soldati italiani morti in afghanistan

Citazione :

Due militari italiani sono morti e altri due sono rimasti feriti gravemente oggi a causa dell'esplosione di un ordigno al passaggio di un convoglio militare nell'Afghanistan occidentale.
Lo riferisce in una nota da Herat il comando militare italiano in Afghanistan, precisando che l'esplosione è avvenuta alle 9.15 ora locale.
"I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l'ospedale da campo di Herat con elicotteri di Isaf", spiega il comando nella nota, aggiungendo che i quattro si trovavano a bordo di un veicolo blindato Lince che era tra i mezzi in testa a una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalità, partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord.
Il medico che ha visitato i due feriti ha detto che non sono in pericolo di vita, fa sapere un portavoce dello Stato maggiore della difesa da Roma.
Intanto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, nel corso di una conferenza stampa a Milano, ha detto che "l'Italia è consapevole di far parte di una missione internazionale e non prenderà decisioni unilaterali in nessun caso".
Il ministro ha detto che le salme dovrebbero rientrare in Italia mercoledì mattina.
Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha inviato messaggi alle famiglie delle vittime, "rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese di fronte al tragico evento, in cui esprime i sentimenti della sua affettuosa vicinanza e della più sincera partecipazione al loro grande dolore", come si legge in una nota del Quirinale.
Secondo quanto riferito dal comando di Herat e da La Russa, il veicolo sarebbe stato in quarta posizione lungo il convoglio di 130 mezzi con 400 militari anche delle forze afghane, americane e spagnole, era in movimento e si trovava a 25 chilometri a sud di Bala Murghab.
Con i due soldati morti oggi, sale a 24 il numero di militari italiani che hanno perso la vita dal 2004 in Afghanistan, 16 dei quali in attentati o scontri a fuoco. Lo scorso febbraio era inoltre rimasto ucciso in un attacco dei talebani a Kabul un funzionario dell'Aise, i servizi segreti per l'estero.
Sono circa 3.200 i militari italiani attualmente impegnati nell'ambito della missione Isaf della Nato in Afghanistan, per lo più nella Regione Ovest - dove stamani l'esplosione di un ordigno ha ucciso i due militari - sotto comando italiano.

"C'è sempre un prezzo da pagare ma questo non ci fa deflettere dalla decisione politica di partecipare (alla missione internazionale)", ha detto La Russa, che manifestando la propria solidarietà a vittime, feriti, familiari e commilitoni, ha sottolineato come incontrando i militari italiani in Afghanistan ha sempre percepito in loro "l'assoluta consapevolezza del rischio che fa parte della loro missione".

ho aperto questo topic citando appositamente varie fonti trovate sul web per di rimanere oggettivo nella ricostruzione dei fatti.

vorrei discutere con il foro di questo avvenimento in particolare ma anche di tutto ciò che ci gira attorno evitando cortesemente di flammare ed esprimendo le proprie opinioni in modo chiaro e tranquillo .
per il momento preferisco non esprimere direttamente la mia opinione.

a voi la parola.

(non mi sembra ci sia un topic simile ma in caso contrario eliminatelo pure.)

Citazione :

Mi chiamo Mario Di Girolamo, avevo 32 anni, sono morto sul lavoro. Lascio due orfani e la mia bara non è avvolta nella bandiera

ecco la mia opinione.

Stessa cosa di Urizhel.

Il cosiddetto Eroe che muore per la libertà e la patria (certo, libertà e patria. diciamo soldi, per sì e per i potenti che vogliono il petrolio, e per la sua terra, lontana miglialia di miglialia di kilometri. al massimo è l'ideale iniziale che lo spinge ad arruolarsi e a portare pace, ma è solo un veicolo, nonostante come persona possa fare e faccia del bene) è più festeggiato di un uomo medio che muore per sostenere la sua famiglia.

Solo che il primo prende 5 volte lo stipendio del 2°, e sa pure che la sua missione è pericolosa (cosa per cui lo pagano di più). Mentre l'altro, sogna solo di poter vivere in pace dando benessere a sè, ai suoi cari e allo stato e al mercato.

Di primi, ne muoiono circa 10-20 all'anno in italia. Dei secondi, circa 1000.
Sarà mica la scarsità a renderli così importanti?

uri non potevi trovare parole migliori

beh dall'inizio del conflitto se non erro sono morti circa 25 militari italiani...

ma siamo sicuri che la missione a cui partecipano si possa definire "di pace"??
e cosa distingue una missione di pace da un'operazione di guerra normalisima??

...e soprattutto siamo sicuri che la democrazia possa essere esportata??
e siamo sicuri che i nostri "eroi" che sono morti per la pace e per proteggerci dal terrorismo (?) non fossero altro che assassini pagati (profumatamente) dallo stato??

vediamo i vari punti di vista...

