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| Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad | |
| | Autore | Messaggio |
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Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 39 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Gio Lug 19, 2012 10:41 am | |
| Siria, durissimo colpo per il regime di Al-Assad
Nell'attentato di ieri uccisi tre degli strateghi della repressione
■ DAMASCO Un vero colpo al cuore del regime, dagli effetti pratici e psicologici potenzialmente devastanti, l'attentato portato a termine ieri alla sede della direzione della sicurezza nazionale, uno degli edifici più sorvegliati in un quartiere già superprotetto di Damasco. Nella devastante azione antiregime sono stati uccisi tre degli strateghi della contro-insurrezione. Assef Shawkat, ex capo dell'Intelligence militare e cognato del presidente Bashar al-Assad, il ministro della Difesa Daud Rajha - il cristiano più in vista del regime - e il generale Hassan Turkmani, capo della cellula di crisi incaricata di stroncare la rivolta, sono rimasti uccisi in un attentato dinamitardo dai contorni ancora misteriosi, che il ministro dell'Informazione, Omran al Zubi, ha definito «l'ultimo capitolo della cospirazione americana-occidentale-israeliana contro la Siria». Tra i feriti, in gravi condizioni, vi è il ministro dell'Interno, Mohammad al Shaar. Che ad azionare l'esplosivo sia stata una guardia del corpo trasformatasi in kamikaze, come scrive l'agenzia Reuters citando «fonti della sicurezza», o che una bomba a orologeria sia esplosa dopo essere stata piazzata da qualcuno nella sala prima dell'inizio della riunione, come hanno affermato ufficiali ai primi giornalisti arrivati sul posto, resta il fatto che difficilmente l'attacco sarebbe potuto avvenire senza una preparazione accurata e la collaborazione di qualcuno all'interno dell'apparato di sicurezza, in un quartiere come quello di Abu Rummaneh, non lontano dalle ambasciate italiana e americana. Per Abdulbaset Sieda, presidente del Consiglio nazionale siriano (CNS), l'attacco rappresenta un «punto di svolta» nella crisi e la fine del conflitto è ormai una questione di «settimane o mesi». Due le organizzazioni che hanno rivendicato l'attentato: l'Esercito libero siriano (ELS), che ha inviato un comunicato all'agenzia AFP, e un gruppo chiamato Liwa al Islam di cui ha parlato la televisione panaraba Al Jazeera. Ieri sera, però, in molti quartieri di Damasco a tenere svegli gli abitanti non è stato l'interrogativo su chi sia il vero responsabile, bensì la paura per una controffensiva su larga scala lanciata dalle forze governative, accompagnate da miliziani filo regime, che ha visto anche l'impiego di elicotteri nei bombardamenti contro i ribelli, dopo quattro giorni di scontri all'interno della capitale. A guidare le operazioni è il nuovo ministro della Difesa, Jassem al Freij, nominato a tempo di record, mentre in un comunicato le forze armate hanno promesso di «tagliare le mani di chi mette in pericolo la Siria». Non meno di nove persone, secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), sono state già uccise ieri nella capitale, con gli scontri che si sono riaccesi dopo l'attentato in particolare nei quartieri di al Midan, Qadam, Kafar Suseh e Tadamon, vicino alla strada che porta all'aeroporto internazionale. Bombardamenti sono stati effettuati anche su vari sobborghi di Damasco, come Zamalka, Madaya, Maliha e Zabadani, secondo i Comitati locali di coordinamento dell'opposizione, che parlano di un bilancio di 77 morti in tutto il Paese. Ma tutto lascia prevedere che il bilancio si aggraverà nelle prossime ore, con sparatorie che ancora si udivano dopo il tramonto e manifestazioni di giubilo di cui si ha notizia in alcuni sobborghi. Celebrazioni nelle strade si sono avute durante la giornata di ieri anche a Tripoli, città nel nord del Libano dove milizie pro e anti Assad si erano scontrate negli ultimi mesi con un bilancio di diversi morti. Secondo fonti di stampa locale, un bambino è morto colpito da un proiettile sparato durante i festeggiamenti. A Damasco testimoni hanno riferito anche di avere udito cinque esplosioni non lontano dal quartier generale della Quarta Divisione dell'esercito, unità d'élite comandata dal fratello di Bashar al-Assad, Maher. Ma fonti governative hanno negato che vi sia stato un attentato contro la base militare. Intanto si è saputo che il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha posticipato alle 10 di oggi (le 16 in Svizzera) il voto sulla Siria. Lo ha detto l'ambasciatore francese al Palazzo di Vetro Gérard Araud. Il rappresentante permanente, tuttavia, ha detto di non essere ottimista sull'esito delle consultazioni, in quanto la Russia non si sta impegnando in maniera significativa per raggiungere un compromesso. Dal canto suo il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha affermato che la comunità internazionale deve agire unita sulla Siria. Carney ha aggiunto che «chi oggi sostiene Assad si pone dalla parte sbagliata della storia».
