Elezioni Usa, Obama riconfermato

L'Ohio si colora di blu sulle mappe interattive dei principali network internazionali. E nel quartier generale di Chicago e nelle altre piazze democratiche scoppia la festa. Barack Hussein Obama viene rieletto presidente degli Stati Uniti. Confermato nonostante una delle più pesanti crisi mondiali che l'economia abbia mai attraversato.
Passano pochi minuti e Obama posta su Twitter: «Voi lo avete reso possibile. Grazie». E ancora: «Lo abbiamo realizzato insieme, ecco come abbiamo fatto campagna elettorale ed ecco chi siamo». Poi pubblica una foto in cui abbraccia la moglie Michelle, accompagnata dalle parole «four more years» (altri quattro anni). Nel giro di un'ora l'immagine diventa, secondo la Nbc, la più ritwittata di sempre.
Poi lo sguardo si sposta subito al futuro. «Farò tutto il possibile per finire quello che ho iniziato» Obama scrive in un'e-mail inviata ai sostenitori appena dopo l'elezione. E parlando alla nazione annuncia: «Crediamo in un'America generosa, compassionevole, tollerante. Il meglio per gli Stati Uniti deve ancora venire. Torno alla Casa Bianca più determinato, non sono mai stato così pieno di speranza».

LA SCONFITTA REPUBBLICANA - La telefonata con cui Romney riconosce la vittoria di Obama arriva con un paio d'ore di ritardo perché i repubblicani mettono inizialmente in dubbio il risultato dell'Ohio. Poi l'ex governatore del Massachusetts si presenta a rendere conto della sconfitta al quartier generale di Boston. «Questo è tempo di grandi sfide per l'America e prego che il presidente abbia successo nella guida del Paese. Adesso democratici e repubblicani lavorino insieme» esorta, accolto però da numerosi fischi.

Fonte

Sicuramente meglio lui di Romney

In controtendenza, io mi sono invece fatto l'impressione che Romney sarebbe stato un presidente migliore, anche per noi Europei (dato che ogni crisi americana la paghiamo pure noi).

Vedremo.

Asurian ha scritto:

In controtendenza, io mi sono invece fatto l'impressione che Romney sarebbe stato un presidente migliore, anche per noi Europei (dato che ogni crisi americana la paghiamo pure noi).

Vedremo.

forse un presidente migliore, ma un po' una m***a d'uomo

ma a questo punto si vota il presidente o l'uomo?

Asurian ha scritto:

In controtendenza, io mi sono invece fatto l'impressione che Romney sarebbe stato un presidente migliore, anche per noi Europei (dato che ogni crisi americana la paghiamo pure noi).

Vedremo.

Sinceramente, perchè ?

Come uomo non credo che Romney sia particolarmente affidabile dopo tutte le giravolte, le gaffes e i cambiamenti d'idea che ha avuto, come presidente non credo possa essere granchè vista l'inesistenza dei suoi programmi che si riducono al tradizionale "meno tasse ai ricchi e meno stato", che è proprio l'origine primaria della crisi.

Ad onor del vero anche Obama un po di cambiamenti d'idea opportunistici li ha avuti (e penso ad esempio alla sentenza della Corte Suprema riguardo al finanziamento delle campagne elettorali tramite i PACs). Poi io resto convinto che Obama possa essere un presidente migliore rispetto a Romney (e pure di molto) ma non dobbiamo fare l'errore di pensare che Obama non faccia anche lui i suoi giochi di potere...

Detto cio, qualcuno conosce i dati definitivi della Florida? È fondamentale epr sapere quale dei due candidati ha preso piu voti (parlo di voti singoli ovviamente, non di quelli dei grandi elettori)

Estiqaatsi.

Pensa che è forse bene che abbia vinto Obama. Sempre gentile gentile democrazia a chiedere se preferiamo picconata nelle gengive o mazzata nei testicoli.

Premesso che la mia opinione resta un'opinione modestissima, sulla base di quanto letto su giornali, riviste, seguendo i dibattiti, ma non vissuta dall'interno (non sono mai nemmeno stato in America) e quindi senza esperienza diretta, vi dico come la penso.


Dal punto di vista "umano", devo dire che inizialmente preferivo in modo abbastanza netto Obama, e vedevo in Romney il classico ricco che fa politica per il suo interesse.

La campagna elettorale ha ribaltato questa mia opinione: la figura di Romney mi è parsa più realistica, e anche più posata.
Obama si è sperticato per mantenere un'immagine patinata, esibendo il più possibile moglie, figli, dispensando amore e sorrisi. Al tempo stesso ha, insieme al suo staff, cercato di attaccare lo sfidante sul privato, in modo aggressivo e denigratorio, e molto meno sui programmi. Per contro Romney ha saputo riconoscere (fin troppo) i meriti del presidente in carica, ha preferito rimanere sul dibattito dei programmi, scendendo molto meno sul personale di quanto abbia fatto Obama.

Il democratico ha inoltre accettato e cavalcato la sua figura da uomo del Cambiamento e di Salvatore, attribuitagli quattro anni fa e mai dimostrata, nemmeno lontanamente, durante il mandato.

Sui casi di "Romnesia", non mi dispiace a priori se un politico cambia idea, soprattutto su argomenti più spinosi come l'aborto. Basta che, una volta eletto, mantenga quanto aveva alla fine promesso. E ci sono diverse cose che Obama ha promesso, ma non mantenuto.
E la posizione "finale" di Romney sull' aborto mi è più gradita di quella sempre certa di Obama.

Adesso non conosco poi tutti i temi su cui ci sono state giravolte, quindi non posso parlare troppo in generale.


Sul piano politico, veramente anche i programmi di Obama hanno lasciato a desiderare, più dello sfidante.
Il tema principale per me resta occupazione ed economia, e reputo Romney più capace in questo senso di Obama (sotto il quale l'America non se l'è passata proprio benissimo ed ha aumentato il debito pubblico come mai successo prima), sia per via dei programmi sia per il curriculum professionale.

Ciò che veramente non mi piace di Romney resta la sua politica energetica: petrolio e nucleare. Purtroppo è il prezzo che deve pagare ai suoi sostenitori. Ma secondo me è una via sbagliatissima.

Ma anche Obama, tante parole sulla green economy. E in quattro anni, con a disposizione il miglior apparato scientifico al mondo (ancora fino al 2020 secondo previsioni, poi passerà alla Cina, altre grande successo di Bush e Obama, grandi presidenti in questo senso), che caspita ha fatto??

Ma come ho detto: vedremo, ci sono altri quattro anni di governo. In questi primi quattro però non vedo come il bilancio possa essere positivo.

Asurian ha scritto:

Premesso che la mia opinione resta un'opinione modestissima, sulla base di quanto letto su giornali, riviste, seguendo i dibattiti, ma non vissuta dall'interno (non sono mai nemmeno stato in America) e quindi senza esperienza diretta, vi dico come la penso.


Dal punto di vista "umano", devo dire che inizialmente preferivo in modo abbastanza netto Obama, e vedevo in Romney il classico ricco che fa politica per il suo interesse.

La campagna elettorale ha ribaltato questa mia opinione: la figura di Romney mi è parsa più realistica, e anche più posata.
Obama si è sperticato per mantenere un'immagine patinata, esibendo il più possibile moglie, figli, dispensando amore e sorrisi. Al tempo stesso ha, insieme al suo staff, cercato di attaccare lo sfidante sul privato, in modo aggressivo e denigratorio, e molto meno sui programmi. Per contro Romney ha saputo riconoscere (fin troppo) i meriti del presidente in carica, ha preferito rimanere sul dibattito dei programmi, scendendo molto meno sul personale di quanto abbia fatto Obama.

Il democratico ha inoltre accettato e cavalcato la sua figura da uomo del Cambiamento e di Salvatore, attribuitagli quattro anni fa e mai dimostrata, nemmeno lontanamente, durante il mandato.

Sui casi di "Romnesia", non mi dispiace a priori se un politico cambia idea, soprattutto su argomenti più spinosi come l'aborto. Basta che, una volta eletto, mantenga quanto aveva alla fine promesso. E ci sono diverse cose che Obama ha promesso, ma non mantenuto.
E la posizione "finale" di Romney sull' aborto mi è più gradita di quella sempre certa di Obama.

Adesso non conosco poi tutti i temi su cui ci sono state giravolte, quindi non posso parlare troppo in generale.


Sul piano politico, veramente anche i programmi di Obama hanno lasciato a desiderare, più dello sfidante.
Il tema principale per me resta occupazione ed economia, e reputo Romney più capace in questo senso di Obama (sotto il quale l'America non se l'è passata proprio benissimo ed ha aumentato il debito pubblico come mai successo prima), sia per via dei programmi sia per il curriculum professionale.

Ciò che veramente non mi piace di Romney resta la sua politica energetica: petrolio e nucleare. Purtroppo è il prezzo che deve pagare ai suoi sostenitori. Ma secondo me è una via sbagliatissima.

Ma anche Obama, tante parole sulla green economy. E in quattro anni, con a disposizione il miglior apparato scientifico al mondo (ancora fino al 2020 secondo previsioni, poi passerà alla Cina, altre grande successo di Bush e Obama, grandi presidenti in questo senso), che caspita ha fatto??

Ma come ho detto: vedremo, ci sono altri quattro anni di governo. In questi primi quattro però non vedo come il bilancio possa essere positivo.

Due parole velocissime: per quanto riguarda la campagna elettorale pare (io avevo letto così sulla Stampa) che gli attacchi a Romney fossero sopratutto frutto degli strateghi di Obama, e che a lui questo non sia mai piaciuto granchè tanto che nel primo dibattito in tv non ne aveva mai fatto cenno.

Sui programmi Romney praticamente non ne ha mai avuti: ha sempre detto di voler ridurre il debito pubblico ma non ha mai spiegato come, ha annunciato di voler abolire la riforma sanitaria quando in Massachusetts lui stesso ne ha fatta una identica, ha detto di voler creare 250'000 posti di lavoro al mese (quando già i 170'000 di Obama a settembre sono stati considerati un mezzo miracolo) ma non ha mai spiegato come. Romney in pratica si è proposto non in forza del suo essere Romney, ma in forza del suo non-essere Obama.

Il problema di Obama non è tanto il fatto di non aver mantenuto le promesse quanto quello di non aver mantenuto le attese. Mi spiego: molte di quelle che qualcuno (leggi: i media) ha definito "promesse" in realtà tali non sono mai state. Solo che Obama è stato presentato quasi come il nuovo Kennedy e quindi da lui si pretendeva molto. Ma cio che da lui si pretendeva e cio che lui ha promesso non sempre corrisponde...


A Romney va dato il merito di aver battuto Obama nei dibattiti televisivi diretti e questa non è una cosa da poco.
A mio modestissimo avviso l'uragano Sandy ha dato una grossissima mano a Obama. Il buon Barack ha potuto cogliere l'occasione per dimostrare agli americani di essere in grado di gestire una catastrofe cosa che pochi anni fa Bush (compagno di partito di Romney: e questo non è passato inosservato!) ha toppato completamente con Katrina...


Tra l'altro... Negli ultimi giorni non sono stato presente sul foro perchè ero ad un seminario in mezzo alle alpi (dove il wireless o il 3G sono quasi inesistenti) il cui tema erano proprio le elezioni. Ovviamente non si è parlato solo di America ma lo scontro Romney-Obama è stato sicuramente un elemento centrale del seminario. E devo dire che l'argomento è davvero parecchio interessante; addirittura molto piu di quel che mi aspettavo...


Vi butto la un dato che penso possa far riflettere: per le campagne elettorali di Obama e Romney sono stati spesi circa 3 miliardi (!) di dollari divisi circa al 50% tra i due. A termine di paragone: per le presidenziali del 2008 (Obama-McCain) in totale è stato speso circa 1.5 miliardi; per quelle del 2004 (Bush-Kerry) circa 800 milioni; per quelle del 2000 (Bush-Gore) mi sembra circa 600; per la prima campagna di Clinton invece la spesa sfiorò i 350 miliorni.... In sostanza in una ventina d'anni il costo delle campagne è raddoppiato e questi costi, a partire dalla scellerata decisione della Corte Suprema a proposito dei grandi finanziatori (i "PACs"), sono in grossissima parte finanziati da pochi privati miliardari. Mi pare superfluo sottolineare i rischi che cio comporta...

e così, tanto per gradire, ecco alcuni commenti "illuminati" dei nostri politici e giornalisti italiani:

Citazione :

Mauro Borghezio, eurodeputato Lega Nord, a La Zanzara:

"Con Obama ha vinto questa America meticcia, multirazziale, che mi sta sul c****o ... ha preso i voti di neri, sudamericani, portoricani, e a questi ci aggiungiamo pure i 35 milioni di morti di fame a cui Obama ha dato l'assistenza sociale … praticamente un voto di scambio".

Citazione :

Giulio Tremonti, ex ministro dell'Economia, poche ore fa.

"Stavo facendo le prove per il mio nuovo movimento, "Avanti insieme" ... le prove grafiche e di parole ... e voglio dire ... non voglio dire che i democratici americani mi hanno copiato ... ma io in Italia ho registrato "avanti" e "insieme", e le formule sono quelle di Obama ... "avanti" e "insieme" ... e questo è indicativo ..."

non pensavo che sul forum di warhammer si parlasse anche di politica.

se posso vorrei dare un mio piccolo parere, vi dico da subito che non seguo la politica ma inevitabilmente la sento girare tra le persone della mia zona in continuazione.

penso che il discorso di mareciallo helbrecht sia giusto riguardo al fatto che i costi delle elezioni e delle campagne elettorali siano schizzati rispetto a 50 anni fa e oltre, però penso anche che uno stato come l'america possa permetterselo più di altri. se questa cosa succedesse in italia sarei più preoccupato.

Le spese per le campagne sono decuplicati in meno di 20 anni, altro che 50. E sul fatto che loro possano permetterselo ho qualche dubbio visto il loro assurdo debito pubblico (al confronto del quale quello italiano ridere).
Cmq forse non sono stato chiaro io ma il problema non é tanto la quantitá di soldi spesi (dopotutto il budget dei 2 candidati era sostanzialmente uguale quindi nessuno ha avuto vantaggi maggiori) bensi il fatto che i finanziatori siano pochissimi privati/aziende miliardari! É palese che un finanziamento simile rasenti la.corruzione passiva...