Erano soldati, sono andati in guerra e sono morti. Non li definirei eroi nè assassini.
Gli unici che hanno colpa sono, come sempre, i politici che mandano la gente a morire in nome del loro portafogli.

Sono d' accordo con urizhel & associati per quanto riguarda gli onori ai morti.

Non diamo colpa ai politici, io ho parlato con dei militari.

Loro mii hanno detto che vogliono andare la perchè prendono 5/6 mila euro al mese. Lo si fa per i soldi. La considero una morte sul lavoro come un'altra

peccato che la morte dei nostri "eroi" non è messa sullo stesso piano di qualsiasi altra morte bianca, hanno proclamato il lutto nazionale con relativo minuto di silenzio nelle scuole O.O ...una cosa del genere per degli operai morti sul lavoro sinceramente non l'ho mai vista...

Il bello è che non ci si può neanche lamentare di questo grande problema perchè rischi di essere additato come persona immorale e bla bla bla.

che stronzi.

uno cosa posso dire che riposino in pace.... perchè tutti gli italiani gli hanno mandati la.... dovevamo farci gli affari nostri e starcene a casa, una preghiera per questi grandi uomini

dany ha scritto:

uno cosa posso dire che riposino in pace.... perchè tutti gli italiani gli hanno mandati la.... dovevamo farci gli affari nostri e starcene a casa, una preghiera per questi grandi uomini

Al di là dell'italiano che ulula di dolore.... XD

Non sono stati gli italiani a mandarli, ma i politici, per i propri fini. Lo stato Italia non guadagna nulla in una guerra.
Massimo rispetto per delle persone morte.. ma ciò non toglie che quello per cui erano pagati nulla ha a che vedere con gli interessi del popolo italiano.

guarda che il soldato può rifiutarsi di andare la. Sono i soldati che fanno domanda per andare in Iraq o afganisthan!!!

Ho cambiato il mio parere a riguardo.

Nel senso che credo sia non dico "giusto" ma "giustificabile" tale consuetudine che risale agli antipodi delle usanze militari.
Devo altresì dire quanto io trovi deprecabile il fatto che si parli poco delle precarie condizioni lavorative di certi settori (come quello edilizio) italiani e, cosa ancor peggiore, quanto poco si faccia per migliorarle.

thekingofbronx ha scritto:

guarda che il soldato può rifiutarsi di andare la. Sono i soldati che fanno domanda per andare in Iraq o afganisthan!!!

Già ma chi è che decide di fare una guerra? i politici.
Se non ci fossero guerre, hai una vaga idea di quanti miliardi andrebbero investiti in altri settori?
ok, direte voi, bella favola, ma è utopia. Ma restano i politici i colpevoli.

Morire per la patria morire per niente...

Non compiangete i soldati morti, quando avevano i fucili si sentivano più forti.

Saluti libertari.

Citazione :

Non compiangete i soldati morti, quando avevano i fucili si sentivano più forti.

"c'è chi uccide per la fama o per sei milioni al mese, ma c'è anche chi ti ammazza perchè sei nel suo paese."

credo che la citazione sia d'obbligo...il riassunto di come la penso in sostanza...

Suvvia, per quanto possa essere discutibile la guerra, non bisogna dimenticare che l'Italia ha dato il culo agli americani dopo che essi c'hanno liberato. Sono rapporti di forza che difficilmente possono venir meno. L'Italia, come alleato stradichiarato degli USA, doveva dare il suo supporto se voleva restare coerente con la sua linea politica.

Poi certo si può essere contrari a questa linea politica, ed io lo sono.

Adbhull ha scritto:

dany ha scritto:

uno cosa posso dire che riposino in pace.... perchè tutti gli italiani gli hanno mandati la.... dovevamo farci gli affari nostri e starcene a casa, una preghiera per questi grandi uomini

Al di là dell'italiano che ulula di dolore.... XD

Non sono stati gli italiani a mandarli, ma i politici, per i propri fini. Lo stato Italia non guadagna nulla in una guerra.
Massimo rispetto per delle persone morte.. ma ciò non toglie che quello per cui erano pagati nulla ha a che vedere con gli interessi del popolo italiano.

dovrai farci l'abitudine del mio italiano scorreggiuto xdxdxdxdxd......

L onore, la patria, la libertà... tutti valori notevoli... ma tutti valori abusati per giustificare e cercare di comprendere la guerra...
Potrò sembrare cinico ma alla fine tutti questi valori lasciano il tempo che trovano e un morto in guerra è uguale ad un morto sul lavoro.
Solo che, a dipendenza dei casi, l uno puo diventare piu famoso dell altro. Ma solo dopo essere morto, esattamente come l altro.
In realtà si tratta di politica ed è per questo che i soldati muoiono. Perchè accettano di fare un lavoro che li puo potenzialmente confrontare con la morte un qualsiasi giorno e accettano i fare cio che qualcosa di molto materiale e molto poco ideologico gli dice di fare.

