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| | Portogallo vicinissimo al collasso | |
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+2PaulP Maresciallo_Helbrecht 6 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 38 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Portogallo vicinissimo al collasso Gio Mar 24, 2011 5:33 pm | |
| Come da titolo. Dopo Grecia e Irlanda sta per arrivare il turno del Portogallo. Anche questa volta le casse dell UE (leggi: le casse tedesche) dovranno svuotarsi per salvare uno stato che è sempre stato gestito in modo assurdo e non ha mai fatto nulla per evitare il collasso.
PORTOGALLO: Cade il premier, paese in bilico
LISBONA - È l'ora di tutte le incertezze per il Portogallo, dalla notte scorsa sprofondato in una grave crisi politica con le dimissioni del premier socialista Josè Socrates, e inoltre sempre di più sotto pressione dei mercati che lo spingono verso un piano di salvataggio Ue-Fmi.
La crisi portoghese pesa sull'insieme della zona euro, che teme un possibile effetto contagio verso altri paesi periferici, in particolare la Spagna, dove però nelle ultime settimane è stato registrata netta ripresa di fiducia dei mercati finanziari.
Le banche spagnole tuttavia detengono un terzo circa del debito portoghese. Il capo dello stato Anibal Cavaco Silva non ha ancora formalmente accettato le dimissioni di Socrates, che quindi oggi e domani partecipa al vertice Ue di Bruxelles "nel pieno delle funzioni". Il presidente dovrebbe accettarle domani, dopo una prima consultazione con tutti i partiti, e poi convocare elezioni anticipate probabilmente per fine maggio.
Ma intanto Socrates a Bruxelles, oggi e domani, ha ancora piena capacità per prendere impegni per il paese, anche se ieri il parlamento con i voti convergenti di tutti i partiti di opposizione, di centrodestra e di sinistra, ha bocciato l'ultima manovra antideficit concordata con Bruxelles. Socrates, che dopo avere rassegnato le dimissioni ieri notte ha avvertito che la crisi politica potrebbe avere "conseguenze gravissime" per il paese, lanciando in pratica la campagna elettorale, oggi dovrebbe invece sdrammatizzarne l'impatto con i partner Ue, prevede Publico, che vede "il paese sprofondato nell'incertezza". Anche il leader del Psd, il principale partito di opposizione, Pedro Passos Coelho, è oggi a Bruxelles per partecipare al pre-vertice Ppe. I sondaggi danno il Psd probabile vincitore di possibili politiche anticipate, e Passos Coelho quale probabile prossimo premier portoghese. Oggi deve convincere i partner Ppe, fra cui la tedesca Angela Merkel, ma anche Silvio Berlsuconi, il francese Nicolas Sarkozy o il lussemburghese Jean Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, che manterrà la rotta del risanamento delle finanze iniziata da Socrates.
Il premier uscente però, titola Jornal de Noticias, "ha perso una battaglia, ma è pronto per la guerra". Nonostante i sondaggi lo diano ai minimi storici, sarà candidato alla propria successione. "Si dimette, e si prepara al voto" conferma il nuovo quotidiano 'Ì. Ma il paese si chiede dove stia andando, e Diario Economico titola in prima pagina: "E agora?" ("E ora?").
Fonte: http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=624834&idsezione=9&idsito=1&idtipo=2
Il salvataggio del Paese può raggiungere i 70 miliardi
La stima è dell'agenzia Bloomberg, mentre la Royal Bank of Scotland ipotizza 80 miliardi
LISBONA - Potrebbe raggiungere un massimo di 70 miliardi di euro un eventuale salvataggio finanziario del Portogallo. Lo scrive l'agenzia Bloomberg che cita due fonti europee, secondo cui l'ammontare degli aiuti a Lisbona si aggirerebbe tra i 50 e i 70 miliardi di euro.
Stando alle stime di Royal Bank of Scotland, un salvataggio del Portogallo potrebbe ammontare a 80 miliardi.
