un guerriero camminava nel bosco
le tenebre di velluto baciavano la fredda notte
si ferma su un tronco, nascosto
a quietare cuore e gambe rotte
s'avvicina a lui un anziano
in mano reggeva un bastone
lo sguardo posato lontano
gli occhi di pura illusione
al fianco avea una clessidra
alla mano reggeva sei dadi
l'ossuta mano si apriva
gli astragali cadono radi
scegli, disse, o forte guerriero
io sono il fato
credi a me, ciò che dico è vero
alla fine, sei arrivato
sei vie ti trovi davanti
prosegui sereno il cammino
che vie? chiese, sono a me stanti?
la prima è la via del destino,
ti porta ovunque tu andrai
non puoi cambiare la strada
la morte avrai che desii
seconda è la via della pace
seguila, e vivrai sereno
la terza è la via della sete
seguila, e avrai il potere
quarta si trova la via del pacere
cercala, avrai le parole
per quinta la via del guerriero
imboccala, ama la spada
da sola la via dell'onore
lontana, distante dall'altre
percorrila, frena l'ardore
il guerriero si alzò dal suo seggio
rivolse al vecchio un inchino
senza guardarsi più indietro
lui prese la via del destino
da ubriachi si srcivono strane cose, dopotutto, Joyce si faceva venire le idee migliori su gabinetto....