Detto cio, mi piacerebbe saere cosa ne pensa il buon Raptor a questo proposito dato che è il piu coinvolto in tutto cio. Spero che prima o poi troverà un momento per connettersi al foro...

Difficile, pare abbia trovato la donna... ogni tanto lo sento, ma 'un c'è mai...
Comunque è costretto al congedo, se corre per un po' gli va in cancrena la gamba (in sostanza, è debito di ossigenazione), ergo non so quanto starà ancora.

Perdonatemi l'ot ma noi questo militare lo conosciamo, un minimo ^^

La presenza italiana nelle "missioni di pace" all'estero ha una valenza pesante, per noi come per qualsiasi altro paese che vi collabori, sulla nostra politica estera e sulla nostra credibilità internazionale. Questo che piaccia o meno: credo che un discorso di moralità qui sia fuori luogo. Mi ricordo addirittura di aver letto un articolo su una presunta "emergenza armamenti" in cui si rimproverava al governo una pessima politica sui miglioramenti della nostra tecnologia militare. Solo schieramenti politici "popolari" si potrebbero opporre a questa logica per riversare le spese nel settore della difesa in altri più sentiti dall'elettorato. Ma anche così ci sarebbe, imho, poco da gridare alla santità, piuttosto a una scelta politica più decisa.

Per quanto riguarda il confronto fra morti bianche e morti fra i militari, non so cosa dire se non che comunque sia lo stato riconosce al militare, per quanto lautamente stipendiato, un ruolo diverso da quello del civile. Il paragone che mi sento di fare è quello con le forze dell'ordine. Se un poliziotto muore in servizio, non si crea forse un sentimento di particolare rispetto per la sua dipartita? Sia il militare che il poliziotto (in termini del tutto astratti, sia chiaro) sono forze dell'ordine o comunque rappresentanti della legge e dello stato.
Questo senza voler fare giudizi di valore di nessun tipo. Sono il primo a trovare ammirevole chi si fa il culo in fabbrica 12 ore al giorno piuttosto che chi muore per una pallottola vagante.

Yak il tuo discorso sulla differenza di valori nelle due morti ha un senso ma fino a un certo punto, ovvero ciò crolla quando quelle persone fanno quelle scelte spinti da motivazioni economiche precise e da ideali che con quelli del difendere lo stato e la libertà c'entrano poco...
Per carità, sempre massimo rispetto per un morto, ma quando sinceramente danno dell "eroe" ha un soldato italiano morto in missione e senti la moglie che dice che era andato la perchè " pagavano di più e potevano permettersi la casa grande " ( intervista vera a una delle mogli dei 5 soldati morti tempo fa ) francamente non vedo alcuna differenza fra loro e chi muore sul lavoro...

Non è tanto una differenza di valori delle "morti" in sé, ma il presunto ruolo all'interno della società. Non si può non dire che le forze dell'ordine (e in senso traslato, i militari) brillano della luce riflessa delle istituzioni, della legge e dello stato. Io devo a questo il diverso atteggiamento della comunità nel commentare come "eroica" la fine di un soldato.
Con questo ripeto voglio solo spiegare da cosa ha origine questo comportamento e non dire che lo appoggio o meno.

Vorrei dre una cosa: credo che quei ragazzi, e uomini, siano morti uccisi due volte. Una volta da una bomba che ha falciato le loro vite, una seconda quando chi li ha mandati a morire ha versato alcrime da coccodrillo sulle loro bare. Tranne il nostro presidente della Repubblica, penso proprio che tutti gli altri siano dei gran ipocriti. E non solo sono stati uccisi, ma sono morti nemmeno per il loro paese a cui si erano dedicati, ma per il fanatismo di una nazione che vuole soltanto vedere espanso il proprio impero.

Rispetto per la morte ma non rispetto ne la guerra, ne tantomeno il motivo economico per il quale erano in afganistan (ancora peggio nel caso che ci siano andati per puro piacere). Inoltre nessuno ricorda i civili morti, nessuno commemora gli afgani morti in guerra.Quei soldati avevano un fucile, se gli capitava di sparare (e magari gli è anche capitato) probabilmente nessuno avrebbe saputo che un soldato italiano ha ucciso, ma si sarebbe saputo che dei bravi cittadini han difeso e portato avanti una guerra umanitaria. Quello che voglio dire è che i soldati eran lì per far la guerra, sapevano di dover puntare un fucile e sparare, sapevano che probabilmente ci avrebbero rimesso le penne. Fine della discussione, erano lì o per uccidere o per morire.. Non commemoriamo chi a sua volta avrebbe ucciso.