Vatra

Tratto dall'operato di Andy P.

Vatra – Il Popolo dell’Acqua
Sin dagli albori dei tempi, prima ancora della fondazione stessa di Zendra il popolo Vatra dominava incontrastato sui mari e sui laghi della Madre Terra.
In ogni acquitrino del mondo sono presenti città o resti antichi di insediamenti Vatra. Essi prima del Grande Patto controllavano i venti della magia e le trame del tempo solo per studiarne i fenomeni ed avere maggiore profitto e successo nelle incursioni sulla terra ferma per procurarsi ciò che il mare non poteva offrirgli.
Il problema maggiore di queste incursioni era che avendo corpi per metà da pesce non potevano muoversi agevolmente sulla terra ferma. Per questo motivo si narra di un giovane Vatra, così curioso degli altri abitanti che ogni giorno si dirigeva verso la superficie per osservare alcune tribù Na’Glosh che passavano di li.
Un giorno, mentre osservava la scogliera, vide una ragazza. Era bellissima.
Il viso angelico che solo una sirena potrebbe avere.
Il giovane Vatra spinto da curiosità e forse un po’ di stupidità emerse dall’acqua e le parlò. La ragazza dapprima scappò via urlando, ma poco dopo tornò mossa anch’essa da curiosità.
I due si studiarono silenziosamente da lontano ed alla fine si parlarono. Il giovane non ci mise molto ad imparare la lingua Na’Glosh e fu così che ogni sera al tramonto la ragazza e l’uomo-pesce si incontravano.
I due si innamorarono, ma poco dopo che si dichiararono eterno amore la carovana sarebbe dovuta partire. La ragazza dopo una lunga discussione con l’amato decise di parlare al padre di loro.
Quando il padre di lei scoprì cosa faceva sua figlia di notte rimase sconcertato, ma quando vide che la figlia mutò il suo corpo in una sirena capì che il legame era fortissimo.
I due giovani si unirono nel Legame Eterno e dalla loro unione nacque il primo Vatra che tutt’ora si può vedere a Zendra.

al giorno d'oggi il grande Oceano Occidentale è la dimora del popolo Vatra.
I loro territori, tuttavia, non si limitano all’oceano occidentale, ma a tutti gli specchi d’acqua abbastanza profondi della Madre Terra denominati Mondi Sommersi.
I Vatra sono in possesso di grandi capacità intellettive e amano applicarsi nello studio del tempo passato e futuro; questo rende gli abitanti di questo regno assai importanti per la Torre d’Avorio che recluta i veggenti migliori fin da neonati per educarli alla preveggenza.
Il più grande Sacerdote delle Rune del popolo Vatra, che inoltre ricopre il compito di governante del popolo, risiede in un enorme palazzo di corallo rosso sito 1000 leghe sotto la superficie dell’acqua nel grande oceano, raggiungibile solo grazie ad imbarcazioni particolari.
Egli viene spesso chiamato Varym Crintri, che in lingua Vatra significa "Padrone delle Maree", spesso abbreviato in Varym.

I Vatra sono un popolo molto legato al proprio elemento, che rispecchiano perfino nel carattere.
Come l'acqua può presentarsi come piacevole liquido caldo dove immergersi, o come freddo ghiaccio da cui allontanarsi, un giovane Vatra potrà presentarsi come un amichevole essere con cui socializzare, per trasformarsi in un attimo in una gelida entità incapace di provare emozioni.
Questa caratteristica è amplificata molto dal tempo metereologico, che molti credono influenzata a sua volta dall'umore del Varym.
I Vatra tendono ad amplificare le loro emozioni in maniera esponenziale durante le tempeste che scuotono l'oceano, e a trovare un equilibrio interiore impossibile da raggiungere per altre razze, durante le giornate di quiete marina.
Un carattere così mutabile è spesso considerato una debolezza dagli altri popoli del continente, ma con l'età, i Vatra imparano a controllarsi in maniera quasi perfetta, e a rendersi indipendenti dai fenomeni atmosferici, anche grazie alla comprensione della loro stessa personalità.
Quando questa conoscenza viene appresa, il giovane Vatra diventerà allora Lyumitrì: "Maturo", e sarà in grado di posizionarsi nella scala gerarchica del popolo, ricoprendo ruoli di importanza sempre maggiori.
Questo non vuol dire che un giovane Vatra non potrà rendersi utile, ma potrà essere un soldato ma non un comandante, un messaggiero ma non un ambasciatore, un'apprendista ma non un sacerdote delle rune, che poi fungono anche da maestri per i giovani.