Ora io mi chiedo: chi sarà il prossimo? Sono pronto a scommettere che tra al massimo un paio di anni la Spagna sarà nella stessa situazione. Qualcuno accetta la sfida? Io mi chiedo come diavolo si sia potuto tollerare che questi paesi abbiano fatto per tutti questi anni i loro porci comodi. Voglio dire, forse dall'Irlanda no, ma da Grecia e Portogallo ci si poteva (e si doveva!) aspettare che combinassero solo casini con delle politiche economiche assolutamente assurde. E lo stesso vale per la Spagna. Ma qualcuno a Bruxelles credeva davvero che la Spagna sia in grado di fare dei progetti a lungo termine?? Suvvia... I fenomeni spagnoli hanno aquistato un terzo circa del debito estero portoghese anche se era evidente anche ai paracarri che la situazione lusitana non avrebbe retto per tanto tempo. E da Bruxelles non si è fatto sentire nessuno per questa politica autolesionistica e basata sul nulla???? Sono sicuro che ancora una volta il Portogallo se la caverà alle spalle degli altri ma prima o poi i soldi europei (per la maggior parte tedeschi) finiranno. Non sarebbe ora che qualcuno a Bruxelles decidesse di dare seriamente una regolata a chi non rispetta i parametri economici (cioè piu o meno tutti) ?.... Mah... | |
| | | PaulP Utente
Età : 38 Località : torino Messaggi : 554
| Titolo: Re: Portogallo vicinissimo al collasso Ven Mar 25, 2011 12:31 am | |
| - Maresciallo_Helbrecht ha scritto:
Ora io mi chiedo: chi sarà il prossimo? Sono pronto a scommettere che tra al massimo un paio di anni la Spagna sarà nella stessa situazione. Qualcuno accetta la sfida? Io mi chiedo come diavolo si sia potuto tollerare che questi paesi abbiano fatto per tutti questi anni i loro porci comodi. Voglio dire, forse dall'Irlanda no, ma da Grecia e Portogallo ci si poteva (e si doveva!) aspettare che combinassero solo casini con delle politiche economiche assolutamente assurde.
Dimentichi l'Italia, il nostro debito pubblico è semplicemente allucinante e se non ricordo male (possibile..) è il più alto d'Europa. La nostra politica economica: Alitalia, Fiat, Social Card, Tagli indiscriminati, Scudo fiscale, condoni edilizi, zero lotta all'evasione... solo per citarne qualcuno :§r§r: edit: grazie x l'emoticon :§r§r: la uso tantissimo :§href:
Ultima modifica di PaulP il Ven Mar 25, 2011 12:46 am - modificato 1 volta. | |
| | | Fupp Utente
Età : 37 Località : Viterbo Messaggi : 224
| Titolo: Re: Portogallo vicinissimo al collasso Ven Mar 25, 2011 12:40 am | |
| Io lo dico sempre. Legalizziamo prostituzione e gioco d'azzardo. Ci aiuterebbe a campare qualche generazione in piu' :D | |
| | | Asurian Utente
Età : 35 Località : Altopiano di Shakuras Messaggi : 3187
| Titolo: Re: Portogallo vicinissimo al collasso Ven Mar 25, 2011 11:40 am | |
| Queste sono le conseguenze della globalizzazione: se cade uno, cadono tutti.
Peccato che sia la globalizzazione a controllare noi, e non viceversa, dato che non è mai stata teorizzata e preparata a dovere.
Ad ogni modo, fino a quando non si deciderà veramente a passare ad una politica internazionale, rifondando una società internazionale profondamente diversa da ONU e UE, dove non si mandano turisti della politica e i diritti di veto sono solo una barzelletta, noi saremo totalmente incapaci di controllare e intervenire. Inutile sperare in "bruxelles", ha la capacità di affrontare i problemi così come un boomerang può affrontare un carro armato.
Io la scommessa sulla spagna maresciallo non l'accetto, vinci troppo facile. | |
| | | Sephiroth Guardiano di Zendra
Età : 32 Località : Torino/Pisa Messaggi : 5242
| Titolo: Re: Portogallo vicinissimo al collasso Ven Mar 25, 2011 12:33 pm | |
| - Fupp ha scritto:
- Io lo dico sempre. Legalizziamo prostituzione e gioco d'azzardo. Ci aiuterebbe a campare qualche generazione in piu' :D
Sono abbastanza d'accordo. Non so se può servire, ma quest'estate avevo incontrato un ragazzo portoghese che mi ha raccontato di come il governo stesse costruendo numerose scuole, forse anche troppe, per cercare di creare posti di lavoro ad ogni costo. | |
| | | The Candyman Guardiano di Zendra
Età : 36 Località : Genova Messaggi : 3238
| Titolo: Re: Portogallo vicinissimo al collasso Ven Mar 25, 2011 9:34 pm | |
| della serie "fate scavare una buca e poi fatela riempire di nuovo" | |
| | | Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 38 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Re: Portogallo vicinissimo al collasso Ven Apr 08, 2011 8:43 am | |
| Dopo Grecia e Irlanda anche il Portogallo chiede aiuto all'Unione europea
Il Governo portoghese ha finalmente ammesso ieri di aver bisogno di aiuti internazionali per far fronte alla crisi del proprio debito, messa a nudo poche ore prima per l'ennesima volta dal collocamento di titoli di Stato a tassi d'interesse insostenibili. La richiesta di finanziamenti è stata notificata dal primo ministro, José Socrates, al suo connazionale, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso.
