggredito da Procopio. «Ma se non fosse uscito - ha detto - forse avrei potuto fare qualcosa per salvarlo. Nel mio negozio c’è un kit di primo soccorso». Conzano, ancora sotto choc, si è detto «sconvolto per avere tolto la vita a una persona».

Il gip di Torino, Loretta Bianco, si è riservato fino a domani, invece, per decidere se convalidare l’arresto di Iaris Iacono, il complice, ascoltato ieri dagli inquirenti, che questa mattina ha ribadito quanto detto davanti al pm: l’orefice avrebbe aperto il fuoco appena entrati nel negozio, senza dare il tempo ai due uomini di tirare fuori le armi giocattolo che avevano sotto la giacca. Secondo il suo racconto, solo dopo lo sparo ci sarebbe stata la colluttazione per tentare di disarmare il negoziante e farsi aprire le porte.

Una versione che contrasta con quella fornita da Conzano e che solo l’analisi approfondita dei video del circuito di sorveglianza potrà chiarire. Dalle prime visioni, la dinamica risulta ancora confusa: a quanto si apprende, si intuirebbe la colluttazione, ma non si riuscirebbe a distinguere se lo sparo sia avvenuto prima o dopo il contatto fisico tra i tre. Su richiesta dell’avvocato del gioielliere, il pm Sanini ha accordato un sopralluogo con le parti all’interno dei locali di via Ormea giovedì prossimo.


Fa caldissimo e c’è il sangue secco sul marciapiede. I carabinieri tolgono i sigilli, tirano su la saracinesca della gioielleria, entrano lentamente con le ghette bianche ai piedi. Il pm Marco Sanini, il medico legale Roberto Testi, l’avvocato Loredana Gemelli, e poi lui: il gioielliere Pier Angelo Conzano, con un completo grigio troppo pesante e il cuore da tenere a bada.

Adesso deve ripetere ogni gesto. Quindi deve riviverlo. Deve rivedere se stesso mentre preme il grilletto. «L’attimo in cui ho capito che tutta la mia vita era in pericolo», dirà alla fine. «È stato un incubo. Un’esperienza scioccante. Ma era giusto farlo, spero di avere spiegato bene come sono andate le cose».

Gli mettono una pistola finta in pugno, gli piazzano il microfono davanti alla bocca. Due carabinieri fanno le controfigure dei rapinatori. Si vede tutto attraverso le vetrine del negozio. In via Ormea 8 va in scena il colpo disgraziato del 10 agosto. Fuori c’è un piccolo mazzo di fiori. Sono per Francesco Procopio, il rapinatore ucciso. La dedica ha qualcosa di intimo e straziante: «Ciao Franco, uomo mai cresciuto».

Quel pomeriggio Procopio entra per secondo. Era già stato in gioielleria per un sopralluogo in mattinata. Aveva raccontato la storia di un vecchio orologio del nonno da aggiustare. E al secondo passaggio, quello decisivo, alle 17,15, lo porta davvero. Dentro c’è già il suo complice, Iaris Iacono. Sta guardando un campionario con delle fedi. Tutto deve ancora succedere.

L’audio della rapina non si può sentire. Ma a un certo punto finisce la messinscena. Iacono afferra il gioielliere per il collo, è il gesto che sta mimando. Lo scuote. Urla. Ha paura. E mentre il gioielliere cerca di difendersi dall’aggressione, si accorge che anche l’altro ragazzo, quello che voleva aggiustare il vecchio orologio del nonno, sta per saltargli addosso. «Aveva occhi strani, spiritati», ricorda. Poi dice: «Ho deciso quando ho visto la sua pistola nella cintura dei pantaloni. Allora ho preso la mia Beretta 9x21 da sotto il bancone».

L’orefice spara. Colpisce Procopio al braccio destro. Seguono urla, concitazione. Iacono cerca di afferrare la pistola per rivolgerla contro il gioielliere. «Ecco perché ho sganciato il caricatore», spiega Conzano. Quattordici proiettili sul pavimento del negozio. Una grande macchia di sangue sul bancone, quando Procopio si è appoggiato, quasi crollando. A un certo punto, mentre rivede tutto questo, il gioielliere chiede di potersi fermare. Sta sudando. Si sente mancare. Toglie la giacca, respira, poi ricomincia. È stato lui ad aprire la porta con un bottone. Ha visto correre via i rapinatori, ma Franco Procopio non è andato lontano. Il proiettile gli aveva squarciato l’arteria ascellare. Perdeva troppo sangue. La sua pistola era finta.

