Cammarelle beffato

LONDRA - Una beffa, un furto secondo il clan azzurro: solo argento per Roberto Cammarelle (supermassimi, oltre 1 91 chili). Ma la nostra boxe non tradisce mai. Argento anche per Clemente Russo (categoria 91 chili) e bronzo per Vincenzo Mangiacapre (64 chili). L'ultimo match, quello di Cammarelle, lascia però l'amaro in bocca, e non poche polemiche: il pugile italiano ha pareggiato contro il pupillo di casa, "Big Josh", Anthony Joshua, 22 anni, più giovane di lui di dieci anni e alto quasi 2 metri. Ma i giudici hanno "premiato" il britannico. Primo round: guardia sinistra per il britannico, destra per l'azzurro (in maglia rossa). Si studiano, poi Big Josh mette a segno un paio di colpi ma Cammarelle si riscatta nel finale di round, fa barcollare il britannico in un paio di occasioni e vince 6-5. Seconda ripresa: dominio di Cammarelle, gancio sinistro a segno, Joshua è in netta difficoltà. Punteggio: 7-5 per l'azzurro. Terza e ultima ripresa: in netta difficoltà Cammarelle, incassa un paio di colpi, è stanco, cerca di prendere tempo, resiste in piedi a fatica. La ripresa finisce 8-5 per Joshua. Il match parità (18 pari) ma i giudici assegnano la vittoria al britannico. "Vergogna", tuonano dall'angolo di Cammarelle, che scende dal ring scuotendo la testa. Una autentica beffa. Troppo alto il punteggio per Jushua nell'ultima ripresa. La Federboxe italiana fa subito ricorso: ma viene respinto, come da prassi ormai.

Quattro anni fa, a Pechino, Cammarelle vinse l'oro, ad Atene prese il bronzo. Terza Olimpiade, terza medaglia. Ma questa volta non può certo essere soddisfatto. Le giurie restano uno dei problemi della boxe mondiale e quando in finale ti trovi di fronte l'atleta di casa devi mandarlo ko (a Cammarelle riuscì a Pechino col cinese Zhlei) per evitare sorprese. Stavolta gli è andata male, malissimo. Ha pagato la stanchezza. "Sono qui a raccontare una sconfitta che credo di non aver subito", dice il pugile italiano. "Non voglio parlare di vergogna altrimenti dicono che noi italiani non accettiamo la sconfitta, di sicuro per è stata una ingiustizia. Un verdetto troppo casalingo che brucia. Ma siamo a Londra e lui è britannico. Nella terza ripresa non ho fatto quello che dovevo: sapevo che c'era la giuria di parte ma credevo di averla convinta. Hanno dato un verdetto di parità che brucia tanto. Le prossime Olimpiadi? Forse ho fatto il mio tempo. Ho 32 anni, mi dedicherò ai campionati italiani e poi alla famiglia. Il pugilato dei dilettanti morirà con me, fra quattro anni ci sarà un nuovo pugilato, forse si combatterà senza caschetto".

A Russo, in semifinale, era riuscito tutto: "Esperienza e cazzimma...", aveva spiegato. In finale, no:"Mi sentivo addosso la mosceria". Ma ora vuole continuare sino a Rio 2016, "e con Damiani" si augura. Intanto, farà salto nel professionismo e ancora l'attore, "a recitare Tatanka mi sono divertito". Mangiacapre, poi, è una promessa (23 anni, anche lui di Marcianise come Tatanka) che fra quattro anni potrebbe salire su un gradino più alto del podio. Il pugilato italiano c'è.

FONTE


Che dire? Che per una volta hanno ragione i nostri, l'incontro è stato nettamente a vantaggio del nostro, la parità è stato il modo furbo con cui hanno potuto dare una vittoria a un pugile che non lo meritava...
Già negli altri due match con gli azeri ci sono stati evidenti favoritismi agli avversari, ma qua si è davvero esagerato..

Spiace soprattutto per il nostro, che perdere un oro olimpico in questo modo è davvero frustrante..

Ci capisco molto poco di Boxe e non ho ben seguito la faccenda. Però una cosa è certa: gli atleti che giocano in casa alle olimpiadi fanno sempre piu medaglie del solito. Un po sarà anche dovuto dal "fattore campo" e dal pubblico, però ci sono anche parecchie porcate...

Guarda non sono un esperto nemmeno io, ma nelle prima due riprese lminglese le ha prese sonoramemte, barcollando anche in un paio di occasioni, nella terza invece è andato meglio l inglese ma non da recuperare lo svantaggio...poi appunto come dici te conta il fattore casa...nel caso degli azeri si parla invece di otto milioni dati al coni, con conseguente arbitraggio a favore, ma cammarlle è stato così devastante che l avversario ha dovuto alzare il braccio a chiedere pietà, e li purtroppo nemmeno glimarbitri han potuto salvarlo..