Condom nelle scuole

Dal FQ:

Preservativi a scuola, la Provincia di Milano dice sì, ma i presidi chiudono la porta. La giunta di centrodestra, capeggiata da Guido Podestà, a sorpresa, ha dato via libera a una mozione dell’opposizione sulla diffusione di distributori automatici a prezzi calmierati negli istituti superiori del milanese. Ma l’invito viene subito rispedito al mittente dai direttori scolastici e anche dalle associzioni dei genitori. Inevitabile, scoppia la polemica.

La mozione, presentata a inizio dicembre in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, è stata approvata un mese dopo con 20 voti favorevoli, 7 contrari e 5 astenuti. In sé rappresenterebbe un piccolo salto di qualità rispetto a un decennio di sperimentazioni in singole città e scuole. Impegna infatti l’amministrazione a siglare un accordo diretto con i produttori al fine di installare un dispenser in ciascuno dei 150 istituti della provincia. Il che, almeno in teoria, significa sdoganare in modo definitivo, centralmente, una possibilità da sempre rimessa all’iniziativa e alla sensibilità dei presidi. E quindi, nei fatti, ben poco praticata.

In realtà anche stavolta sarà molto difficile marcare una svolta, anche se il segnale di adesione bipartisan è forte. Ci vorranno infatti mesi per scrivere gli atti deliberativi conseguenti e a farlo è chiamata un’amministrazione ormai in scadenza. Anche questo può aver indotto qualcuno, tra le fila del Pdl, a buttare il cuore oltre l’ostacolo e votare a favore. La stessa scrittura del testo, ad esempio, è stata il frutto di una lunga mediazione con accoglimento di numerosi emendamenti utili a ottenere il consenso trasversale e superare le distanze. Quello originale, infatti, individuava il preservativo come “lo strumento” per eccellenza nel contrasto all’Aids. La versione definitiva invece lo rimette “tra gli strumenti”. Ritocchi, perché quello che conta, alla fine, è il testo che dice chiaramente che la provincia è favorevole ai condom a scuola, tanto da proporsi come soggetto promotore di contratti di servizio per l’installazione dei distributori e la calmierazione dei prezzi.

Vittoria? No, perché il consenso quasi unanime in aula si scontra con le resistenze fuori da via Vivaio, nella società e nelle scuole, dove si è subito levato il muro di gomma. Prima ancora che l’atto venisse messo ai voti, il Pd aveva tentato un dialogo con alcuni presidi di storici licei milanesi. E l’esito non è stato dei più felici. Il Berchet e il Parini, saldamente in quota Comunione e liberazione, hanno declinato l’invito al dialogo e rimandato al mittente la proposta.

Ma anche tra gli insegnanti c’è chi è convinto che il punto non sia rendere disponibili strumenti di prevenzione a prezzi accessibili quanto fare educazione. E’ la convinzione, ad esempio, di Mario Rosconi, per 27 anni preside del Liceo Newton di Roma e vicepresidente dell’Associazione Presidi e Direttori didattici (Anp). “I ragazzi non ci chiedono quello e infatti le esperienze sono molto limitate. Ci ha provato il liceo Tasso e ora il Keplero ma la convinzione generale dei docenti è che il problema non sia rendere accessibile lo strumento per il consumo di sesso sicuro quanto la consapevolezza con i corsi che nelle scuole si fanno, anche le più cattoliche. Mettere la macchinetta sarebbe solo un palliativo”.

Di traverso si è messa anche l’associazione dei genitori cattolici. L’Age, appresa la notizia, ha inviato all’assessore provinciale all’istruzione, Marina Lazzati (Lega), una nota durissima che denuncia “il pericolo che la lotta all’Aids sia in questo momento ridotta a espediente tecnico per evitare il peggio, inducendo nei ragazzi, nei docenti e nei genitori atteggiamenti deresponsabilizzati e ponendo i ragazzi in situazioni ambigue di imbarazzo e di disagio”. In altre parole il preservativo a scuola a prezzi ridotti non sarebbe un’operazione di salute pubblica e di acculturazione dei comportamenti sessuali ma una sorta di incentivo a fornicare. Tanto che l’Age chiede che siano i consigli di istituto a decidere su questa ipotesi, e che comunque le scuole dichiarino al momento delle iscrizioni che cosa intendono fare. Come a dire, insomma, che i genitori cattolici eviteranno di iscrivere i figli negli istituti dove venisse installato un distributore di profilattici.

A fronte di tante ragioni l’assessore Lazzati ha voluto rabbonire i genitori in allerta: “Condivido le vostre preoccupazioni,tanto che avevo inviato una nota al consiglio in cui precisavo che le scelte educative sono di competenza delle autonomie scolastiche”. Non sarà facile dunque attuare la mozione del consiglio. Chi l’ha proposta però non demorde: “E’ chiaro che la nostra mozione non si traduce in una imposizione e che i presidi potranno decidere autonomamente”, spiega Roberto Caputo vicecapogruppo del Pd in via Vivaio. “E tuttavia è un segnale importante che la mozione sia passata con un voto trasversale e le defezioni si siano ridotte a sette. Del resto il tema è uscito dal dibattito ma nel 2012 in Italia le morti per Aids sono aumentate soprattutto tra i giovani e l’uso del preservativo è diminuito. E’ chiaro che bisogna ripartire da una cultura dei comportamenti ma se poi un giovane si ritrova impossibilitato a comprare i preservativi sono solo belle parole”.

Ma quanti distributori ci sono in Italia? Dopo infinite polemiche si contano sulle dita di una mano. La Lega Italiana Lotta contro l’Aids si scontra da sempre con questo tema. “Abbiamo mandato centinaia di progetti a scuole di tutta Italia – spiega Massimo Oldrini del coordinamento milanese e nazionale Lila – ma alla fine quelle che hanno aderito si contano sulle dita di una mano. La cosa più sconvolgente è che non ci sono distributori neppure nelle università, a differenza di quanto avviene in tutta Europa. La verità è che in Italia i giovani hanno solo la farmacia e il supermercato, a un euro e 20% di Iva. Non si fa così prevenzione”. E dire che dall’altra parte ci sarebbe anche interesse. I distributori non si farebbero molti patemi. Stefano Fanti, direttore generale del Gruppo Argenta, forse il più grosso distributore di macchinette automatiche ammette: “Non ci è mai arrivata una richiesta in tal senso anche se distribuiamo preservativi nei canali out door. Certo penso che sarebbe un’ottima iniziativa per sensibilizzare i nostri ragazzi alla prevenzione. Se ci arrivassero richieste in tal senso saremmo ben felici di supportare le scuole”.



Personalmente sono pienamente d'accordo; l'educazione sessuale sarebbe anche meglio, ma in mancanza di questo i distributori sono meglio di niente. Se i ragazzetti vogliono scopare scopano lo stesso distributori o meno, tanto vale che lo facciano protetti e che si proteggano a prezzi inferiori.
Mi è rimasto però impresso questo commento, che trovo davvero bello:

Che tenerezza mi fanno i genitori "cattolici". Sono profondamente convinti che i loro pargoli quelle cosacce brutte e sozze non le facciano. Pensano davvero che le "azioni peccaminose" siano tipiche dei figli di quei cattivoni che non mandano i loro pargoli al catechismo. Pensano davvero che le loro fanciulle arrivino illibate all'altare, e che i loro fanciulli quando stanno su internet guardino pontifex, mica i siti sconci.
Mi fanno una tenerezza. Credono che se non vedranno circolare i condom a scuola non avranno alcuna pulsione peccaminosa fino al compimento del trentesimo anno di età (solo allora non potranno resistere alla tentazione del primo bacio: da dare rigorosamente dopo aver pronunciato il fatidico "sì" o il "lo voglio" davanti all'omino vestito da carnevale, tra gli applausi e i pianti di gioia dei parenti).
Vi prego: non ditegli mai come stanno veramente le cose. Non ditegli mai che il loro fanciullo sedicenne non si è rinchiuso nella stanzetta con la compagnetta del liceo per studiare storia, ma per studiare anatomia.

Uhm... Non ci vedo niente di male.
Btw, qui é da almeno 15 anni che i ragazzini delle scuole medie ricevono un condom dalla scuola con tanto di istruzioni per l uso... Io uso ancora la scatolina porta-condom che mi hanno dato quel giorno

Quella è la Svizzera, non un paese del terzo mondo come il nostro.

Citazione :

Quella è la Svizzera, non un paese del terzo mondo come il nostro.

frecciatina XD
se li mettono ci sarà da incazzarsi, e seriamente, non hanno soldi per il riscaldamento e li hanno per i gondoni?
anyway non trovo ci sia niente di disdicevole nell'idea in se

Alleluia.

Un piccolo passo (anche perché poi si ferma) per uno spermatozoo, un grande passo per l'educazione sessuale

Citazione :

Uhm... Non ci vedo niente di male.
Btw, qui é da almeno 15 anni che i ragazzini delle scuole medie ricevono un condom dalla scuola con tanto di istruzioni per l uso... Io uso ancora la scatolina porta-condom che mi hanno dato quel giorno §

Citazione :

Io uso ancora la scatolina porta-condom che mi hanno dato quel giorno §

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Io uso ancora la scatolina porta-condom

Citazione :

scatolina porta-condom

ho trovato una nuova gif da idolatrare *.*

Sinceramente penso non sia un'idea così grandiosa. Investirei più che altro sull'educazione sessuale dei giovanotti. Voglio dire, un condom puoi benissimo comprarlo in farmacia o al super-mercato, non c'è alcun bisogno di piazzare distributori a scuola.
Non fraintendetemi, non lo dico perché "i distributori automatici di condom incitano alla fornicazione" (cit.). Semplicemente penso che sia più saggio investire le risorse sull'educazione sessuale. Questo tenendo presente la situazione di crisi in cui versa il paese e i vari tagli fatti alla scuola. Se poi si riesce ad inserire sia educazione sessuale che preservativi a costi ridotti nelle scuole ben venga!

TGK vince il titolo di post più lolloso del mese, se non dell'anno!

Quella dei distributori nelle scuole per me sarebbe una bella proposta, andrebbe a diminuire la trasmissione di malattie veneree e di gravidante indesiderate (alle quali seguono poi non di rado gli aborti) senza controindicazioni (chi non li vuole usare non li usa).

Riguardo al costo per lo Stato per garantire prezzi ridotti, si può vederlo come un investimento: si investe nella prevenzione e si risparmia in aborti e cure per malattie veneree a carico della sanità pubblica (molto invasive e che richiedono farmaci costosi). Direi che è una mossa più che sensata.

qualcuno mi chiarisca questo fumoso concetto di educazione sessuale.
l'avrò avuta un paio di volte ai tempi del ginnasio, mi pare, e ricordo una signora piuttosto impacciata che descriveva i diversi apparati genitali. un po' come lo spinterogeno a scuola guida: sai che c'è, ma non a quale misterioso universo appartenga. e a dirla tutta, a che c*** serve saperlo per guidare?!?
macchinette a volontà.
e già che ci siamo, qualche sconticino in farmacia, se possibile: chessò, punti fedeltà o altro.

Citazione :

qualcuno mi chiarisca questo fumoso concetto di educazione sessuale.

Boh?? Essendo andato in una scuola salesiana abbiam sempre parlato del perché non fare sesso piuttosto che del come farlo.

Spoiler:

Quello sciupafemmine del Cappellaio ha scritto:

macchinette a volontà.
e già che ci siamo, qualche sconticino in farmacia, se possibile: chessò, punti fedeltà o altro.

Ahahahah, immagino saresti il cliente più fedele al mondo :§ewew:


ps: uber-lol per la risposta di TGK cia

Paranoid ha scritto:

Boh?? Essendo andato in una scuola salesiana abbiam sempre parlato del perché non fare sesso piuttosto che del come farlo.