In guerra, sacerdote delle rune e comandanti sfruttano tempeste e temporali per amplificare le emozioni della propria armata per renderla senza paura.
Si dice che affrontare i Vatra durante una serata tempestosa, preceduta da una quiete mattina, sia come cercare di afferrare un'onda anomala per contenerla, poichè i guerrieri studiano le tattiche assimilandole alla perfezione durante la quiete, e mischiano il vantaggio tattico alla brutale brama di battaglia della tempesta diventando imprevedibili e inarrestabili.

Aspetta i vatra sarebbero i vichinghi giusto?Allora proporrei di cambiare il termine mago con druido,che a mio parere più si addice ai vichinghi

Condivido Stefano, seguire il profilo di un popolo esistente vuol dire questo. Lasciando la sostanza altamente personalizzabile.

Nessun problema, modifica effettuata^^

Sicuri che i vichinghi avessero i druidi?
Non erano i celti quelle?
Perchè di sicuro non avevano i maghi, ma neanche i druidi mi sa...comunque immagino che sia il termine che si avvicini di più a quello che cerchiamo xD

Priamo ha scritto:

Nessun problema, modifica effettuata^^

Sicuri che i vichinghi avessero i druidi?
Non erano i celti quelle?
Perchè di sicuro non avevano i maghi, ma neanche i druidi mi sa...comunque immagino che sia il termine che si avvicini di più a quello che cerchiamo xD

Io se dovessi immaginare una sorta di magia nel mondo vichingo la vedrei nelle rune. :§errf:

Quoto Urizhel!

E cacchio non ci avevo pensato...ottima dritta!
Quindi che dite? si passa ai sacerdoti delle rune xD?

E ragazzi chi è interessato ad aiutarmi a scrivere il bg del popolo me lo potrebbe far sapere please?

io potrei darti una mano,siete sicuri che non ci fossero i druidi?Altrimenti potreste mettere i mastri di rune

Stefano ha scritto:

io potrei darti una mano,siete sicuri che non ci fossero i druidi?Altrimenti potreste mettere i mastri di rune

Concordo, Stefano perchè non ti unisci a Priamo per costituire un gruppo di lavoro per questo popolo?

Ho scritto qualcosa per i vichinghi quando ancora pensavo erroneamente che gli venisse attribuito l'elemento fuoco perciò non credo possa essere utile.

Tuttavia ho fatto una ricerca ed ho trovato interessanti parole del proto-norreno e vari fonts per le rune.

La cosa è molto interessante se si pensa che il popolo aria-orientale ha i Kanji, quello fuoco-arabo ha la scrittura araba (ho appena aperto il topic nella loro sezione), sarebbe l'ideale se per i vichinghi ci fossero le rune. Unico problema: sembra che la piattaforma di Zendra non supporti i caratteri runici! Si può fare qualcosa a riguardo?

i font li ho anche io,e ho notato come Urizhel che Zendra non legge i font purtroppo...copmunque se mi dite come posso rendermi utile vi aiuto

Questo è ciò che avevo scritto io prima delle ultime modifiche sulle caratteristiche in stile vichingo...