«È stato un sopralluogo molto difficile ma siamo contenti - dice l’avvocato Loredana Gemelli - crediamo di avere spiegato ogni dettaglio». Iacono dal carcere continua a ripete un’altra verità: «Il gioielliere ha sparato subito, appena siamo entrati». Le telecamere forse aiuteranno a capire.

Fuori è il deserto. Pier Angelo Conzano è stravolto. «Ricevo messaggi di solidarietà, persino complimenti - dice - ma io non sono un killer e tanto meno un eroe. Avevo un mestiere, era tutta la mia vita. E adesso da qualche parte dovrò ricominciare».

Pierangelo Conzano, il gioielliere di Torino che il 10 agosto scorso sparò a un rapinatore uccidendolo, è stato assolto oggi dal Gup del capoluogo piemontese dall'accusa di omicidio colposo con eccesso di legittima difesa. Il pm aveva chiesto una condanna un anno e due mesi di reclusione. Francesco Procopio, di 35 anni, era entrato nella gioielleria con una pistola giocattolo per fare una rapina. Fu raggiunto da un solo colpo e morì per dissanguamento.

Ora, riporto questa vicenda dal momento che questa gioielleria è praticamente sotto casa mia a Torino, e quando l'altra settimana ci sono passato davanti c'erano ancora tracce di sangue.
Non mi interessa stabilire se l'assoluzione sia giusta o meno, ma voglio far rilevare alcune cose. La prima è relativa all'uso delle armi giocattolo: il gioielliere non può sapere se l'arma del rapinatore è giocattolo o meno, ed è pertanto legittimato a difendersi. In Italia abbiamo questa stupidissima legge del tappo rosso, del tutto inefficace in quanto basta toglierlo oppure dipingerlo di nero per renderla pressochè identica ad una vera; e se qualcuno obiettasse che farlo è reato e pertanto dovrebbe fare da deterrente vuol dire che non è granchè furbo, visto che chi compie una rapina non si fa certo problemi col tappo rosso (senza contare che utilizzare un giocattolo senza tappo oppure un'arma vera non cambierebbe assolutamente nulla in quanto si configurerebbe ugualmente il reato di rapina aggravata).

Il secondo punto è sulla legittima difesa, materia sulla quale in Italia si sono sparate una marea di cavolate: la legge del 2006, definita da far west, è piena di cavolate, in quanto ad esempio prevede che la legittima difesa sussista solo nel domicilio privato o in negozio; ora, a parte lo stabilire cosa è privato domicilio e cosa no (un giardino non recintato ? un camper ?), se ne dovrebbe dedurre che se qualcuno mi assalisce per strada per rapinarmi non ho il diritto di difendermi: pazienza per il portafoglio con dentro 50 euro, ma se dentro ne ho qualche migliaio ? Se sto andando a depositare somme ingenti o gioielli in banca ?
Oltretutto si può sparare solo dopo la richiesta di desistenza al ladro e solo se questi mi aggredisca fisicamente: ciò implica che se qualcuno mi punta la pistola contro a scopo di rapina devo prima chiedergli di smetterla, o che nel caso assista al furto della mia macchina soltanto qualora mi puntino contro a distanza un'arma da fuoco.

Inoltre, in Italia non esiste una valutazione della distanza minima entro cui è lecito reagire di fronte ad un'aggressione: in altri paesi europei si è giunti ad una distanza di sette metri in seguito alle analisi dei tempi di reazione minimi e della velocità di scatto dell'aggressore, mentre da noi ciò è lasciato alla totale discrezionalità del giudice, il che è palesemente assurdo in quanto non si può fare una valutazione personale senza una qualche esperienza o competenza in materia.
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Asurian
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeLun Mar 12, 2012 6:26 pm

A volte, a sentire i fatti di cronaca e le relative pene/assoluzioni elargite ad aggressori ed aggrediti, che sfiorano il surreale, arrivo quasi alla conclusione che uno, per stare veramente tutelato dalla legge, la sera debba uscire di casa a rapinare.

