Maheris sbadiglia tranquillo. La stanza da letto è spartana, arredata solo con giaciglio e tavolino.
L’unica finestra di quel piano della casa è socchiusa, lascia filtrare solo una sottile linea di luce solare. L’arcimago alto elfo, alzandosi a fatica dal pagliericcio, controlla di avere ancora il tomazzo magico lì di fianco e si stiracchia lentamente.
Ma ecco che improvvisamente i suoni dal basso si fanno più forti, le voci degli uomini decisamente concitate. Urla di terrore squarciano l’aria di quel tranquillo pomeriggio, tanto forti da apparire inumane. O inelfiche. Insomma ci siamo capiti. Improvvisamente il volto dell’arcanista si rabbuia, diventando teso. Cosa sta succedendo? Quando si è messo a dormire la scaramuccia con i topastri pareva già quasi finita…
Passo dopo passo, timoroso del suo stesso respiro, Maheris si avvicina al fascio di luce, che ora scompare e ricompare a tratti come se qualcuno da fuori proiettasse un’ombra sulla casa… Ma è impossibile diamine! Siamo al secondo piano! Le mani vanno ad aprire l’imposta di sinistra, poi quella di destra e…
L’orrore si spalanca sotto i suoi occhi. Una marea di pelo brulicante circonda completamente l’abitazione, sono mucchi e mucchi di Skaven che cercano di assaltare allo stesso tempo ogni centimetro di muro possibile, riversandosi uno sull’altro per la foga. Ma questo è il meno. Sulla destra una enorme fornace della peste fa capolino da un boschetto nelle vicinanze, la precedono i guerrieri elfi in rotta. Il miasma di quella macchina diabolica si sta spargendo ovunque. Il peggio però è davanti alla casa: una creatura enorme, un abominio dalle fattezze indefinibili e grottesche divora i soldati dell’arcimago, si riversa s di loro come un’ondata di putrida carne corruttrice. Maheris guarda, guarda la scena per qualche eterno secondo. Guarda i resti del suo giardino, le piante spazzate via da quei figli del male. Gli occhi si posano sul libro sopra al tavolino, come se potesse trovare al loro interno le parole antiche abbastanza potenti da far finire questo incubo. Ma quelle parole le conosce. Sono dentro di lui. Le ha sempre sapute.
Allora con uno slancio di energia che non gli è mai stato proprio spalanca la finestra con forza e si inerpica a fatica sul cornicione. Osserva la scena dall’alto e pare che il tempo si fermi per qualche istante.
Tutti, amici e nemici, hanno cessato per un secondo di combattere.
L’arcimago ha una espressione dura e lacrime di sudore freddo gli imperlano la fronte.
Gonfia il petto e aprendo le braccia urla:
“MA CHE &@#! ON SI PUO’ PIU’ DORMIRE IN PACE QUI? UNO SI SVEGLIA E GUARDA CHE CASINO GLI HANNO COMBINATO NEL GIARDINO! BRUTTI ST *#]!
Ma torniamo indietro di qualche ora.
L’arcimago era arrivato nei pressi di quella casa coloniale nel tardo pomeriggio, il suo compito era quello di scacciare assieme alla sua guarnigione una piccola torma di ratti da quelle zone. Così si era attestato nella casetta assieme ai suoi 10 arcieri di fiducia, mentre le due formazioni da 30 lancieri restavano di guardia ai lati della casa e i 20 maestri di spada giocavano ai dadi qualche metro più a sinistra. Su un declivio erboso appena dietro la casa si erano invece fermate le 2 multibaliste che Maheris aveva comprato in sconto e fatto montare dai suoi attendenti in quattro e quattr’otto. Un vero affare. IL carro dei leoni se ne stava da solo in lontananza sulla destra, spocchioso come sempre. Le due grandi aquile beccavano grande granturco appena dietro l’edificio e sarebbero servite da alimento in caso di esaurimento scorte
Al calar della sera si erano presentati improvvisamente alcuni incursori skaven vestiti di nero ma gli intrusi erano stati scacciati con facilità. Così, sicuro di aver già adempito al compito affidatogli, l’arcimago si era coricato, pregustando una bella notte di sonno al caldo. Il libro di Hoeth sempre al fianco.
Peccato che di li a poco si sia presentato l’esercito murino vero e proprio. L’enorme schiera centrale era formata da ratti del clan, ratti d’assalto, un grande manipolo di schiavi. Il lato destro invece era occupato da un abomino, mentre il sinistro da un grande plotone di monaci con Fornace della peste e incensiferi appresso. In lontananza si potevano notare anche alcuni jezzail, squadre arma e alcuni globadieri dietro le prime linee.
Da qui abbandono la versione raccontata e passo al pratico XD
Lui vince il primo turno nonostante avessi la scheggia e avessi schierato tutto per primo
1° turno: Skaven avanzano con tutto tranne jezzail, nella fase magica lancia la pestilenza col prete sulla fornace sul carro(unico alla portata) sperando nella successiva propagazione, ma è un niente di fatto. I jezzail uccidono 3 lancieri. Nel mio turno carico con il carro i 10 incensiferi al fianco dei monaci, mentre gli altri restano fermi e il mio mago del fuoco(ne ho altri 2 oltre all’arcimago con sfere vita e fuoco, entrambi hanno iniziato intruppati nei maestri) si stacca sperando di sparare poi una palla di fuoco all’abominio di fronte a lui. La mia fase magica si prospetta terribile: ho lo stendardo della stregoneria(+d3 dadi potere), 3 maghi e il librone. Tiro. 2 e 2. +2 dello stendardo. Wao.