Vatra – Il Popolo dell’Acqua
Sin dagli albori dei tempi, prima ancora della fondazione stessa di Zendra il popolo Vatra dominava incontrastato sui mari e sui laghi della Madre Terra.
In ogni acquitrino del mondo sono presenti città o resti antichi di insediamenti Vatra. Essi prima del Grande Patto controllavano i venti della magia e le trame del tempo solo per studiarne i fenomeni ed avere maggiore profitto e successo nelle incursioni sulla terra ferma per procurarsi ciò che il mare non poteva offrirgli.
Il problema maggiore di queste incursioni era che avendo corpi per metà da pesce non potevano muoversi agevolmente sulla terra ferma. Per questo motivo si narra di un giovane Vatra, così curioso degli altri abitanti che ogni giorno si dirigeva verso la superficie per osservare alcune tribù Na’Glosh che passavano di li.
Un giorno, mentre osservava la scogliera, vide una ragazza. Era bellissima.
Il viso angelico che solo una sirena potrebbe avere.
Il giovane Vatra spinto da curiosità e forse un po’ di stupidità emerse dall’acqua e le parlò. La ragazza dapprima scappò via urlando, ma poco dopo tornò mossa anch’essa da curiosità.
I due si studiarono silenziosamente da lontano ed alla fine si parlarono. Il giovane non ci mise molto ad imparare la lingua Na’Glosh e fu così che ogni sera al tramonto la ragazza e l’uomo-pesce si incontravano.
I due si innamorarono, ma poco dopo che si dichiararono eterno amore la carovana sarebbe dovuta partire. La ragazza dopo una lunga discussione con l’amato decise di parlare al padre di loro.
Quando il padre di lei scoprì cosa faceva sua figlia di notte rimase sconcertato, ma quando vide che la figlia mutò il suo corpo in una sirena capì che il legame era fortissimo.
I due giovani si unirono nel Legame Eterno e dalla loro unione nacque il primo Vatra che tutt’ora si può vedere a Zendra.
Aveva sembianze umane, ma tra le dita possedeva delle membrane che gli permettevano di nuotare agevolmente quanto un tritone e delle branchie dietro le orecchie per poter respirare sott’acqua.
Fu così che nacque il popolo Vatra che conosciamo ora.
Dopo questa unione i rapporti con le tribù nomadi Na’ Glosh aumentarono esponenzialmente e i Vatra istruirono i terricoli sulle arti magiche e sulle lingue mentre i terricoli donarono loro conoscenze sulla vita sulla terra ferma e sulle pratiche della caccia e degli scambi commerciali.
I due popoli divennero molto uniti e grazie alle conoscenze dei Na’Glosh i Vatra poterono espandere i loro possedimenti nei laghi più lontani.
In cambio ai Na’Glosh furono concessi passaggi sicuri sino alle isole esterne al continente principale.
Ma come in ogni regno non passò molto che, cambiamenti climatici inauditi mutarono le correnti e fecero quasi crollare il Tempio di Corallo, il centro della vita Vatra nel Grande Oceano Occidentale.
Il popolo Vatra inviò svariate spedizioni per tutti i mari cercando di capire cosa era accaduto. Ma ciò che scoprirono turbò profondamente l’animo pacifico degli uomini pesce.
Alcuni umanoidi dalla pelle squamata stavano scaricando ingenti quantità di metallo amorfo e bollente nei mari del sud.
I Vatra non ci misero molto a dichiarare guerra e armati delle più potenti armi a loro disposizione e della loro magia lanciarono un attacco alle postazioni che inquinavano i loro mari.
Colti impreparati gli inquinanti si ritrovarono soverchiati e benchè avessero procurato danni enormi alle città sommerse, nessuna vita fu spezzata quel giorno.
I Sulfuki, che solo dopo si scoprì abitassero le terre del sud, furono rispediti da dove venivano col monito di non azzardarsi più a ricommette un atto come quello. Preso il gesto come una sfida, i Sulfuki mossero guerra al popolo acquatico e inondarono l’intera costa sud di metallo fuso.
La reazione non poteva che essere una: guerra.
I due popoli si affrontarono sulle coste pervase dal metallo fuso. I maghi Vatra scagliavano decine di Sulfuki alla volta verso la cima della scogliera, mentre questi ultimi brandivano armi incandescenti e così resistenti che nemmeno i getti d’acqua più violenti riuscivano a spezzarle.
La situazione raggiunse uno stallo quando il Mago Condottiero Al’Vanekh Semajhi si scontrò col generale Sulfuko. Lo scontro titanico fece tremare la terra tanto che perfino i Na’Glosh udirono i colpi della battaglia.
Ad un certo punto, durante il combattimento epico i due si fermarono di colpo alla vista di un essere alato che scendeva in picchiata verso di loro. Entrambi scansarono all’indietro evitando che quest’ultimo li colpisse. Era un uomo a con ali da rapace e le movenze così leggere da sembrare sospeso.
Egli cominciò ad inveire contro entrambi i condottieri e ad adirarsi per i problemi che il loro scontro stava comportando al suo regno. La collera era così tanta che appena il mago Vatra tentò di parlare l’alato lo attaccò. Faceva parte del popolo Aysin e appena il combattimento dei tre condottieri ebbe inizio anche le sciere di Aysin nascoste tra le nubi attaccarono.
Non trascorse molto che anche il popolo Na’ Glosh inviò i suoi guerrieri per dare manforte al popolo Vatra.
Fu così che le quattro schiere si scontrarono in un epica battaglia dove però nessuno riusciva a prevalere.
D’un tratto, nella notte, un sogno coinvolse assieme i quattro condottieri e un uomo impaludato in un cappuccio li esortò a placare gli animi e a cessare la guerra. Il suo nome era Sigmar ed era uno dei mistici Antichi, abitatori della Madre Terra negli anni antecedenti all’avvento della vita sul continente.
I quattro eroi dapprima non ascoltarono quello strano individuo, ma appena egli ebbe proposto la pace e la collaborazione tra i popoli e la loro collaborazione si convinsero ed il giorno dopo si incontrarono su un monte al centro del continente per stipulare il Grande Patto di alleanza.