Riguardo all'assoluzione del gioielliere, ammettendo tuttavia di non essermi informato accuratamente e non aver visto nessuna ripresa dell'accaduto, per quanto leggo in questo topic mi pare sacrosanta.
Aggredito da due persone armate, (con armi giocattolo o meno non fa differenza, in quel momento il gioielliere non ha il tempo di fare una perizia), preso per il collo e quindi in evidente pericolo di vita, ci mancherebbe che non possa difendersi con tutti i mezzi a disposizione.

Tornando ai punti che hai sollevato, Sephiroth, direi che concordo pienamente. Il discorso sulle armi giocattolo è impeccabile, così come quello sulla circoscrizione dell'area in cui si può esercitare la legittima difesa in precisi luoghi. Se uno viene aggredito, ha diritto a difendersi, ovunque questi si trovi. Ma sei sicuro Sephiroth che esiste una limitazione del tipo che hai descritto?

Il fatto di dover aspettare l'aggressione vera e propria, e di non poter reagire per primo, bisogna essere un po' più precisi.
Certo dover aspettare che l'aggressore ti colpisca o faccia fuoco è assurdo. Non mi sembra giusto chiedere alle persone di dover aspettare di esser fatte fuori prima di reagire. Tuttavia ci vuole almeno l'evidenza che una persona abbia avuto la volontà di aggredirti: è in possesso di armi, oppure è uno sconosciuto che si trova nella tua proprietà privata, o qualcosa insomma. Devi poter dimostrare in modo diretto o indiretto di esser stato in pericolo e di aver agito per difenderti.
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeLun Mar 12, 2012 6:52 pm

La legislazione attuale, concordo con voi, non ha nessun senso. Se devo aspettare di essere colpito (e quindi il 7% delle volte inabile a reagire) per poter essere in zona "legittima difesa", tanto vale non avere la legittima difesa.

Poi, anche quella cosa del non poter sparare al ladro appena scappa con refurtiva o altro mi lascia perplesso... Van bene i diritti dell'uomo e quant'altro; ma se mi vieni a rubare in casa nella notte (esempio banale) non sei certo ben intenzionato a non prevaricare i miei diritti.
Cos'è, tuteliamo i ladri? Wattafack? Vabbè che siamo nel paese in cui investire 2 persone che attraversano la strada è omicidio se va bene (a volte nemmeno quello)...
Non considero nemmeno droghe o alcool che, spesso, non sono aggravante ma il contrario...

Concordo con voi anche sull'assoluzione: non ho visto nessun video o prova di nessun genere, ma considerando un caso generale, sono anch'io per l'assoluzione.


Ultima modifica di The_Green_Knight il Lun Mar 12, 2012 7:40 pm - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeLun Mar 12, 2012 7:38 pm

Quoto quanto già detto.
L'assoluzione mi sembra legittima, da quanto ho letto.

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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeLun Mar 12, 2012 8:45 pm

L'utilizzo delle armi è sempre fonte di problemi giuridici. In linea di massima l'utilizzo dell'arma viene reputato legittimo solo se rappresenta l'ultima ratio e solo se il pericolo che ci si trova davanti è abbastanza grande da giustificarne l'utilizzo. Poi su cosa sia un pericolo abbastanza grande o sull interpretazione del termine "ultim ratio" si puo discutere a lungo...

In buona sostanza però si tratta di mettere sui due piatti della bilancia i due elementi in questione: da un parte c'è il danno economico e orse delle contusioni da parte del commerciante mentre sull altro piatto va messo il grossissimo rischio che ci scappasse il morto. Quale di questi due pesi pesa (scusate il gioco di parole) di piu? Questo sta al giudice deciderlo.

Personalmente, coi i pochissimi elementi a disposizione, mi sembra che il tribunale abbia preso una decisione quantomeno discutibile. Con questo non voglio dire che io avrei dato ragione alla vittima ma semplicemente che giudicare questi casi è moooooooooooolto piu difficile di quello che sembra. Ci ho pensato un po, ma sinceramente ancora non saprei dire cosa avrei deciso io se fossi stato nei panni del giudice....

