Cinesi Finanziano Debito Pubblico Italiano E Usa

Il 13% del debito pubblico italiano è in mani cinesi. E' quanto emerge dalle rilevazioni dell'Osservatorio Asia, secondo cui la banca centrale cinese detiene circa 230 miliardi di euro in BTp e CCt dei 1.843 miliardi complessivi di debito pubblico. Se si pensa che solo il 40% di questi 1.843 miliardi è in mani estere, questo significa che il Dragone potrebbe essere il primo investitore estero in titoli di stato italiani. Inoltre, secondo le stime di Standard Chartered a Shangai, la Cina ha ormai il 26-28% delle riserve valutarie investite in euro.

La Cina è pronta a comprare il debito pubblico spagnolo acquistando oltre 6 miliardi di euro di bond governativi.

La notizia arriva da El Pais, secondo cui, è stato lo stesso vice premier cinese, Li Keqiang, ha riferire che la Cina sarebbe disponibile ad acquistare circa 6 miliardi di euro di debito pubblico spagnolo visto che il Paese ha fiducia nei mercati finanziari europei e in quello spagnolo, sicuri che il Vecchio Continente passerà indenne la crisi.

Cosa ci fa un cinese in Grecia?! Semplice, compra il debito pubblico greco; una sorta di colonialismo finanziario nel Vecchio Continente, una strategia che potrebbe rivelarsi pericolosa per i Paesi Occidentali che stanno discutendo, proprio in questi giorni, di punire la Cina per i numerosi interventi di svalutazione dello yen.

Con questa stretta, infatti, il premier cinese Wen Jiabao creerebbe una sorta di abbraccio mortale intorno all’economia internazionale, rendendo la stabilità finanziaria ancor più dipendente dalle fortune di Seul.
Quindi non è forse un caso che il tour del premier Wen sia cominciato proprio dall’anello più debole del consesso europeo, in quella Grecia che ha l’acqua alla gola: Atene, infatti, investita dalla crisi finanziaria e con previsioni a medio termine che vedono consumi stagnanti, spera negli investimenti dall’estero per risollevare le sue sorti.

La Cina è il maggior detentore estero di titoli del debito pubblico USA (a marzo il valore ammontava a 768 miliardi di dollari, ma alcuni analisti parlano di 900 miliardi di dollari, altri di cifre maggiori). E oggi più che mai l’amministrazione Obama, che affida ad un forte impegno in una politica fiscale espansiva il piano di salvataggio dell’economia americana, ha bisogno della “fiducia” cinese, per contribuire a finanziare i propri programmi di spesa in deficit (deficit che, secondo le previsioni, sfiorerà il 13% del PIL nel 2009), tenendo contemporaneamente a freno ogni eventuale pressione al rialzo sui tassi di interesse

Questi ci comprano tutti.Le nuove guerre non sono più militari ma economiche.

non ho capito questa frase,cioè cosa c'entra Seul?forse hai sbagliato a scrivere o forse c'entra proprio. non lo so

Maresciallo_Helbrecht ha scritto:

Con questa stretta, infatti, il premier cinese Wen Jiabao creerebbe una sorta di abbraccio mortale intorno all’economia internazionale, rendendo la stabilità finanziaria ancor più dipendente dalle fortune di Seul.

Paranoid ha scritto:

Questi ci comprano tutti.Le nuove guerre non sono più militari ma economiche.

non ho capito questa frase,cioè cosa c'entra Seul?forse hai sbagliato a scrivere o forse c'entra proprio. non lo so

Maresciallo_Helbrecht ha scritto:

Con questa stretta, infatti, il premier cinese Wen Jiabao creerebbe una sorta di abbraccio mortale intorno all’economia internazionale, rendendo la stabilità finanziaria ancor più dipendente dalle fortune di Seul.

Ehm... Hai ragione... Io mi sono limitato a copiare qui un articolo trovato sulla rete. L'errore era gia presente sull articolo originale ma non l'avevo notato...

Paranoid ha scritto:

Questi ci comprano tutti.Le nuove guerre non sono più militari ma economiche.

Hai compreso perfettamente Paranoid. L'avvento della bomba atomica ha reso impensabile un nuovo scontro armato tra paesi industrializzati.

Questo secolo di "pace" che stiamo vivendo in realtà è una pace fittizia. E' da tempo che si è passati ad una guerra finanziaria costante. Un conflitto che esula da ogni concezione di guerriglia precedente.
Senza l'Unione Europea saremmo stati schiacciati da tempo, spacciati di fronte a future superpotenze quali Cina, Brasile e India. Per un totale di circa 3 miliardi di persone cosa siamo noi 60 milioni di italiani, formiche?

Pensiamo davvero che questa infinità di persone siano disposte ancora a lavorare per 12 ore al giorno unicamente per sopravvivere mentre noi mangiamo sulle loro teste? Pensiamo davvero che l'intero medio-oriente sia ancora disposto a fare la fame mentre sfruttiamo tutte le loro risorse petrolifere necessarie per il progresso, il nostro!

In Cina, oggi, ci sono città che sembrano provenire da un altro pianeta, sembra vivere nel futurismo mentre la nostra capitale ha due misere metro decadenti.

...Quoto in pieno Sigmar...

anche se và detto che la "guerra" a livello economico non è mai finita..ad esempio:
-perchè abbiamo concesso le basi aeree ad USA e Francia.. perchè ERAVAMO IN DEBITO da dopo la WWII.. e lo siamo ancora

-perchè i presidi in Iraq..non c'è più nessun dittatore...(neanche binlanden a qquanto dicono..anche se.. voi sapete qualcosa???avete visto nulla??? io no)...motivi economici...

etc etc etc

va anche detto che la Cina in un certo senso è stata "aiutata" dalle crisi e dalla caduta del regime comunista...(quello totalitario stretto con embargo economico).... poichè il suo sviluppo è dato da:

- MANODOPERA A COSTO ZERO (la vita lì non costa nulla..le persone ti invitano a casa loro a mangiare per 20yuan circa 1-2 euro e mangi di tutto, perchè per loro 2 euro sono 2 giorni di lavoro, anche 3)

- NESSUNA REGOLAMENTAZIONE INDUSTRIALE-INTERNAZIONALE e nessuno che vuole fare i propri interessi...senno lo stato..
:§,mikuö:

-una base di produzione mondiale...(tutto è cinese.. pure il made in italy..e non scherzo.. come da legge.. il 30%-50%del prodotto è fatto in italia)

..e noi a roma.. stiamo con la metro B che è una discarica e passa ogni 20minuti...10 se ti vaq bene..(la a si salva un po' di più -_-)...