Era ancora da ultimare...

Un racconto bellissimo andyP, complimentoni!

Lo piazzerei assolutamente come preludio alla storia dei 4 popoli in modo da farlo vedere a chiunque voglia poi cimentarsi nella scelta del proprio popolo.

per i Vatra, ti vorrei chiedere due cose:

1) non è che per caso ho sconvolto il tuo pensiero originario sul popolo? se così fosse dimmelo che provvedo al volo^^

2) se hai altre cose sui vatra postale pure o mandamele per PM che inserisco tutto nel primo post.

L'idea che ho avuto era una cosa molto approssimativa sulla base di un'idea lanciata da skidi, approvata da sigmar e continuata da me e skidi...
lo stravolgimento c'è già stato attribuendo una matrice vichinga a quelli che avevo pensato come uominipesce quindi non preoccuparti se le due storie si concigliano poco...
cannibalizza pure dal mio BG annettendo cose intriganti tipo la leggenda riassettandole in modo che favoriscano l'attuale visione del popolo.

Attualmente mi ritrovo in carenza di tempo per controllare giornalmente tutte le modifiche e le idee proposte e questo bg lo dimostra...

cerca di integrarlo e io appena avrò tempo posterò altro materiale già mezzo pronto nel mio cervelloXD

io per conciliarlo col profilo vichingo pensavo di affiancargli una scrittura di tipo runica, altre cose non saprei...forse la voglia di esplorare, ma non me ne vengono in mente molte altre di possibili connessioni

Potremmo provare a dare ai vatra il possesso di conoscenze antiche tramite le rune incise in tutto il mondo.
Il linguaggio con cui comunicavano gli antichi abitanti della Madre terra.

Inoltre potremmo dare delle peculiarità più vichinghe alla casta guerriera rendendola meno fragile e magica, ma più forte ed istintiva.
mantengono il controllo della magia acquatica ma solo per avvantaggiarsi sul campo di battaglia, mentre i maghi veri e propri sranno deboli i combattimento corpo a corpo ma fenomenali nella magia anche non solo dell'acqua (appresa dagli altri popoli e studiata dalle sopracitate rune).

Sviluppiamo le caratteristiche per casta sociale così da avere popoli variegati e non tutti uguali.

può andare per te?

Alla religione ci avete pensato?pensavo a una religione identica a quella vichinga,ma influenzata dal popolo acquatico,per esempio Thor avrebbe un tridente e sarebbe dio delle acque invece che del tuono

Perchè bisogna introdurre le religioni?
Posso capire che possano avere senso, ma sinceramente le vedo come una complicazione.

Spoiler:

Scusate il doppio post.

Ho avuto modo di leggere tutto molto attentamente e mi piace tantissimo il risultato ottenuto.
Sviluppiamo ancora un paio di caratteristiche e stendiamolo bene come se dovesse essere un libro di Tolkien!

Forza popolo Vatra! Rendiamo Zendra magica!!!

@Priamo: Ottimo lavoro! Sono molto colpito.
Con la presentazione che ho mandato a skidi per mail dovremmo redarre una storia parallela a quella dei popoli per il prima della fondazione di zendra e del grande patto.

Appena avrò tutto pronto posterò/posterà skidi.

Mi piace l'idea del libro di Tolkien^^

io il popolo Vatra lo vedo molto al di sopra della religione come la intendiamo noi...ci vedrei meglio una sorta di animismo magico supportato anche da studi scentifici, insomma qualcosa di naturale ma anche artificiale, reso in maniera che mescoli bene questi due ingredienti.

