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| il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? | |
| | Autore | Messaggio |
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ultraross Utente
Età : 33 Località : sestri levante Messaggi : 581
| Titolo: il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? Lun Gen 03, 2011 12:12 pm | |
| bungiorno cari zendriani negli ultimi due giorni siamo stati bombardati da media,giornali politicanti e finti politici, sull'ingiustizia ,o presunta tale, della negata estradizione dell'ex brigatista Battisti. per chi non conosca questo individuo vi allego un link di wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Battisti_%281954%29
notizia di ieri, inoltre, il ministro degli esteri Frattini ha sostenuto a gran voce liniziativa di bloccare le trattative tra la confindustria italiana ed il governo brasiliano per forniture di navi da guerra e sistemi di difesa per un valore di circa 5 miliardi di euro ( http://www.repubblica.it/politica/2011/01/02/news/battisti_ministro_giustizia_giusto_il_no_dli_lula-10792467/?ref=HREC1-5 ). Io lavoro presso la Fincantieri facciamo navi da guerra di ottima qualità e meglio di altri paesi europei e mondiali, abbiamo un bel pò di gente in cassa integrazione in tutta italia e la speranza della commessa brasile aveva portato un pò di ossigeno sia a noi sia alle aziende dell'indotto, e ora invece ci si preoccupa di cosa fare se queste navi saranno bloccate e di cosa chiudere e se chiudere. se ha chiesto asilo politico e gli è stato concesso perchè dovremmo o perchè non dovremmo arrabbiarci?e inoltre perchè di tutti i nazisti e fascisti evasori fiscali rifugiati in qualche paese del sud america nessuno ha mai detto niente nonostante si siano macchiati di crimini vergognosi?
io penso che l'italia come istituzioni dovrebbe fare pressioni senza compromettere le trattative economiche che farebbero respirare una fetta dell'economia italiana e invece secondo voi?
se avete un'idea vostra esprimetela liberamente perchè basta nei forum cè un minimo di libertà
buona giornata e auguri :109: | |
| | | Dark Flame Utente
Età : 30 Località : Monza Messaggi : 1066
| Titolo: Re: il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? Lun Gen 03, 2011 12:47 pm | |
| Secondo me è solo una questione di facciata. Cioè, solo una mera questione di celholunghismo tra i 2 governi, per tenere impegnata l'opinione pubblica. Comunque, se ormai hanno sentenziato che resta lì in Brasile (non so se sia una scelta giusta o sbagliata) ormai lì resta. Non penso che l'Italia, facendo delle pressioni economiche su un stato grande 5, 6, 7 volte il nostro e in crescita economica riesca a far cambiare idea. | |
| | | PaulP Utente
Età : 38 Località : torino Messaggi : 554
| Titolo: Re: il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? Lun Gen 03, 2011 2:04 pm | |
| - Dark Flame ha scritto:
- Secondo me è solo una questione di facciata. Cioè, solo una mera questione di celholunghismo tra i 2 governi, per tenere impegnata l'opinione pubblica.
Celolunghismo è il termine perfetto. Il governo italiano è in mezzo a 2 fuochi: Da una parte il diritto di giustizia per vittime e famigliare, dall'altro le necessità economiche di import\export con il Brasile. Storicamente il desiderio di giustizia non fa parte della cultura italiana (riferito a qualunque mistero italiano: Piazza Fontana, Italicus, Ustica, ecc...) quindi ihmo finisce in una bolla di sapone, tante parole per nulla di fatto. EDIT Aggiungo in spoiler la biografia di Cesare Battisti - Spoiler:
Da terrorista di estrema sinistra ad autore di noir di successo. Cesare Battisti, una vita da 'esule' in mezzo mondo dopo attentati, condanne, carcere e fughe, è nato nel 1954 a Sermoneta, non lontano da Latina.
Nel 1968 si iscrive al liceo classico, ma già nel 1971 abbandona la scuola e viene arrestato per la prima volta nel 1972, per una rapina compiuta a Frascati. Tra il 1974 e il 1976 viene arrestato ripetutamente per furto e sequestro di persona, subendo anche qualche condanna.
Nel 1976 si trasferisce al nord e partecipa alla fondazione dei Pac, Proletari armati per il comunismo, formazione nata nell'area dell'autonomia del quartiere Barona, alla periferia di Milano. Nel 1977 viene arrestato di nuovo, sempre per rapina, e rinchiuso nel carcere di Udine dove conosce Arrigo Cavallina, ideologo dei Pac.
In questi anni partecipa alle azioni del gruppo eversivo, viene arrestato a Milano il 26 giugno 1979 e condannato a 13 anni e 5 mesi per l'omicidio del gioielliere Pierluigi Torreggiani, ucciso nel febbraio 1979. Nel 1981 riesce ad evadere dal carcere di Frosinone, dove stava scontando la pena, grazie a un assalto di terroristi. Nel 1985 è condannato al'ergastolo nel processo contro i Pac, sentenza confermata dalla Cassazione nel 1991.
