Titolo: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Mar Nov 03, 2009 3:03 pm
L'Orrore delle bombe nucleari
Il 6 agosto del 1945, l’aeronautica militare statunitense sganciò la famosa “Little Boy” sul Giappone, la bomba atomica che devastò la città di Hiroshima a cui, dopo soli 3 giorni, seguì l’altrettanto letale “Fat Man”, su Nagasaki. Gli americani avevano messo a punto le bombe atomiche con l’aiuto sia del Canada che del Regno Unito. Il Progetto Manhattan era finalizzato alla costruzione di tali ordigni ancor prima che i nucleari tedeschi avessero completato gli studi commissionati da Hitler per la realizzazione di un’arma di distruzione di massa. Harry S. Truman, Presidente degli U.S.A, vedeva la scelta del bombardamento come una rapida risoluzione del conflitto, sufficiente per ottenere la resa del Giappone. Il 26 luglio dello stesso anno, nella Dichiarazione di Potsdam, Truman e gli Alleati fissarono i termini per la resa nipponica. Il giorno seguente i media riportarono la notizia in tutto il Giappone, ma il governo militare respinse ogni dichiarazione. La bomba atomica rimaneva ancora segreta, la sua esistenza non era stata accennata in alcun modo. Nella decisione sull’obiettivo definitivo su cui sganciare la bomba, si presero in considerazione anche gli effetti psicologici, non solo militari. Inoltre, si desiderava che l’ordigno producesse effetti spettacolari, tali da rendere la sua importanza riconosciuta a livello mondiale. Le prima scelta conclusiva fu Kyoto, celebre centro intellettuale del Giappone. Gli americani, infatti, ritenevano che la sua popolazione fosse “in grado di apprezzare maggiormente l’importanza dell’arma”. La seconda cadde invece su Hiroshima, dove era ubicato un importante deposito militare: in questo caso gli effetti della bomba atomica si sarebbero rivelati ulteriormente devastanti. ll 25 luglio del 1945 fu dato l’ordine al Generale Carl Spaatz di sganciare la bomba su una città a scelta tra: Hiroshima, Kokura, Niigata e Nagasaki.
Hiroshima: Fu Hiroshima a divenire l’obbiettivo primario dell’attacco nucleare, avvenuto il 6 agosto del 1945. I motivi erano molteplici. Si trattava di una città di notevole importanza, sia da un punto di vista militare che industriale. Rappresentava un punto di smistamento delle truppe ed, inoltre, un grande centro per le comunicazioni e lo stoccaggio delle merci. Infine, la città era potenzialmente ad altissimo rischio d’incendio. Il B-29 Enola Gay, pilotato dal colonnello Paul Tibbets, partì dalla base area di Tinian prevedendo di raggiungere il Giappone in 6 ore circa. Le condizioni atmosferiche erano ottime.
Nagasaki: Nagasaki rappresentava uno dei più importanti porti del Giappone meridionale, sia a livello bellico che industriale. Le attività che caratterizzavano la città riguardavano principalmente la produzione di munizioni, navi, equipaggiamenti militari e materiali bellici vari. La maggior parte delle case erano costruite con strutture di legno. Anche molti stabilimenti ospitavano alloggi per gli operai fatti di questo materiale, così facilmente infiammabile, tale da far diventare Nagasaki un obiettivo nucleare altamente appetibile. L’equipaggio del bombardiere B-29 Superfortress Bockscar, comandato dal Maggiore Charles W. Sweeney, si alzò in volo con a bordo la celebre “Fat Man”, ma inizialmente in direzione di Kokura. A causa del cattivo tempo, il volo prese la volta dell’obiettivo secondario: Nagasaki.
Bilancio dei morti: Hiroshima: 100.000 morti istantanei. Altrettanti nei giorni successivi a causa delle radiazioni. Nagasaki: 40.000 (e 55.000 feriti). 80.000 nei giorni successivi a causa delle radiazioni.