Per mera curiosità:

- quali erano questi invincibili argomenti per contenere le vostre ormonastiche pulsioni adolescenziali ?

- qualcuno ci ha mai dato retta ?



Io comunque di educazione sessuale non ho mai fatto nulla, e dire che in una scuola cattolica dubito di esserci mai entrato (ah sì, il San Giuseppe quando ci facevo judo da bambino).
Anche se sinceramente non quanto possa essere utile al giorno d'oggi; mezz'ora su internet e rischi di imparare più roba che in un anno di scuola :§dg: ........

Sephiroth ha scritto:

Per mera curiosità:

- quali erano questi invincibili argomenti per contenere le vostre ormonastiche pulsioni adolescenziali ?

- qualcuno ci ha mai dato retta ?

Ma sai sempre le solite cose... il sesso al di fuori del matrimonio è peccato, puoi far sesso solo per procreare altrimenti è peccato, godere dei rapporti carnali è peccato, il sesso è lo strumento che Dio ci ha dato per procreare etc etc.
Poi in realtà da noi il prof di religione era entrato nella questione con una certa grazia ma il succo era e rimane quello.
Qualcuno ci ha mai dato retta? Mah, io di certo no. Avevo una compagna molto credente (iscritta a cl tra l'altro) che aderiva con convinzione alle posizioni della Chiesa ma per il resto eravamo tutti più o meno distanti da suddette posizioni

Citazione :

Anche se sinceramente non quanto possa essere utile al giorno d'oggi; mezz'ora su internet e rischi di imparare più roba che in un anno di scuola

ilcappellaio ha scritto:

un po' come lo spinterogeno a scuola guida: sai che c'è, ma non a quale misterioso universo appartenga. e a dirla tutta, a che c*** serve saperlo per guidare?!?

Questo è vero.
Se non altro trovo necessario che almeno si affronti l'argomento nelle scuole spiegando con un certo dettaglio i possibili rischi legati ai rapporti sessuali e illustrando tutte le opzioni e precauzioni (con pro e contro) che si possono prendere a riguardo. Per un ventenne magari è una cosa scontata per un ragazzino di 13-14 magari un po' meno. Così.. giusto per creare un po' di consapevolezza in una gioventù sempre più precoce ed evitare quindi (il più possibile se non altro) tutti quei dispiaceri legati ad una non corretta informazione. Tutto qua.
Per il resto...macchinette a gògò cia

Spoiler:

Asurian ha scritto:

Quella dei distributori nelle scuole per me sarebbe una bella proposta, andrebbe a diminuire la trasmissione di malattie veneree e di gravidanze indesiderate ([b]alle quali seguono poi non di rado gli aborti[/b]).

Non solo gli aborti, MTV! Meno show beceri di MTV!

Paranoid ha scritto:

Ma sai sempre le solite cose... il sesso al di fuori del matrimonio è peccato, puoi far sesso solo per procreare altrimenti è peccato, godere dei rapporti carnali è peccato, il sesso è lo strumento che Dio ci ha dato per procreare etc etc.
Poi in realtà da noi il prof di religione era entrato nella questione con una certa grazia ma il succo era e rimane quello.

Più o meno come parlare al vento, immagino. Ma lo facevano perchè davvero pensavano che gli avreste dato retta oppure era tanto per fare ?

Lo fanno perché ci credono e vogliono istruire i giovani sulle posizioni della Chiesa. Diciamo che se ti iscrivi ad un istituto salesiano sai più o meno a cosa vai incontro e l'ora di religione la passi trattando certi argomenti.Poi in realtà gli argomenti "hot"(omosessualità, sesso, guerra, matrimonio etc etc) li abbiamo trattati solo l'ultimo anno. Gli altri anni sono stati un mix non troppo accattivante di cazzeggio, Bibbia e confessioni.

Non so poi quanto fossero consapevoli del nostro pensiero su certi argomenti. So solo che il mio prof di religione non ha avuto vita facile l'ultimo anno. ^^.

