Zendra
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


Comunità Fantasy
 
IndiceCercaUltime immaginiRegistratiAccedi
Ultimi argomenti attivi
» I miei soggetti di sceneggiatura
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Gio Mag 09, 2024 9:31 pm

» Tempus fugit
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Gio Mag 09, 2024 9:27 pm

» Tristezza e nostalgia
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Lun Ott 25, 2021 1:30 pm

» I-phone e I-pod: un' applicazione, un mondo davanti a te
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa B4rcy Sab Ago 29, 2020 5:59 pm

» COMPRO WAHRAMMER FANTASY
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Mar Giu 16, 2020 7:40 pm

» 2020
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Mer Gen 01, 2020 12:48 am

» A lezione col maestro Wong
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa Sephiroth Mar Ago 28, 2018 9:00 pm

» Un saluto a tutti voi!
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Mar Lug 17, 2018 11:22 pm

» Fotografia
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa B4rcy Mer Giu 06, 2018 1:49 am

» Una canzone al giorno (?)
I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeDa The Candyman Gio Mag 10, 2018 12:12 am

Parole chiave
2010 acqua cavalieri degli caos 2014 NOMI effetto drone conti grigi indovinelli orchi 2016 tattiche space recensione catalogo femminili vampiro 2011 tattica dead knights Nehek grey

 

 I laureati italiani? Sempre più disoccupati

Andare in basso 
+5
thekingofbronx
Talaban
Maresciallo_Helbrecht
The_Green_Knight
Asurian
9 partecipanti
AutoreMessaggio
Asurian
Utente
Utente
Asurian


Età : 35
Località : Altopiano di Shakuras
Messaggi : 3187

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMar Mar 06, 2012 1:40 pm

Dal primo articolo del corriere online di oggi (link), un articolo sulla disoccupazione in aumento tra i laureati:

------------------------------------------------------------------

I laureati italiani? Sempre più disoccupati


Passa dal 16% al 19% la disoccupazione dei laureati triennali


MILANO - Un'altra brutta notizia per i ragazzi italiani. Oltre al
tasso di disoccupazione giovanile superiore al 31% secondo i dati Istat
di gennaio, ora arriva anche l'aumento della disoccupazione tra i
laureati. È quanto stabilisce il XIV Rapporto Almalaurea sulla
condizione occupazionale dei «neodottori», circa 400mila ragazzi
coinvolti. Secondo il consorzio interuniversitario la disoccupazione
dei laureati triennali è passata dal 16% del 2009 al 19% del 2010. Dato
che lievita anche per i laureati specialistici, passato dal 18 al 20 per
cento. Non vengono risparmiati neanche gli specialistici «a ciclo
unico» come i laureati in medicina, architettura, veterinaria,
giurisprudenza: anche per loro la disoccupazione è passata dal 16,5 al
19%.
I RISULTATI - «Si tratta di un fenomeno piuttosto preoccupante -
spiega Andrea Cammelli, direttore di Almalaurea - ma del resto basta
dare un'occhiata agli investimenti fatti in questo periodo dal nostro
Paese in questo settore. Francia, Germania, tutti i Paesi Europei hanno
investito di più nelle professioni qualificate per uscire dalla crisi,
l'Italia è l'unica in controtendenza. Abbiamo una percentuale di
laureati modesta rispetto alla media Ocse, abbiamo una classe dirigente
oltre 55 anni poco scolarizzata e per di più investiamo pochissimo su
questo fronte».

IL CONFRONTO - Non conforta neanche il confronto con i dati del
2007. I laureati triennali disoccupati del 2010 fotografati da
Almalaurea, sono infatti aumentati dell'8%, percentuale che lievita per i
laureati specialistici (9%) e per gli specialistici a ciclo unico
(+10%). Per di più diminuisce il lavoro a tempo indeterminato: la
stabilità riguarda infatti il 42,5% dei laureati occupati di primo
livello e il 34% dei laureati specialistici (con una riduzione,
rispettivamente, di 4 e di 1 punto percentuale rispetto all’indagine
2010). Contemporaneamente si dilata la consistenza delle forme
contrattuali a tempo determinato e interinale, del lavoro
parasubordinato e del lavoro nero. Fenomeno, quest’ultimo, che riguarda
il 6% dei laureati di primo livello, il 7% degli specialistici, l’11%
di quelli a ciclo unico.

