Vampirismo mediatico e dignità

Ieri sera il nome Barbara D'Urso è diventato trending topic su Twitter. Ovvero, una delle parole più impiegate in quel momento sul social network. Ho subito fatto due più due: proprio in quelle ore c'erano i funerali in diretta di Melissa Bassi. "L'Unta dal Piersilvio avrà infranto ogni record di faccette contrite", mi son detto.
Invece no. O meglio, non solo. Perchè sì, di faccette ce ne sono state a profusione, certo. E sono state atroci. Ma lunedì a Pomeriggio Cinque han fatto di più: han tentato di sfondare il tetto, già barcollante, della meschinità catodica. E ci sono riusciti.

Alle ore 16.36 han mandato in onda a tradimento un servizio incommentabile contenente tutto ciò che molta gente aveva già stigmatizzato: le foto private della ragazza, il video della comunione, le immagini della sua stanza. Con un'odiosa musichina strappalacrime in sottofondo, come da copione. E le parole, in perfetto stile Studio Aperto: "Melissa ha una luce speciale negli occhi dorati. E' felice come tutte le bambine nel giorno della comunione. Il vestitino bianco, i lunghi capelli sciolti, la coroncina in testa. (...) Legge con la spavalderia che ti dà l'età ed un carattere speciale" (e si sente la bambina mentre legge, roba che ha l'unico intento di strappare il cuore di ogni madre all'ascolto).

Han trasmesso anche il filmato di Melissa in quarta elementare durante una recita scolastica, arrivando al punto di oscurare/sfocare gli altri bambini per mettere in risalto lei. E giù frasi da Novella 2000, da gossip codardo e becero: "Eccola a 16 anni, già il fidanzatino, gli scatti da vamp da postare su Facebook, il trucco, i capelli sempre lunghi, una giovane piccola donna che si stava attrezzando ad affrontare la vita".

La spavalderia? La vamp? I capelli e il trucco? Adesso capisco perchè su Twitter centinaia di persone li han mandati affanculo. Non c'è uno straccio di notizia, solo pornografia emotiva della peggior specie.

Ah, naturalmente hanno inquadrato con insistenza il padre della ragazza, perchè nulla deve sfuggire al morboso occhio delle telecamere, neanche una stilla di dolore. E lì, in chiesa, durante un funerale - ripeto, durante un funerale - si son messi a fare il play-by-play degli eventi, con la conduttrice che non ha potuto fare a meno di chiocciare: "Guardate la dignità di quest'uomo". Dignità, esatto. Qualcosa di sconosciuto in casa Mediaset.

Non inserisco né foto né video di questo raccapricciante esempio di vampirismo mediatico. Se proprio ci tenete, potete farvene un'idea andando QUI.

FONTE

Quando dissi "pornografia del dolore" lo dissi pensando proprio a questo...

Bleargh... che schifo assoluto!

Se avessi un codice penale a portata di mano mi metterei subito a sfogliarlo per vedere quali reati se ne possono tirare fuori. Purtroppo non credo ce ne siano.

più che altro sarebbe da vedere se kla faccia della barbara può rientrare nella categoria dell'istigazione a delinquere..perchè a vederla mi vien voglia di spaccargli la faccia!

Ne approfitto per andare leggermente OT e pubblicare la reazione di Pontifex.
Lo scandalo non è la d'Urso, no, nè la bomba, figuriamoci: è quello svergognato di Fini, che al funerale accavalla le gambe !

Il Tg2 ha trasmesso la messa funebre della povera Melissa, la giovane ragazza morta nello scoppio dell'ordigno di Brindisi. Nella Chiesa Madre di Mesagne sono state celebrate le esequie solenni della ragazza, presiedute dal Vescovo di Brindisi Monsignor Rocco Talucci. Come accade in queste occasioni, erano presenti per lo Stato le Istituzioni, anche al massimo livello. In prima fila abbiano notato il Presidente della Camera dei Deputati, onorevole Fini. Bene, per tutta la funzione, Fini, pur davanti all'altare, ha tenuto le gambe accavallate una sull'altra. I soliti buonisti o amanti del nulla religioso, diranno: ma conta l'animo. Bene: quel gesto delle gambe accavallate rispecchia esattamente l'animo col quale Fini assisteva alla funzione, pensava di essere al bar. Ovviamente, era in buona compagnia, se D'Alema osservava di continuo il cellulare, il Ministro Severino si aggiustava le calze, Vendola parlava con un signore vicino. Sintesi: ...

... che valore ha la loro presenza alla funzione?

Tornando a Fini. Nessuno gli ha detto che una elementare regola di galateo liturgico e di rispetto per la casa del Padre pretende che le gambe non siano accavallate come al caffè?

Se alla Camera dei Deputati da lui presieduta si dicono insulti, parolacce, si arriva alle mani stile cantina, sono affari suoi, ma rispetti il decoro della casa di Dio, se proprio ci vuole andare.

Disgustoso. Davvero disgustoso. Stessa cosa che capitò con Sara Scazzi.
Per quel che mi riguarda doveva rimanere privato anche il funerale.

La D'Urso poi mi sta davvero sulle palle.
Ho stimato troppo Sgarbi quando l'ha azzannata durante una puntata proprio a causa della sua falsa e piagnucolosa retorica.

Certo che se fossi il padre e avessi una doppietta a portata di mano...