De Confutatis Maledictis - Capitolo I

@ Nuntius Angelos: Il rintocco sordo di una campana a te ben nota ti richiama dal riposo. Ti alzi a sedere sulla branda nella spartana semplicità della tua cella. Ti massaggi le cicatrici dell'ultima missione. La consapevolezza riaffiora sempre più prepotentemente dall'ovattato oblio del sonno, e ti torna alla mente l'importanza di questo giorno. Oggi si torna in Onyricon.
I rintocchi bronzei continuano ad echeggiare tra le spoglie pareti. Tra qualche minuto i confratelli si riuniranno per la preghiera, e la Sala Operativa, in cui riposano gli Animus, verrà riaperta.

Sono alquanto intontito dalla stanchezza,ho dormito poco stanotte.
La missione che ho davanti è forse la più importante della mia vita:da me dipende forse il destino del genere umano.Devo impedire una gnosi massiva con conseguente ascensione a dèi.E le probabilità di successo sono poche.
Il mio pensiero va agli ultimi equipaggiamenti da missione,i miei fedeli amici che mi hanno salvato la vita:l'obliterator,che in base alle occasioni ho trasformato in un'ascia Predicator o nella pistola Judgement,il mio Cassius,con (lettore mp3 integrato!)e infine,forse la mia ultima speranza:la pistola Confutator Hand of God. Mi dirigo verso la sala comune

Nei corridoi della fortezza-monastero la vita si sta rapidamente risvegliando. I confratelli corrono alle proprie occupazioni, mondane e spirituali, mentre Magistri dall'aria annoiata si trascinano senza troppo entusiasmo verso le aule della predicazione. Al tuo passaggio la folla si dirada, e qualche Adepto china il capo ossequioso.
La maggior parte dei confratelli, comunque, sono diretti alla tua stessa destinazione: la maestosa sala comune. Malgrado le spoglie architetture, la sua grande altezza e ampiezza e il rigoroso schema decorativo - affreschi raffiguranti le vite dei santi padri della Confraternita - ispirano solennità e rispetto. Giunto al centro della grande sala, ti si aprono tre possibilità: alla tua destra, la porta che conduce alla cappella, dove già si odono le prime preghiere - da cui, in quanto Executor all'alba di una missione, puoi scegliere di esentarti; alla tua sinistra, il refettorio; dritto davanti a te, le sacre porte della Sala Operativa.

Non vado da nessuna parte senza la grazia di Dio.Del resto Lui è ovunque,anche nell'Onyricon,se ne avrò bisogno.Vado a pregare in cappella.

Stai per varcare le porte della sala consacrata, e già gli incensi benedetti pungono il tuo sensibile olfatto, quando una mano pesante cala sulla tua spalla, trattenendoti.

Mi giro,chiedendo:"che cosa c'è?"

Davanti a te vedi il volto severo e scavato dalle cicatrici di Hieronimus Malactor, il tuo principale insegnante di lotta. E' da più di un anno che non lo vedi, e sembra abbastanza felice - per quanto possibile per un uomo di così poca intensità emotiva - di incontrarti.
"Nuntius," ti saluta, accennando col capo.

"Malactor,gran figlio di tua madre,da quanto tempo!"
Lo saluto abbracciandolo e con delle pacche sulla schiena.
"Vado alquanto di fretta,preghi con me?"

Ricambia con vigore il tuo abbraccio.
"I frati non ti hanno ancora insegnato a tener buona la lingua, eh?". Poi ti guarda stupito. "Ti sei fatto più robusto. Una volta non avresti saputo reggere così bene una stretta virile", scherza. Infine aggiunge:"Va bene, ti faccio compagnia"

"Ottimo.Raccontami anche qualcosa su quello che hai fatto durante quest'anno"

A questo punto,non so cosa fare,dimmi tu quando ho finito di pregare che mi dirigo in sala operativa

La preghiera si protrae per più di un'ora nella spoglia cappella del monastero. Tra i canti dei monaci e le invocazioni, Hieronimus ti narra delle sue rocambolesce vicissitudini, in particolare di uno scontro a fuoco con un clan della Yakuza giapponese che s'era impossessata di un carico d'armi della Confraternita. Infine viene pronunciata l'ultima orazione e l'attesa benedizione. Il flusso dei fedeli si dirige verso il refettorio. Giunti nella grande sala comune, il tuo maestro ti affibbia un'altra vigorosa pacca sulla spalla.
"Mi ha fatto piacere vedere ciò che sei diventato, Nuntius. So che oggi hai una missione importante, e spero che al sermone serale avrai modo di raccontarmene gli esiti".

"Grazie,Malactor.Oggi mangerò allegramente,perchè forse stasera cenerò negli inferi"

Congedatomi dal mio maestro,mi reco nella sala operativa,per ricevere l'equipaggiamento e partire in missione

La sala operativa è già gremita di inservienti, indaffarati a verificare ed eventualmente correggere il funzionamento degli enormi macchinari posti al suo centro: gli Animi.
Ogni Animus è una struttura imponente, composta da diversi macchinari dislocati attorno a un tronco principale, simile a una grossa colonna di concentrati tecnologici, che va dal pavimento al soffitto, dove risiede una volta di apparecchi supplementari destinati a captare le complesse armonie di Onyricon.

