come da titolo , sto strutturando una campagna di circa 6 settimane che poi si svoglerà in gw2 milano , come ogni campagna che si rispetti , mi sto dedicando adesso al bg , per ora ho scritto solo il prologo , non sono scrittore e tantomeno pretendo di esserlo :D però che ne so dateci un occhio se vi intriga ^^
PROLOGO
La sala controllo era silenziosa, quasi palpabile nella notte illuminata dalle luci dei monitor d'avvistamento, un lieve ronzio come una cantilena oscura interrompeva, con cadenza matematica , l eterno silenzio che
rieccheggiava in quella sala ormai da centinai di anni . i tempi delle crociate in nome dell'imperatore erano passate e da allora, niente era stato piu segnalato nell'immensità dello spazio , Come le macchine potessero ancora
funzionare era un segreto che solo gli adeptus meccanicus sapevano e lo custodivano gelosamente .
L'adeptus arbitres non monitorava piu quei monitor privi di qualsiasi utilità in quel settore sicuro dell'imperium , si dedicavano solo ,in altre sale, al controllo a medio raggio che , grazie all'astronomican, permetteva l identificazione
delle navi commerciali.
Il soldato Mekrin si risvegliò bruscamente , rovesciandosi addosso l ultima tazza di sacra che stava assaporando prima di addormentarsi, Si maledi' ; era cosi costoso quel liquore e vederlo sprecato per disattenzione, la sua
disattenzione , lo fece infuriare . Erano appena passate le 24.00 , il turno di notte lo uccideva , da solo a controllare un palazzo disabitato ormai da anni , anche i vagabondi e i balordi avevano perso interesse in quel palazzo.
Decise ,poichè non riusciva a riprendere sonno , di fare un giro di ronda , d'altra parte era pagato anche per quello e magari una passeggiata avrebbe riconciliato il sonno .Scese dalla scalinata della guardiola e si senti investire
dalla temperatura invernale , il tepore della guardiola lo stava abbandonando velocemente e incominciò a sentire brividi freddi lungo tutta la schiena , la sua discesa nel salone principale era come al solito accompagnata dall'eco
prodotto dal clangore metallico delle scale che rieccheggiava in quel maestoso salone , poteva ,saltellando, creare dei ritmi su cui canticchiava le canzoni della sua città di orgine e di solito questo canticchiare lo accompagnava
per tutta la ronda .Era felice , tanto felice , da molto tempo a questa parte non si ritrovava cosi in pace con se stesso , le cose stavano andando sempre meglio per lui e anche quel lavoro odiato da sempre ,quella notte, riusciva a
trovare dei lati positivi ; nel suo correre spensierato con la mente non si era accorto di aver stravolto completamente il giro di ronda e si ritrovava nella vecchia ala controlli senza rendersene conto .
Un forte campanello d'allarme lo scosse e lo trascinò con forza lontano dalle sue fantasticherie richiamandolo, con urgenza, con i piedi per terra , Nicolae Mekrin in tutta la sua giovane vita non aveva mai sentito un suono cosi
agghiacciante e ci mise diversi secondi a riprendersi , tanto quanto ci mise il suono a fermarsi e tutto ricadde nel silenzio invernale che avvolgeva il palazzo. Nicolae si fece coraggio e incominciò a guardarsi intorno per capire da
dove poteva essere arrivato l allarme , istintivamente aveva estratto dalla fondina la pistola pur non sapendo quale allarme potesse essere ; Si trovava fuori posizione e questo gli fece perdere qualche minuto alla ricerca delle
informazioni sul suo auspex, mentre monitorava l'auspex la sirena riparti' con la stessa ferocia , questa volta prima che si interrompesse ancora riusci ad individuare la stanza da dove proveniva e si lancio ferso essa.Era la sala
controllo , a differenza delle altre sale lasciate nel putridume senza riscaldamento e senza nessun controllo , quella sala era controllata e pulita metodicamente ogni 6 settimane dall adeptus mechanicus e per entrarci bisognava
possedere un codice a nove cifre . Nicolae si mise a cercare nella sua mente quel fottuto codice , la sacra che ancora intorbidiva la sua mente fece una strenua resistenza ma alla fine si ricordò le cifre e le inseri .
La porta si spalanco eletricamente e dall'interno della stanza una ventata calda investi Nicolae ormai semi ghiacciato nei bui corridoi senza riscaldamento , entrò deciso e la porta si richiuse dietro di lui , vide file di monitor e un
centinaio di spie rosse continuare ad accendersi ad intermittenza ,un registratore continuava a buttare fuori decine e decine di pagine stampate , nicolae ne prese una in mano e cercò di capire cosa fosse accaduto.
Il sangue gli si gelò nelle vene , incominciò a sudare freddo
:- Contatti, migliaia di contatti!!!.
Prese piu fogli che potè e raggiunse di corsa la guardiola , freneticamente cerco la radio che lo collegava al comando centrale , l accese e una suadente voce di donna , la segretaria di turno , chiese i dati identificativi , cercò di
restare lucido ma le uniche parole che sgorgavano dal petto come un fiume in piena erano :CONTATTI CONTATTI !!.