I GUARDIANI DEL MONDO IMMORTALE
L'uomo ha sempre desiderato l'immortalità e Gilgamesh è andato anche oltre, affrontando i giganteschi uomini scorpione che fanno da guardia ai segreti della vita eterna. Le loro sembianza umane sono nescoste sotto la dura corazza di scorpioni e le loro lance sono mortali.
Dopo la morte del suo migliore amico, Gilgamesh cominciò la ricerca della pianta dell'immortalità che avrebbe potuto riportarlo in vita. Dopo aver attraversato impervi deserti, giunse all'estremità della torre dove gli uomini scorpione facevano la guardia.
Non appena lo videro, fissarono su Gilgamesh sguardi infuocati. I loro occhi brillavano come il sole che da la vita e di cui erano umili servitori. Un solo sguardo di uno di loro avrebbe ridotto un mortale in cenere, ma Gilgamesh era un semi-dio e dopo aver resistito al loro sguardo letale, gli fu concesso di passare.
Per trovare la pianta dell'immortalità, Gilgamesh affrontò mille pericoli ed anche dopo averla strappata dalla terra, dovette combattere nuovamente con gli uomini scorpione. Era ormai a casa, quando un serpente gli rubò la preziosa pianta. Allora capì: nemmeno lui poteva assicurare l'immortalità e accetto la morte dell'amico.
Origine della leggenda: Assiria