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 Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad

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Maresciallo_Helbrecht
Veggente di Zendra
Maresciallo_Helbrecht


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MessaggioTitolo: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad   Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Icon_minitimeGio Lug 19, 2012 10:41 am

Siria, durissimo colpo per il regime di Al-Assad

Nell'attentato di ieri uccisi tre degli strateghi della repressione

■ DAMASCO Un vero colpo al cuore del regime, dagli effetti pratici e psicologici potenzialmente devastanti, l'attentato portato a termine ieri alla sede della di­rezione della sicurezza nazionale, uno degli edifici più sorvegliati in un quar­tiere già superprotetto di Damasco. Nel­la devastante azione antiregime sono stati uccisi tre degli strateghi della con­tro-insurrezione.
Assef Shawkat, ex capo dell'Intelligence militare e cognato del presidente Bashar al-Assad, il ministro della Difesa Daud Rajha - il cristiano più in vista del regi­me - e il generale Hassan Turkmani, ca­po della cellula di crisi incaricata di stroncare la rivolta, sono rimasti uccisi in un attentato dinamitardo dai contor­ni ancora misteriosi, che il ministro del­l'Informazione, Omran al Zubi, ha defi­nito «l'ultimo capitolo della cospirazio­ne americana-occidentale-israeliana contro la Siria». Tra i feriti, in gravi con­dizioni, vi è il ministro dell'Interno, Mo­hammad al Shaar.
Che ad azionare l'esplosivo sia stata una guardia del corpo trasformatasi in ka­mikaze, come scrive l'agenzia Reuters citando «fonti della sicurezza», o che una bomba a orologeria sia esplosa dopo es­sere stata piazzata da qualcuno nella sa­la prima dell'inizio della riunione, co­me hanno affermato ufficiali ai primi giornalisti arrivati sul posto, resta il fat­to che difficilmente l'attacco sarebbe po­tuto avvenire senza una preparazione accurata e la collaborazione di qualcu­no all'interno dell'apparato di sicurez­za, in un quartiere come quello di Abu Rummaneh, non lontano dalle amba­sciate italiana e americana.
Per Abdulbaset Sieda, presidente del Consiglio nazionale siriano (CNS), l'at­tacco rappresenta un «punto di svolta» nella crisi e la fine del conflitto è ormai una questione di «settimane o mesi». Due le organizzazioni che hanno riven­dicato l'attentato: l'Esercito libero siria­no (ELS), che ha inviato un comunicato all'agenzia AFP, e un gruppo chiamato Liwa al Islam di cui ha parlato la televi­sione panaraba Al Jazeera. Ieri sera, pe­rò, in molti quartieri di Damasco a tene­re svegli gli abitanti non è stato l'interro­gativo su chi sia il vero responsabile, ben­sì la paura per una controffensiva su lar­ga scala lanciata dalle forze governative, accompagnate da miliziani filo regime, che ha visto anche l'impiego di elicotte­ri nei bombardamenti contro i ribelli, do­po quattro giorni di scontri all'interno della capitale. A guidare le operazioni è il nuovo ministro della Difesa, Jassem al Freij, nominato a tempo di record, men­tre in un comunicato le forze armate han­no promesso di «tagliare le mani di chi mette in pericolo la Siria». Non meno di nove persone, secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), so­no state già uccise ieri nella capitale, con gli scontri che si sono riaccesi dopo l'at­tentato in particolare nei quartieri di al Midan, Qadam, Kafar Suseh e Tadamon, vicino alla strada che porta all'aeropor­to internazionale.
Bombardamenti sono stati effettuati an­che su vari sobborghi di Damasco, co­me Zamalka, Madaya, Maliha e Zaba­dani, secondo i Comitati locali di coor­dinamento dell'opposizione, che parla­no di un bilancio di 77 morti in tutto il Paese. Ma tutto lascia prevedere che il bilancio si aggraverà nelle prossime ore, con sparatorie che ancora si udivano do­po il tramonto e manifestazioni di giu­bilo di cui si ha notizia in alcuni sobbor­ghi. Celebrazioni nelle strade si sono avute durante la giornata di ieri anche a Tripoli, città nel nord del Libano dove milizie pro e anti Assad si erano scon­trate negli ultimi mesi con un bilancio di diversi morti. Secondo fonti di stam­pa locale, un bambino è morto colpito da un proiettile sparato durante i festeg­giamenti.
A Damasco testimoni hanno riferito an­che di avere udito cinque esplosioni non lontano dal quartier generale della Quar­ta Divisione dell'esercito, unità d'élite comandata dal fratello di Bashar al-As­sad, Maher. Ma fonti governative hanno negato che vi sia stato un attentato con­tro la base militare.
Intanto si è saputo che il Consiglio di si­curezza dell'ONU ha posticipato alle 10 di oggi (le 16 in Svizzera) il voto sulla Si­ria. Lo ha detto l'ambasciatore francese al Palazzo di Vetro Gérard Araud. Il rap­presentante permanente, tuttavia, ha detto di non essere ottimista sull'esito delle consultazioni, in quanto la Russia non si sta impegnando in maniera signi­ficativa per raggiungere un compromes­so. Dal canto suo il portavoce della Ca­sa Bianca, Jay Carney, ha affermato che la comunità internazionale deve agire unita sulla Siria. Carney ha aggiunto che «chi oggi sostiene Assad si pone dalla parte sbagliata della storia».





