Arrestato Francesco Matrone

SALERNO - Era tra i nove latitanti più pericolosi nella lista nera del ministero dell'Interno, Francesco Matrone detto «la belva», boss arrestato oggi, venerdì, a Montecorvino Rovella, nel Salernitano. Sul capo del superlatitante 65enne, guida carismatica dell'omonimo clan, quello dei Matrone, pendono due ergastoli per duplice omicidio.

L'ACCERCHIAMENTO - Inserito nell'elenco dei ricercati del programma speciale anti-crimine elaborato dal Viminale, il capoclan originario di Scafati è stato accerchiato nel territorio di Battipaglia, dove si rifugiava in un'abitazione anonima, e poi stanato in un'operazione tuttora in corso e condotta dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) e del comando provinciale di Salerno, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia salernitana. Dal 2007 le forze dell'ordine avevano perso le tracce di Matrone e avevano cominciato una caccia all'uomo proprio nella zona di maggiore influenza della potente cosca di camorra egemone nell'agro nocerino-sarnese.
CONTROLLI SERRATI - Nella campagna salernitana proseguono a ritmo serrato le perquisizioni dei militari con un attenzione particolare nell'area compresa tra i comuni di Battipaglia e Montecorvino, la cittadina dove il boss aveva trovato riparo. Alla cattura hanno partecipato circa cento carabinieri coadiuvati da un elicottero del settimo nucleo di Pontecagnano e da unità cinofile. A coordinare le attività investigative, il procuratore della Repubblica Franco Roberti con i comandanti della Legione carabinieri Campania, generale Carmine Adinolfi, del Ros, generale Mario Parente, e del comando provinciale di Salerno, colonnello Fabrizio Parrulli. Al momento vige uno stretto riserbo sui possibili sviluppi del blitz che, non è escluso, potrebbero portare ad altri arresti in giornata. Il generale Adinolfi non appena appresa la notizia dell'arresto si è recato a Salerno nella caserma del Comando provinciale per esprimere il suo più vivo compiacimento per il successo dell'operazione.



Fonte: corriere.it

L'arresto di un malvivente è sempre un'ottima cosa, per dare giustizia a coloro che ne sono stati danneggiati e per punire il criminale.

Tuttavia per la mafia questo non cambia nulla. Per un arresto hanno già cinquecentomila rimpiazzi. Per ostacolare la mafia occorre riempire tutti quei buchi che lo stato crea e nei quali la mafia sguazza, e permettere alle persone di potersi costruire una vita serena e sicura in modo legale, possibilità non garantita in troppe zone d'Italia.
Cose non facili, certamente. Ma senza le quali anche effettuare arresti su arresti non cambierà nulla.

A volte ho quasi l'impressione che ci piazzano qualche nome altisonante di boss arrestato per farci credere che lo Stato sia in prima linea nella lotta alla mafia, quando invece ha tutti gli interessi nel mantenere le cose come stanno. Spero di sbagliarmi.

asurian sei un idolo come sempre, ovvio che è come dici tu lo stato non fa altro che darci il dolcetto per tenerci buoni come se fossimo un grande immenso bimbo viziato, e fin ora abbiamo dato modo di farglielo credere fin troppo bene...purtroppo alla fin fine viene sempre fuori lo stesso discorso, se un paese non vuole cambiare le cose lo stato non lo farà di certo, tanto a loro va bene così i mafiosi mica vanno da loro anzi probabilmente sono pure amici...

cito: la mafia è troppo potente, è solo un secondo secondo governo che chiama "pizzo" le tasse

l'unica speranza di fermare la mafia proviene dal suo interno o dai linciaggi, se vogliamo abbassarci ai loro livelli

Citazione :

A volte ho quasi l'impressione che ci piazzano qualche nome altisonante di boss arrestato per farci credere che lo Stato sia in prima linea nella lotta alla mafia, quando invece ha tutti gli interessi nel mantenere le cose come stanno. Spero di sbagliarmi.

i famosi super latitanti vengono arrestati nel momento in cui non sono più utili ai fini del potere.

Francesco Matrone oramai sarà stato inutile ai più e per scelta politica è stato fatto arrestare.

almeno io la penso così