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 Il Regno di Caradorn

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Ychrael
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MessaggioTitolo: Il Regno di Caradorn   Il Regno di Caradorn Icon_minitimeLun Giu 01, 2009 11:02 am

Il regno di Caradorn


Il regno di Caradorn è una potente nazione collocata nelle fertili terre del centro-ovest del Continente. Sua capitale è Orifath, Gioiello dei Re, ove risiede il sovrano; altre importanti e rinomate città sono Aralon la Splendente, Belerol la Città-Tempio, Balath la Croce dei Mercanti e Ineleth, la Città nella Montagna. Altre città minori sono Falagh, Ievah, Sera, Mannor e Agalim; villaggi di una certa importanza sono Gaval, Sannan, Moeln e Linbor.

Il regno di Caradorn ha raggiunto un livello tecnologico molto avanzato, che garantisce una elevata qualità della vita nelle sue grandi città e una considerevole potenza militare terrestre e marittima. Sono diffusi mezzi di trasporto altamente tecnologici, dalle navi-zeppelin spinti da pinne azionate dal vapore ai treni a carbone, oltre alle notevoli navi da trasporto e da guerra varate dai porti di Sera e Balath.

Il regno vive una fase di pace e stabilità grazie al governo illuminato di re Adaun, che ha messo fine allo strapotere del Tempio di Haziel e alla ferocia degli inquisitori, instaurando un periodo di tolleranza. Si dice tuttavia che nubi oscure si stiano addensando sopra il Regno, e che le invidiose potenze vicine e i fanatici delusi di Haziel stiano preparandosi a deporre il sovrano, o addirittura a sottomettere il Regno.



Nei villaggi l’influenza della chiesa di Haziel è ancora molto forte: i contadini sentono più impellente la necessità della salvezza delle anime che quella dell’obbedienza alla legge, e dunque i sacerdoti di campagna hanno ancora un potere di convincimento molto grande; inoltre, sembra che siano gli unici in grado di tenere a bada i Non Morti e i mutanti che occasionalmente minacciano i villaggi e le fattorie. L’ignoranza e l’analfabetismo, relativamente ridotti nelle grandi e acculturate città, sono invece onnipresenti nelle povere campagne, che spesso sono raggiunte solo molto lentamente dai messaggeri del Re e che, in gran parte, ignorano molte delle meraviglie tecnologiche diffuse nelle città.



Istituzioni ufficiali: Chiesa di Haziel; Ordine dei Cavalieri della Rosa; Ordine dei Cavalieri del Regno; Ordine dei Cavalieri del Tempio; Ordine dei Cavalieri Erranti; Ordine dei Cacciatori di Abomini; Inquisizione; Corporazione delle Scienze Arcane; Alto Collegio di Magia Elementale; Congrega degli Stregoni del Regno; Esercito di Caradorn; Guardia Cittadina di Orifath; Guardia Cittadina di Aralon; Guardia Templare; Marina Militare del Regno; Gilda degli Scienziati; Gilda degli Ingegneri; Armatori del Regno; Gilda degli Alchimisti; Ordine dei Cacciatori di Streghe

Istituzioni segrete: Ordine degli Esecutori; Gilda dei Ladri del Regno; Ordine dei Cacciatori di Psionici; Ordine della Sicurezza Magica

Istituzioni illegali: Corporazione dei Ladri; Gilda degli Assassini; Circolo del Puro Culto



Orifath, Gioiello dei Re

Orifath è la maestosa capitale del Regno, ospitante il superbo Palazzo Regale e le residenze delle più importanti famiglie nobiliari; è inoltre sede della diplomazia di Caradorn, crocevia di emissari e diplomatici, sede di accademie e rinomata per la qualità della cucina e degli intrattenimenti. Ventimila guardie cittadine, armate a spese della cassa reale, sorvegliano la sicurezza della capitale, un vero e proprio esercito in grado di sostenere autentici assedi.

Il palazzo reale è caratterizzato da architetture slanciate, alte torri appuntite che fendono il cielo connesse da arditi ponteggi dagli archi aggraziati. L’intero edificio è ricoperto con i più pregiati marmi rossi del continente; l’accesso, un enorme portone bronzeo aperto su una piazza sopraelevata, è accessibile dopo una ciclopica scalinata, ampia e dalla pendenza sufficientemente lieve da poter essere percorsa anche da cavalli e carrozze, coronata da statue imponenti di grandi re del passato. Il palazzo è circondato da stupendi giardini, cinti da alte mura bastionate; il complesso è posto al centro di un lago artificiale di forma quadrata, a cui si accede da quattro lunghi ponti marmorei, raggiungibili dalle quattro principali strade della città.



Aralon la Splendente

Aralon, la Splendente, è una splendida città dell’entroterra di Caradorn. Lontana dalle guerre e dalla povertà, è patria dell’arte, della musica e della cultura. La struttura urbana si sviluppa attorno a un centro di eccezionale bellezza, composta da grandi edifici dalla splendida architettura, tra i quali svettano l’Accademia dell’Arte delle Lettere, la rinomata Biblioteca di Aralon, l’imponente Municipio e l’annessa Caserma delle Guardie Cittadine e i tre grandi teatri cittadini – il Teatro della Luna Spezzata, la Caverna dei Sogni e il Pozzo dell’Arte. Tutt’attorno si dispongono i palazzi dei nobili e delle famiglie rinomate, per poi passare ai cerchi più esterni occupati dalle famiglie benestanti per poi via via digradare verso le periferie più “popolari”.

Aralon è caratterizzata da un’architettura a mattoni molto sobria e gradevole alla vista, con caratteristiche strutture curvilinee sale sferiche e caratteristici tetti appuntiti. La veduta notturna sulla città è nota in ogni angolo del regno come “foresta di comignoli”. Tratto peculiare della città è la disposizione, in particolare nelle zone periferiche, degli edifici abitativi su più livelli, nonché le numerose vie sopraelevate che si infilano tra gli edifici slanciati per poi gettarsi nelle viuzze inferiori tramite strette e ripide scalinate. Non sono rari maestosi ponti più e meno arditi, che talvolta assurgono addirittura al ruolo di strade alternative, con le proprie piazze e i propri incroci. Aralon è definita anche “la città delle mille fontane” a causa dell’abbondanza, appunto, di fontane di ogni genere, dalle fontanelle a muro più caratteristiche a quelle maestose nelle grandi e artistiche piazze cittadine.

La gente di Aralon ama divertirsi, difatti la città ha un’intensissima vita notturna. Oltre ai teatri (forma d’intrattenimento diffusa fra tutti gli strati della popolazione), vi sono numerosi altri svaghi: quasi ogni giorno viene organizzata una festa di piazza o un corteo festante; ad ogni angolo è possibile trovare musicanti trarre note allegre e gioiose da ogni sorta di strumento; molto popolari, inoltre, sono le aste, considerate come veri e propri eventi pubblici. Nelle ricorrenze più importante i cieli rifulgono di splendidi giochi pirotecnici e le strade si empiono di cortei di musici e danzatori.

Aralon è anche una città in cui i nobili e le dame amano fare sfoggio degli abiti più ricercati e dei più recenti prodotti della moda, oltre alle capigliature più impressionanti.

La sicurezza è garantita dal corpo delle Guardie Cittadine, un’associazione finanziata dai singoli quartieri che si assicurano in tal modo la protezione nelle proprie strade: i quartieri che pagano di più vengono pattugliati da più guardie, e questo comporta necessariamente un tasso di criminalità molto alto nei bassifondi e nell’estrema periferia. Ivi regna una sorta di illegalità diffusa: la legge finisce ovunque non giungano gli occhi delle guardie, ma questa situazione non è percepita in modo negativo dagli abitanti, che invece vivono come una comunità estesa al di fuori della giurisdizione del Siniscalco (il governatore della città) ma con le proprie leggi non scritte. Rapine, rapimenti e assassinii sono rari, mentre sono diffusissimi i borseggi, mentre la frode e l’inganno sono all’ordine del giorno per ciascun abitante. Eppure anche i ricchi amano passeggiare per quegli stretti vicoli caratteristici, sorridendo ai bambini che giocano in strada, additando divertiti i panni stesi ad asciugare tra un edificio e l’altro e aggirandosi curiosi tra gli onnipresenti mercati, le numerose bancarelle e le bottegucce caratteristiche.



Belerol la Città-Tempio

Belerol è una città di modeste dimensioni, sviluppatasi attorno all’imponente Gran Tempio di Haziel. Prima dell’ascesa al trono di Adaun, il Gran Tempio era un centro di potere di eccezionale importanza, e l’Inquisizione e le altre istituzioni ecclesiastiche disponevano di una sostanziale immunità e di poteri quasi assoluti. Adaun pose fine a questo strapotere, rendendo il Tempio un’istituzione di riferimento spirituale e dotata di poteri praticamente solo simbolici, dovuti principalmente al rispetto che la sua lunga storia imponeva; da ciò deriva l’astio di molti sacerdoti verso l’attuale regnante.

Belerol è caratterizzata da architetture sobrie e spoglie, capaci tuttavia di impressionare per la loro mole e la loro austerità. L’edificio cubico del Gran Tempio, con le sue dimensioni impressionanti, sovrasta l’intera città; attorno ad esso si diramano una successione di disordinati vicoletti, su cui si affacciano le numerose, piccole casette squadrate. Ovunque, nella pietra, nel legno e nell’argilla, sono recate le effigi sacre di Haziel, che si crede possano tener lontane le entità demoniache. I pochi edifici pubblici si trovano lungo le due vie cardinali della città, di considerevole larghezza. Si dice che vivere a Belerol assicuri l’accesso ai paradisi di Haziel dopo la morte; la città è meta di continui pellegrinaggi, e tutta la vita cittadina è scandita dalle funzioni religiose. Giorno e notte ronde di fedeli percorrono gli stretti vicoli vigilando e assicurando il rispetto dei precetti di Haziel, mentre continue processioni di fanatici si trascinano salmodiando e mettendo in guardia i passanti contro la corruzione della carne e l’avvento dell’Apocalisse.
La vita a Belerol non è facile, poiché ogni attività al di fuori del lavoro fisico è considerata impura e immeritevole; mercanti, banchieri e avvocati non sono ben visti, inoltre il possesso stesso del denaro è considerato peccaminoso: tutti gli scambi si fondano quindi sul baratto, pratica resa possibile grazie alla vasta componente agricola ed artigiana della popolazione.




Balath la Croce dei Mercanti

Balath è una vasta e multicolore città-mercato portuale, adagiata sulle coste del Mare Meridionale, importante pietra miliare della Via delle Spezie, l’arteria commerciale di principale importanza dell’intero continente che prosegue fino ai lontani Regni dell’Est.

La caratteristica principale della città è la sua polimorfa variegatezza etnica e architettonica; è considerata il più importante mercato dell’Occidente e prima o dopo tutti i popoli vi hanno lasciato la propria traccia, le proprie merci e le proprie usanze. Vi si possono trovare austeri tempi Hazieliti affiancati alle cuspidate moschee di Sael, basse case circolari di pietra tipiche delle zone montagnose a est di Meridia affiancate a graziose taverne in legno dell’entroterra e alti torrioni tipici delle isole boscose dei mari del sud; vi sono vicoli interamente dominati dalla squisita architettura araloniana e altri, più stretti e opprimenti, caratterizzati dal fuligginoso stile dei centri urbani di Engar, con i foschi edifici plurifamiliari pieni di comignoli fumosi affacciati su vicoli scarsamente illuminati da lampioni; altre unità urbane rispecchiano modelli provenienti dal lontano Oriente, con bassi e larghi edifici di pietra e legno con caratteristici tetti curvilinei e accoglienti giardini interni oppure vie invase di alti edifici stravaganti dalle molte punte da cui spuntano insegne di botteghe d’ogni forma. Mercati e bazaar invadono ogni piazza, mentre bancarelle e chioschi spuntano come funghi ovunque vi sia un angolo di spazio, offrendo prodotti caratteristici di ogni angolo del mondo.

L’intera città può apparire dominata dal caos e dalla varietà; e tuttavia non è che una pallida ombra dell’atmosfera di completo, gioioso e variegato disordine che permea la zona portuale. Si sa, i porti sono zone caratteristiche, piene di osterie e taverne, localetti bui e malfamati, personaggi caratteristici e viuzze labirintiche invase dall’odore del pesce; ebbene, il porto di Balath è molto di più, in una misura addirittura indescrivibile.

Balath è una città vasta, munita tuttavia di numerosi efficienti mezzi di trasporto. Due ampi canali la solcano, incrociandosi nel centro cittadino,

(continua...)
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