Un Artifex ti viene incontro con passo affrettato. E' Lucius, uno dei tanti tecnici che si occupano delle missioni di epurazione. Lo conosci bene: un ragazzo tranquillo e ossequioso, anche se un po' troppo sveglio e lievemente malizioso.
"Bentrovato, fratello Nuntius" Ti saluta con un cenno del capo, poi continua a camminare al tuo fianco. "Spero che tu abbia riposato bene, perchè oggi avrai bisogno di tutta la tua concentrazione. Ecco, vieni," continua, indirizzandoti verso un Animus acceso, già attivo e ronzante, dove l'adepto Marcus ti sta aspettando, affianco ad una voluminosa cassa metallica.

"L'obiettivo è un archetipo portato alla luce da Hideaki Hanno nella sua opera..." si ferma a controllare gli appunti sul taccuino... "...Neon
Genesis Evangelion. Spero tu sia già documentato in materia. Comunque,
dicevo, Hanno ha chiamato il suo personaggio Shinji Ikari. Questo
archetipo incarna ignavia, volubilità, rifiuto della vita e della
scelta, e totale inosservanza delle leggi del Signore. La sua esistenza
è una pulsione all'asservimento e all'autodistruzione, animata da
meschinità e assenza d'iniziativa, unite a speculazioni sterili e
lontane dalla parola del Signore."
Ti passa un cartiglio contenente informazioni sul personaggio e sul mondo a cui appartiene.
"Per quel che riguarda l'equipaggiamento," aggiunge poi, senza lasciarti il tempo di rispondere, "Ecco qui." Apre la cassa, rivelando il suo

ehm...Ychrael...di preciso cosa vedo?

Prendo:
Armi d'ordinanza(incarnator obliterator & rilevator),poi medicator,preservator,confutator e cassius.

"perfetto,sono pronto a partire!"

(diciamo che hai anche indossato l'armatura/tuta operativa...)
La grande colonna dell'Animus si spalanca lentamente, i macchinari tutt'attorno iniziano a ronzare e fischiare in modo sempre più pressante.
Lucius scambia uno sguardo veloce con un inserviente, poi ti fa cenno di entrare.
Ti avvii con passo pesante verso il macchinario e prendi posto, non senza un certo nervosismo. C'è un caldo infernale all'interno della macchina, appena lenito dai fiotti di gas refrigerante che ne escono a intervalli regolari. Poi il portello si richiude. Una miriade di piccole luci ti circondano, riesci quasi a percepire l'immane intensità di corrente che sta alimentando il macchinario. Una voce registrata inizia a gracchiare:
"Ego te benedico in nomine patris, et filiis, et spiritus sa*CRRR*Sia il tuo braccio arma della Sua giustizia e il tuo cuore baluardo della tua fede. Possa tu non conoscere sconfitta e sia sempre aperta per te la porta del Paradiso. Ora *CRRR*, e compi la Sua Santa Volontà. Amen!"
D'improvviso il buio avvolge ogni cosa. I rumori scompaiono e tutto diviene freddo. Per qualche istante ti senti leggero, enormemente leggero. I tuoi ricordi si cancellano mentre altre coscienze e altre idee fluiscono nella tua mente.

Ti svegli di soprassalto e apri gli occhi su un mondo nuovo.
Sei in un angolo buio di un vicoletto, che si immette su un'ampia via di una città a te sconosciuta, dai torreggianti palazzi, modernissimi, in vetro e acciaio, sulle cui fiancate si susseguono cartelloni e schermate di ideogrammi - giapponese, ti sembra di riconoscere.
Ti alzi lentamente dalla tua posizione accovacciata ed esci con cautela dalle tenebre. Il tuo addestramento ti dice che ti conviene trovare un posto sicuro e restarci almeno un'ora, prima di iniziare la missione - in modo di dare il tempo all'Incarnator di ricaricarsi.
Le strade sono quasi deserte, vedi solo poche persone - dai tratti asiatici, da quanto vedi - che sembra stiano scappando da qualcosa. Il potente ruggito di una sirena militare echeggia nell'aria.

Siamo di giorno?o di notte?
se siamo di notte,preparo le armi e mi metto in posizione da combattimento.

Sorry, dimenticavo, è giorno ^^

Sirena militare,sospetto attacco dei jinn che loro chiamano angeli.In realtà sono la prole di lilith,jinn appunto.
Oppure potrebbero essere a scuola,Mi trovo vicino una scuola?
Se la seconda è falsa,allora rimango in posizione

Sporgendoti non vedi alcun edificio che ti sembri simile a una scuola.
Inizi a sentire un tremito che scuote il terreno, come di qualcosa di gigantesco in moto sotto la città...


(ps: mi dispiace ma devo chiudere qui per stasera a domani)

(ok intanto proseguo io)

"Il coso arriva!" grido a me stesso.Muto l'obliterator in un'arma da mischia e preparo il confutator.

"VIENI QUI,MOSTRO!"

Per lunghi istanti non succede niente. Le strade sono ormai deserte, la sirena continua a ragliare.
Ti rendi conto improvvisamente che gli edifici cittadini stanno lentamente, uno ad uno, sprofondando nel terreno...