LE RETRIBUZIONI - Brutte notizie anche sul fronte della
remunerazione: lo stipendio a un anno dalla laurea (pari a 1.105 euro
mensili netti per i laureati di primo livello, 1.050 per gli
specialistici a ciclo unico, 1.080 per gli specialistici), già non
elevato, perde ulteriormente potere d’acquisto rispetto alle indagini
precedenti (con una contrazione compresa fra il 2 e il 6% solo
nell’ultimo anno). «Sarebbe un errore imperdonabile - precisa Cammelli -
sottovalutare o tardare ad affrontare in modo deciso le questioni della
condizione giovanile e della valorizzazione del capitale umano, non
facendosi carico di quanti, anche al termine di lunghi, faticosi
processi formativi, affrontano crescenti difficoltà ad affacciarsi sul
mercato del lavoro, a conquistare la propria autonomia, a progettare il
proprio futuro».

DOPO DIECI ANNI - E cosa succede a dieci anni dal titolo? Se lo è
chiesto lo stesso consorzio bolognese che nell'autunno del 2011 ha
condotto un'indagine via web coinvolgendo un campione di laureati
pre-riforma degli anni 2000, 2001 e 2002. Le conclusioni? Dalle 13 mila
interviste realizzate, risulta che lavorano 88 intervistati su cento,
valore in calo di 4 punti percentuali rispetto all’analoga rilevazione
condotta nel 2006 (sui laureati del 1997-1998). Si dichiara alla ricerca
di un lavoro il 10% (erano 6 su cento tra i laureati 1997-1998).
Stabili 81 occupati su cento, di cui il 63% con un contratto a tempo
indeterminato e il restante 18 con un lavoro autonomo. I laureati degli
anni 2000-2001-2002, vedono la propria retribuzione mensile netta
attestarsi, in media, a 1.620 euro (era di 1.466 euro tra i laureati del
1997-1998 intervistati nel 2006). In termini reali, gli stipendi sono
rimasti pressoché costanti.


Corinna De Cesare

----------------------------------------------------

Sono dati non certo confortanti in prospettiva futura.

Personalmente, la mia opinione è quella che non occorre una percentuale di laureati spropositata, della serie "più sono e meglio è", ma che vada tenuta a livelli corrispondenti alla richiesta attuale/stimata del prossimo futuro, e che si punti invece molto sulla qualità.
Non si evince da questo articolo ma da altri che ho letto come ci sia invece carenza di manodopera specializzata, di cuochi, falegnami, parrucchieri, eccetera.
Insomma, una cattiva distribuzione. Eccesso da un lato e carenza dall'altro.

Sulla situazione universitaria in Italia non posso esprimermi per conoscenza diretta, ma sento dire cose poco confortanti riguardo alla situazione degli atenei italiani in quanto a raccomandazione, inutilità di corsi/esami, insegnamento inadeguato (quasi anacronistico) e distante dal mondo del lavoro, baronato, e molto altro ancora. Chiedo a voi: sono solo voci o corrisponde anche alla vostra opinione?

Per concludere, è vero che ho detto che il numero di laureati dovrebbe essere adeguato alla richiesta del mercato, ma è anche vero che in Italia non si sta facendo praticamente nulla per investire sulla creazione di posti di lavoro qualificati. Settore della ricerca è completamente carente di fondi, e altri settori come quello turistico (che secondo me assorbirebbe una valanga di laureati in architettura, storia, arte, archeologia, letteratura,...), che potenzialmente potrebbe generare una ricchezza enorme per il nostro paese, è completamente trascurato. Siamo seduti sul Paese più ricco nel senso culturale del termine e nemmeno ce ne accorgiamo, tra poco.
Poi non so con precisione, ma ho il dubbio che in altri settori industriali si potrebbe investire molto di più sviluppo applicato di medio-alto/alto livello, condotto anche da laureati (ma anche da personale specializzato, settore anche questo troppo trascurato in italia).