La crisi portoghese sarà sul tavolo dei ministri finanziari europei riuniti da stasera a Budapest. Barroso ha assicurato che la richiesta sarà vagliata «nei tempi più rapidi possibili», anche se non è chiara la modalità del negoziato, visto che l'esecutivo di Lisbona è dimissionario da due settimane, quando il quarto pacchetto di misure di austerità nel giro di pochi mesi è stato bocciato in Parlamento, e il Paese andrà al voto il 5 giugno. Le cifre circolate nelle scorse settimane sulle possibili necessità finanziarie del Portogallo oscillano fra 60 e 80 miliardi di euro per tre anni, ma un accordo avverrà solo dietro la presentazione di un pacchetto di austerità e riforme che dovrà essere messo in atto dal Governo che si formerà dopo il voto. grafici
Un discorso televisivo di Socrates, che per mesi ha resistito all'ipotesi di un salvataggio internazionale da parte dell'Europa e del Fondo monetario e anzi ha negato, fino a pochi giorni fa, la sua necessità, ha ufficializzato ieri sera a tarda ora, alla conclusione di un consiglio dei ministri straordinario, la richiesta di aiuti, definendola inevitabile. «Ho fatto di tutto - ha detto Socrates - ma in coscienza abbiamo raggiunto un punto in cui non prendere questa decisione farebbe correre al Paese dei rischi che non dovrebbe correre». Il commissario europeo, Olli Rehn, l'ha definita una scelta «responsabile, per il bene della stabilità economica in Portogallo e in Europa».
Prima del consiglio, tuttavia, scegliendo lo strumento irrituale di una intervista con il sito del quotidiano "Jornal de Negocios", il ministro delle Finanze, Fernando Teixeira dos Santos, aveva già dichiarato che «in questa difficile situazione, che avrebbe potuto essere evitata, è necessario fare ricorso ai meccanismi di finanziamento europei». Teixeira ha sostenuto anche che un negoziato internazionale richiederà «il coinvolgimento e l'impegno di tutte le forze politiche».
Nei colloqui con il presidente della Repubblica, Anibal Cavco Silva, all'apertura della crisi di governo, non solo i socialisti, che formano l'attuale esecutivo di minoranza, ma anche i due principali partiti di opposizione, i conservatori del Psd, che, secondo i sondaggi uscirà dal voto come partito di maggioranza relativa, e la destra del Pp/Cds, suo probabile alleato di governo, si sono impegnati a rispettare gli obiettivi di riduzione del deficit già concordati dal Governo uscente con l'Europa. Questi prevedono un taglio del disavanzo pubblico dall'8,6% del Pil nel 2010 al 4,6% nel 2011 e al 3% nel 2012.
Teixeira ha sostenuto che il Paese è stato «spinto irresponsabilmente» nella situazione attuale dalla bocciatura del cosiddetto Pec-4 e che anche i risultati del collocamento di ieri riflettono «il danno irreparabile» causato dalla crisi politica. A questa sono seguiti diversi declassamenti del debito da parte delle agenzie di rating e, martedì, il rifiuto delle banche nazionali di continuare ad acquistare massicciamente titoli di Stato. La quasi totalità degli osservatori di mercato è convinta però che la situazione portoghese fosse da tempo irrecuperabile e che, rifiutando di rivolgersi alla comunità internazionale per un bailout già mesi fa, Socrates abbia contribuito ad aggravare la situazione e alzato il costo della crisi per le finanze pubbliche.
Lo stesso Teixeira, secondo fonti politiche di Lisbona, da qualche tempo spingeva per questa soluzione. La strenua resistenza di Socrates era legata, si dice a Lisbona, alla consapevolezza che una richiesta di aiuti internazionali avrebbe avuto conseguenze probabilmente fatali per le sue chance di rielezione. In Portogallo è ancora viva la memoria dell'ultimo ricorso del Paese al Fondo monetario nel 1983, tuttora vissuto come un momento di umiliazione nazionale.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-07/portogallo-chiede-aiuto-063914.shtml?uuid=AaJgOpMD | |
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