LA MORTE BUSSA ALLE PORTE DEL DITTATORE

Mentre la diplomazia langue, con la comu­nità internazionale più che mai divisa su come fermare la guerra civile siria­na, le armi la fanno da padrone in questo martoriato Paese mediorien­tale. E se finora la netta superiorità militare delle forze governative ci aveva offerto il triste spettacolo del­lo spietato bombardamento delle città siriane dove la presenza dei ri­belli è più marcata, negli ultimi gior­ni il quadro del conflitto è cambia­to in modo sostanziale. Non solo i combattimenti si sono estesi anche in alcuni quartieri di Damasco, ma ieri i ribelli sono arrivati a colpire il cuore del regime, con un attentato che ha eliminato alcune figure chia­ve dell'Esecutivo siriano.
Un duro colpo per il presidente al-Assad, che per la prima volta, da quando sedici mesi fa sono scoppia­te le proteste antiregime, sente bus­sare la morte direttamente alle sue porte. Difficile dire quanto tempo il dittatore resisterà ancora sul suo «trono», ma è evidente che la forni­tura di sostegno logistico e armi ai ribelli siriani da parte dell'Arabia Saudita, del Qatar e di altri Paesi, come riferito da quotidiani ben in­formati quali il Guardian e il New York Times, sta cominciando a pro­durre i suoi effetti.
Non è un caso se le defezioni nel­l'esercito di al-Assad negli ultimi tempi abbiamo coinvolto anche fi­gure di spicco.
Non è comunque facile fare previ­sioni sull'evolversi del conflitto, an­che perché le sorti del regime si stan­no sempre più giocando anche ol­tre le frontiere siriane. Dall'estero da un lato giungono soldi per l'adde­stramento e gli stipendi dei militi dell'Esercito libero siriano, ma dal­l'altro Iran, Russia e Cina, alleati di Damasco, non sembrano certo sta­re con le mani nelle mani.




Fonte di entrambi gli articoli: Corriere del Ticino, 19.07.2012
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MessaggioTitolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad   Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Icon_minitimeGio Lug 19, 2012 11:00 am

In tutto quante vite di bambini ed innocenti valgono quelle di tre strateghi? Così magari l'ONU può togliere qualche sanzione alla Siria, facendo gli adeguati bilanciamenti del caso..
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MessaggioTitolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad   Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Icon_minitimeGio Lug 19, 2012 11:34 am

Mah... per ora le sanzioni dell ONU sono ridicole (esattamente come è ridicolo l'ONU) ma non penso che possano essere ritenute direttamente responsabili per le morti dei civili. Assad sta massacrando i suoi perchè stanno cominciando a capire che al di fuori dei confini siriani c'è il mondo e questo a lui non va bene. L'ONU centra davvero molto poco...

Le sanzioni fissate per ora sono roba come il divieto, per le compagnie di assicurazione, di coprire le consegne di armi o di equipaggiamento non letale, che potrebbe essere usato a fini repressivi, al regime di Damasco. Niente di assurdo insomma... Anche perchè le sanzoni vere sono state bloccate tutte dal "niet" di Putin (che in quanto a regime, ha molte piu cose in comune con Assad di quanto si possa pensare).

Qualcuno dalla parti della Siria (e di Mosca ovviamente) sta cercando di far passare l'ONU come il resposabile della morte di parecchia gente ma imho sono solo una marea di ridicolaggini (per non dire altro).

Anche perchè se l'ONU non interviene viene bollato come debole e incompetente. Se invece decide di intervenire il massimo che puo fare sono dare sanzioni pressochè ridicole. In buona sostanza, qualsiasi cosa decida di fare/non fare, l'ONU ne esce pieno di critiche e tutto sommato non credo che cirticare gli omini del palazzo di vetro sia un modo per risolvere la situazione di guerriglia/massacro siriana.
Ah, giusto per precisazione: io l'ONU non posso vederlo....
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MessaggioTitolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad   Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Icon_minitimeGio Lug 19, 2012 2:53 pm

Sì, lo so.... è solo che il protrarsi di questa situazione mi sta dando abbastanza ai nervi
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MessaggioTitolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad   Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Icon_minitime

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