Il problema è che ormai si piange sul latte versato, inutile nasconderci che ora non è proprio un momento facile nel quale investire. Forse era meglio pensarci prima...


Bene, ho detto la mia, dite la vostra! I laureati italiani? Sempre più disoccupati 50613
Torna in alto Andare in basso
The_Green_Knight
Custode di Zendra
Custode di Zendra
The_Green_Knight


Età : 31
Località : Pistoia
Messaggi : 12249

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMar Mar 06, 2012 1:58 pm

Io ritengo che laurearsi in facoltà dove non c'è richiesta e poi rimanere a piangere per i soldi spesi e il tempo buttato perché non si trova lavoro sia colpa di chi studia, non di chi insegna... poi certo, c'è anche il discorso raccomandazioni, ma il nodo centrale è il tipo X che decide di studiare qualcosa all'università. Se il trend di occupazione è Y e io faccio X, è inutile che dia la colpa a qualcuno a caso (allo stato :§r§r: ) perché IO, con le mie scelte, non trovo lavoro...
Bisogna che la gente si adegui alla situazione attuale e si comporti di conseguenza.
È un anno che leggo il Sole 24 Ore di lunedì e quel che viene ripetuto è sempre il solito trend. Se gli vai contro, capperetti tuoi. Ognuno è responsabile delle proprie azioni, e anche il non informarsi è una colpa verso se stessi.

La cosa è frutto della disinformazione. Eppure, lo stato non può venire a dirti "fai il parrucchiere perché è richiesto". Al limite, può dirti "Sarebbe consigliabile che...". Ma ci sono già altre aziende adatti e basati su questo scopo specifico. Visto che basterebbe spendere 1,50 4 volte in un mese, mi sembra alla portata di tutti...
Torna in alto Andare in basso
http://warpathfiles.blogspot.com/
Maresciallo_Helbrecht
Veggente di Zendra
Maresciallo_Helbrecht


Età : 38
Località : Svizzera
Messaggi : 12617

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMar Mar 06, 2012 4:39 pm

Non ho le basi per permettermi di dare giudizi in merito alla situazione universitaria italiana però avrei da farvi 2 domande su cose che non mi sono molto chiare e frse potrebbero essere utili per interpretare meglio l'articolo:

1 - quanti sono i laureati in percentuale rispetto alla popolazione e nello specifico alla popolazione under 30? E la percentuale a livello erupero com'è?
Ve lo chiedo perchè se dovesse risultare che ad esempio la percentuale di giovani laureati in EU è del 20% e in Italia del 30%, allora sarebbe quasi inevitabile che anche la percentuale di laureati disoccupati sia maggiore che all'estero.

2 - sbaglio o ottenendo la laurea (master) si ottiene anche il titolo di Dottore? E sbaglio o questa cosa vale solo in Italia?? Che io sappia negli altri stati il dottorato è un titolo che si puo ottenere in seguito alla laurea (master) impiegando circa un paio di anni in piu e che serve per avere un titolo referenziale in piu mentre dandolo "d'ufficio" a tutti non serve a nulla. O sbaglio?
Torna in alto Andare in basso
Talaban
Guardiano di Zendra
Guardiano di Zendra
Talaban


