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| riflessioni particolate sul nucleare in Italia | |
| | Autore | Messaggio |
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Zoro Utente
Età : 33 Località : Torino Messaggi : 1126
| Titolo: riflessioni particolate sul nucleare in Italia Lun Apr 18, 2011 1:01 am | |
| visto che si è già parlato di questo argomento non vogli rispolverare la vecchi discussine...
ma mettervi a parte di informazioni (e ottenerne da voi) su un determinato aspetto di un possibile nucleare in Italia...
premesso che credo di poter parlare a nome di tutti dicendo che in Italia non siamo questi costruttori provetti, attenti ai dettagli geologici e strutturali che conferiscono resistenza ad un edificio (come invece potrebbero essere i giapponesi)...
sono stato ad una conferenza tenutasi nella mia facoltà (che appunto trattava di nucleare) tenuta principalmente da un dipendente Enel che lavora nel loro settore di ricerca nucleare (o qualcosa del genere... i dettagli purtroppo mi sono sfuggiti perché sono arrivato in ritardo)
il punto da lui sottolineato era interessante e soprattutto esulava dai normali "il nucleare fa male" (ed è il l'argomento che vorrei sottoporvi) la potenziale vita di un sistema (mondiale) basato sul nucleare... e a conti fatti le riserve di uranio conosciute durerebbero per poco meno di un secolo (80 anni circa) con un picco di produttività massima nei primi 30 anni... mettiamo anche che per adattare il sistema energetico italiano al nucleare ci vorrebbero circa 50 anni... ci ritroveremmo con soli più 30 anni di uranio, un sistema di centrali non particolarmente moderno (perché è ovvio che qui in Italia non si punterà di certo a costruire le più moderne e di conseguenza le più costose...) fino a qui uno dice si però almeno abbiamo 30 di energia a basso costo...
già...
peccato che in vista dell'esaurimento delle miniere i fornitori aumenteranno di sicuro il prezzo... senza contare che un centrale nucleare non la puoi spegnere (non all'istante, in genere ci vanno 3 anni) e l'energia elettrica è un bene che non è conservabile... va prodotto quando è necessario, mettiamo anche che durante una giornata lavorativa ci sono dei picchi di richiesta... questo comporta un enorme spreco di energia nelle atre parti della giornata... allora ecco come fanno i francesi... tengono le centrali ad un certo regime e vendono il surplus (che intanto andrebbe buttato quindi possono permettersi di fare prezzi stracciati...)
questo è il quadretto che mi si è delineato informandomi e curiosando fra statistiche e bilanci...
voi che ne pensate? avete altri dati per correggere o arricchire il mio grafico?
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| | | ultraross Utente
Età : 33 Località : sestri levante Messaggi : 581
| Titolo: Re: riflessioni particolate sul nucleare in Italia Lun Apr 18, 2011 11:29 am | |
| scusa la mia ignoranza ma in italia abbiamo giacimenti di uranio oppure dovremmo importarlo dall'estero? come altre fonti ho trovato su wikipedia uno schema interessante sule scorte di materiale nucleare http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettronucleare#Funzionamento (c'è lo schema a fianco che riporta le cose che dici tu)
comunque leggendo quello che scrivi mi pare proprio che sia una cosa inutile sto atomo. 1-troppo dispendioso, il costo delle centrali,oltre al costo della manutenzione e smaltimento rifiuti nucleari non penso che si ripiani del tutto con la produzione di energia. 2-poco sicuro(per l'italia), con le infiltrazioni mafiose e le gare d'appalto truccate si andrebbe a prendere quella che costa meno pluri indagata che costruisce le cose con cartapesta e sputo, e aggiungiamoci pure che l'italia è tutta a rischio sismico 3-poco conveniente se non per obbiettivi politici, andando avanti sembra sempre di più una cosa politica per far vedere che il 60% di italiani ha votato la maggioranza e che ce l'hano duro...forse potrebbero addirittura non considerare il referendum per ergersi al di sopra di tutto e tutti. 4-che altro aggiungere...il magna magna che c'è in un paese alla deriva, dove l'individuo viene dopo il ricavo mi rende molto pessimista sull'argomento...
forse sono andato fuori argomento......scusate | |
| | | Sephiroth Guardiano di Zendra
Età : 33 Località : Torino/Pisa Messaggi : 5242
| Titolo: Re: riflessioni particolate sul nucleare in Italia Lun Apr 18, 2011 11:38 am | |
| Il concetto del mio no al nucleare è simile a quello di ultraross: di per sè il nucleare non è un problema, il problema è il nucleare in un'Italia abitata da italiani. | |
| | | Tutatis Utente
Età : 27 Località : pergine valsugana Messaggi : 3370
| Titolo: Re: riflessioni particolate sul nucleare in Italia Lun Apr 18, 2011 2:10 pm | |
| costa un sacco e per l'abitante medio non cambierebbe niente, infatti ho trovato un simpatico calcolo che mostrava come la bolletta sarebbe cambiata solo del 15% se le centrali verrebbero regalate dagli alieni (si parlava di 4 centrali da 1600 quindi non poco), a questa roba sono seguiti noiosi discorsi ambientalisti su come risparmiare,che teroicamente il risparmio di una casa fatta bene sarbbe del 95% ma è un'altro paio di maniche. | |
| | | B4rcy Utente
Età : 28 Località : Lombardia Messaggi : 2541
| Titolo: Re: riflessioni particolate sul nucleare in Italia Mar Apr 19, 2011 11:59 pm | |
| - Sephiroth ha scritto:
- Il concetto del mio no al nucleare è simile a quello di ultraross: di per sè il nucleare non è un problema, il problema è il nucleare in un'Italia abitata da italiani.
Alla fine per me è uguale (basta sian costruite lontane da città) ma quoto il secondo pezzo sugli italiani LoL | |
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| Titolo: Re: riflessioni particolate sul nucleare in Italia | |
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| | | | riflessioni particolate sul nucleare in Italia | |
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