Leo Szilard, sostenitore (e poi oppositore) del progetto Manhattan: « Se i tedeschi avessero gettato bombe atomiche sulle città al posto nostro, avremmo definito lo sgancio di bombe atomiche sulle città come un crimine di guerra, e avremmo condannato a morte i tedeschi colpevoli di questo crimine a Norimberga e li avremmo impiccati. »
Eisenhower scrisse nelle sue memorie The White House Years: « Nel 1945 il Segretario alla Guerra Stimson, visitando il mio quartier generale in Germania, mi informò che il nostro governo stava preparandosi a sganciare una bomba atomica sul Giappone. Io fui uno di quelli che sentirono che c'erano diverse ragioni cogenti per mettere in discussione la saggezza di un tale atto. Durante la sua esposizione dei fatti rilevanti, fui conscio di un sentimento di depressione e così gli espressi i miei tristi dubbi, prima sulla base della mia convinzione che il Giappone era già sconfitto e che sganciare la bomba era completamente non necessario, e in secondo luogo perché pensavo che il nostro paese dovesse evitare di sconvolgere l'opinione pubblica mondiale con l'uso di un'arma il cui impiego era, pensavo, non più obbligatorio come misura per salvare vite americane. »
L'Indagine degli Stati Uniti sul Bombardamento Strategico, dopo aver intervistato centinaia di civili e militari giapponesi dopo la resa del Giappone, riportò: « Basata su investigazioni dettagliate di tutti i fatti, e supportata dalla testimonianza dei leader giapponesi sopravvissuti coinvolti, è opinione dell'Indagine che certamente prima del 31 dicembre 1945, e con tutta probabilità prima del 1° novembre 1945, il Giappone si sarebbe arreso anche se le bombe atomiche non fossero state sganciate, anche se la Russia non fosse entrata in guerra, e anche se nessuna invasione fosse stata pianificata o contemplata. »
Ho cercato alcune foto nel web dei sopravvissuti esposti alle radiazioni. Ho deciso di non upparle in questo topic perchè troppo cruente, cercatevele voi.
Ricordate la follia umana e concedete un ricordo ai morti delle due città. Non dimentichiamoci MAI cos'è la guerra!
Urizhel's Zorn
Ultima modifica di Urizhel's Zorn il Mer Nov 04, 2009 3:53 pm - modificato 1 volta.
Emperor's Chosen Custode di Zendra
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Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Mer Nov 04, 2009 3:23 pm
Molto interessante come topic storico, anche se gia' studiato a scuola ed in altri lidi, un post come questo fa sempre onore alla memoria di quelle innumerevoli vittime.
Sono curioso di sapere che tipo di risentimento provano i giapponesi nei confronti degli americani.. e' un po' come me per i tedeschi ( siccome sono mezzo polacco) o per i russi, ancora oggi al pensiero mi si gela il sangue... specialmente pensando all'episodio della foresta di Katyn.
Urizhel's Zorn Utente
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Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Mer Nov 04, 2009 4:02 pm
Non conoscevo l'episodio di katyn, uno sguardo a wiki è bastato per capire di cosa si tratti. Le guerre evocano il male più profondo insito nell'uomo. Le atrocità commesse da nazisti e comunisti, le conosciamo tutti, chi più chi meno. é giusto e doveroso rammentarle per sapere a cosa può arrivare l'uomo. Del risentimento che provano i giapponesi nei confronti degli americani non ne so niente. Dopo le bombe e quindi la resa il giapponese asservì completamente al cugino americano (come anche gli stati europei d'altronde). So che negli anni successivi l'arcipelago fu pervaso da un'ondata di pacifismo, che lentamente è andata scemando. Al momento (come in molti altri paesi del mondo) i giapponesi combattono la crisi dando fiducia a governi di destra. Recentemente alcuni editori stanno mandando avanti una sorta di campagna revisionista per quanto riguarda il giappone. Il loro intento è rileggere la storia con più orgoglio nazionalistico e non più studiare il giappone come grande perdente degli ultimi secoli. Non so dirti altro.
ilcappellaio Utente
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Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Lun Nov 09, 2009 12:49 am
per chi non lo sapesse, "enola gay" era il nome della madre del pilota.
ilcappellaio Utente
Età : 35 Messaggi : 1512
Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Lun Nov 09, 2009 1:13 am
Arsenale Nucleare U.S.A.