Età : 38
Località : Muggiò,Genova,Cuneo, Pasturo
Messaggi : 6935

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMar Mar 06, 2012 9:51 pm

Mi sento chiamato in causa, io ho due lauree ottenute in 5 anni in scienze geografiche e protezione ambientale, con specializzazione nei sistemi GIS. ora non è certo il lavoro più richiesto del mondo, ma in tutti i settori pubblici una speranza ci può stare.
Il problema non è tanto che un lavoro che non va, quanto piuttosto che i datori di lavoro o sono ( io parlo per esperienza, non dico siano tutti così sia chiaro..) degli stronzi approfittatori, vedi che ti pagano a provvigioni, che ti fanno fare stage e poi a casa, oppure vai di concorsi pubblici, che dovrebbero essere meritocratici e mirati, ma non è così..
intanto non sono mirati, esempio mio: a luglio dell'anno scorso la regione lombardi bandisce un concorso che per laureati con competenze in scienze dell'ambiente, pianificazione territoriale e gestione dell'ambiente ( in pratica quello in cui mi sono laureato ) così' vado a vedermi il bando e, quando arrivo ai titoli di studio richiesti, vedo che il mio non è contemplato minimamente, invece prevedeva di ammettere laureati in ingegneria chimica, nucleare, storia dell'arte e informatica...gente che, con tutto il rispetto per la loro laurea, con la pianificazione territoriale non avevano una beata fava a che fare...peccato che loro abbiano dietro albi professiuonali che spingono e fanno pressioni per dare posti ai propri iscritti..
Insomma da una parte è vero quanto dice green, che uno dovrebbe fare anche una scelta più di testa che di cuore a volte, ma è anche vero che in Italia il merito e le competenze contano per un 30%, il resto va a culo, conoscenze e raccomandazioni..triste ma vero!

Poi per fortuna un concorso sono riuscito a passarlo ( dopo 10 che mi hanno rifiutato e 5 arrivato 2° dopo evidenti imbrogli e magagne...) e ora ho un grna bel posto che a che fare con quanto ho studiato!
Ah per la cronaca io prendo circa 1500 euro netti al mese, quei dati li mi sembrano bassini onestamente O_o
( persino quando lavoravo come commesso in gw prendevo almeno 1200 netti al mese..)
Torna in alto Andare in basso
http://talaban.deviantart.com/
thekingofbronx
Utente
Utente
thekingofbronx


Età : 35
Località : Trento
Messaggi : 928

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMar Mar 06, 2012 10:26 pm

Allora io volevo dire 2 cose:

la mia fidanzata è laureata in beni culturali archeologici, e ora sta facendo la specializzazione in economia e managemet dei beni culturali. Le piace quindi vuole seguire quella strada. E come opportunità lavorative in questo settore dovremmo essere il paese messo meglio purtroppo non lo siamo.

Molti laureati che però sono senza lavoro ( al nord maggiormente), se non trovano il lavoro per il quale sono laureati subito preferiscono stare a casa ad aspettare. Io ho la fortuna di conoscere gente che lavora magari come commesso anche se è laureata in attesa della giusta chiamata. Ma SO di molte persone che stanno a casa perchè con la laurea non si abbassano a fare certe cose.

Per il resto FACCIAMO SCHIFO, potremmo vivere di turismo e non ne siamo in grado :D
Torna in alto Andare in basso
ultraross
Utente
Utente
ultraross


Età : 33
Località : sestri levante
Messaggi : 581

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMer Mar 07, 2012 10:35 am

io dico solo una cosa

I laureati italiani? Sempre più disoccupati 383946_200338756720454_197688973652099_413702_1183820838_n
Torna in alto Andare in basso
Yakumo-dono
Veggente di Zendra
Yakumo-dono