Vabbè almeno il mio magone della morte riesce a lanciare il tipico sul veggente di fronte a lui facendogli 2 ferite. Durante il tiro mi do da fare, gli arcieri seccano una rattagliatrice, mentre le multibaliste pensano alla seconda. Il mio carro secca 7 incensiferi che però di risposta lo smontano a colpi di palle chiodate e alito pesante.
2°turno: Skaven avanzano ancora senza caricare, all’inizio della fase magica il portale maledetto che avevamo messo a bordo campo spara una palla di fuoco sull’unità più vicina, trattasi dei globadieri che dopo aver subito perdite e aver testato(generale troppo lontano per dare disciplina) trotterellano pavidamente fuori dal campo. Disperdo poi alcuni suoi incanti ma alla fine, complici frammenti di warpietra, può far passare il terribile tredicesimo. Guardo il numero altissimo dei suoi dadi(non a forza inarrestabile). Guardo la faccia del mio avversario, deformata dal ghigno malefico mentre indica la casa con all’interno l’arcimago e gli arcieri. Sorrido. Sigillo di Asuryan. E per poco non dimentica anche l’incantesimo(ho fatto 3 sul d6). Mogio conclude la fase magica in negativo e mi tira giù altri 2 lancieri con i jezzail. Io resto fermo(non carico) per poter effettuare un secondo turno di tiro e incanti dannosi. Adesso lo spaccherò con la magia! Tiro. 3 e 1. Peggio di prima. Almeno riesco a rilanciare l’incanto di prima facendo bye bye al veggente. Durante il tiro sfoltisco un’unità di ratti d’assalto a tal punto che testa, portandosi via anche il clan lì di fianco. Come immaginavo senza generale iniziano a sfaldarsi. Avevo caricato con uno dei miei polli volanti i 3 incensiferi rimasti. Naturalmente ne hanno ricavato solo il pranzo e sono andati avanti tranquilli(uno però morto per lo stesso incensiere. Idiota.)
3° turno: spicciolo. Sul lato sinistro il clann carica e viene sconfitto dai maestri(presso durante la fuga), i lancieri elfici avanzano sulla sinistra mentre sulla destra sono attaccati frontalmente dagli schiavi, colpiti da pestilenza e dai jezzail. Poveracci. Comunque se la cavano e dopo aver distrutto il nemico impattano sulla seconda unità di ratti d’assalto con grande eroe da picchio intruppato caricando per sfondamento sul fianco.
4°turno: l’abomino carica i miei maestri sul fianco spazzandoli via con mago della vita annesso(SOB). L’altra unità di glonadieri continua sul filone dei compagni e fugge dopo aver testato, il clann e i ratti d’assalto invece si chiamano a raccolta. Il mio magone uccide come aveva fatto col veggente anche il prete sulla fornace. I lancieri superstiti sulla destra della casa incredibilmente sfondano i ratti d’assalto mangiandogli il signore della guerra e impattando poi sui monaci(fine della loro partita)
5°turno il terribile abominio attacca con le uniche 2 ferite rimaste i lancieri falciandone alcuni. Il mio bsb combatte con inutile valore e il 1° scontro finisce con nulla di fatto. La mia aquila rimasta aggira alla lunghissima i jezzail. Le multibaliste uccidono i ratti d’assalto sopravvissuti e i ratti del clann assaltano la casa ma restano scornati. Sopravvivo a un lancio sulla tabella degli incantesimi falliti, anche se i miei 2 maghi perdono una ferita. Gli arcieri finiscono gli incensiferi.
L’abomino finalmente cede, ma dalle sue viscere nascono manciate di ratti che fanno continuare lo scontro.
6°turno: i rattini e il clan vengono distrutti dal corpo a corpo, i monaci rimasti con la fornace abbattono la mia ultima unità di lancieri con bsb e crepano anche loro sotto il tiro assieme ai jezzail.
FINALE: mi rimangono una inutile aquila, gli arcieri, le multibaliste, il magone, il mago di fuoco. A lui solo la fornace. Vinco, ma “solo” di 650 punti
PAGELLE
Arcimago 8
fortissima sfera della morte, quella più che il librone hanno reso il mio generale davvero temibile. Sopravvive anche all’incantesimo fallito. Peccato non avere mai avuto una buona generazione di dadi potere.
Mago di fuoco 6
Purtroppo non ho avuto dadi a sufficienza per fargli lanciare incanti, solo una palla di fuoco potenziata che non ha fatto granchè. Ininfluente sulla partita, non fosse stato per il sigillo di Asuryan!
Mago vita 6
rigenerazione al 5+ una volta sui maestri. Da riprovare con stesso settaggio(aveva 3 incantesimi grazie alla bacchetta e incenso)
Bsb 5
Non fa ferite e non ci sono test di panico da ripetere nelle vicinanze
Arcieri 7+
fanno qualche ferita(tirano giù una squadra arma) e mantengono la casa con le unghie e con i denti.
Lancieri 7
Fanno bene il loro dovere, ma avevano di fronte l’avversario perfetto(poca protezione), quindi non mi convincono ancora del tutto
Maestri di spada 6
Vincono uno scontro e perdono contro l’abominio. Non brillanti.
Aquile 4
L’inutilità totale, non riesco a usarle. In due non fanno una ferita. Una muore facendo suicidare un incensifero.
Multibaliste 8
micidiali, distruggono squadre arma, jezzail, ratti d’assalto. Raramente mi deludono.
Carro dei leoni 5,5
Poveraccio, tiene da solo il lato destro. Non poteva semplicemente farcela. Da ritestare.
Scusate per il poema, spero non vi siate annoiati troppo!