U.S. Nuclear Weapon Enduring Stockpile
Sebbene dall'invenzione dell'atomica gli Stati Uniti abbiano prodotto qualcosa come 70.000 armi nucleari di 71 tipologie principali, sono presenti oggi nell'arsenale U.S.A. approssimativamente 9.600 armi nucleari di 10 tipologie principali (come stabilito di sistemi di designazione ufficiali). La denominazione ufficiale di questo arsenale è quello di "Enduring Stockpile" ed è suddiviso in tre categorie di testate in base alla loro disponibilità (prontezza) ad essere utilizzate.
Oggi gli Stati Uniti stanno rivedendo l'organizzazione del loro arsenale e riducendone la disponibilità, processo iniziato prima della fine dell'Unione Sovietica durante le amministrazioni Gorbachev e Bush. All'inizio di questo processo gli Stati Uniti avevano un arsenale attivo di 23.000 armi di 26 principali tipi. Da allora ai giorni nostri la produzione di testate nucleari è stata completamente interrotta negli State (sebbene modificazioni alle testate, aggiornamenti, e attività di manutenzione continuano con basso profilo), le maggiori infrastrutture per la produzione di armi nucleari è stata smantellata, e le restanti infrastrutture sono state destinate principalmente allo smantellamento delle armi in eccesso.
Questa fase comunque sta arrivando a conclusione, e secondo i piani attuali avrà termine entro il 2003. L'attuale attività si deve alle correnti del 1999 che hanno disposto il ritiro delle armi oggi oggetto di smantellamento. Tutte le armi oggi presenti nell'arsenale U.S.A. ci si aspetta che restino in servizio per un futuro indefinito, sebbene quasi la metà saranno trasferite ad un livello di disponibilità più basso. Salvo futuri accordi internazionali o iniziative diplomatiche, questo arsenale resterà fondamentalmente invariato.
I tre livelli di disponibilità dell'arsenale sono:
Servizio Attivo: Pienamente operative, e munite di sistema di consegna
Arsenale "Hedge": Pienamente operative (o lo possono diventare con breve preavviso) ma disposte separatamente dal sistema di consegna, il sistema di lancio è comunque disponibile per esse (questa categoria al momento non vede nessun'arma assegnata)
Riserva Inattiva: L'arma è conservata praticamente intatta, ma non mantenuta in condizioni operative (ciò significa principalmente che il trizio necessario a caricare l'arma non sarà immagazzinato come riserva), queste armi potrebbero non avere a disposizione sistemi di consegna.
Le ragioni per cui 9.600 armi sono attualmente destinate alla conservazione in varie forme, a dispetto delle sottoscrizioni di START II che riduce gli arsenali a 3.000-3.500 unità, sono le seguenti:
Il trattato START II non parla dello smantellamento delle armi ritirate dal servizio;
Sebbene il Senato degli Stati Uniti ha ratificato il trattato, la Duma Russa non ha aderito.
Ciò significa che gli Stati Uniti non si adegueranno a START II fino a che il trattato non sarà effettivo, e che manterranno aperta l'opzione nucleare attraverso l'arsenale hedge e riserva inattiva in conseguenza dei dubbi sugli impegni dell'assemblea legislativa russa riguardo al disarmo nucleare.
Al Summit di Helsinki il 21 marzo 1997, i Presidenti Bill Clinton e Boris Yeltsin hanno annunciato una strategia per superare questo impasse. Essi hanno proposto un trattato START III che potrebbe tagliare i futuri arsenali a 2.000-2.500 unità, con il monitoraggio della distruzione di ogni testata ritirata. La Russia considera questa situazione più favorevole di quella imposta da START II, situazione che potrebbe far diminuire l'opposizione politica.
L'impatto negli arsenali degli Stati Uniti della proposta START III non è chiaro, dal momento che non sono stati ancora formulati i dettagli ne del trattato ne sul comportamento da tenere nello stockpile americano.
Le riduzioni dell'arsenale attivo verosimilmente riguarderanno le numerose testate W76 a bassa potenza, che a loro volta condurranno al primo ritiro di alcuni missili balistici per sottomarini della classe Ohio.
Attualmente tutte le testate dello stockpile sono in servizio attivo, eccetto un piccolo numero di testate W84 per missili da crociera che sono inattive. Durante i prossimi anni circa 5.000 testate saranno trasferite all'arsenale hedge o allo stato inattivo. Ci sono inoltre circa 2.600 armi in attesa di smantellamento.
L'attuale produzione di nuove testate è stata fermata nel 1989. Nel gennaio 1997, è stato bloccato il dispiegamento della B61-11, prima nuova arma ottenuta per modificazione della B61-7 già presente nello stockpile. A partire dal 1998/99 è ripresa la revisione di armamenti già esistenti ma non si è dato luogo a nuova produzione.
La scheda che segue mostra la situazione dell'arsenale permanente U.S.A., i collegamenti dell'ultima colonna permettono di visualizzare la descrizione dettagliata dell'arma corrispondente:
Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Lun Nov 09, 2009 1:59 am
Finalmente!
Un pò specifico l'articolo, mi scoccia sopratutto non capire che genere di danni possa causare ogni singolo tipo di bomba, ma del resto ci vorrebbe un esperto del settore.
Ad ogni modo, sembra che si stia prendendo la strada giusta. Dubito comunque che ci sarà un disarmo nucleare completo.
Grazie del contributo :123:
ilcappellaio Utente
Età : 35 Messaggi : 1512
Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Lun Nov 09, 2009 3:00 am
per una comparazione approssimativa, fa conto che un ordigno di 60 megatoni circa (1 megatone = 1000 chilotoni) è 4500 volte più potente delle bombe di Hiroshima e Nagasaki.
l'articolo è uno spezzone, tradotto senza pretese perchè significativo ed utile allo sviluppo del topic.
la politica dell'iran lascia comunque poco spazio all'ottimismo.
Talaban Guardiano di Zendra
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Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe Mar Nov 10, 2009 4:06 pm
relativamente al sentimento giapponese nel post guerra, va detto che il sentimento principale fu quello di smarrimento e confusione, ma non legato alla questione della bomba quanto piuttosto a un altro fattore: la dichiarazione dell'imperatore di essere una persona normale come tutti gli altri, e non il figlio del dio del sole, come fino ad allora ogni giapponese credeva e ne faceva un cardine importante della propria vita. quetsa improvvisa dichiarazione ( resa obbligatoria dagli americani nelle condizioni di resa ) provocò un ondata clamorosa di sgomento e sfiducia, con numerosissimi suicidi da parte dei giapponesi che non erano pronti a uno sconvolgimento culturale così devastante per loro.Per dare un idea di questo fenomeno sarebbe bello leggere i libri di Yukio Mishima, famoso filosofo giapponese nato poco prima della guerra e nei cui scritti si nota molto bene questo senso di smarrimento. In seguito poi nel giappone c'è stato un revival del sentimento nazionalistico spinto a una volontà decisamente militaristica, e nacquero qua numerose organizzazioni e partiti , tra cui va citata l'organizzazione Lo Scudo, fondata proprio da Mishima, dal marcato accento militaristico e nazionalista, che culminò in una "presa di forza" di una caserma per protesta contro il degrado morale e spirituale dle giappone, seguito dal suicidio in diretta tv tramite seppuku dello stesso Mishima
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Titolo: Re: [Storia - Giappone] L'Orrore delle bombe