"La pace del Signore sia con te, fratello!" disse Isak chiudendo gli occhi al ragazzo. La realtà in Congo era molto diretta, brutale. Estremisti e terroristi insanguinavano una terra già straziata da fame, malattie e carestie. Era il terzo ragazzo che moriva in poco tempo per colpa dei guerriglieri. Mancavano solo pochi giorni alla sua partenza e aveva intenzione di dare il massimo alla sua comunità prima di partire.
Lui, un prete CATTOLICO inglese era in quel posto da una decina di anni, proclamando la parola del Signore e annunziando la buona novella alla povera gente. Certo, come prete era un po’ fuori dagli schemi : da giovane aveva intrapreso la carriera militare, prima di ricevere la chiamata. Ma tutto l’addestramento fatto nei guastatori SAS come medico/combattente non era stato inutile. In una terra in cui si può morire per il capriccio di un pazzo è sempre bene saper usare un coltello e una pistola. Tutti e due sempre nascosti sotto il saio nero, non certo di aiuto sotto il caldo del Congo. Quando è possibile è sempre bene evitare di uccidere, ma talvolta è necessario.
E così era andato avanti per lungo tempo : era sopravvissuto a sparatorie, aveva salvato vite umane grazie alle sue conoscenze mediche e aveva portato la parola di Dio tra i più poveri. Questo gli aveva fatto guadagnare una certa fama a Roma e, anche se aveva rinunciato tutti i titoli offertigli, come la nomina a Monsignore, la stima di molti.
Un prete d’azione, un don Camillo del nuovo millennio; era sempre all’opera : a distribuire pasti, ad aiutare i servizi umanitari…. Fino all’arrivo di quella lettera. Una convocazione a Roma, firmata dalla Santa Sede, per parlare del suo futuro. Per quanto a Isak dispiacesse andarsene, aveva fatto voto di obbedienza e doveva spostarsi……………
"Il 13 giugno 2010 Padre Isak Task nato a York nel 1970, venne a contatto con la confraternita sul sacro suolo romano ed accettò di farne parte. A condizione che si aiutasse la sua comunità in congo. Oggi è tempo per lui di affrontare la sua prova"
Tratti fisici : Isak è alto 1.94, dalla pelle scura. Porta gli occhiali, quasi sempre da sole e ha i capelli del tutto grigi,nonostante abbia solo pochi anni in più di 40. E’ ancora nel pieno delle forze ed è muscoloso, merito degli anni passati in Congo e degli anni nell’esercito.
Tratti psicologici : Isak è un calcolatore, una mente fredda. Aiuta sempre un uomo in difficoltà, ma difficilmente proverà pietà. Non giustifica nessuno, meno che mai se stesso e pretende dagli altri il massimo, come lui sempre da. Parla correttamente sette lingue (Inglese dalla nascita, tedesco e francese in congo, latino, spagnolo nell’esercito, greco e ha dei rudimenti in giapponese) ed oltre alla laurea in teologia ne possiede una in fisica applicata .Tutti pensavano per lui una carriera da manager rapidissima, ma prima entrò nell’esercito e poi in seminario contrariando la famiglia, piuttosto facoltosa, che lo voleva far diventare una persona importante. Ha ricevuto un addestramento militare e medico molto avanzato e ha ricoperto il rango di sergente. Evita il combattimento finchè possibile., ma se deve combattere per una giusta causa uccide senza rimorso.