Età : 36
Località : Yamato
Messaggi : 5413

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMer Mar 07, 2012 2:41 pm

Mi verrebbe da quotare un po' tutti, in particolare mi trovo d'accordo con king: anch'io conosco molte persone che cercano lavoro solo in un dato settore e alcune hanno anche smesso di cercarlo praticamente.
Vorrei anche dire che l'articolo si riferisce alle lauree triennali che secondo me sono un po' un fallimento concettuale. Il laureato triennale nasce essenzialmente per soddisfare il bisogno delle aziende di avere a disposizione personale a costo ridotto, facilmente modellabile e polivalente.
In realtà questa situazione va a mare per vari motivi, in primis credo perché sono pochissimi quelli che si accontentano della triennale (nel mio corso di ingegneria saranno stati due o tre al massimo del mio anno....), e un po' perché credo che molte lauree triennali diano come sbocco figure che sanno poco e male, le cui competenze richieste sono spesso molto basse per cui a quel punto si preferisce o fare il passo più lungo e cercare un laureato magistrale, oppure il passo più breve e prendere un tecnico magari da formare più specificatamente ma che comunque ti lavora meglio del laureato triennale.
Torna in alto Andare in basso
B4rcy
Utente
Utente
B4rcy


Età : 28
Località : Lombardia
Messaggi : 2541

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeMer Mar 07, 2012 11:39 pm

Citazione :
Non ho le basi per permettermi di dare giudizi in merito alla situazione universitaria italiana

Io posso dire solo che mio fratello si è laureato in storia dell' arte (ok che non è un indirizzo molto favorevole ma un suo amico è allo stesso livello e ha fatto ingegneria informatica) con 110 e lode, ha un master in informatica (o come si chiama) e lavora come commesso ad un supermercato...
Ok che c' è di peggio ma è stato disoccupato per un anno e mezzo...
Oltre a questo molti mi dicono che lavoro non si trova oppure che si è sotto pagati -.-
Spesso mi chiedo se ha un senso studiare. Tanto poi, alla fine si finisce così :|
Torna in alto Andare in basso
Gunnerjack
Utente
Utente
Gunnerjack


Età : 46
Località : Firenze
Messaggi : 108

I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitimeVen Mar 09, 2012 10:09 am

Mi sa che se ne era già parlato comunque l'Italia era la maglia nera nel numero di laureati in età compresa tra 25 e 34 anni nel 2009 (fonte). Il problema italiano è che della cultura e della capacità ai datori di lavoro (pubblici e privati) in media non frega nulla. La discriminante principale è quanto sei disposto a lavorare gratis per i privati e quante persone conosci nel pubblico. Ovviamente ci sono eccezioni ma io lavoro da quasi 10 anni e mi trovo nella precisa situazione indicata dal sondaggio, solo contratti a tempo determinato o peggio collaborazioni esclusive a P.Iva (ovvero sei dipendente ma non ti riconosco nulla) che ti permettono di portare a casa 1000€ quando va bene senza nemmeno la malattia o lo ferie pagate. Io sono laureato in Geologia con 110 con specializzazione in ambientale e GIS non dico di essere un eccellenza italiana ma non riuscire a trovare un lavoro da 1200€al mese mi pare davvero assurdo.
Il fatto che la gente deve seguire il mercato per il percorso di studi è secondo me un errore enorme perchè si è già dimostrato che il mercato porta all'appiattimento e alla svalutazione delle competenze lavorative. Al momento il profilo più ricercato dalle aziende è il lavoratore schiavo in stile asiatico ma non penso che questo possa essere il modello che vogliamo inseguire.
Per come la vedo io in italia se non si tornerà a investire in cultura (per chi non l'avesse nontato abbiamo il patrimonio artistico/archeologico più vasto e differenziato del mondo) e non si tornerà a dare importanza a lauree che vengono disprezzate le cose andranno sempre a peggiorare.
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





I laureati italiani? Sempre più disoccupati Empty
MessaggioTitolo: Re: I laureati italiani? Sempre più disoccupati   I laureati italiani? Sempre più disoccupati Icon_minitime

Torna in alto Andare in basso
 
I laureati italiani? Sempre più disoccupati
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» soldati italiani morti in afghanistan
» Giovani mai così male, boom disoccupati 36%
» italiani e tecnologie digitali - rapporto 2011
» L'italiani visti all'estero.
» Strage di Denver, i giornalisti italiani super informati...

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Zendra :: LA CITTÀ :: DIBATTITI & SONDAGGI ZENDRIANI-
Vai verso: