1° Avventura: "La nuova speranza dell'umanità"

Nell'accademia c'è gran movimento in attesa dei preparativi in vista degli esami finali del terzo anno, gli insegnanti mettono apposto le loro schede e scartoffie per preparare gli allievi alla loro prova, sapevano che quel giorno i rispettivi allievi avrebbero superato l'esame o sarebbero stati esiliati dall'Impero di Bolen, ovviamente un pensiero che neanche volevano sfiorare.
Per la prima volta tutti i ragazzi del terzo anno (voi ) si ritrovano tutti insieme nella stanza d'attesa, con una tensione palpabile nell'aria, in attesa del rispettivo insegnante.
Dato che l'attesa in silenzio è snervante qualcuno prova a rompere il ghiaccio, poichè si conoscono di nome e di vista qualche parola fa sempre diminuire un pò la tensione.....

Isaak era calmo. La sua comunione con la natura procedeva molto bene. Si sentiva parte dell'immenso uno, che respira e vive in ogni cosa. Diede una grattata all'orecchio di Berry con una manina sottile.L'orso parve apprezzare, infatti sbuffò felice. Era uno gnomo, il suo cappello lo copriva fino al naso ma era possibile intravedere i piccoli occhi verdi guizzare rapidi sotto la larga tesa.
Il suo addestramento druidico aveva da sempre spaziato anche lungo la meditazione, ma invece che chiudersi in se stesso decise di rivolgere qualche parola ai suoi compagni di esame.
Si volse verso quello che sembrava un umano (mi pare che warly sia umano se non erro). I movimenti erano frenetici, lo gnomo lo schedò come una persona stressata.
"La grande madre ci ha garantito una ottima giornata di sole, non concordi?" chiese, sorridendo affabile.

L'aria nella sala era tesa. Gli studenti che si trovavano nella stanza, non certo un numero elevato di persone, stavano attendendo con impazienza il momento del loro esame. I ragazzi che si trovavano in quella stanza, pur essendosi già incontrati qualche volta, si erano parlati molto raramente. Al massimo, si erano scambiati qualche convenevole una volta ogni tanto. Nel silenzio, si poteva udire chiaramente il respiro pesante dei giovani in attesa della loro prova.
In un angolo della stanza, appoggiato contro una parete, Fareth stava esaminando la sua balestra. Il gran giorno, il giorno dell'esame, era finalmente arrivato; tutto doveva essere perfetto: non poteva assolutamente permettersi di fallire quella prova. Mentre esaminava l'arma, le sue mani si muovevano a scatti a causa del suo nervosismo.
" La grande madre ci ha garantito una ottima giornata di sole, non concordi?"
Una voce proveniente da sotto di lui interruppe la sua revisione. Gli occhi del ragazzo si socchiusero e la sua fronte si aggrottò. Distogliendo lo sguardo dall'arma, Fareth cercò la fonte di provenienza della voce che lo aveva distratto. Quando finalmente rivolse la sua attenzione verso il basso, si rese conto che il suo interlocutore era uno strano gnomo con un grande cappello. Si ricordava di lui, lo aveva già incontrato qualche volta lì all'accademia. In ogni caso, non gli aveva mai parlato. Gli era sempre apparso come una persona strana, specialmente a causa del grosso orso che lo seguiva in ogni suo passo.
" Non posso certo non darti ragione, compagno di studi..." disse con un accenno di sorriso sul volto scavato.
"... ricordo di averti già incontrato diverse volte. Non ho tuttavia mai avuto il privilegio di conoscere il tuo nome. Saresti così gentile da rivelarmelo?"

"Non posso certo non darti ragione, compagno di studi... ricordo di averti già incontrato diverse volte. Non ho tuttavia mai avuto il privilegio di conoscere il tuo nome. Saresti così gentile da rivelarmelo?"
"Isaak Brazov, fratello mio. Oh, lui è Berry, il mio compagno. Piacere di conoscerti meglio. E quale è il modo in cui tu sei conosciuto nella grande terra?" chiese Isaak tendendo la mano al giovane. L'orso grufolò allegro. I due provavano una innata simpatia per quel giovane.
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io scrivo in verde, per qualche assurdo motivo prima il sito ha deciso che dovevo scrivere in rosso XD

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io parlo in rosso

"Una buona giornata nel mondo vivente anche a te Bremen, allora. Dall'aspetto sembreresti un ranger. Non andrai forse a caccia di orsi vero?" chiese lo gnomo tendendo una mano all'umano, una al ranger e sorridendo a tutti e due.

il ranger strinse vigorosamente la mano al ranger e disse
"si sono un ranger, ma non ti proccupare non mi mettero a cacciare il tuo orso!"
"e tu cosa fai?" disse bremen rivolgendosi all' altro

Parlare con gli altri due studenti riuscì a tranquillizzare Fareth. Loro avevano un'aria così rilassata...
Con aria incerta, il balestriere allungò il braccio e strinse la mano allo gnomo.
" Il mio nome è Fareth Querciargentea. Conosciuto come..."
La voce del ragazzo si spezzò per un istante.
" ... conosciuto semplicemente come Fareth, al giorno d'oggi..."

"Fareth, facile da ricordare. Qualcuno sa quale sia il sentiero tracciato per noi in questa scheggia dell'uo che è il presente?" chiese Isaak

felice di conoscerti fareth.
poi rivolgendiosi allo gnomo disse
sinceramente non so rispondert: io credo nel destino. forse ptremmo chiedere ad un maestro...

Dopo qualche secondo, Fareth alzò le spalle con aria interrogativa.
" Spiacente, temo di saperne ancora meno di voi due al riguardo..."