La condanna è per vari reati, tra i quali quattro omicidi: oltre a quello di Torreggiani e del macellaio Lino Sabbadin (militante del Msi),avvenuti entrambi il 16 febbraio 1979, a Milano e Mestre, del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, e dell'agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978. Ma nel frattempo Battisti non c'é più. Prima a Parigi, poi in Messico, a Puerto Escondido, con la compagna Laurence, dalla quale si è poi separato, e che che gli ha dato due figlie. In Messico fonda il giornale "Via Libre", che 'trasferira'' in Francia, quando, nel 1990, torna a Parigi. Appena giunto Oltralpe Battisti viene arrestato ma, cinque mesi dopo, la Francia nega l' estradizione e lui torna in libertà. Nel 1997 - affermato autore di noir per Gallimard - è uno degli "esuli" dei movimenti politici dell'estrema sinistra italiana rifugiati in Francia, riuniti nell'associazione 'XXI secolo', che chiedono all'allora presidente Oscar Luigi Scalfaro una soluzione politica "di indulto o di amnistia" dei reati loro addebitati. A Rio de Janeiro Battisti fugge nel 2004, poco prima del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato francese che l'avrebbe estradato in Italia da Parigi.
Il 18 marzo 2007 Battisti, che afferma di essere innocente, viene arrestato, e nel 2009 si dice pronto ad incontrare i parenti delle vittime degli omicidi per i quali è stato condannato. Il 18 novembre 2009 la più alta istituzione giurisdizionale del Brasile, il Supremo Tribunal Federal, considera illegittimo lo status di rifugiato politico concesso nel gennaio dello stesso anno dal governo brasiliano con una controversa decisione del ministro della giustizia Tarso Genro.
La pronuncia, 5 voti favorevoli e 4 contrari, è favorevole all'estradizione di Battisti in Italia, ma lascia al presidente Lula la parola definitiva sulla sua effettiva esecuzione.
Ultima modifica di PaulP il Mer Gen 05, 2011 5:10 pm - modificato 1 volta. | |
| | | Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 39 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Re: il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? Lun Gen 03, 2011 6:48 pm | |
| Mah... Ovviamente non so come funzioni in diritto brasiliano ma in linea di massima i motivi per non garantire l'estradizione non sono molti: estradizione di propri cittadini; lacune procedurali da parte dello stato richiedente (l'Italia in questo caso); il rischio di torture, pena di morte o simili nello stato richiedente; non colpevolezza dell'imputato secondo l'ordinamento giridico dello stato ospitante (in soldoni: l'estradizione sarebbe da negare se il terrorismo non fosse reato in brasile o se i crimini commessi in italia fossero gia prescritti secondo le leggi brasiliane); e in caso di concesso asilo politico.
Ora, gli unici di questi elementi che possano interessare Battisti mi pare siano la prescrizione del reato (cosa della quale dubito fortemente vista la loro gravità) e l'asilo politico che mi pare di aver capito gli sia stato concesso (anche se non ne capisco la motivazione). Se cio dovesse essere davvero confermato, allora è evidente che all Italia resta poco da fare. Si puo provare a portare alla corte dell Aja la concessione illegale (in quanto senza motivo) dell'asilo politico e di conseguenza far cadere questo ostacolo all estradizione ma è un procedimento molto ma molto difficile da condurre e sopratutto da provare.
Alternative sinceramente non ne vedo. Se non si riesce a ottenere nulla nei tribunali e con la diplomazia non saprei come altro fare. Certo, si puo sempre provare a far tornare in patria un bombarolo minacciando di non fornire piu bombe e cannoni (nonostante il controsenso apparente), ma sinceramente non so se serve a qualcosa dato che una misura simile rischia di rivelarsi controproducente anche per l'Italia stessa... | |
| | | Talaban Guardiano di Zendra
Età : 38 Località : Muggiò,Genova,Cuneo, Pasturo Messaggi : 6935
| Titolo: Re: il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? Dom Gen 09, 2011 2:33 pm | |
| allora Battisti gode di uno stato di rifugiato politico in quanto il Brasile ritiene che Battisti in Italia potrebbe avere contro un clima sfavorevole e che lo perseguiti e quindi un trattamento non corretto...Questo almeno quanto diceva Lula sull'argomento...il tutto dimenticandosi che Battisti, quando si trovava esule in Francia e non pensava alla possibilità dell'espatrio dalla Francia, scrisse un libro in cui spiegava come e perchè aveva commesso quegli omicidi... | |
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| Titolo: Re: il caso Battisti chi ha ragione e chi torto? | |
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