Citazione :

Ma sai sempre le solite cose... il sesso al di fuori del matrimonio è peccato, puoi far sesso solo per procreare altrimenti è peccato, godere dei rapporti carnali è peccato, il sesso è lo strumento che Dio ci ha dato per procreare etc etc.

immagino avrete riso come pazzi in classe tua, io personalmente l' avrei presa parecchio sul ridere sta cosa ("non masturbatevi che gesù piange!" :§r§r: ).
La mia reazione impulsiva però penso sarebbe stata la violenza . (spero di non aver offeso la religione di nessuno)

comunque, riguardo ai distributori, io non ce ne vedo un gran bisogno, ormai le macchinette stanno un po dappertutto, ma meglio avercele che non avercele secondo me.

lasciando da parte i salesiani e l'avversione che nutro per quell'ambiente, io, l'asilo, l'ho fatto dalle suore. avrò avuto quattro o cinque anni: erano gli anni ruggenti(!) del re leone e un'amichetta (oggi, casi strani della vita, rincontrata dopo non so quanto tempo), nella parte della leonessa, mi si calò le mutandine davanti agli occhi. ecco, dopo qualche secondo che me ne stavo a guardare, la faccia mi si girò all'improvviso: una di quelle suoracce m'aveva arpionato l'orecchio sollevandomi di peso. punizione: ore a fissare una fessura nel muro (che strano: poco prima, pure avevo visto una fessura, ma questa si vede era meglio) e mia madre avvisata di passare un paio d'ore più tardi perchè dovevamo provare un qualche (inesistente!) spettacolo di fine anno. quel primo assaggio di femmina mi costò una cena fredda, un'orecchio bollente e una profonda voglia di vendetta (che mi presi rubando l'angelo sulla capanna a natale :§ewew: ).
@daraga: per dire, nella mia cittadina, forse uno e ben imboscato. i ragazzini, è vero, sono precoci, ma l'imbarazzo d'andare in farmacia c'è sempre. la scuola educa e responsabilizza? che ci ficchino una bella macchinetta con tanto di lucine e trombetta a mo' di jackpot.

The_Green_Knight ha scritto:

Citazione :

Uhm... Non ci vedo niente di male.
Btw, qui é da almeno 15 anni che i ragazzini delle scuole medie ricevono un condom dalla scuola con tanto di istruzioni per l uso... Io uso ancora la scatolina porta-condom che mi hanno dato quel giorno §

Citazione :

Io uso ancora la scatolina porta-condom che mi hanno dato quel giorno §

Citazione :

Io uso ancora la scatolina porta-condom

Citazione :

scatolina porta-condom

Ahahahahah!! Tu scherzi ma quella scatolina puo salvarti una serata...

ilcappellaio ha scritto:

qualcuno mi chiarisca questo fumoso concetto di educazione sessuale.
l'avrò avuta un paio di volte ai tempi del ginnasio, mi pare, e ricordo una signora piuttosto impacciata che descriveva i diversi apparati genitali. un po' come lo spinterogeno a scuola guida: sai che c'è, ma non a quale misterioso universo appartenga. e a dirla tutta, a che c*** serve saperlo per guidare?!?
macchinette a volontà.
e già che ci siamo, qualche sconticino in farmacia, se possibile: chessò, punti fedeltà o altro.

L'educazione sessuale a scuola anche secondo me lascia veramente il tempo che trova...

Non sono così fiducioso sul fatto che un distributore di profilattici possa essere realmente efficace....

Penso alle prese in giro degli altri ragazzi, a quelli che spenderebbero la paghetta per far finta di averne bisogno e all'ostruzionismo dei docenti....

Certo male non farebbe...

Sarebbero molto più utili, mi viene da pensare, se ci campeggiasse su il link di un sito, creato apposta o già esistente, con alcune informazioni sulla sessualità, sulle malattie sessualmente trasmissibili, sulla pillola del giorno dopo, e magari anche il numero di uno psicologo/consulente/professore...

Se è vero che basta girare 20 minuti internet per avere informazioni, infatti, è anche vero che per una informazione giusta ce ne sono 1000 sbagliate, e di queste almeno 100 sono dannose.