Le terre di Yandor

L'avventura ha inizio a Eldanor, una delle tante grandi città a ridosso del mare.
È infatti un focolaio di diverse razze, culture, e religioni. Di giorno le strade della città sono popolate da creature di qualsiasi tipo, e le locande sono gremite di persone diverse.
È proprio qui che ha inizio la nostra storia.
(Parentesi: Nightmare, scusami, ma vista la tua natura non entrerai subito a far parte della storia, ma stai tranquillo che ho trovato il modo di inserirti al più presto).

La locanda del drago rosso era una delle locande più popolari di Eldanor. Al contrario di quanto ci si potesse aspettare, non era molto grande, sebbene costruita su due piani.
Il primo aveva solo due stanze;
La cucina, un luogo dove l'aria era pesante e coperta da mille odori, ma anche un luogo dove le più semplici cose prendevano vita sottoforma di piatti prelibati.
L'altra stanza era abbastanza ampia: conteneva una decina di tavoli di mogano, tra cui alcuni portanti delle incisioni con chissa quali significati, e un lungo bancone (anch'esso in mogano) grossolano ma efficace per le maniere rudi degli ubriaconi.
Questa è la scena.
Dietro il bancone, l'oste; un uomo sulla sessantina, grasso, con la faccia arrabbiata, con i capelli brizzolati non più lunghi di quelli di un uomo medio. Il suo grembiule era unto e le sue mani erano sporche di chissà quale pietanza o bevanda.
Stava discutendo animatamente con un goblin, per questioni di soldi.
Poco più in là, c'era un nano abbandonato sul bancone, quasi svenuto, con la barba sporca di briciole e di birra e con la bocca sbavante.
Accanto al nano c'era un uomo, molto robusto, con la faccia infilata tra le tette di una donna seduta sopra le sue ginocchia, incurante di ciò che succedeva intorno.
Nei tavoli c'era seduta gente di tutti i tipi, di tutte le età e di tutte le razze.
In un angolo, quasi nascosto, vi era un uomo all'apparenza vecchio, dai capelli lunghi e grigi, vestito di una casacca che arrivava quasi fino ai piedi e tracannante un boccale di idromele. Accanto a lui c'era seduta un'elfa, dai bellissimi lineamenti che facevano contorno a due incantevoli occhi verdi.
L'uomo era il maestro di lei, le stave insegnando ad usare l'arte della magia e lei faceva uso degli insegnamenti fondendoli con la sua abilità ballistica.
Lei, dal canto suo, aveva poggiato sul tavolo un bicchiere di vino, una delle sue bevande preferite.
Parlavano del più del meno, dei progressi fatti e di quelli che ancora c'erano da fare.
Quasi dalla parte opposta della sala, sedeva un nano, dall'aria un po' seccata. La sua barba era bagnata dalla birra che stava bevendo, i suoi occhi guizzavano come cavalli senza redini per tutta la locanda.
Invece, più vicino, c'era seduto ad un tavolo uno strano halfling, anche lui intento a sorseggiare della birra. Lui era più calmo, ma nei suoi occhi si poteva cogliere una ferinità e una forza selvaggia difficile da trovare in un halfling.
All'improvviso gli si avvicinò un uomo, con un sorriso idiota sulla faccia. Portava un giaco in pelle, senza nient'altro sotto, mostrando il suo petto nudo. I capelli lunghi erano tenuti da una fascia rossa e le gambe erano coperte da un paio di pantaloni di pelle, adornati da una lunga scimitarra attaccata alla cintura.
Notando lo strano vestiario dell'halfling, e lo spadone che portava, gli si rivolse con fare ironico : "Ehi, tappo, ma quella la usi oppure te la porti in giro per spaventare le persone"?

Aidur ha un improvviso scatto d'ira, che lo porta a contrarre improvvisamente i muscoli del collo e del viso, per un attimo, ma quel tanto che basta per spezzare con i denti il boccale di birra, rovesciandosene un po' addosso. Lascia cadere il boccale sul tavolo al quale è seduto, rovesciando il restante contenuto su di esso. Non curandosi del (UOMO MORTO CHE CAMMINA) tizio che lo ha importunato, osserva sconcertato i suoi vestiti inzuppati, e si guarda poi intorno. La birra rovesciatasi sul tavolo inizia a gocciolare dal bordo del tavolo sui suoi pantaloni. Il boccale subito dopo, cade e e si schianta sul pavimento.
Aidur gira lentamente il capo, fino a incrociare gli occhi del (suo prossimo spuntino) uomo accanto a se. Lo fissa con efferato odio, mentre le narici soffiano sempre più violentemente, le dita delle mani scrocchiano sonoramente per la frenetica e nervosa contrazione dei muscoli delle braccia ed una di esse si muove lentamente, sempre più vicina ad estrarre lo spadone.