LA MORTE BUSSA ALLE PORTE DEL DITTATORE
Mentre la diplomazia langue, con la comunità internazionale più che mai divisa su come fermare la guerra civile siriana, le armi la fanno da padrone in questo martoriato Paese mediorientale. E se finora la netta superiorità militare delle forze governative ci aveva offerto il triste spettacolo dello spietato bombardamento delle città siriane dove la presenza dei ribelli è più marcata, negli ultimi giorni il quadro del conflitto è cambiato in modo sostanziale. Non solo i combattimenti si sono estesi anche in alcuni quartieri di Damasco, ma ieri i ribelli sono arrivati a colpire il cuore del regime, con un attentato che ha eliminato alcune figure chiave dell'Esecutivo siriano. Un duro colpo per il presidente al-Assad, che per la prima volta, da quando sedici mesi fa sono scoppiate le proteste antiregime, sente bussare la morte direttamente alle sue porte. Difficile dire quanto tempo il dittatore resisterà ancora sul suo «trono», ma è evidente che la fornitura di sostegno logistico e armi ai ribelli siriani da parte dell'Arabia Saudita, del Qatar e di altri Paesi, come riferito da quotidiani ben informati quali il Guardian e il New York Times, sta cominciando a produrre i suoi effetti. Non è un caso se le defezioni nell'esercito di al-Assad negli ultimi tempi abbiamo coinvolto anche figure di spicco. Non è comunque facile fare previsioni sull'evolversi del conflitto, anche perché le sorti del regime si stanno sempre più giocando anche oltre le frontiere siriane. Dall'estero da un lato giungono soldi per l'addestramento e gli stipendi dei militi dell'Esercito libero siriano, ma dall'altro Iran, Russia e Cina, alleati di Damasco, non sembrano certo stare con le mani nelle mani.
Fonte di entrambi gli articoli: Corriere del Ticino, 19.07.2012 | |
| | | The Candyman Guardiano di Zendra
Età : 36 Località : Genova Messaggi : 3238
| Titolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Gio Lug 19, 2012 11:00 am | |
| In tutto quante vite di bambini ed innocenti valgono quelle di tre strateghi? Così magari l'ONU può togliere qualche sanzione alla Siria, facendo gli adeguati bilanciamenti del caso.. | |
| | | Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 39 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Gio Lug 19, 2012 11:34 am | |
| Mah... per ora le sanzioni dell ONU sono ridicole (esattamente come è ridicolo l'ONU) ma non penso che possano essere ritenute direttamente responsabili per le morti dei civili. Assad sta massacrando i suoi perchè stanno cominciando a capire che al di fuori dei confini siriani c'è il mondo e questo a lui non va bene. L'ONU centra davvero molto poco...
Le sanzioni fissate per ora sono roba come il divieto, per le compagnie di assicurazione, di coprire le consegne di armi o di equipaggiamento non letale, che potrebbe essere usato a fini repressivi, al regime di Damasco. Niente di assurdo insomma... Anche perchè le sanzoni vere sono state bloccate tutte dal "niet" di Putin (che in quanto a regime, ha molte piu cose in comune con Assad di quanto si possa pensare).
Qualcuno dalla parti della Siria (e di Mosca ovviamente) sta cercando di far passare l'ONU come il resposabile della morte di parecchia gente ma imho sono solo una marea di ridicolaggini (per non dire altro).
Anche perchè se l'ONU non interviene viene bollato come debole e incompetente. Se invece decide di intervenire il massimo che puo fare sono dare sanzioni pressochè ridicole. In buona sostanza, qualsiasi cosa decida di fare/non fare, l'ONU ne esce pieno di critiche e tutto sommato non credo che cirticare gli omini del palazzo di vetro sia un modo per risolvere la situazione di guerriglia/massacro siriana. Ah, giusto per precisazione: io l'ONU non posso vederlo....
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| | | The Candyman Guardiano di Zendra
Età : 36 Località : Genova Messaggi : 3238
| Titolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad Gio Lug 19, 2012 2:53 pm | |
| Sì, lo so.... è solo che il protrarsi di questa situazione mi sta dando abbastanza ai nervi | |
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| Titolo: Re: Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad | |
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| | | | Siria: durissimo colpo per il regime di Al-Assad | |
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