"Hahahaha, ecco qui i pivelli del terzo anno, allora nervosi per il vostro esame? Scommetto che ve la state facendo sotto, vero?" Disse Nerghray entrando nella stanza, i ragazzi e gli insegnati conoscono bene questo ragazzo, uno degli ultimi due stregoni esistenti al mondo.
Tutti nell'accademia li temono poichè sono riusciti ad arrivare fino al 5 anno lui e Magic, il suo compagno stregone, noto per essere arcirivale di Nerghray.
Nerghray è un ragazzo che avrà sui 22 anni capelli blu lunghi, porta un vestito da nobile e una spilla che lo indentifica come studente del 5 anno.
Sarebbe anche un bell'uomo se non fosse per il suo pessimo carattere e per la sua notissima intelligenza, la maggior parte delle volte malvagia

"Nerghray, questa è una giornata troppo radiosa per essere turbata da te. Si abbiamo gli esami, si siamo tesi. Ma così funziona nel mondo. Come in natura. Ogni fratello animale ha un rito di passaggio. Questo è il nostro. Sai che tipo di prova dovremo affrontare?" disse Isaak

Nerghray. Un attaccabrighe di prima categoria, oltre che uno sbruffone. Decisamente, Fareth non provava la benchè minima simpatia per quell'individuo.
" Fantastico..." sussurrò il balestriere mentre inarcava il sopracciglio assumendo un'espressione perplessa.

"Non mi è mai piaciuto come parlate voi druidi, troppo attaccati alle buone maniere, prendete Magic ad esempio, lui non parla se non ne ha voglia, ti uccide direttamente, a me invece piace discutere "amabilmente" con voi, vi prendo in giro perchè mi diverte farlo tutto qui" Rispose con l'aria decisamente ironica e col tipico sorrisino da pugno in faccia. Tuttavia alle sue spalle Magic che vi stava osservando sin da prima coi suoi occhi rosso fuoco, capigliatura corta castana e col pilzetto disse: "Piantala Nerghray, non vuol dire che perchè noi non eravamo minimamente agitati all'esame loro non abbiano il diritto si esserlo"

era la prima volta che sentiva magic parlare, di solito non parlava quasi mai ma pote capire il suo odio per nerghary...

Il druido perse la pazienza. "Senti dici in che cavolo consiste quest'esame oppure sparisci." Disse digrignando i denti. Mentalmente iniziò a ripassare le parole per evocare dei rovi. Non si sapeva mai. Berry iniziò a ringhiare.
"Magic, capisco come mai odi questo babbeo"

"Proprio perchè non è un babbeo è il motivo per cui lo odio, lui fa finta, semplicemente si diverte a prenderti in giro, al posto tuo non farei quello che stai per fare gnomo, perderesti tempo ed energie per l'esame, fidati che ne hai bisogno"

"Ecco bravo ascolta Magic, inutile perdere tempo" disse Nerghray andandosene dalla stanza ridacchiando come un matto

Magic rimase con le braccia incrociate con gli occhi fissi su di Nerghray fintanto che non uscì dalla stanza, poi continuò a fissarvi senza dire una parola

Appena Nerghray uscì dalla stanza, Fareth sospirò.
" Grazie agli dei... ora, hai per caso qualche informazione riguardante l'esame da darci, Magic?" chiese sorridendo e guardando negli occhi lo stregone.

"Non posso dirvi nulla riguardo l'esame, ora chiamo l'istruttore che venga a prenderevi, perchè anch'io ho il mio esame di quinta" Ciò detto uscì dalla stanza e vi fece attendere 5 minuti prima che l'insegnante comparve sulla porta...

"Buongiorno signore. In cosa consisterà la prova di oggi?" chiese Isaak rivolgendosi all'insegnante

finalmente quel rompiscatole se n' era andato ecco che arrivava l' insegnante.
sentendo la domanda del druido che lo aveva preceduto, bremen decise di restare in silenzio e ascolatare cio che aveva da dire l' istruttore...

La sala fù invasa dallo sferragliare del metallo quando sulla porta apparve un uomo, era sulla cinquantina, i capelli grigi tagliati corti a spazzola lo identificavano subito come un uomo che aveva fatto della carriera militare la sua vita. Indossava una pesante armatura e sulle spalle portava una lama enorme alta quanto lui e larga come lo gnomo. I freddi occhi azzurri avvolsero tutta la sala fissando uno ad uno gli allievi lì riuniti.
Con gesto rapido estrasse un pergamena e lesse a voce alta, un latrato rancoroso:
"I cadetti Isaak Brazov, Fareth Querciargentea, bremen (mancanza di dati) e Eltyra Do'Nowen facciano un passo avanti e mi seguano." Abbassò la pergamena e guardò i cadetti "Subito." ringhiò girandosi ed incamminandosi.
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Sorry ragazzi adesso se mi rifate le domande vi risponderò, ma avevo preparato la mia entrata e mi piaceva troppo. :sorr:

"Qui signore. Isaak Brazov, druido gnomo del paese del Nord al suo servizio. Oh, lui è Berry, il mio orso. E' con me. "disse lo gnomo sorridendo e correndogli dietro.
Berry lo segui docile.

Mentre continuava a camminare lanciò appena un occiata indietro allo gnomo e alla sua bestia. "Non condivido l'uso di armi con convenzionali quali orsi ma l'accademia è dalle ampie vedute in questo." Fece qualche altro passo poi ricordandosi della domanda della piccola creatura decise di rispondergli "Non posso rivelarvi nulla riguardo alla prova, saprete tutto al momento opportuno e ora proseguiamo."