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Prova di Intimidire.
(E se non fosse che in mezzo a tutta quella gente finirebbe sicuramente fritto ci infilerei così a mia decisione anche un test sulla volontà per non cadere in Ira berserk... ma se scatenare l'halfling era il tuo obiettivo considera questa frase come un ammiccamento a farlo! )

A Zed erano sempre piaciute le risse, ma prima doveva rassicurarsi che tutta la situazione fosse sotto controllo... In tanti avevano provato a eliminare Zeddicus Zu'l Zorander, ma nessuno finora ce l'aveva fatta...
Aggiustandosi con noncuranza le vesti controllò di avere tutti i suoi "strumenti" di lavoro a portata di mano. Lo sguardo appariva distratto, ma era invece perfettamente calcolatore.
Le finestre? Libere. La porta? Libera. Presenze nascoste? Non mi pare, ma senza dubbio le sue orecchie sono migliori delle mie pensò osservando il viso della sua compagna, per ora, di avventure. Non si era mai fidato e non si sarebbe mai fidato di nessuno.

Ma ora torniamo a vederci questa rissa. Un Cuoreforte che frantuma un bicchiere con i denti vale il prezzo di questa taverna. penso divertito.
Tuttavia non sottovalutava mai la situazione.
[Si prepara comunque a castare l'incantesimo invisibilità al primo accenno di ostilità nei suoi confronti da parte di chiunque]

ahahah per moradin, è per questo che mi piacciono le taverne
pensò felice il nano... non aveva intenzione di immischiarsi ma se la rissa si allargava non ci avrebbe pensato due volte...

[preparo un attacco senzarmi per il momento]

" AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!" Anche Sidur Ugnul proruppe in una risata, accompagnandola a quella, che risuonava ancora nella taverna, del... "...la mia cena! AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAH!", tuttavia questa era una risata cupa, e quasi metallica.
Smise di ridere all'improvviso e guardò ringhiando il suo odioso disturbatore, respirando affannosamente. Ma riprese a sganasciarsi nuovamente allo stesso modo di prima, inclinando il busto anche un po' all'indietro. " AHAHAHAHAHAHAHAHAHHA!.....Ahahahaha......... ...........AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!! "

Estrae lo spadone urlando a squarciagola.

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Tiro salvezza sulla volontà per non cadere in ira.... facciamo.... CD17!

Anche se lo supero, carico comunque l'uomo con la fascia

Aidur avanza iracondo, fino a trovarsi a guardare il giovane tremante di paura accasciato sul pavimento, che lo guarda ora in un modo completamente diverso, anche da punto di vista della prospettiva...
" Sai... sei stato imprudente! Tuttavia.... la tua carne è ancora troppo giovane, tenera e insipida.. Ti libererò solo delle tue armi... "
Prende la la scimitarra che l'uomo si portava dietro e la getta lontano.
" ... Tutte e due! "
Fa roteare lo spadone e lo conficca nella mano sinistra del giovane, trapasandola fino a piantare l'arma del pavimento. Estra poi una delle sue lama da squartamento e gli taglia gli angoli dell bocca con un gesto rapido.
" E ora pgami un altro boccale..."

La bellissima donna dalla pelle leggermente scura, che fino a quel momento era rimasta in disparte in un angolino buio della locanda, sospirò. Non si era aspettata che quello screzio tra l'halfling e l'umano si trasformasse in una vera e propria rissa da taverna, e all'inizio aveva osservato l'evolversi degli eventi con divertimento...ma ora tutta quella confusione la stava seccando non poco. E lei odiava esser disturbata nei rari momenti di riposo dal lavoro.
Si alzò con un fluido movimento, solo un fruscio di mantello ad accompagnarla e nemmeno un tintinnio di quel magnifico giaco di maglia sotto le vesti abbondanti e dalle tinte scure. La mano destra sfiorò l'elsa della spada corta che portava al fianco, e l'impugnò con sicurezza...quindi la Tiefling l'estrasse per nasconderla subito tra le piege del mantello, e cominciò ad avanzare lentamente ed in silenzio verso i goblin che erano la causa principale di tutto quel rumore.

Spoiler:

//Estraggo l'arma e mi avvicino ai mostriciattoli...posso sapere la CA dei goblin?