Anyway, per poter dare un giudizio completo mancano purtroppo troppi elementi (perizie, verbali, filmati, precedenti, eventuali porti d'arma, eccetera...) e poi gli articoli di giornale che parlano di fatti giudiziari imho vanno sempre presi con le pinze. Non perchè i giornalisti vogliano cambiare i fatti (anche se ogni tanto succede pure questo...) ma per il semplice fatto che spesso per rendere piu bello l'articolo si aggiungono una o due parole che possono sfalsare tutto...
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 12:24 am

^ Il porto d'arma qui è obbligatorio, lo so bene visto che ho provato ad esplorare la burocrazia nostrana per prenderne uno ed è tutto completamente assurdo; sulla giurisprudenza italiana in materia di armi ormai sono ferratissimo.
Per quanto riguarda il giudice si trova in una posizione delicatissima, in quanto deve valutare anche l'impatto psicologico che questo può avere su di un uomo aggredito, e non è certo facile per chi non abbia un minimo di esperienza.

Citazione :
Ma sei sicuro Sephiroth che esiste una limitazione del tipo che hai descritto?

Precisissimo; al momento la legge non la ricordo perfettamente ma appena possibile la trovo e posto l'articolo in questione.

Citazione :
In buona sostanza però si tratta di mettere sui due piatti della bilancia i due elementi in questione: da un parte c'è il danno economico e orse delle contusioni da parte del commerciante mentre sull altro piatto va messo il grossissimo rischio che ci scappasse il morto. Quale di questi due pesi pesa (scusate il gioco di parole) di piu? Questo sta al giudice deciderlo.

Be', devi anche considerare che l'aggredito rischia grosso: se due tizi ti rapinano con una pistola si suppone che questa non sia lì per bellezza, ma che intendano usarla; inoltre non mancano numerosi casi in cui il rapinato sia stato poi ucciso senza motivo.

Citazione :
Poi, anche quella cosa del non poter sparare al ladro appena scappa con refurtiva o altro mi lascia perplesso...

Questo perchè si suppone che non abbia più intenzioni aggressive e pertanto non sussista più un rischio personale. Quanto poi questa supposizione sia vera, mah....


Infine, un paio di chicche in OT: in Italia sono vietati (spesso e volentieri senza alcuna logica, ma vabbè) numerosi tipi di munizioni, eccone un paio:

- munizioni contenenti sostanze stupefacenti. Ora, qualcuno di voi ha mai anche solo sentito parlare di pallottole ripiene di eroina o simili § ?

- munizioni autopropellenti; tanto per intenderci quelle dei requiem dei maronzi. Ora, è molto interessante che il legislatore si metta a proibire munizioni fantascientifiche, dal momento che un modello simile resta finora limitato agli ambiti sperimentali della Difesa USA e non è mai nemmeno stato adottato da nessun esercito al mondo.
Ma qual è il bello, il fior da fiore di tale norma ? Che tale legge non è stata fatta l'altroieri, bensì risale al '75 :§r§r: .


P.S. c'entra poco anche questa, ma è troppo bella: l'onorevole ( :§öliop: ) Cirielli (sì, quello della ex-Cirielli) ha depositato alla Camera una proposta costituzionale di legge per l'istituzione di una ventunesima regione, il Principato di Salerno. Geniale.
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 1:23 am

Sephiroth ha scritto:



Infine, un paio di chicche in OT: in Italia sono vietati (spesso e volentieri senza alcuna logica, ma vabbè) numerosi tipi di munizioni, eccone un paio:

- munizioni contenenti sostanze stupefacenti. Ora, qualcuno di voi ha mai anche solo sentito parlare di pallottole ripiene di eroina o simili § ?

mai visto un fucile spara dardi? sono vietati! (salvo per il controllo degli animale, ma in armeria non te li vendono! comunque esistono proiettili "normali" a cui interno vi sono sostanza stupefacenti che causano allucinazzioni e improvvisi scatti d'ira e di violenza!(le puttanate che si vedono nei videogiochi non si scostano molto dalla realtàxD )

- munizioni autopropellenti; tanto per intenderci quelle dei requiem dei maronzi. Ora, è molto interessante che il legislatore si metta a proibire munizioni fantascientifiche, dal momento che un modello simile resta finora limitato agli ambiti sperimentali della Difesa USA e non è mai nemmeno stato adottato da nessun esercito al mondo.
Ma qual è il bello, il fior da fiore di tale norma ? Che tale legge non è stata fatta l'altroieri, bensì risale al '75 :§r§r:

qui non saprei che dire... magari intendono i missili ma dubito che un orefice si difenda dai ladri con un rpg7 O.o
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 8:33 am

Hope, è chiaro che ci voglia il porto d'armi ma non è poi cosi difficile procurarsi delle armi senza avere il porto quindi, forse anche solo pro forma, bisognerebbe controllare che il negoziante in questione avesse il porto oltre che l'arma

Riguardo al fatto che i tizi fossero armati: se ho letto bene i due non hanno nemmeno fatto in tempo a prendere le loro armi (finte) e quindi il commerciante non poteva sapere che fossero "armati". E quindi non si puo mettere sul piatto della bilancia il fatto che avesse paure che gli sparassero...
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 12:45 pm

^ C'è stata un'aggressione fisica, e questo è più che sufficiente.

Hope ha scritto:
Sephiroth ha scritto:



Infine, un paio di chicche in OT: in Italia sono vietati (spesso e volentieri senza alcuna logica, ma vabbè) numerosi tipi di munizioni, eccone un paio:

- munizioni contenenti sostanze stupefacenti. Ora, qualcuno di voi ha mai anche solo sentito parlare di pallottole ripiene di eroina o simili § ?

mai visto un fucile spara dardi? sono vietati! (salvo per il controllo degli animale, ma in armeria non te li vendono! comunque esistono proiettili "normali" a cui interno vi sono sostanza stupefacenti che causano allucinazzioni e improvvisi scatti d'ira e di violenza!(le puttanate che si vedono nei videogiochi non si scostano molto dalla realtàxD )

I fucili spara dardi (come i lanciasiringhe veterinari) non sono armi da fuoco, bensì tutt'al più armi ad aria compressa o perfino semplici cerbottane, cosa che non ha comunque impedito al nostro legislatore di sparare un mucchio di cavolate allucinanti.
Sulla tua seconda osservazione devi distinguere fra proiettili e munizioni: di munizioni contenenti sostanze stupefacenti non ne esistono in commercio, di proiettili esistono delle cartucce per le pistole a salve che emettono sostanze lacrimogene, le quali non rientrano nella previsione della norma (che è l'art. 2 comma 4 della L. n. 110/1975). Su questi proiettili di cui parli poi fai chiarezza, perchè se si tratta di cose sperimentali o che rientrano fra le munizioni da guerra il problema non si pone nemmeno.


- munizioni autopropellenti; tanto per intenderci quelle dei requiem dei maronzi. Ora, è molto interessante che il legislatore si metta a proibire munizioni fantascientifiche, dal momento che un modello simile resta finora limitato agli ambiti sperimentali della Difesa USA e non è mai nemmeno stato adottato da nessun esercito al mondo.
Ma qual è il bello, il fior da fiore di tale norma ? Che tale legge non è stata fatta l'altroieri, bensì risale al '75 :§r§r:

qui non saprei che dire... magari intendono i missili ma dubito che un orefice si difenda dai ladri con un rpg7 O.o

No, perchè i missili sono armi da guerra, e pertanto in ogni caso vietati. Si parla esclusivamente di munizioni per pistole, fucili o simili.

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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 2:27 pm

Dato, Maresciallo, che sei l'unico finora tra coloro che sono intervenuti a non essere d'accordo con l'assoluzione del gioielliere (stando ai fatti riportati, ovvio che se sono diversi tutto il discorso cade) e dato che sei un professionista in materia, vorrei domandarti se puoi esplicitare con più precisione il motivo per cui dici che questa sentenza è molto discutibile.

Intendi che semplicemente i fatti riportati nell'articolo sono troppo pochi per noi per giudicare o intendi anche altro?

Inoltre, questo punto di vista che esponi

Citazione :
In buona sostanza però si tratta di mettere sui due piatti della bilancia i due elementi in questione: da un parte c'è il danno economico e orse delle contusioni da parte del commerciante mentre sull altro piatto va messo il grossissimo rischio che ci scappasse il morto. Quale di questi due pesi pesa (scusate il gioco di parole) di piu? Questo sta al giudice deciderlo.

mi sembra che manchi della considerazione che il gioielliere fosse aggredito fisicamente, preso per il collo, e quindi in pericolo di vita prima ancora che in pericolo di essere derubato.
E' la vita del gioielliere aggredito che va messa sul piatto.

Inoltre, dice di aver visto la pistola nella cintura dei pantaloni di uno dei rapinatori, pertanto aveva inteso che fossero armati.

@Sephiroth: i tuoi kunai come sono considerati? Armi?
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 2:58 pm

Asurian ha scritto:
@Sephiroth: i tuoi kunai come sono considerati? Armi?

A parte che non possiedo kunai (che non sono armi da lancio ndr) e che quelli (del c****o) esistenti non sono affilati nè appuntiti (ergo non armi), suppongo tu intenda gli shuriken. Ora, questi in Italia sono stati totalmente ignorati dal legislatore e lasciati in un limbo di indefinitezza. Il dott. Mori nel suo Codice delle armi e degli esplosivi li cataloga come armi proprie suppongo sul modello tedesco (in Germania sono esplicitati come armi proprie), ma ho avuto un breve carteggio via mail con lui in cui gli chiedevo se essi non potessero essere parificati ai coltelli da lancio ed egli sostanzialmente concordava con la mia ipotesi. Dal momento però che una mail non possiede alcun valore giuridico e che il suddetto codice è un lavoro svolto da giurista non avente forza di legge, la questione è aperta e irrisolta, anche considerando che essi vengono messi in vendita liberamente su internet.
Nel 2010 una sentenza della Cassazione annoverò fra le armi proprie le "tesserine rettangolari taglienti e appuntite destinate all'offesa". Ora uno si legittimamente domanda cosa c****o siano nel concreto ( :§r§r: ) 'ste benedette tesserine (saranno fan di Bullseye ?); ma non pare imho applicabile agli shuriken.

I miei shuriken comunque non sono affilati nè appuntiti (anche se potrei procurarmene di affilati senza alcun problema), ma dipende per la definizione che se ne dà: in realtà nella dizione giapponese per shuriken (che di per sè indica semplicemente un'arma da lancio nascondibile in una mano) si intendono generalmente i dardi da lancio o boshuriken (che io possiedo appuntiti, tra l'altro) mentre le stelle da lancio vengono definite shaken; e da ciò ne consegue che in un paese come l'Italia ciò potrebbe facilmente essere foriero di cazzate spaventose ed inimmaginabili.
In soldoni, la conclusione pratica è quella di andare nella propria questura ed informarsi anticipatamente su come la pensano; la conclusione astratta di tipo giuridico è BOH ?
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 5:26 pm

Asurian ha scritto:
Dato, Maresciallo, che sei l'unico finora tra coloro che sono intervenuti a non essere d'accordo con l'assoluzione del gioielliere (stando ai fatti riportati, ovvio che se sono diversi tutto il discorso cade) e dato che sei un professionista in materia, vorrei domandarti se puoi esplicitare con più precisione il motivo per cui dici che questa sentenza è molto discutibile.

Intendi che semplicemente i fatti riportati nell'articolo sono troppo pochi per noi per giudicare o intendi anche altro?

Si, il problema principale è che i fatti riportati dall'articolo non sono sufficenti e che, come detto prima, gli articoli dei giornali vanno sempre presi con le pinze dato che di solito il lunguaggio giornalistico e quello giuridico tendono a contraddirsi...
Ad ogni modo io non sono contrario alla decisione presa, anzi, mi sembra piu che legittima e anche io tendo a ritenerla giusta. Però non è una decisione facile da prendere.



Asurian ha scritto:
Inoltre, questo punto di vista che esponi

Citazione :
In buona sostanza però si tratta di mettere sui due piatti della bilancia i due elementi in questione: da un parte c'è il danno economico e orse delle contusioni da parte del commerciante mentre sull altro piatto va messo il grossissimo rischio che ci scappasse il morto. Quale di questi due pesi pesa (scusate il gioco di parole) di piu? Questo sta al giudice deciderlo.

mi sembra che manchi della considerazione che il gioielliere fosse aggredito fisicamente, preso per il collo, e quindi in pericolo di vita prima ancora che in pericolo di essere derubato.
E' la vita del gioielliere aggredito che va messa sul piatto.
Giusto. Errore mio. Mi era sfuggito il paragrafo dove l'orafo dice di essere stato preso per il collo. Avevo letto solo che era stato preso per il braccio.
A questo puno bisognerebbe provare se il modo in cui è stato preso per il collo rappresentasse davvero un pericolo per la vita dell'orafo. Se lo scopo della presa era solo quello di immobilizzare la vittima allora non si puo parlare di vero pericolo di vita, nel caso la presa sia stata piu violenta allora direi di si. Però stabilire dettagli come questi non è facile. Leggendo l'articolo potrebbe sembrare che effettivamente ci fosse un pericolo di vita ma è inevitabile che la vittima lo dichiari. Il giudice però deve basarsi su dati piu oggettivi possibili quindi andrebbe sentita l'opinione di entrambe le parti in causa (anche se probabilmente non porterà a nulla dato che ognuno tirerà acqua al proprio mulino ovviamente) e sopratutto analizzate le varie prove. Su tutte le perizie mediche sulle contusioni al collo dell'orafo e i filmati.

Ora, mi rendo perfettamente conto che sembrano discorsi assurdi e che sia impensabile per la vittima di un agressione valutare il rischio di lasciarci le penne, ma il giudice deve basarsi su criteri il piu posibile oggettivi (in realtà vanno considerati anchegli elementi soggettivi ma non mi pare il caso di entrare in tecnicismi eccessivi)

Oltre a cio va anche detto che bisogna qualificare l'azione dei due criminali. Potrebbe essere una rapina, una rapina aggravata o un furto aggravato. E nello specifico per quel che riguarda la presa al collo: potrebbe essere una "semplice" costrizione qualificata, una privazione della libertà o una presa d'ostaggio... E a dipendenza del capo d'accusa puo variare leggermente il limite che puo raggiungere la vittima per l'autodifesa...



Sephiroth ha scritto:
^ C'è stata un'aggressione fisica, e questo è più che sufficiente.
Uhm... Sul fatto che basti un agressione fisica per giustificare l'uso di un arma da fuoco (che poi ci sarebbe da vedere che tipo di uso!) credo si possa discutere a lungo. Non dico che un agressione fisica non possa giustificare uno sparo di risposta, però la giusificazione non è automatica




Anyway, ci tengo a precisare che tutti i miei ragionamenti sono fatti basandoli sul diritto e sopratutto sulla giurisprudenza svizzera quindi è possibilissimo che, cambiando ordinamento giuridico, le cose stiano in tutt altro modo. Ergo, non escludo di aver detto un sacco di cose che, in base alla giurisprudenza italiana, non sono altro che grandissime castronerie... §
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 7:28 pm

^ La giurisprudenza italiana è talmente piena di castronerie che c'è spazio anche per le tue, non preoccuparti ^^


Sull'aggressione, dimentichi due punti:

- l'aggressore può avere un'arma nascosta come una siringa o un coltello dall'elevatissima pericolosità, anche letale;

- basta un singolo, semplice pugno per causare lesione gravissime ad una persona od anche ucciderla; anche un calcio qualsiasi nelle parti basse ad esempio.

Senza contare tecniche più raffinate come la possibilità di afferrare e strappare i genitali altrui, cosa facilissima da eseguire e che porta ad una sincope e seguente morte, oppure calci al fegato dati con la punta del piede, o colpi di taglio o dati con le dita alla gola e parti vulnerabili del genere: è ovvio che prima di sparare è del tutto illogico pretendee che si domandi all'aggressore se sia esperto di tecniche da combattimento e quali lesioni intenda causare !

Poi queste osservazioni non sono legge; sono le opinioni mie e della (scarsissima) dottrina esistente.
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MessaggioTitolo: Re: Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ?   Assolto il gioielliere: l'autodifesa è legittima ? Icon_minitimeMar Mar 13, 2012 11:21 pm

la morte di una persona è un evento tragico ma i delinquenti se le vanno a cercare. armi giocattolo??' io che ne so che mi punti in faccia un giocattolo uguale al vero...io di istinto per difendermi ti sparo per prima io. semplicemente difendo qualcosa che è mio da una appropiazione indebita da terzi violando una proprietà privata. se poi vogliamo seguire cosa penso io,i delinquinti x rapina a mano armata con morti sulle spalle,stupro,pedofilia,omicidi,non dovrebbero nemmeno avere diritti. le leggi italiane difendono i delinquenti...ditemi se è giusto questo per un italiano lavoratore e onesto tutto questo. direi di no...non va bene un c***o in questo paese di burocrati deficienti e di finti moralisti-perbenisti.
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