Per esempio il tempo (metereologico), sicuramente i vatra hanno una concezione divina per questo elemento, ma non vanno a personificarlo in una divinità dandogli anche un nome...semplicemente venerano il tempo in quanto tale, una forza in grado di esercitare un'influenza enorme sul loro popolo; e cosa importante, gli studi teorici e pratici dei Vatra si applicano nella comprensione del PERCHE' questo accada, e quando si raggiunge questa nuova conoscenza, il tempo non smette di essere un qualcosa di divino, o magico...semplicemente viene compreso, ma comunque venerato, in quanto le sue potenzialità, anche se ormai spiegate, rimangono comunque superbe.

ok,pero` cosi` togliamo abbastanza della loro essenza vichinga,per esempio gli avete dato del popolo piu` propenso allo studio della storia che allo studio delle arti guerriere,la religione e` stroppiata,rimane poco e niente della cultura vichinga.

Stefano ha scritto:

ok,pero` cosi` togliamo abbastanza della loro essenza vichinga,per esempio gli avete dato del popolo piu` propenso allo studio della storia che allo studio delle arti guerriere,la religione e` stroppiata,rimane poco e niente della cultura vichinga.

Quoto, poi l' acqua la leggerei più come neve e ghiacciai che mare, oceani e popoli acquatici...

in effetti il mio concetto esce molto dal bg vichingo ma capitemi...proprio non ce li vedo l'acqua accanto ai vichinghi...il ghiaccio si, ma stiamo parlando di uomini-pesce, e sia l'uomo che il persce dentro il ghiaccio ce lo vedo molto male xD

il mio pensiero su un popolo legato all'acqua l'ho dato, ma non va bene...quindi tocca riformularlo, oppure decidere (insieme a sigmar e ai mod, se possibile) di cambiare da acqua a ghiaccio, così da rendere il tutto meglio conciliabile...

però questo brucerebbe il lavoro mio, di stefano e soprattutto quello di AndyP.

quindi io voto per la prima strada: cerchiamo di riformulare il pensiero e se proprio non ci riusciamo vediamo se cambiare dall'acqua al ghiaccio (prima però proviamo a riformulare che l'acqua mi tira di più xD)

studi teorici e logica venerazione sono quindi scartati, entrano al loro posto la personificazione delle divinità sotto forma di un pantheon nordico col padre degli dei, la moglie del bigboss, e tutti i loro figli, tra cui il bricconcello che si diverte a far finire il mondo!

a ognuno di questi dovrà essere affidata un elemento della vita e della natura e magari toccherebbe trovare o disegnare per ognuno di essi una Runa che lo rappresenti, magari preso direttamente dall'alfabeto runico vichingo (sempre se conosciuto e reperibile).

altrimenti qualcuno si offre per dedicarsi all'invenzione dell'alfabeto Vatra per poter in seguito dare i nomi alle divinità? lo farei io volentieri ma sono abbastanza indaffarato xD

E un'altra cosa...li facciamo grossi combattenti muscolosi che amano tagliuzzare i nemici con asce grandi quanto un'uomo o mingherlini che amano l'uso della spada e della lancia insieme a mooooooooooolta magia?

Ragazzi, tenete presente che il profilo vichingo è stato dato al popolo dell' acqua appositamente per facilitare il lavoro, la caratteristica principale dev' essere il legame con l' acqua e non con i vichinghi. Quindi converrebbe prendere le cose comode dai vichinghi e lasciar stare i punti dove vedete che ci sono forzature o contraddizioni.

Se fate i vatra come i vichinghi, cioè bellicosi combattivi ti spiezzo in due ecc. ecc. vengono troppo simili agli Askar del fuoco.

Secondo me la cosa migliore sarebbe identificare una cultura che rispecchia bene un legame con l' acqua e proporla a Sigmar.

Ovviamente sono solo consigli, procedete come preferite!

Quoto Skidi in tutto e per tutto^^

Intanto vi propongo uno schema rappresentate la politica e la scala gerarchica del popolo Vatra

-Grande Sacerdote delle rune

-Consiglio dei dodici sacerdoti (amministratori delegati delle 12 regioni del grande oceano)

-Generali Delle Maree (comandanti delle 3 forze marine: comandante dei leviatani-comandante dei dragoni-comandante dei kraken)

-Concilio dei Vatrsynri: le Sentinelle del Corallo (difensori interni del popolo, forza d'élite dell'esercito, guardie del corpo del Varym...pensavo a qualcosa tipo i Jedi: sacerdoti super cazzuti che se ne vanno in giro a risolvere i problemi)

Ok,pero` preferisco i vichinghi vecchio stampo...secondo me mettete troppo di mezzo i sacerdoti su 3 ruoli,2 sono occupati da sacerdoti...poi perche` non chiamarli mastri di rune?