Ma quello che ha sbeffeggiato candy se n'è andato?

se si leggi questo

Spoiler:

se no quest'altro

Spoiler:

Aidur estrae l'arma dal pavimento e la impugna nuovamente nelle mani, ed urla come un ossesso all'inseguimento del giovane, ma fermandosi sull'uscio della taverna.
< TU SEI MORTO!!!!! FIGLIO DI p*****a MI SENTI????? SEI MORTO!!!!! NON AVERMI OBBEDITO TI COSTERA' LA VITA! TI STRAPPERO' IL CUORE ANCORA PULSANTE DAL PETTO CON LE MIE MANI, E POI TI DARO' IN PASTO AI MAIALI!!! >

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Tiro salvezza sulla volontà per uscire dalla furia berserk (il manuale dice CD 20... peccato... mi sa che ci saranno ancora spargimenti di sangue, muahahahhaha! XD)

Mentre l'halfling attraversava la stanza (e comunque ti aveva lasciato un sacchetto di monete d'oro, ti ricordo ^^ ormai se lo sarà fregato qualcuno .-.) il nano con la barba bagnata di birra si era alzato in piedi e, impugnato il suo martello, così come ci si potrebbe aspettare da un nano con un martello in mano caricò urlando a squarciagola i due goblin.
I due piccoli mostri verdognoli, vedendosi caricare contro quel nano come fosse un carro a vapore, si dileguarono correndo per due parti differenti.
Il nano, non riuscendo ad arrestare la sua carica, la continua fino a non rendersi conto che stava per incespicare nel tavolino.
Le sue corte gambe trovarono un ostacolo, costituito dal tavolo, che lo fecero ruzzolare sulle travi di legno che costituivano il pavimento della locanda, lasciandolo così supino con il suo martello in mano (hai fatto 1 per il tiro per colpire .-. comunque ci tengo a sottolineare che sei completamente cosciente).
Nel frattempo, nel resto della locanda, l'anarchia continuava. L'oste era sparito, forse andato a cercare rinforzi. Il vecchio nano ubriacone picchiava un ragazzino, mantenendo il solito sorriso sulla faccia. Vari uomini si picchiavano, altri erano innaturalmente calmi data la situazione.

Zed non muoveva un muscolo, e continuava a sorseggiare il suo boccale, in realtà stava provando una stranissima sensazione.. era dai tempi dell'accademia di magia che non sentiva quel calore chiamato avventura... Tuttavia la situazione richiedeva una rapida analisi...
Variabili, troppe variabili... chi era quella donna incappucciata? E quell'halfling totalmente privo di razocinio? Forse nascondevano qualcosa... e lui viveva per i Segreti.
"Abesterl Alae Naélm" mormorò in draconico (La scoperta deriva dalla curiosità) e si decise.
Avrebbe fatto la prima mossa...
Brevi parole e qualche gesto delle mani sotto il tavolo gli permettono di scomparire.
Saprò chi diavolo sono queste curiose variabili...
[lancio invisibilità e mi avvio verso il luogo della scena, osservare su donna incappucciata, halfling e nano. ]

La donna scivolò silenziosamente come un fantasma verso il più vicino dei goblin, poi si arrestò quando i due fecero per scappare alla carica precipitosa del nano. Si ferma a pochi passi dal piccolo essere, guardandolo dall'alto verso il basso

"Un gigante avrebbe avuto molta più grazia di voi, mastro nano."

Si limita ad affermare inarcando un sopracciglio e scoprendosi il volto dal cappuccio...i lineamenti della donna sono molto dolci, da un umana che viene dalle terre del nord, ma la carnagione è di un nero molto chiaro, e gli occhi freddi son rossi come il sangue; sembra del tutto noncurante di ciò che gli stia avvenendo incontro, di tutto il marasma di persone che si sta azzuffando, ma in realtà i suoi sensi acuti son sempre ben all'erta in modo da non farsi sfiorare dal primo ubriacone che passa.

guarda guarda da chi devo ascoltare la predica...
da una razza di ladri e assassini, traditori voltagabbana tu sei l'ultima persona prima di quell'halfling che possa dirmi qualcosa
rispose furioso il nano rimettendosi in piedi, ma guardandola comunque dal basso in alto

( :§fntgr: <---- questa è la faccia del nano al momento)

"...E sentiamo..."

Si fece più vicina al nano, un sorriso stampato sul bel volto...ovviamente la prima reazione sarebbe stata quella di piantare in gola al nano la sua spada, ma non ne avrebbe tratto nulla di guadagno se non una mera soddisfazione personale...non ne valeva certo la pena.

"Secondo voi, a quale razza apparterrei, nano dalla lingua troppo lunga?"

C'è curiosità nella sua voce melodiosa, mentre abbassa il busto per incombere di più sulla tozza figura del nano... gli occhi scarlatti nel frattempo esaminano la figura che ha davanti, per cercare di capire se avrà bisogno dei suoi trucchetti per farlo fuori al momento opportuno, o basterà prenderlo alle spalle alla prima occasione, non in mezzo a tutta quella gente.

Zed capì in fretta che la situazione stava diventando sempre più interessante, forse il nano e la donna misteriosa si sarebbero ammazzati a vicenda, ma quella donna lo intrigava sempre di più... era pronta a qualunque evenienza ma riusciva a mantenere la calma... avrebbe assisto a quel dialogo... ma non aveva intenzione di interferire con il naturale epilogo di quella discussione...

[mi avvicino, circospetto Nascondersi +22 per invisibilità e ascolto il dialogo in silenzio]

non c'è bisogno che ti avvicini cosi tanto

la rabbia li ribolliva in corpo.... gli mancava solo il pretesto

sono in grado di prenderti a pugni in faccia anche da qui...
perchè non risolviamo subito la faccenda invece di menarla per le lunghe?




Tu lautrec non leggere lo spoiler

Spoiler:

La porta si aprì di colpo, sbattendo pesantemente sulle assi di legno costituenti il muro.
In un impeto allo stesso tempo ordinato e pesante, che buttò a terra l'halfling, fecero irruzione nella locanda dieci guardie notturne, armate di balestre ben cariche e puntate sulla bolgia.
Tutti avevano smesso di picchiarsi o qualunque cosa stessero facendo e si erano rivolti alla guardia, in un misto tra spaventati e vergognati.
Dietro il capitano, quasi nascosto, l'oste.
Con una voce forte e profonda, segnata da mille dolori, il capitano cominciò a parlare :
"Che cosa avete fatto? Erano mesi che non succedeva niente del genere. Non è un comportamento ammissibile da cittadini per bene come immagino che voi tutti siate.
Sconterete la pena rimettendo a posto la locanda e passando la notte in guardina. TUTTI VOI.
Una notte con il freddo che penetra nelle ossa farà bene alle vostre teste calde."
Detto questo, rivolgendosi all'halfling : "Tu alzati, feccia, e mettiti anche tu a lavorare."
Tutti, come se incantati da quelle parole, cercarono di riparare al danno che avevan fatto. Chi alzava gli sgabelli, chi raccoglieva cocci di vetro, chi accorreva gli svenuti dandogli da bere e cercando di risvegliarli.
Tutto mentre le guardie stavano a guardare, con le balestre spianate nel caso qualcuno si fosse ribellato. Il capitano, dal canto suo, non staccava gli occhi dal piccolo halfling che stava per terra.
(Ricordate di far rispondere tutti prima di continuare ad agire. Anche candyman avrebbe potuto avere qualcosa da dire.. So che c'è la voglia di agire subito, anch'io vorrei che tutti agissero in fretta, ma abbiamo un po' di pazienza, alla fin fine è una campagna online che vuole i suoi tempi =|)

L'assassina rimase qualche secondo a gissare il nano negli occhi, come se le guardie nemmeno fossero entrate...quindi con un sorriso di sfida si volta, mettendo nel contempo la spada corta al suo posto e camminando lentamente e con fare suadente verso le due guardie.

"Per gli dei, che brutta rissa! Stavo bevendo il mio sidro quando mi son trovata in mezzo a tutti questi bruti...non ho fatto assolutamente niente, io, non è che voi gentiluomini mi fareste passare?"

Chiese con la tipica faccia angelica che le donne sanno assumere quando vogliono qualcosa, davanti alla quale gli uomini di rado sanno dire di no...a meno che non siano delle guardie diligenti che pensano con il cervello e non con il loro membro, ma quelle raramente le ha incontrate.

Spoiler:

Aidur, atterrato e impossibilitato a reagire, a meno che non volesse morire, riuscì a contenere l'odio e la voglia di uccidere quei soldati e saziarsi delle loro carni, in parte grazie anche alla botta presa nell'impatto con la porta.
Si rialzò lentamente e raccolse poi lo spadone da terra, muovendolo poi tra le mani, fino a reggerlo, inclinato orizzontalmente vicinissimo agli occhi, impugnando l'elsa con la sinistra e il tratto centrale della lama con la destra. Fece il tutto senza aver mai staccato lo sguardo dal capo delle guardie, ma ora iniziò a fissare l'oste, con ferocia; e, con un gesto improvviso della bocca portò fuori la lingua, e leccò via il sangue del giovane fuggito dalla punta dell'arma, per poi rinfoderarla dietro la schiena. Mostrando un poco i denti, emise un ultimo ringhio di odio e poi, si voltò, iniziando a rimettere in piedi le sedie con gesti bruschi e di stizza, non preoccupandosi di nascondere la rabbia. Cani bastardi, sussurrò a voce bassa. Sputò infine su un tavolo, insieme a qualche grumo di sangue, alcuni cocci di vetro che gli erano rimasti in bocca da quando aveva rotto il boccale.

[ahahah furba la tefling peccato che non ce l'abbia fatta]
pensò con un sorrisino sarcastico in volto, e iniziando a mettere a posto il locale...


comunque penso che la notte in guardiola si potrebbe evitare no?
Dopotutto è stato solo un incidente provocato dall'alcool, si potrebbe evitare la prigionia,
almeno per me avrei degli affari urgenti per conto del abate del tempio cittadino.

Spoiler: